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Isabel.
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Tutte le chiese di Laureana di Borrello
La chiesa madre di Laureana di Borrello è intitolata al Santo Patrono della città, San Gregorio Taumaturgo, e a Santa Maria degli Angeli. Edificata per la prima volta nel XVII secolo, la chiesa venne danneggiata sia dagli eventi sismici che dal passaggio dei secoli e si decise di ricostruirla nuovamente nel 1930, con una imponente campagna di lavori durata otto anni. Oggi la struttura ha assunto un aspetto piuttosto diverso, con stilemi architettonici più elaborati e complessi rispetto alla Chiesa originaria. La facciata presenta un chiaro sviluppo in profondità, con il portale evidenziato da un’ampia finestra semicircolare sopra di esso, un timpano spezzato ed un piccolo protiro. Il campanile non affianca più la facciata ma è posto sul retro. L’interno è caratterizzato da una grande luminosità e da spazi ampi suddivisi in tre navate da due serie di archi che evidenziano le edicole laterali dove sono custodite le statue processionali a cui la cittadinanza di Laureana è molto legata: tra queste segnaliamo quella di San Gregorio Taumaturgp, realizzata nel XVIII secolo dallo scultore calabrese Domenico De Lorenzo, posta proprio davanti l’altare maggiore in marmi policromi risalente al Quattrocento e portato a Laureana da Borrello sul finire del XVIII secolo.
Chiesa Madre
- Fonte -
Veduta
ParticolareChiesa di Sant’Antonio
Quella che a Laureana tutti conoscono come Chiesa di Sant’Antonio è in realtà dedicata a San Francesco d’Assisi. Si tratta di una struttura sulle cui origini si hanno poche notizie concordanti, ma che rimandano alle più antiche testimonianze del cristianesimo in Calabria. La sua struttura molto imponente è resa ancor più tale dalla posizione su una lieve altura a cui si arriva mediante una scalinata. La facciata, a cui sono addossate lateralmente due torri campanarie, una delle quali con un ampio orologio, è stata riportata al suo aspetto originario in mattoni di cotto: una semplicità architettonica che assumeva anche un valore religioso nelle chiese di un tempo. Molto particolare la forma delle decorazioni del portale, sormontato da un arco ogivale convesso che rimanda al gusto arabeggiante di queste terre ed a cui si richiamano anche le grandi finestre. L’elemento più caratteristico della Chiesa di San Francesco (o di Sant’Antonio) è la cupola in corrispondenza dell’abside: a forma circolare e realizzata tutta in mattoni è uno spettacolo sia da fuori, nelle viste panoramiche, che da dentro, quando la si osserva con lo sguardo all’insù. Tra gli altri pezzi pregiati conservati al suo interno ricordiamo una vasca lavamani in marmo del Seicento, proveniente dal Convento dei Frati Minori della distrutta cittadina di Borrello.
- Fonte -
Facciata
Vista laterale della Chiesa
Portone
Particolare
La Torre
Orologio
Campanile
Edited by Isabel - 16/10/2014, 14:00. -
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Chiesa della Madonna del Carmine
La Chiesa della Madonna del Carmine di Laureana di Borrello, nota anche come Chiesa della Vergine del Carmelo, risale al Cinquecento, benché anch’essa, come la gran parte degli edifici religiosi in quest’area, sia stata gravemente danneggiata dagli eventi sismici più catastrofici. Nel 1783, infatti, la chiesa fu resa inagibile dal tristemente celebre terremoto che quell’anno colpì: la cittadinanza, però, non si perse d’animo ed iniziò immediatamente i lavori di ricostruzione a cui seguirono nuove riparazioni nel secolo successivo, allorché venne aggiunta la scalinata. Affiancata da un imponente campanile a base quadrata, la Chiesa del Carmine presenta una facciata lineare ben inserita nel contesto degli edifici adiacenti: ornata da colonne doriche laterali, è dominata dalla nicchia dove è posta la statua della Madonna del Carmine con il Bambinello. L’interno, completamente restaurato nel 2003, è votato anch’esso alla semplicità ed all’eleganza delle linee, dei colori e delle forme. Si segnala una bella abside sull’altare maggiore, dietro al quale si trova la teca dove è custodita la statua della Madonna del Carmine, portata in processione durante le festività religiose. Molto belli anche il crocifisso in legno e l’organo a canne.
- Fonte -
Facciata
Portone
Particolare della facciata
CampanileChiesa di San Pietro
La chiesa di San Pietro di Laureana di Borrello è dedicata, oltre che ai Santi Pietro e Paolo, anche al Santissimo Sacramento, in quanto sede della Confraternita omonima. Venne edificata nel primo Settecento ma, come tutte le chiese del luogo, non resistette ai tanti eventi catastrofici che interessarono l’area negli ultimi tre secoli di storia. Si rese pertanto necessaria un’opera di restauro sul finire degli Anni Trenta del Novecento. La chiesa presenta oggi una facciata elegante, marcata da linee decise ed elementi architettonici evidenti: il portone d’ingresso è sormontato da una finestra semicircolare, da un ampio architrave e da un imponente timpano all’interno del quale sono presenti tre gruppi marmorei ispirati alla Resurrezione del Cristo: come diverse altre opere conservate nelle chiese di Laureana, anche questi tre gruppi marmorei provengono dalla distrutta Borrello. Al lato della facciata si erge la torre campanaria a base quadrata che riprende gli stilemi architettonici della struttura adiacente. All’interno troverete decorazioni e stucchi di pregevole fattura, opera spesso spontanea delle maestranze locali dell’Ottocento, ed una statua in legno che, proprio come le sculture del timpano, rappresenta la Resurrezione di Gesù.
- Fonte -
Particolare della facciata
Portone
Veduta dal basso
Campanile.