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Brescia

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    Brescia

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    - Info -

    Brescia (Brèsa, Brèssa o Brèha in lingua lombarda, variante bresciana) è un comune italiano di 195.568 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.

    È il secondo comune della regione per popolazione dopo Milano: il suo agglomerato metropolitano conta 672 822 abitanti. La sua provincia è la quinta più popolata d'Italia (1 264 593 abitanti) dopo quelle di Roma, Milano, Napoli e Torino. È la diciassettesima città più popolosa d'Italia e la sesta non capoluogo di regione.
    Fondata oltre 3200 anni fa ai piedi delle Alpi, Brescia fu la capitale dei galli cenomani e in seguito divenne colonia romana con il nome di Brixia. Nel XV secolo cade sotto la Repubblica di Venezia, la quale influenzerà la città instaurando un legame con il Veneto che persiste tutt'ora. L'UNESCO ha dichiarato come patrimonio mondiale dell'umanità, facente parte del sito "Longobardi in Italia: i luoghi del potere" sia l'area monumentale del foro romano, sia il complesso monastico longobardo di San Salvatore-Santa Giulia, all'interno del quale si trova il Museo della città.
    La città di Brescia è anche soprannominata "Leonessa d'Italia" per i dieci giorni di resistenza agli austriaci durante il Risorgimento Italiano (dal 23 marzo al 1º aprile 1849).L'Adelchi, tragedia di Alessandro Manzoni, è ambientata a Brescia.

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    Panorama di Brescia dalle colline dei Ronchi

    Geografia fisica

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    Vedute di Brescia dal Colle Cidneo

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    Il Lago di Garda visto dalla cima del
    Monte Maddalena, il punto più alto
    di Brescia

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    Il fiume Mella, poco fuori dalla città
    Brescia sorge nell'alta Pianura Padana allo sbocco della val Trompia, ai piedi del monte Maddalena e del colle Cidneo.
    Il territorio – delimitato a nord dalle Prealpi Bresciane, ad est dalle Prealpi Gardesane e a ovest dai territori della Franciacorta – è in maggior parte pianeggiante; tuttavia tutto il versante sud del Monte Maddalena (compresa la cima) ricade nel territorio comunale, così che il comune di Brescia si trova ad avere un'escursione altimetrica di 770 metri.
    Il centro storico è racchiuso nel perimetro della cinta muraria di epoca veneta, abbattuta tra la seconda metà dell'Ottocento e gli anni venti del Novecento, ed è sovrastato dal colle Cidneo sul quale è ben visibile il castello di Brescia. Il resto della città si espande geograficamente e visivamente su tutto il territorio circostante, racchiuso dalla cinta di monti prealpini, come il Monte Maddalena (ad est), ed il Monte Sant'Onofrio (a nord), anche se quest'ultimo non fa geograficamente parte del territorio cittadino, bensì dei comuni dell'hinterland Bovezzo, Lumezzane, Concesio e Nave.
    Il rischio sismico di Brescia secondo l'ordinanza PCM 3.274 del 20/03/2003 è riconducibile alla zona 3, ovvero di bassa sismicità.

    Orografia

    Il monte Maddalena (già monte Denno) è un monte appartenente alle Prealpi Bresciane che si innalza a ridosso della città e più precisamente nella sua parte nord-orientale. Proprio per la vicinanza con la città è detta la montagna dei bresciani. Alta 874 metri s.l.m., la Maddalena costituisce un vero polmone verde per la città. Altra altura rilevante è il colle Cidneo, sopra il quale si erge il Castello di Brescia.

    Idrografia

    Il principale corso d'acqua della città è il fiume Mella, che nasce nella zona del Maniva e, attraversando la Val Trompia, giunge in città da nord e l'attraversa longitudinalmente, passando ad ovest del centro storico. Ad oggi il fiume Mella non è navigabile e presenta rilevanti problemi di inquinamento, soprattutto nel tratto cittadino.
    I restanti corsi d'acqua sono perlopiù a carattere torrentizio. Troviamo il Garza, torrente che nasce a metà strada tra i centri di Lumezzane e di Agnosine e che, scorrendo attraverso la Valle del Garza, raggiunge la città da nord-est e l'attraversa in tutta la sua lunghezza con un percorso misto scoperto e sotterraneo.
    Il Naviglio di Brescia è invece un canale, derivante dal fiume Chiese, che attraversa la città nella zona est per poi lambire i comuni della bassa bresciana orientale.

    Clima

    Brescia, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un clima subtropicale umido (Cfa), caratterizzato da una piovosità uniformemente distribuita in tutte le stagioni e con estati molto calde.Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra maggio ed agosto, con un leggero calo nei mesi di luglio e settembre, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.L'inverno è compreso generalmente tra novembre e fine marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa.

    L'avifauna urbana

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    Esemplari di mattugio
    Tra le specie nidificanti o svernanti nell'ambiente urbano le più rappresentative sono il colombaccio, il piccione, la rondine comune, il rondone, il merlo, lo storno, il passero domestico e mattugio.Tra gli ospiti più comuni dei cieli bresciani anche il balestruccio, la capinera e il luì piccolo.
    Le specie segnalate sono: la gallinella d'acqua che nidifica al parco Ducos ed è presente sul fiume Mella e sul torrente Garza, il gabbiano comune in gruppi stazionanti sul fiume Mella, il torcicollo, la ballerina gialla e bianca, lo scricciolo, il pettirosso, l'usignolo, il canapino, il codirosso e il codirosso spazzacamino. Sono invece piuttosto rari la tortora dal collare orientale, il barbagianni, l'allocco e la civetta.

    Storia
    Le origini di Brescia risalgono al 1200 a.C., quando una popolazione, probabilmente di Liguri, costruì un insediamento nei pressi del Colle Cidneo. Nel VII secolo a.C. si insediarono i Galli Cenomani, che fecero di Brescia la loro capitale. Successivamente, a cavallo tra III e II secolo a.C., a seguito di scontri tra Insubri, Galli e Romani, Brixia iniziò il percorso di annessione alla Repubblica romana, culminato nel 41 a.C. quando gli abitanti ottennero la cittadinanza romana, pur mantenendo una certa autonomia amministrativa.
    Dal 402 al 493 subì numerose invasioni barbariche, tra cui quelle dei Visigoti di Alarico, degli Unni di Attila, degli Eruli di Odoacre e degli Ostrogoti di Teodorico; proprio sotto quest'ultimo la città acquisì un'importanza chiave nel regno ostrogoto. Dal 568 divenne un importante ducato del regno longobardo.
    Proclamatosi comune autonomo già nel XII secolo, finì sotto la dominazione viscontea e poi, con la dedizione del 24 novembre 1426, tra i Domini di Terraferma della Repubblica di Venezia. Annessa al Regno Lombardo-Veneto, durante il Risorgimento fu teatro delle dieci giornate di Brescia, per poi arrivare all'annessione al Regno d'Italia nel 1860.
    Nel 1932, tramite la demolizione del quartiere delle Pescherie, su incarico del Duce Benito Mussolini viene realizzata in stile fascista Piazza della Vittoria dall'architetto Marcello Piacentini, il quale vi realizza il primo grattacielo d'Italia, il Torrione che è tra i primissimi grattacieli in Europa.
    Il 13 luglio 1944 il centro della città fu bombardato dagli anglo-americani che sganciarono 124 tonnellate di esplosivo, provocando la morte di più di trecento persone.
    Durante la seconda guerra mondiale, con la creazione della repubblica sociale italiana, denominata informalmente di Salò, Brescia divenne sede di alcuni ministeri.
    Il 28 maggio 1974 si verificò l'attentato in Piazza Loggia, mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati, causando la morte di otto persone e il ferimento di più di altre cento.

    Toponimo
    Il toponimo "Brescia" appare inizialmente su trattati veneti e nasce dalla probabile venetizzazione del lombardo "Brèsa" o "Brèssa", che a sua volta trae origine dal nome cenomane e poi romano della città, denominata da Augusto come "Colonia Civica Augusta Brixia". In età altomedievale è attestata, accanto alla forma "Brixia", la variante "Brexia".
    Il nome latino "Brixia"' (e anche la variante greca "Βρηξία") è ben documentato in epoca classica (Catullo, Livio, Plinio il Vecchio ed altri). Viene fatto solitamente risalire al termine celtico *brik/*brig (sommità, colle, altura) con vari riscontri in altre aree di influenza celtica (Bressa in Gallia, Brexa in Spagna, Bressanone, Bresso e Brianza in Italia). Anche nel dialetto locale il termine bréc significa sentiero ripido e sconnesso.

    Monumenti e luoghi d'interesse

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    I portici e la Torre dell'orologio di Piazza della Loggia

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    L'interno della chiesa
    di Santa Maria in Solario
    nel museo di Santa Giulia
    con la croce di Desiderio

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    Il coro delle monache nel
    monastero di Santa Giulia

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    Il leone ai piedi del monumento
    dedicato a Garibaldi
    Brescia è un esempio di città sviluppatasi continuativamente e ininterrottamente per circa tremila anni, caratterizzata dall'interazione tra i diversi stili architettonici susseguitisi nel corso dei secoli, tant'è che il noto critico d'arte Philippe Daverio ha affermato che a Brescia è presente “la più potente stratificazione storica del Nord Italia”. Il cospicuo patrimonio artistico e l'importante eredità archeologica che costituiscono il suo centro storico sono composti da diversi monumenti, che spaziano dall'età antica a quella contemporanea, alcuni dei quali sono d'importanza mondiale.
    Il 25 giugno 2011, la riunione del 35º Comitato per il Patrimonio dell'Umanità, tenutasi a Parigi, ha iscritto nella lista dei beni patrimonio mondiale dell'UNESCO, facenti parte del sito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, i seguenti monumenti di Brescia: L'area monumentale del Foro romano: costituisce il complesso archeologico in cui sono presenti i maggiori e meglio conservati edifici pubblici di epoca romana esistenti nell'Italia settentrionale. È composto dai seguenti monumenti:
    • Il santuario repubblicano: si trova sotto il tempio capitolino. Costruito nel I secolo a.C., è l'edificio più antico del foro. È costituito da quattro aule rettangolari affiancate tra loro, all'interno delle quali si trovano i resti originali del pavimento a mosaico e degli affreschi parietali paragonabili, sia da un punto di vista stilistico che conservativo, a quelli riscontrabili a Pompei. L'aula più occidentale sarà aperta alle visite del pubblico dalla primavera del 2015, mentre il resto dell'edificio è ancora sottoposto a lavori di restauro e scavo archeologico.
    • Il capitolium: costruito nel 73 d.C., era il tempio più importante dell'antica Brixia, in cui veniva venerata la Triade Capitolina (Giove, Giunone e Minerva). È costituito da tre celle, una centrale, più grande, e le altre di minori dimensioni, che conservano gran parte dell‘originario pavimento in marmi policromi. Di fronte ad esse si trovano i resti dell'imponente porticato, con colonne aventi capitelli in ordine corinzio, culminante nel timpano, in cui è presente una dedica all'imperatore Vespasiano. Sotterrato quasi interamente da uno smottamento del colle Cidneo, fu riportato alla luce attraverso diverse campagne archeologiche, cominciate nell'Ottocento. Dalla primavera del 2013, dopo nuovi lavori di scavo archeologico e di consolidamento strutturale, è stato riaperto al pubblico.
    Il teatro romano: si trova immediatamente a est del capitolium. Fu costruito in epoca flavia e rimaneggiato nel III secolo. Con i suoi 86 metri di larghezza, è uno dei teatri d'epoca romana più grandi d'Italia, e poteva contenere 15.000 spettatori. Fu pesantemente danneggiato da un terremoto avvenuto nel V secolo, che fece crollare il secondo e terzo ordine di gradinate. Inoltre, nei secoli successivi, i suoi resti furono inglobati in nuovi edifici ivi costruiti, demoliti a partire dall'Ottocento. Della struttura originaria si sono conservati i muri perimetrali a forma di semicerchio, il primo ordine di gradinate (che in gran parte si trovano ancora sotto terra), le due uscite laterali e i resti della cavea e della scena, oltre a numerosi frammenti di colonne e fregi. I lavori di scavo archeologico dovrebbero riprendere nei prossimi anni.
    Il complesso monastico longobardo di San Salvatore-Santa Giulia: costituisce uno straordinario palinsesto architettonico, oggi trasformato nel Museo di Santa Giulia, che contiene circa 11.000 opere d'arte e reperti archeologici.
    È composto da:
    • La basilica di San Salvatore: cuore dell'antico monastero longobardo, fu edificata nel 753 per volere del duca di Brescia Desiderio, futuro re longobardo, e di sua moglie Ansa. Caratterizzata dal contemporaneo utilizzo di stilemi longobardi e motivi decorativi classici e bizantini, rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura religiosa altomedioevale. La basilica si presenta a tre navate ed ha un transetto a tre apsidi. È presente anche una cripta, anch'essa a tre apsidi. Ampliata nei secoli successivi, conserva al suo interno diverse opere d'arte, tra cui le Storie di sant'Obizio dipinte dal Romanino e le Storie della Vergine e dell'infanzia di Cristo di Paolo da Caylina il Giovane.
    • La chiesa di Santa Maria in Solario: costruita verso la metà del XII secolo come sacello interno al monastero, è a base quadrata e si articola su due livelli interni. Il piano inferiore è coperto da quattro volte a crociera sorrette al centro da un'antica ara romana, mentre l'aula superiore è coperta da una cupola emisferica e presenta, scavate nella muratura est, tre piccole absidi. Conserva all'interno pregevoli affreschi di Floriano Ferramola, eseguiti all'inizio del Cinquecento, e due fra i più importanti pezzi del tesoro dell'antico monastero: la Lipsanoteca di Brescia (composta da un piccolo scrigno d'avorio, risalente al IV secolo) e la Croce di Desiderio (realizzata in argento e lamina d‘oro, tempestata da 212 gemme preziose).
    • Il coro delle monache: compreso tra la basilica di San Salvatore e la chiesa di Santa Giulia, è stato costruito tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento come coro per San Salvatore. L'edificio si sviluppa su due livelli: il piano inferiore costituisce l'antico sagrato coperto previsto per accedere a San Salvatore. Il piano superiore è invece il coro vero e proprio, formato da un ambiente coperto da una volta a botte, collegato a est con San Salvatore tramite tre piccole finestre dotate di grata, a ovest con Santa Giulia tramite un arcone. L'interno del coro è interamente ricoperto da affreschi eseguiti dal Ferramola e dal Caylina, e vi sono esposti diversi monumenti funerari di età veneta, tra cui il Mausoleo Martinengo, uno dei massimi capolavori della scultura rinascimentale bresciana.
    • la chiesa di Santa Giulia: è stata costruita tra il 1593 e il 1599. La facciata è in marmo di Botticino, decorata da un doppio ordine di lesene di ordine corinzio, divisi da un ricco fregio marmoreo e connessi ai fianchi da volute. All'interno, la chiesa presenta una spaziosa navata unica coperta con volta a botte costolonata. Nella chiesa non rimane alcun arredo sacro o decorazione. Gli affreschi che originariamente ricoprivano ogni superficie sono quasi tutti scomparsi e ne rimangono poche tracce sulle pareti delle cappelle laterali e sulla volta. Scomparsi anche tutti gli altari laterali. Benché annessa al monastero, non rientra nel percorso di visita del Museo di Santa Giulia ed è adibita a sala conferenze.
    Fanno parte del sito UNESCO anche le Domus dell'Ortaglia (sono un gruppo di antiche domus romane, utilizzate tra il I e il IV secolo, chiamate in questo modo perché sono state rinvenute negli orti (ortaglia) del monastero di Santa Giulia), il cinquecentesco Palazzo Maggi Gambara, la seicentesca Casa Pallaveri e una porzione dell'antico decumano massimo (l'odierna Via dei Musei).

    Architetture religiose

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    Il Duomo vecchio

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    Il Duomo nuovo, il Broletto
    e la Torre del Pegol

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    La facciata della Chiesa
    di Santa Maria
    del Carmine


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    La facciata della chiesa
    di Santa Maria
    dei Miracoli


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    Il Palazzo della Loggia

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    Il Monte di Pietà vecchio

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    Piazzetta Sant'Alessandro


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    Il Torrione, primo grattacielo
    costruito in Italia

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    La Torre della Pallata

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    Il Castello di Brescia
    Brescia conserva nell'area del centro storico diverse decine di chiese appartenenti ad ogni periodo storico e artistico, dalle testimonianze longobarde alle opere del più estremo Settecento, fino ai prodotti dell'eclettismo ottocentesco. Il Duomo vecchio, la cattedrale invernale della città, è uno dei più importanti esempi di rotonda romanica in Italia, eretto nell'XI secolo e prezioso contenitore di svariate opere d'arte, come tele del Moretto e del Romanino, un sepolcro di Bonino da Campione, la cripta dell'VIII secolo e la grande arca sepolcrale di Berardo Maggi risalente all'inizio del Trecento. Altro esempio di architettura romanica è la piccola Chiesa di San Faustino in Riposo, dalla caratteristica forma esterna a cono.
    Importanti testimonianze di architettura gotica sono invece la chiesa di San Francesco d'Assisi, dalla caratteristica facciata a capanna in pietra grezza con un ampio rosone, la chiesa di Santa Maria del Carmine, edificata nel Quattrocento con molte aggiunte successive, e la chiesa del Santissimo Corpo di Cristo, definita come la Cappella Sistina di Brescia per il ricco ciclo di affreschi rinascimentali che adorna il suo interno. La chiesa di Santa Maria dei Miracoli è invece il grande capolavoro della scultura rinascimentale bresciana, con la facciata di Giovanni Antonio Amadeo completamente lavorata a fine bassorilievo affiancata dalle sculture del Tamagnino. Di notevole interesse, dello stesso periodo storico, è la chiesa di San Giuseppe, il pantheon musicale bresciano con i sepolcri delle più grandi personalità nel campo, contenente l'organo antico più grande del mondo, opera degli Antegnati.
    Massimi esponenti del barocco cittadino sono la chiesa dei Santi Faustino e Giovita, dove trovano sepoltura i due patroni di Brescia, il Duomo nuovo, la cattedrale estiva, costruito in sostituzione dell'antica Basilica di San Pietro de Dom, e la chiesa di Santa Maria della Carità, con la sua caratteristica pianta ottagonale e la riproduzione della Santa Casa di Nazaret posta dietro l'altare maggiore. La chiesa patronale, in particolare, conserva il grande affresco dell'Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica di Giandomenico Tiepolo, più altre opere d'arte scultoree e pittoriche. Di particolare rilevanza artistica è anche la chiesa di San Giovanni Evangelista con la Cappella del Santissimo Sacramento, decorata per metà da tele del Moretto e per metà dal quelle del Romanino. Altro monumento barocco, che spicca in assoluto per la sua unitarietà formale e architettonica in quanto costruito ex-novo, è la chiesa di Santa Maria della Pace, progettata dall'architetto veneziano Giorgio Massari con opere pittoriche di Pompeo Batoni.
    Esempio di architettura neoclassica è la collegiata dei Santi Nazaro e Celso, che custodisce il prezioso Polittico Averoldi di Tiziano. Al di fuori degli edifici chiesastici si annovera infine il Cimitero Monumentale di Brescia, progettato da Rodolfo Vantini e costruito a più riprese durante l'Ottocento. Sempre del Vantini è la tomba Bonomini, chiamata popolarmente "tomba del cane", progettata su commissione del commerciante Angelo Bonomini, che emerge con il suo profilo neogotico sul pendio del monte Maddalena.

    Architetture civili
    Fra le opere di architettura civile di Brescia spicca Piazza della Loggia, il complesso architettonico più omogeneo della città e importante esempio di piazza rinascimentale chiusa. L'edificio principale che fa da sfondo monumentale al piazzale è Palazzo della Loggia, noto più semplicemente come "la Loggia", oggi sede della giunta comunale, costruito a partire dal 1492 sotto la direzione di Filippino de' Grassi e infine completato nel Cinquecento sotto la supervisione del Sansovino e di Palladio. Sul fianco sud della piazza sono invece allineati i due Monti di Pietà, il primo - il "vecchio" - quattrocentesco e il secondo - il "nuovo" - costruito alla fine del Cinquecento, le cui facciate rappresentano il primo museo lapidario italiano (infatti, un decreto del Consiglio speciale della città di Brescia del 1480, sanciva che le lapidi di epoca romana rinvenute nell'area in cui sarebbero sorti questi due palazzi dovessero essere conservate per uso pubblico, quindi furono murate lungo le pareti di questi edifici e utilizzate come ornamento), mentre al centro del lato est si eleva il grande orologio astronomico. In questa piazza, il 28 maggio 1974 si è consumata la strage di Piazza della Loggia. Centro di potere più antico è invece il Broletto, l'antico palazzo comunale situato in Piazza del Duomo. Il nucleo originario dell'edificio risale al Duecento, in seguito ampliato a più riprese nel Trecento (ala ovest sulla piazza), nel Quattrocento (ali est e nord con rifacimento dell'ala ovest) e nel Seicento (porticato trasversale interno). Completa l'edificio la Torre del popolo o del "Pégol", torre civica del XII secolo.
    Nell'ambito dell'architettura civile privata si distinguono numerosissimi palazzi disposti lungo tutte le vie del centro storico, in particolare quelli appartenuti alla potente famiglia dei Martinengo, ad esempio il Palazzo Martinengo e Palazzo Maggi Gambara in Piazza del Foro, Palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga in Piazzetta Sant'Alessandro e Palazzo Uggeri lungo via Musei. Altro edificio di rilievo è il Teatro Grande, fondato nel 1664 e più volte ricostruito, in particolare nel Settecento e per tutto l'Ottocento. Il teatro è noto per ospitare l'importante Festival Pianistico Internazionale "Arturo Benedetti Michelangeli".
    Più recenti sono invece la stazione ferroviaria, costruita in stile neoromanico nel 1854, e Piazza della Vittoria, realizzata nel 1932 su progetto dell'architetto Marcello Piacentini demolendo parte dell'antico centro storico medievale.

    Architetture militari

    Il Castello di Brescia si colloca al primo posto fra le antiche architetture militari di Brescia giunte fino a noi: costruito nel Duecento dai Visconti su un sito precedente, sulla cima del colle Cidneo, viene ampliato una prima volta nel Quattrocento e completato poi nel Cinquecento. Cessata ogni funzione strategica alla metà dell'Ottocento, il castello è oggi un grandissimo parco pubblico che offre interessanti passeggiate fra le antiche strutture di difesa e un ampio panorama sull'intera città. Gli interni della fortezza ospitano invece due musei.
    In città, invece, importante superstite è la Torre della Pallata all'estremità est di corso Garibaldi, costruita nel Duecento e rimaneggiata nel Quattrocento. Ai suoi piedi è posta una grande fontana barocca, opera di Pietro Maria Bagnadore.

    Siti archeologici

    Come già detto, Piazza del Foro di Brescia è il più rilevante complesso di resti di edifici pubblici d'epoca romana di tutta l'Italia settentrionale, con le imponenti rovine del Capitolium e l'adiacente teatro romano. Ci sono pervenuti anche numerosi resti del colonnato perimetrale dell'antica piazza romana, visibili all'aperto nella stessa piazza e nei sotterranei del vicino Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino (dove si trovano anche le rimanenze delle antiche terme romane e del primitivo insediamento abitativo, risalente alla prima età del ferro, da cui si è sviluppata l‘odierna città), mentre in piazzetta Labus, ancora più a sud, emergono i resti della basilica civile, i cui elementi architettonici di età flavia sono ancora ben visibili nelle facciate delle antiche case costruite sulle rovine stesse.

    Aree naturali

    Secondo dati del 2008, la città di Brescia può vantare 26.334.910 m² di verde pubblico e aree protette (di cui 4.224.610 m² di verde attrezzato, parchi pubblici e storici), che corrispondono a 139,68 m² di verde per abitante. Se a ciò si sommano anche le aree agricole e boscose e il verde di arredo urbano, la superficie totale sale a 72.548.560 m², pari a circa l'80% della superficie comunale[31]. Nel 2008 Brescia ha vinto il primo premio La città per il verde, assegnato in occasione della manifestazione Flormart-Miflor, svoltasi a Padova.

    Le principali aree verdi di Brescia sono:
    • Parco delle colline: con 3.100 ha di superficie (di cui oltre 2.100 ha sono compresi entro i confini comunali), è l'area verde più estesa di Brescia. È un parco naturale istituito per preservare il Monte Maddalena e i Ronchi, le colline che si trovano immediatamente a nord-est del centro storico;
    • Parco Tarello: è il secondo parco più grande della città (100.000 m²) ed uno dei più recenti. Si trova a Brescia 2, la zona moderna della città, ed è circondato dai grattacieli del centro direzionale;
    • Parco del castello: può essere considerato il parco più antico di Brescia ed è il terzo per superficie (96.235 m²). Si estende lungo i versanti del Colle Cidneo, regalando suggestivi scorci sul centro storico;
    • Parco Ducos: è uno dei parchi storici di Brescia e con i suoi 55.540 m² di estensione costituisce un importante polmone verde per la zona est della città. Al suo interno è presente un grande laghetto dove vivono tartarughe e uccelli acquatici.

    Ricorrenze
    • La ricorrenza principale cittadina si svolge il 15 febbraio, festa dei santi Faustino e Giovita, patroni di Brescia, giorno nella quale viene organizzata una grossa fiera lungo tutto il centro storico, che chiama in città circa 600 bancarelle e circa 200 000 visitatori ogni anno.
    • Il 21 gennaio 2010 viene annunciato il nuovo patrono della città di Brescia: Sant'Angela Merici, che si aggiunge così ai patroni Faustino e Giovita, senza però aggiungere tale data tra le festività cittadine. Sant'Angela Merici bresciana nata a Desenzano nel 1474 e morta in città nel 1540 è l'unica santa bresciana che rientra nel calendario universale e con una statua presso la Basilica di San Pietro in Vaticano.
    • Il 28 maggio cade l'anniversario della Strage di Piazza della Loggia, evento che ha indubbiamente segnato la storia cittadina, e non solo, ricordato con celebrazioni delle autorità e con un tradizionale concerto, tenuto nella Chiesa di San Francesco d'Assisi, in memoria delle vittime.

    Teatro
    I principali teatri della città sono:
    • Teatro Stabile di Brescia
    • Teatro Grande
    • Teatro Chiesa di Santa Chiara
    • Teatro Sociale
    • Pala Banco di Brescia Il Teatro della città


    Curiosità

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    La Torre medioevale
    di Porta Bruciata

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    Il Faro di Brescia nel
    Cimitero Monumentale
    In onore di Brescia è stato denominato un asteroide, il 521 Brixia, scoperto nel 1904 ed avente un diametro di circa 115,65 km.
    Il cimitero di Brescia, denominato Vantiniano (dal nome del suo progettista, l'architetto Rodolfo Vantini), è il primo cimitero monumentale costruito in Italia, al centro del quale si erge il Faro di Brescia (alto 60 metri, rivestito di marmo di Botticino) alla cui forma si è ispirato l'architetto tedesco Heinrich Strack per progettare la Colonna della Vittoria, uno dei simboli della città di Berlino.
    La Torre medioevale di Porta Bruciata assume questo nome per via dell' incendio che la colpisse nel 1184.
    Le Orsoline, ordine religioso fondato a Brescia e legato alla figura di Angela Merici sua fondatrice, nel 1919 fondarono un College femminile a livello universitario di Arti Liberali a London in Canada che attualmente prende il nome di Brescia University College (all'origine Brescia College). Oggi è l'unico College a livello universitario per sole donne in Canada ed è affiliato con l'University of Western Ontario.
    A Owensboro, lo stesso ordine religioso forniva un'estensione di corsi a classi miste sotto l'egida del College femminile Mount Saint Joseph Junior di Maple Mount nel Kentucky attivo tra il 1925 e il 1950. Successivamente, nel 1950, dalla fusione dei corsi tenuti dalle Orsoline con il Mount Saint Joseph Junior College nacque la Brescia University un'università mista, di vocazione cattolica, tuttora attiva.
    Nello Stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, si trova il comune di Nova Bréscia, nome datole da emigranti italiani provenienti proprio dalla città di Brescia.
    Brescia è la città della birra Wuhrer, la birra di produzione industriale più antica d'Italia. Nella zona dove sorgeva un tempo la birreria è sorto un lussuoso e moderno quartiere, opportunamente chiamato "Borgo Wührer".
    A livello sportivo, soprattutto calcistico, è la rivale storica dell'Atalanta B.C., rivalità che spesso è sfociata in risse in quasi tutte le partite disputate tra queste due squadre.

    Persone legate a Brescia
    Tra i più antichi e importanti personaggi legati alla città vi è Marco Nonio Macrino, generale romano, console di Marco Aurelio e proconsole delle province romane di Asia, Pannonia inferiore e Pannonia superiore. Rotari, nato a Brescia, fu re dei Longobardi dal 636 al 652, così come i suoi successori Rodoaldo e Desiderio, anch'essi bresciani di nascita.
    In epoca medioevale sono da menzionare Arnaldo da Brescia, riformatore religioso, condannato e giustiziato per eresia, al quale sono stati intitolati una piazza cittadina nella quale è presente una sua rappresentazione scultorea e il liceo classico statale, e il giurista Albertano da Brescia.
    Nel campo matematico sono presenti ben tre cittadini bresciani di rilievo, Niccolò Tartaglia, Benedetto Castelli(ai quali sono stati intitolati due istituti cittadini) ed il Monaco Olivetano Ramiro Rampinelli; nel campo pittorico vi sono stati due esponenti di spicco del Rinascimento come Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, e Girolamo di Romano, detto il Romanino. Da menzionare l'organaro Tommaso Vitani. Veronica Gàmbara (Pralboino, 30 novembre 1485 – Correggio, 13 giugno 1550) è stata una poetessa colta e raffinata. A cavallo tra il Settecento e Ottocento vi sono Lodovico Pavoni, fondatore della confraternita dei Pavoniani, e proclamato beato nel 2002 da Giovanni Paolo II, Giuseppe Zanardelli, che fu presidente del consiglio italiano e Tito Speri, patriota italiano. Della seconda metà dell'Ottocento ricordiamo Giovanni Battista Piamarta, fondatore della Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth comunemente conosciuti come Piamartini, proclamato santo nel 2012 da Papa Benedetto XVI e l'imprenditore Achille Bertelli.
    Di epoca contemporanea vi sono il beato Papa Paolo VI, Guido Carli che tra gli altri rivestì il ruolo di governatore della Banca d'Italia, presidente di Confindustria, senatore, Ministro del Tesoro e presidente dell'università LUISS di Roma, che dopo la sua morte prenderà il nome di LUISS Guido Carli, il banchiere Giovanni Bazoli e il filosofo Emanuele Severino, uno dei maggiori filosofi a livello internazionale. A Brescia sono inoltre nati il pianista Arturo Benedetti Michelangeli, il produttore cinematografico Mario Cecchi Gori, fondatore (assieme al figlio Vittorio) della Cecchi Gori Group ed ex presidente della Fiorentina, l'attore Renato Chiantoni, il direttore d'orchestra Riccardo Frizza, i cantanti L'Aura e Fausto Leali, il complesso musicale dei Timoria e il manager Vittorio Colao (amministratore delegato di Vodafone dal 2008). Bresciano d'adozione è stato il grande botanico ed ecologo Valerio Giacomini (era nato in Friuli ma fu portato a Brescia ancora bambino). Nate a Brescia le giornaliste Cristina Balotelli, inviata di guerra de Il Sole 24 ORE, e Monica Gasparini di Mediaset. Nata a Brescia è la scrittrice Camilla Baresani.

    Edited by PatriziaTeresa - 8/3/2015, 13:46
     
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