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Savona

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    Savona

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    - Info -

    Savona (Sann-a in ligure, anche Savonn-a nella versione genovese) è un comune italiano di 60.595 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Liguria.

    È il terzo comune della regione per popolazione, preceduta solamente da Genova e da La Spezia. La sua area conurbata, comprendente i comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Quiliano e Vado Ligure, conta 94.100 abitanti, mentre l'intero comprensorio savonese, da Bergeggi a Varazze e il relativo entroterra, sfiora i 115.000 residenti.La città di Savona è il punto di riferimento per chi intende dirigersi verso il ponente Ligure o l'entroterra. Il capoluogo savonese funziona inoltre come snodo centrale per i collegamenti in pullman o ferrovia verso il non distante confine francese, la Costa Azzurra e l'Aeroporto di Nizza-Côte d'Azur. È inoltre un importante porto crocieristico.

    Geografia fisica

    Territorio

    La città è situata sulla Riviera Ligure di ponente, alla confluenza dei torrenti Lavanestro e Letimbro e alla congiunzione di due autostrade: l'Autostrada dei Fiori - che unisce Genova con Ventimiglia - e l'Autostrada A6 Savona-Torino.Le spiagge di Savona hanno ottenuto la Bandiera Blu nel 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2009 e 2010. Anche il porto turistico della Vecchia Darsena ha ottenuto il medesimo riconoscimento negli stessi anni (2008 compreso) per la qualità dei servizi e dell'approdo.
    Nella classifica "Ecosistema Urbano" del 2010 stilata da Legambiente e IlSole24Ore che misura la qualità urbana di tutti i 103 capoluoghi di provincia italiani Savona si è classificata al 6º posto a pari merito con Trento.

    Clima

    Il clima è temperato di tipo mediterraneo con un inizio di influenze continentali verso l'entroterra.L'estate è moderatamente calda ma quasi mai afosa. Durante l'inverno a Savona si alternano periodi con giornate soleggiate e temperature non molto basse quando la Liguria è protetta dall'Anticiclone delle Azzorre ad altri più rigidi quando si formano Basse pressioni sul Golfo di Genova. Tale configurazione barica provoca forti venti di Tramontana scura e nevicate talvolta fin sulla costa.Non appena cessano gli effetti della Tramontana scura, le calde brezze del profondo Mar Ligure prendono il sopravvento e le temperature a Savona tornano su valori più moderati. Il tempo si rivela mite per gran parte dell'estate e della primavera.

    Storia

    Antico centro dei Liguri Sabazi, la città, "ligure", fu alleata di Cartagine durante la Seconda guerra punica, contro Roma già alleata di Genova, "romana", come tramandato da Tito Livio nell'Ab Urbe Condita (XXVIII, 46). Dopo alterne vicende Roma sottomise infine Savona attorno al 180 a.C. e le diede il nome di Savo Oppidum Alpinum. In epoca romana Savona venne dalla fine del II secolo a.C. a soppiantare il ruolo di Genova come porto principale della Liguria.Con la caduta dell'Impero romano dopo il V secolo la città subì devastazione da parte di Eruli e Goti. Tornata sotto i Bizantini dopo le guerre gotiche vi fu una breve ripresa che durò fino alla conquista da parte del re longobardo Rotari nel 641.Fece poi parte del Regno longobardo, nel Ducato di Liguria, con capitale Genova. Un nuovo sviluppo fu favorito dalla creazione del monastero di Lodisio da parte di monaci irlandesi.Sotto il dominio dei Franchi di Carlo Magno, divenne sede di una contea e riprese i commerci sul mare. Dal 1131 al 1191 fece parte della Marca di Savona.Dopo aspre lotte con i pirati saraceni, durante le quali furono costruite una serie di torri di avvistamento, si costituì in libero Comune nel 1191 (Hoc habet ex Coelis, q. sit Saona fidelis sarà il motto medioevale del Libero Comune).Nell'XI secolo Savona, dapprima alleata con la repubblica marinara di Genova, intraprese aspre lotte ma anche forti intrecci con essa, in special modo con la famiglia Campofregoso, che con alcuni suoi esponenti (Giano I di Campofregoso ma, soprattutto, Tomaso di Campofregoso) tenta di instaurarvi una signoria personale.Il complesso quadro internazionale sarà una delle cause principali della decadenza del comune. Le lotte con Genova si concluderanno tragicamente per Savona nel 1528, con la definitiva conquista da parte di Andrea Doria ed Antoniotto II Adorno. Ciò comporterà, oltre a numerose vittime, la distruzione dell'antichissima acropoli con annessa la Cattedrale di Santa Maria di Castello e diversi edifici civili e religiosi, nonché la maggior parte delle torri delle famiglie patrizie.Il disastro economico si ha però con l'interramento definitivo del porto (stimato essere, nel primo Trecento, fra i primi 5 del Mediterraneo per capacità ricettiva di grandi navi mercantili).Nel corso dell'anno 2007 è stata riconosciuta la importante valenza archeologica, anche in termini di qualità conservativa, dei ritrovati resti dell'arsenale sforzesco di Savona (1471-1518), situato a sud dei resti del Castello di San Giorgio, demoliti ed asportati nel corso del medesimo anno.Al posto del 21% circa del tessuto urbano cittadino, smantellato pietra su pietra e riutilizzato per l'interro del bacino portuale, verrà costruita la maestosa fortezza del Priamar, sui ruderi dell'antico Oppidum romano.Da questo momento Savona seguirà le sorti della Repubblica di Genova.Storicamente visse la sua età di massimo fulgore economico tra la fine del XIII e la metà del XIV secolo, ma oggi è ricordata anche per vedersi attribuito a buon diritto il nome di Città dei Papi. Una delle famiglie più blasonate della città, i Della Rovere, vide eletti due esponenti fra le sue fila: Francesco della Rovere, che assumerà il nome di Papa Sisto IV, e suo nipote Giuliano della Rovere, papa con il nome di Giulio II. Approfittando della parentela con i Della Rovere, anche i Riario ottennero cospicui posti di potere, come è il caso di Girolamo Riario, che diventò signore di Imola e di Forlì.Sisto IV fu il promotore della Cappella Sistina (una seconda Cappella Sistina si trova nella stessa Savona, mausoleo dei genitori del papa), Giulio II mecenate di Michelangelo e Raffaello. Sotto Giulio II iniziarono a prestare servizio le Guardie Svizzere, la cui divisa reca ancor oggi l'emblema roveresco savonese.Per oltre due secoli Savona fu sede di zecca, con l'emissione di oltre cinquanta tipi monetari, molti dei quali distrutti a seguito del 1528, oggetto di una sorta di damnatio memoriae al pari di molta preziosissima documentazione civica.Nel Settecento la città riprese la sua attività marinara. Coi commerci fioriscono le arti, e Savona si arricchì di palazzi signorili, ville e chiese.Nel 1809 la città accolse Papa Pio VII, prigioniero di Napoleone Bonaparte.Con Roma ed Avignone, Savona - capoluogo del dipartimento francese n°108 o di Montenotte - fu la terza ed unica altra sede ufficiale nella storia della Chiesa.Nel 1815 il Congresso di Vienna stabilirà l'annessione della Repubblica Ligure nei territori del Regno di Sardegna, col quale entrerà poi a far parte del neo costituito Regno d'Italia dal 1861.Sotto l'amministrazione napoleonica del prefetto Chabrol de Volvic la città iniziò una lenta rifioritura, che evolverà con l'arrivo della ferrovia e, nel 1861, con l'apertura dello stabilimento siderurgico Tardy & Benech germe della rivoluzione industriale savonese che però terminerà negli anni a seguire l'attività a causa delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime necessarie alla lavorazione del ferro. La storia della siderurgia nella fidelissima terminerà soltanto 130 anni dopo.Durante la Seconda guerra mondiale la città subì massicci bombardamenti aerei a causa della presenza di industrie belliche e del porto, che causarono gravi danni, specialmente agli antichi quartieri della zona portuale.Particolarmente intenso fu il bombardamento navale del 14 giugno 1940 nel quale Savona, coraggiosamente ma inutilmente difesa dalle batterie costiere e dal treno armato di stanza ad Albisola Superiore, fu fatta segno di oltre cinquecento colpi d'artiglieria sparati dalla marina francese. Savona è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Inoltre è stata insignita anche della Medaglia d'Oro al Merito Civile per la lotta di resistenza partigiana.Nel dopoguerra e fino agli anni settanta la città si è sviluppata come centro industriale e marittimo. Trasformatasi in hub turistico verso la fine degli anni novanta, dopo un ventennio di stagnazione dovuto alla chiusura degli stabilimenti.Al giorno d'oggi Savona è la porta principale di accesso ai siti turistici dell'entroterra e della Riviera delle Palme, nonché città turistica essa stessa, benché stia ancora vivendo una delicata fase di transizione non estranea a profonde ferite urbanistiche e criticità di carattere demografico. Savona è anche un importante scalo crocieristico del mar Mediterraneo.L'etimologia del nome "Savona" risulta molto incerta. Livio cita il termine Sauone (abl.) definendolo un oppidum nei territori dei Liguri Alpini. Nel VII secolo si attesta il termine Saona. Se il termine fosse ligure-indoeuropeo si potrebbe trovare correlazioni sia con la radice *seu-" cioè "bagnato" o "umido", sia con l'idronimo "Sava", sia con il tedesco "sou" "umore". Molto attendibile potrebbe essere l'ipotesi che fa derivare il suo nome dalla dea celtica Souconna e ad avvalorare questa tesi, oltre alle numerose similitudini tra le popolazioni liguri e quelle celtiche, vi è il fatto che ancora oggi nella lingua locale savonese la città viene nominata "sann-a".È noto a pochi che il termine sapone deriva proprio dalla città di Savona (vedi: "savon" sia in lingua locale che in francese; "soap" in inglese), infatti circa nel II secolo d.C. ci fu la sua invenzione, attribuita ai Galli che lo utilizzavano come pomata e poi rielaborata dai Liguri in un sapone duro, trovò in questa città una fiorente produzione che fu mantenuta nei secoli. Nella tradizione ligure (riportata anche da testi francesi) si vuole che a Savona la moglie di un pescatore abbia ottenuto in modo fortuito per la prima volta il sapone, facendo bollire assieme olio di oliva e lisciva di soda.

    Etimologia

    L'etimologia del nome "Savona" risulta molto incerta. Livio cita il termine Sauone (abl.) definendolo un oppidum nei territori dei Liguri Alpini. Nel VII secolo si attesta il termine Saona. Se il termine fosse ligure-indoeuropeo si potrebbe trovare correlazioni sia con la radice *seu-" cioè "bagnato" o "umido", sia con l'idronimo "Sava", sia con il tedesco "sou" "umore". Molto attendibile potrebbe essere l'ipotesi che fa derivare il suo nome dalla dea celtica Souconna e ad avvalorare questa tesi, oltre alle numerose similitudini tra le popolazioni liguri e quelle celtiche, vi è il fatto che ancora oggi nella lingua locale savonese la città viene nominata "Sann-a".
    Secondo alcuni il termine sapone deriva proprio dalla città di Savona (vedi: "savon" sia in lingua locale che in francese; "soap" in inglese) ma non esistono informazioni certe al riguardo. È risaputo però che intorno al II secolo d.C. ci fu la sua invenzione, attribuita ai Galli che lo utilizzavano come pomata e questa venne successivamente rielaborata dai Liguri in un sapone duro che trovò tra Genova e Savona una fiorente produzione, mantenuta nei secoli a venire. Nella tradizione ligure (riportata anche da testi francesi) si vuole che a Savona la moglie di un pescatore abbia ottenuto in modo fortuito per la prima volta il sapone, facendo bollire assieme olio di oliva e liscivia di soda.


    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architetture religiose



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    La cattedrale dell'Assunta
    • Cattedrale dell'Assunta. Costruita a seguito delle demolizioni genovesi dell'antica cattedrale, situata anticamente sul colle del Priamar. Conserva al suo interno alcune pregevoli opere (Timpano del portale, pulpito, fonte battesimale, croce marmorea). Annesso alla chiesa vi è il museo del tesoro in cui è possibile ammirare alcuni quadri di notevole importanza (Maestro di Hoogstraeten, Tuccio D'Andria, Luca Cambiaso, Ludovico Brea, Giovanni Mazone) e interessanti oggetti di arte sacra (pianete, pastorali, reliquiari, eccetera). Infine tra i più belli d'Italia e fra i più importanti d'Europa in relazione al suo periodo di realizzazione, è il coro ligneo dietro l'altare maggiore. Conserva, tra le altre, le Reliquie di San Valentino Martire, patrono degli innamorati.
    • Cappella Sistina. Unica altra esistente oltre alla celeberrima Cappella Sistina romana, voluta dal papa savonese Sisto IV della Rovere come monumento sepolcrale dei propri genitori. Recentemente restaurata.
    • Santuario di Nostra Signora della Misericordia. Il santuario di Savona edificato a seguito dell'apparizione al beato Antonio Botta. Annesso alla chiesa un museo che raccoglie oggetti di arte sacra ed ex voto. Il santuario della Madonna della Misericordia è dedicato alla santa patrona della città ed è un sontuoso esempio di architettura barocca che, al proprio interno, può vantare un altare di Gian Lorenzo Bernini e preziose tele del Domenichino. La statua della patrona fu incoronata direttamente da Pio VII alla fine della sua cattività.
    Oratorio di Nostra Signora di Castello. Proclamato monumento nazionale, ospita il monumentale polittico dipinto da Vincenzo Foppa e Ludovico Brea nel 1490. Interessanti anche due imponenti casse processionali.
    • Oratorio dei Santissimi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Petronilla, risalente al 1890, conserva opere di Anton Maria Maragliano.

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    Il santuario di Nostra
    Signora della Misericordia
    • Oratorio dei Santissimi Pietro e Caterina. Risalente al XVIII secolo conserva opere di Paolo Gerolamo Brusco e Renata Cuneo.
    • Chiesa di San Dalmazio. Situata nel quartiere di Lavagnola, contiene un pregevole polittico di Barnaba da Modena. Vicino, sorge la romanica cappella di San Martino.
    • Oratorio del Cristo Risorto. È possibile ammirare all'interno un pregevole coro ligneo quattrocentesco di scuola tedesca oltre ad una cassa processionale di Anton Maria Maragliano.
    • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo. Settecentesca, conserva al suo interno una Madonna con il Bambino di Defendente Ferrari.
    • Chiesa di San Pietro. Seicentesca, fu costruita dai Carmelitani Scalzi. Riccamente affrescata, presenta all'interno alcune tele di rilievo.
    • Chiesa di San Giovanni Battista, posta lungo la principale via Paleocapa, risale al XVI secolo.
    • Chiesa di Santa Lucia, posta lungo l'antica strada di collegamento con Albissola Marina.
    Certosa di Loreto. Eretta da Stefano Embruno nel 1480 e in seguito ingrandita. Fu forse edificata sul precedente Castello di Loreto.
    • Convento dei Cappuccini. Eretto a partire dal 1539, si trova in posizione dominante su una collina alle spalle della città.
    • Ex chiesa e convento di San Giacomo. Costruita per volere di papa Sisto IV nel 1472, è l'unico esempio di chiesa tardo-medievale conservatosi in città. Chiusa al pubblico, attualmente è abbandonata.
    • Oratorio dei Beghini.
    • Chiesa dei Santi Lorenzo, Biagio e Donato.

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    La chiesa di San Giovanni Battista
    • Chiesa di Santa Maria Giuseppa Rossello.
    • Chiesa di San Francesco da Paola.
    • Chiesa di Maria Ausiliatrice.
    • Chiesa di San Raffaele al porto.
    • Chiesa del Sacro Cuore.
    • Cappella di Santa Maria.
    • Cappella dei Tre Santi.
    • Monastero di Santa Teresa.
    • Chiesa della Madonna degli Angeli.
    • Cappella di San Michele.
    • Chiesa del Nome di Maria.

    Architetture civili
    • Palazzo Della Rovere. Opera dell'architetto Giuliano da Sangallo. Fu fatto costruire dal cardinale Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II (in occasione della sua elezione al Pontificato saranno murate lapidi ed armi roveresche in tutta la città, nonché piantati alberi di rovere per le vie principali); l'avvio ai lavori è dato il 4 febbraio del 1495 sotto la sovraintendenza di Urbano Vegerio, suo procuratore; nel 1496 vengono acquistate alcune abitazioni circostanti per estendere il palazzo, che tuttavia resterà incompleto (al riguardo notare le isolate colonne dell'ingresso, che nelle intenzioni originarie erano parte di un diverso contesto, completo di un blasone ecc.). Il progetto è del fiorentino Giuliano da Sangallo, magister petrarum et picator, coadiuvato da Matteo De Bixono, magister picator sive picha pietra. Nel 1500 al de Sengallo e al nipote Bernardo, gli Anziani della città accordano la cittadinanza savonese in benemerenza del progetto. Il celebre architetto (1445-1516) costruì, per Lorenzo il Magnifico, le ville fiorentine di Poggio Imperiale e di Poggio a Caiano. Suoi vari edifici a Roma e a Perugia. Fra gli altri, alloggiò in questo palazzo la regina di Spagna Germana di Foix, moglie di Ferdinando II di Aragona (che fu ospitato nel Castello Nuovo), dal 26 giugno 1507 (in occasione del vertice europeo - convegno di Savona).
    • Palazzo Gavotti. Situato nel cuore del centro storico, è sede della Pinacoteca comunale.
    • Villa Cambiaso. Palazzo storico iscritto nei beni monumentali italiani in cui la storia ha fatto il suo ingresso lasciando ricordi e testimonianze importanti come il passaggio e il soggiorno di Napoleone Bonaparte o il ritiro in preghiera del Papa Pio VII nella cappella consacrata del palazzo.
    • Palazzo Delle Piane. Il prestigioso e pregevole Palazzo Delle Piane e uno dei massimi vertici artistici del Liberty Savonese. Il fiabesco “Palazzo Delle Piane” è noto anche come “Palazzo Delle Palle” per via delle sei grandi sfere di rame poste sul tetto e sostenute da una struttura a forma di braciere. È un altro capolavoro dell’ingegnere e architetto Alessandro Martinengo ed è stato realizzato, con la collaborazione di Adolfo Ravignetti, tra il 1910 e il 1911. Per l’occasione Martinengo s’ispirò a una corrente del Floreale diffusa a Milano dal caposcuola Somaruga. La fantasiosa e quasi organica decorazione plastica, tra cui in particolare la policroma presenza di maioliche raffiguranti anemoni in campo azzurro, è probabilmente debitrice per qualcosa anche alla Secessione viennese e all’opera dell’architetto torinese Pietro Fenoglio e la magnifica visione delle classicheggianti finte cariatidi che corrono lungo l’intero perimetro dell’edificio.
    • Palazzo dei Pavoni. È stato costruito nel 1910 e si trova nella centralissima via Paleocapa. È un esempio significativo di Liberty, chiaramente ispirato alla Secessione Viennese per la scelta di accostare ampie superfici lisce ad inserti ceramici coloratissimi insieme a fasce maiolicate decorate con i meravigliosi pavoni che lo contraddistinguono.
    • Palazzo Imperiale. Di origini trecentesche e ricostruito nel Cinquecento, si trova ai confini dell'abitato cittadino alla confluenza dei torrenti Lavanestro e Letimbro.
    • Ex Ospedale Civico San Paolo. Nella centralle piazza Giulio II, fu terminato nel 1857 ed è una delle opere più riuscite dell'architetto Carlo Sada di Bellagio.

    Architetture militari

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    La Torre Leon Pancaldo
    • Torre Leon Pancaldo. Chiamata Torretta o con il suo antico nome Torre della Quarda è situata in piazza Leon Pancaldo, costruita nel XIV secolo all'incrocio strategico del porto. È il simbolo della città. Reca il noto "In mare irato / in sùbita procella / invoco Te / nostra benigna stella".
    • Torre del Brandale. Chiamata anche a Campanassa dal nome dell'antica campana che la sormontava. Con le vicine torri dei Corsi e dei Riario (Guarnero) e il Palazzo dell'Anziania, con parte del complesso di San Pietro il Vecchio, che fu cattedrale provvisoria.
    • Torri Riario e Corsi. Si trovano davanti alla Torre del Brandale, anch'esse come tutte le torri medievali di Savona vennero tagliate dopo la sconfitta nelle guerre contro i genovesi. con il passare dei secoli le torri vennero utilizzate come muri e inglobate in case e palazzi, ritornarono torri vere e proprie solo dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale che rasero al suolo i palazzi circostanti ma le antiche torri resistettero al crollo.
    • Fortezza del Priamar. (Pri-a-màr, pietra sul mare secondo una delle interpretazioni etimologiche, o "Pria mä", pietra mala, secondo una più accreditata versione) è una fortezza collocata sull'omonimo colle, tra i giardini del Prolungamento e la darsena vecchia, edificata dalla Repubblica di Genova a partire dal 1542 a seguito della presa definitiva della città nel 1528. Ingloba fra gli altri la Loggia del Castello di Santa Maria o Castello Nuovo, del 1417 e conserva i pochi resti dell'antica Cattedrale cittadina.
    • Forte della Madonna degli Angeli. Raggiungibile tramite una strada sterrata è attualmente in stato di abbandono.
    • Forte di Madonna del Monte. Chiuso al pubblico e in stato di abbandono.
    • Forte Ciuto. Chiuso al pubblico e in stato di abbandono.
    • Castello-fortezza dello Sperone. Del medioevale castello rimangono alcuni tratti di mura sul Monticello, alle spalle del teatro Gabriello Chiabrera.
    • Castello di San Giorgio. Terzo castello medioevale della città, sopravvisse sino al XVII secolo, quando l'esplosione della polveriera lo rase al suolo causando circa 850 vittime. I resti delle fondamenta sono stati demoliti all'inizio del 2007.
    • Casa dei Colombo. In località Valcada, sulle alture di Legino, si trova l'abitazione dove si stabilì per diversi anni il grande navigatore genovese.
    • Ponte Filippo Maria Visconti. Situato al confine con i comuni di Vado Ligure e Quiliano, fu innalzato nel 1434. Dopo la recentissima, totale demolizione della parte ovest della struttura (rampa di accesso ed appoggio), il monumento è stato munito di una seconda arcata, in materiale cementizio, innalzata nell'anno 2000.
    • Ponte di San Giacomo. Sull'omonimo colle, fatto costruire da Papa Sisto IV nel 1482 per unire il Monticello al colle del Mangiaguadagno (oggi Colle di San Giacomo).
    • Torre "La Pancalda". Sulla riva destra del Letimbro, vicino al quartiere di Lavagnola. Appartenne al nocchiero di Magellano Leon Pancaldo.

    Monumenti
    • Monumento ai caduti Rintocchi e Memorie. Ogni giorno alle 18:00 in piazza Goffredo Mameli si commemorano i caduti di tutte le guerre con 21 rintocchi della campana, uno per ogni lettera dell'alfabeto italiano, premiato dai cittadini come monumento della pace. Il monumento è stato realizzato dallo scultore sestrese Luigi Venzano.
    • Fontana Lotta tra uomo e lo squalo. Popolarmente conosciuta come fontana Del Pesce e stata realizzata nel 1965 in piazza Marconi, fontana a tre vasche, una circolare e due mezzaluna sottostanti che ricevono una cascata d'acqua da quella sovrastante. al centro della vasca circolare circondata da zampilli d'acqua su un masso di pietra verde di Stella si erge la statua della scultrice savonese Renata Cuneo, "Lotta tra uomo e lo squalo".
    • Monumento a Garibaldi. Si erge in piazza Eroe dei due mondi al centro il grande monumento equestre di Giuseppe Garibaldi dello scultore Leonardo Bistolfi nei giardini del Prolungamento, la statua è stata posizionata in modo che lo sguardo di Garibaldi guardi verso la sua città natale, Nizza. Inaugurato nel 1927 dal nipote del condottiero è stato restaurato nel 2011.
    • Tempietto Boselli. È un tempietto neoclassico di fine Settecento eseguito dal ceramista Giacomo Boselli, salvato dalla distruzione della demolizione della "fabbrica Boselli" nel 1931, fu restaurato e sistemato in nuova sede nel parco pubblico "Dante Alighieri".
    • La Pinacoteca Civica di Savona. È una delle più importanti raccolte d’arte dell'Italia Settentrionale. Comprende dipinti, sculture, fra cui capolavori del Rinascimento, grandi pale seicentesche, maioliche bianco-blu famose in tutto il mondo e ceramiche. Una grande sala ospita la celeberrima "Crocifissione" di Donato de' Bardi (1426). Un'intera sezione è dedicata alle opere della "Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo" che costituisce una felice selezione dei più importanti momenti dell’arte contemporanea internazionale, da Hans Arp a Victor Brauner, Alexander Calder, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Filippo de Pisis, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Franco Gentilini, Asger Jorn, René Magritte, George Mathieu, Joan Mirò, Pablo Picasso, Man Ray, Cy Twombly ecc.
    • Museo del Tesoro della Cattedrale di Nostra Signora della Misericordia. Il museo è stato aperto nel 1959 nel palazzetto del Duca di Tursi, adiacente il Santuario, costruito tra il 1536 e il 1540, con l'annesso complesso degli Ospizi di NS di Misericordia. Le collezioni si sono formate grazie ai prestigiosi regali e alle donazioni dal XV al XIX secolo, e alle offerte votive di famiglie aristocratiche savonesi e genovesi. Vi si conservano preziosi paramenti in tessuto operati o ricamati, tra cui spiccano La Pianeta del Duca di Urbino (1623), tessili settecenteschi in stile Revel e Bizzarre, arredi liturgici e preziose argenterie, tra cui Il reliquiario della Croce di produzione romana seicentesca, Il Calice dell'orafo Vincenzo Belli (XVIII secolo), La Corona Aurea detta di Pio VII. Del complesso espositivo fanno parte anche alcune sculture lignee ed eburnee dei secoli XV e XVI. Inoltre vi sono dipinti su tela a supporto cartaceo di soggetto contadino e marinaro, uniti a tipici modellini di imbarcazioni in legno e in lamina d'argento.
    • La quadreria del Seminario Vescovile. Ospita un centinaio di dipinti prevalentemente di scuola ligure. Tra gli artisti più significativi spiccano Gioacchino Assereto, Giovanni Battista Carlone, Giovanni Benedetto Castiglione detto Il Grechetto, Antonio Travi, Carlo Giuseppe Ratti, Paolo Gerolamo Brusco. Molto interessante un crocefisso ligneo quattrocentesco di scuola catalana.
    • Museo Sandro Pertini. Nel Palazzo della Loggia, nel complesso monumentale del Priamar Sandro Pertini volle che le opere d'arte collezionate durante la sua lunga e gloriosa vita furono donate alla sua città d'origine. Ospita opere di Giorgio Morandi, Mario Sironi, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Ottone Rosai, Giorgio de Chirico, Emilio Vedova, Francesco Messina, Agenore Fabbri, Giulio Turcato, Luciano Minguzzi.
    • Museo Civico Storico Archeologico di Savona.
    • Museo Renata Cuneo. Nei locali del seicentesco Bastione San Bernardo al Priamar, le opere donate dalla scultrice alla sua città.
    • Il Teatro Gabriello Chiabrera inaugurato nel 1853 è il principale teatro cittadino.
    • Il Teatro Sacco, antico teatro della città inaugurato nel 1785.
    • Il Teatro Don Bosco, teatro con 295 posti a sedere.
    • Il Teatro-Cinema Nuovofilmstudio inaugurato nel 2002

    Eventi
    • la Processione del Venerdì Santo: si svolge il Venerdì Santo ogni due anni, negli anni pari.
    • la Sfilata storica del Libero Comune il 10 aprile.
    • la Posa a mare dei lumini: sera del 14 agosto. Il mare viene illuminato da migliaia di lumini galleggianti.
    • lo Spettacolo pirotecnico estivo: fuochi d'artificio a tempo di musica.
    • il Primo Maggio: 1º maggio, tradizionale corteo dei mezzi e degli operatori portuali per le vie del centro cittadino.
    • il Confuoco (in dialetto savonese U Confeugu) l'ultima domenica prima del Natale. In Piazza Sisto IV si tiene la tradizionale cerimonia dell'accensione del ceppo dal quale si traggono gli auspici per il futuro. L'evento è arricchito da un corteo storico.
    • la Festa patronale di Nostra Signora della Misericordia il 18 marzo; accensione di grandi pire nel letto del torrente Letimbro nella notte della vigilia. Per la città vengono accesi lumini e luminarie. La festa raggiunge il suo apice con la processione sino al Santuario di Savona.
    • la Festa di Santa Rita il 22 maggio. Si svolge nel quartiere di Santa Rita un mercato con tradizionali banchi per la vendita delle rose.
    • la Festa di Santa Lucia il 13 dicembre. Un mercato si svolge nel centro cittadino.
    • Durante il Carnevale, la maschera tipica savonese è Cicciulin. Questa maschera fu creata nel 1953 dal Pittore Romeo Bevilacqua e donata dallo stesso alla Campanassa. È l´unica Maschera Ligure iscritta nell'albo ufficiale delle Maschere Italiane al Pari dei più conosciuti Arlecchino, Pulcinella, Balanzone, è una maschera accolta in tutti i carnevali di Italia con Molta solennità e con vivo apprezzamento ed è accompagnata dalla Sua Corte composta da: A Signua, Le Damigelle, Le Cortigiane Il Mazziere, il Giullare,i Marinai e dai Musici.

    Personalità legate a Savona
    • Enrique Balbontin, comico e cabarettista;
    • Enrica Bonaccorti conduttrice televisiva, attrice;
    • Stefano Carozzo spadista. Vincitore medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008
    • Elenoire Casalegno, modella e conduttrice televisiva;
    • Gabriello Chiabrera, poeta e drammaturgo;
    • Enrico Cucchi calciatore;
    • Federico De Caroli, musicista;
    • Francesco della Rovere (Papa Sisto IV);
    • Giuliano della Rovere (Papa Giulio II);
    • Stephan El Shaarawy, calciatore;
    • Fabio Fazio, conduttore televisivo;
    • Carlo Freccero direttore reti televisive;
    • Nando Gazzolo, attore e doppiatore;
    • Orazio Grassi, matematico e architetto;
    • Michele Marcolini calciatore;
    • Milena Milani, scrittrice e giornalista;
    • Lawrence B. Palladino, gesuita e missionario
    • Leon Pancaldo, navigatore;
    • Christian Panucci, calciatore;
    • Andrea Parodi, cantante, la cui famiglia era originaria di Savona.
    • Sandro Pertini Presidente della Repubblica;
    • Daniela Poggi attrice;
    • Flavio Emilio Scogna, compositore e direttore d'orchestra;
    • Renata Scotto, cantante lirica.

    Edited by PatriziaTeresa - 15/3/2015, 08:44
     
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