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La Spezia

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    La Spezia

    psUCBNo

    - Info -

    La Spezia (Spèza in dialetto spezzino, pronunciato [ˈspɛza]) è un comune italiano di 92.474 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Liguria.

    È il secondo comune della regione per popolazione (la sua area urbana conta 136.000 abitanti), preceduto solo dal capoluogo Genova.La città si trova all'estremo levante della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il nome. Tale golfo, conosciuto anche con l'appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una catena di colline, la cui cima più elevata è il monte Verrugoli, 749 m s.l.m., asperità che è situata alla periferia occidentale del centro abitato.Il territorio comunale spezzino fa parte dell'Autorità di bacino interregionale del fiume Magra e una piccola porzione del territorio comunale, rappresentata dal piccolo borgo di Tramonti e dalla circostante collina, fa parte del parco nazionale delle Cinque Terre.

    Geografia fisica

    Territorio

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    Il Golfo della Spezia in una
    mappa d'epoca
    La città sorge su un angusto lembo di terra stretto tra mare e monti; diretta conseguenza di ciò è la presenza di numerosi quartieri collinari e la disposizione piuttosto irregolare della pianta urbana, che negli anni venti ha richiesto addirittura lo sbancamento del colle dei Cappuccini (dove sorge l'attuale piazza Europa) per consentire al centro storico lo sviluppo possibile verso est, in direzione della piana di Migliarina, poiché l'area a ovest è occupata dall'arsenale militare.
    Tale sviluppo urbanistico ha richiesto ingenti opere di bonifica; infatti dove oggi sorge la gran parte dello scalo portuale era un tempo un'ampia zona paludosa, detta gli Stagnoni.
    Il golfo che protegge la città ha un'estensione di circa 150 ettari, ed è chiuso da una diga foranea lunga circa 2.210 metri con due passaggi, quello di ponente di circa 400 metri e quello di levante di circa 200 metri. L'insenatura del golfo ha una profondità di 4,6 km e una larghezza di 3,2 km.
    Proprio la particolare conformazione del golfo, ben riparato dalla furia delle mareggiate e da possibili attacchi nemici, ha fatto sì che alla Spezia venisse costruito uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e, nel corso degli anni, si potesse sviluppare uno dei maggiori porti mercantili del mar Mediterraneo.

    Clima

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    La Spezia vista dalle colline a Est
    La Spezia gode generalmente di un clima temperato caldo; nello specifico, il clima dominante è di tipo mediterraneo, influenzato da influssi atlantici e caratterizzato generalmente da inverni miti, grazie all'azione mitigatrice del mar Ligure e dello scirocco proveniente dall'Africa. Tuttavia non sono infrequenti le incursioni di aria fredda di origine balcanica (proveniente dai valichi comunicanti con la Pianura Padana che si trovano alle spalle della città) che fanno abbassare la temperatura, facendo scendere la colonnina sotto lo zero. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di 7,6 °C. Le estati sono caratterizzate da temperature piuttosto elevate, con medie del mese più caldo (luglio) superiori ai 24 °C.
    La piovosità è elevata, sia per la posizione nell'arco ligure, investito dai venti umidi, sia per l'azione di copertura degli Appennini. La media pluviometrica è di 1.343 mm di pioggia annui. Il regime pluviometrico è di tipo sub-litoraneo appenninico, con picchi di massimi in autunno (maggiore) e in primavera, e minimi in estate e inverno. Periodi piovosi prolungati, soprattutto in autunno/inverno, si verificano frequentemente, ma non tutti gli anni. Nel decennio 2000-2010 il mese di novembre ha registrato 23 giorni di pioggia nel 2002 (198,2 mm) e 21 nel 2010 (284,2), mentre gennaio ha raggiunto 20 giorni piovosi nel 2001 (253,4 mm). Fu dicembre 2009 il mese più piovoso del decennio, con ben 362,8 mm. mese dei record, dicembre 2009 fece registrare anche la nevicata più copiosa del decennio con più di 20 cm di neve in molte zone della città. Anche, periodi siccitosi prolungati, soprattutto in estate, si registrano frequentemente. Sempre considerando il decennio 2000-2010 il mese di agosto rimase completamente all'asciutto nel 2008, a contrasto dei 169,6 mm registrati l'anno precedente. Meno di 4 mm mensili si sono registrati in aprile 2007 (3,0 mm), giugno 2006 (1,0 mm), Luglio 2004 (3,8 mm) e il famigerato agosto 2003 (3,6 mm).
    Pur non essendo tipiche del clima mediterraneo, le nevicate non sono infrequenti in città, soprattutto negli ultimi anni, e più copiose sulle alture e nelle zone dell'entroterra.

    Inverno

    Durante i mesi più freddi, quando persistono condizioni di cielo sereno e calma di vento, La Spezia risulta una delle zone costiere con le temperature minime più fredde della Liguria, con temperature capaci di gelare l'acqua nelle fontane cittadine (il 12 gennaio 2009 la temperatura è scesa a -6,1 °C nel centro cittadino, una delle più basse dal 2000), mentre nell'entroterra le zone più umide vengono coperte da uno strato di brina che difficilmente si scioglie nelle ore più calde e sui ripidi pendii rocciosi delle colline spesso si formano piccole cascate di ghiaccio. Nelle zone riparate e esposte al sole, invece, la temperatura diventa particolarmente mite e piacevole. Questo fatto si riscontra anche nella vegetazione sulle colline del golfo spezzino, dove nei versanti più freddi e umidi (nord e est) sono presenti pini e castagni; nei versanti più caldi, invece (sud e ovest) abbondano gli olivi. Al contrario, in giornate nuvolose e con precipitazioni, i venti nel Golfo ligure si predispongono in senso antiorario creando le condizioni per possibili nevicate nella zone tra Genova e Savona portate dalla Tramontana scura (vento da NNE), mentre nel Levante Ligure la componente sud orientale dei venti in superficie porta aria più mite dal mare che rende le nevicate rare o comunque non abbondanti, se non in eventi eccezionali (per esempio nel 1985, nel 1991, nel 2006, nel 2009, nel 2010 nel 2012 e nel 2013). Appunto nel 2009 (nella notte tra il 18 e il 19 dicembre) si è verificata la più grande nevicata dal 1985, con un accumulo di neve che ha raggiunto i 20 cm in centro e i 30 nei quartieri orientali e con temperature notturne che sono scese a -7,9 °C, nel centro città, e nelle zone periferiche, fino a -12,8 °C.

    Primavera

    La primavera risulta estremamente variabile con abbondanti precipitazioni e numerosi giorni di pioggia. All'inizio della stagione tardive ondate di freddo spesso portano la neve sulle cime delle colline del Golfo, e talvolta qualche fiocco di neve cade anche in città durante i rovesci più intensi. Questi fenomeni nevosi "ritardatari" si verificano specialmente verso la fine di marzo, quando generalmente le basse pressioni presenti sul Mediterraneo favoriscono le ultime incursioni di aria gelida proveniente dalla Scozia o dalla Scandinavia. D'altro canto non mancano giornate particolarmente miti che spingono gli Spezzini a fare le prime gite "fuori porta" o delle passeggiate sui lungomare della Riviera dove guardano stupiti i turisti stranieri che nuotano nel mare come se fosse piena estate, nonostante la temperatura dell'acqua non superi i 14 °C.
    In primavera inoltrata le giornate soleggiate sono sempre più frequenti, ma rovesci e temporali, talvolta con violente fulminazioni e grandinate, possono scoppiare all'improvviso in qualsiasi momento. La primavera del 2008, ad esempio, è stata una delle più piovose e fredde con temperature che si sono mantenute quasi sempre sotto i 18-20 °C fino ai primi di giugno e nella quale il giorno di Pasqua la neve è caduta abbondante sul monte Parodi.

    Estate

    L'estate spezzina è caratterizzata da giornate calde e assolate. La forte evaporazione del mare e di un terreno saturo della pioggia primaverile, spesso causa sensazioni di afa talvolta opprimente durante il giorno. Non di rado all'inizio dell'estate, si sviluppano foschie anche dense creando un'atmosfera pesante e lattiginosa, e talvolta una nebbia alta orla le colline del Golfo più esposte. L'attivazione delle brezze marine nel primo pomeriggio porta condizioni più fresche soprattutto in riva al mare, questo si evince dallo studio dei grafici delle temperature giornaliere che dimostrano una crescita costante delle temperature fino alle 12:00, seguita da un lieve calo e da una lenta ripresa pomeridiana. Durante il culmine dell'estate l'umidità tende a diminuire, dando luogo a temperature più alte, ma con aria più asciutta. Al contrario di ciò che accade d'inverno, durante i giorni di alta pressione e calma di vento, La Spezia registra temperature superiori alle altre zone costiere della Liguria, ma con una maggiore escursione termica, così che durante la notte le condizioni di afa sono poco frequenti, e occorrono solo durante le ondate di caldo più intense.
    I temporali estivi pomeridiani, piuttosto frequenti nell'interno e sulle montagne appenniniche, giungono molto raramente sulla costa e tendono a colpire la zona orientale della città e la piana del fiume Magra, lasciando all'asciutto le zone occidentali e la riviera Spezzina. Lungo la tratta costiera, la principale fonte di precipitazioni durante la siccità estiva sono i temporali notturni. Quando le condizioni sono ideali, l'aria fresca e densa proveniente dagli "outflow" dei temporali pomeridiani montani si precipita verso la costa e scalza l'aria calda e umida presente sulla superficie del mare spingendola nell'alta atmosfera, creando temporali violenti, intensi e autorigeneranti con tuoni fragorosi, fulminazioni spettacolari e raffiche di vento impetuose. Questi temporali sono particolarmente difficili da prevedere, perché causati esclusivamente da condizioni microclimatiche locali, ma si verificano puntualmente tutti gli anni. La fine dell'estate, con le prime incursioni di aria fresca in quota porta temperature confortevoli e aria asciutta rendendo il clima particolarmente piacevole. Talvolta nei tardi pomeriggi di fine estate o inizio autunno, si possono notare trombe marine all'orizzonte che si sviluppano grazie alla temperatura della superficie marina ancora calda, e l'aria più fresca presente in quota. Queste trombe marine raramente causano danni e dato il lento movimento, possono essere facilmente evitate da eventuali imbarcazioni.

    Autunno

    L'autunno inizia ancora caldo e soleggiato. Ma con l'avanzare della stagione e con l'arrivo di temperature più fresche, le giornate si fanno sempre più grigie e piovose. È in questa stagione che si registrano le piogge più copiose dell'anno. Le basse pressioni di origine atlantica scendono di latitudine e richiamano aria calda dal Nord Africa che, attraversando il Mediterraneo, si carica di umidità che viene scaricata sulla cerchia ligure sotto forma di piogge intense e persistenti. In questo periodo dell'anno si possono testimoniare violente mareggiate lungo tutta la costa ligure causate dai forti venti di Libeccio e Maestrale.
    Le cose non migliorano di molto durante i regimi di alta pressione quando si tendono a creare inversioni termiche nei medi e bassi strati, e la debole circolazione a componente occidentale passa sopra la superficie del mare ancora calda, e condensandosi, crea un ammasso di nubi basse e compatte che talvolta generano leggere pioviggini. Novembre di solito presenta il maggior numero di giorni con cielo nuvoloso. Questo si nota anche guardando le immagini satellitari che mostrano una coperta di nuvole sopra al Mar Ligure e lungo la costa, ma basta salire in quota sull'Appennino e per ammirare un cielo azzurro e limpido e nubi giù nelle valli. Con le prime incursioni di aria fredda da Nord arrivano i venti di Tramontana e Grecale in alta quota, che spazzano via le nuvole, lasciando posto a cieli azzurri e limpidi, temperature piacevoli e miti considerata la stagione, e condizioni di visibilità eccezionali che "svelano" le isole dell'arcipelago Toscano, dall'Elba alla Gorgona, e più raramente, anche la punta della Corsica.

    Toponimo e corretta ortografia

    La prima trascrizione del nome sembra risalire al 1256, in un documento redatto presso Spezam, anche se in un documento del 25 luglio 1071 appare forse per la prima volta il nome Spezia. Il nucleo del borgo è identificabile con il Poggio, nel cuore della vecchia città.
    Al di là dell'etimologia del termine Spezia, sulla provenienza del quale sono state avanzate dagli studiosi numerose ipotesi, senza che si giungesse tuttavia a stabilirne l'origine precisa, le principali controversie vertono sull'utilizzo dell'articolo "La" che compare davanti al toponimo, articolo che fa la sua comparsa già a partire dai primi documenti redatti in volgare.
    Dopo il Congresso di Vienna, tuttavia, con il passaggio dell'intera Liguria al Regno di Sardegna, la burocrazia decide di sopprimere l'articolo, in quanto considerato una violazione alla regola secondo la quale i nomi di città rifiutano l'articolo. Gli Spezzini non accolgono volentieri questo cambiamento e fanno più volte presente al governo centrale le loro rimostranze, senza tuttavia ottenere alcun risultato. Con la costituzione della Provincia della Spezia, nel 1923, le diverse denominazioni (Spezia e La Spezia) continuano a generare confusione, tanto che nel 1926 il Consiglio Comunale vota un ordine del giorno con il quale si chiede il ripristino dell'articolo nella consueta forma.
    Si giunge così al 2 aprile 1930, quando viene finalmente emanato un regio decreto che rettifica ufficialmente la denominazione del nome del comune in "La Spezia". Tuttavia, a causa della formulazione piuttosto schematica del testo della nuova legge, si intende il "La" – scritto con la "L" maiuscola – non come un articolo declinabile, ma come una particella da utilizzare in modo invariabile davanti al nome, quasi facente parte del nome stesso.

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    La Spezia vista dal mare
    È questione ancora dibattuta la corretta declinazione dell'articolo. In una nota pubblicata su La Crusca per voi si suggerisce di utilizzare la soluzione grafica che riproduce più fedelmente la pronuncia quindi, ad esempio, scrivere della Spezia e non de La Spezia. Lo stesso uso è suggerito nello Statuto del comune della Spezia, ove si legge:

    « Nella denominazione del comune, il nome "Spezia", secondo la tradizione storica consolidata, richiede l'articolo determinativo. In tutti gli Atti comunali l'articolo segue le regole d'uso ed è sempre declinabile. »

    Opinione diversa è sostenuta da Aldo Gabrielli, secondo cui l’articolo è diventato parte integrante del nome, proprio come nei nomi di persona; quindi il Gabrielli propone vado a La Spezia anziché vado alla Spezia. Lo stessa convenzione è utilizzata in numerose voci del Vocabolario Treccani.
    Vi è tuttavia da osservare che l'articolo non viene utilizzato nel dialetto locale. Non a caso, gli abitanti della città e della provincia, anche quando parlano in italiano, non usano mai l'articolo, utilizzando comunemente espressioni quali "sono di Spezia" o "vado a Spezia".

    Storia

    Dai primi insediamenti all'impero romano

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    La Spezia nella Tavola
    Peutingeriana
    (sez IV, IV)
    Il territorio spezzino fu abitato già in età preistorica, come testimoniano sia le numerose statue stele sia i reperti dell'età del bronzo e del ferro ritrovati in varie occasioni sulle alture del Golfo e delle vallate adiacenti. Più tardi, in epoca storica, il territorio vide lo stanziamento delle popolazioni Liguri, sottomessi nel 155 a.C. dal console Marco Claudio Marcello.
    Le origini della Spezia sono legate alla colonizzazione romana e si intrecciano comunque con le vicende di Luni, il centro senza dubbio più importante di tutta la zona durante tutta l'epoca classica.
    Con la caduta dell'Impero romano, dopo il V secolo si ebbe la devastazione da parte dei barbari (Eruli e Goti).

    Medioevo
    A conclusione della guerra gotica il territorio di Luni e la regione del golfo passarono sotto il dominio bizantino ed entrano nell'Esarcato d'Italia con la formazione della Provincia bizantina di Liguria.
    Nel 642 i Longobardi di re Rotari conquistarono la Liguria e la regione di Luni venne staccata dal ducato di Liguria e annessa al ducato di Tuscia.
    La politica locale dei sovrani longobardi si orientò a contrastare l'autorità dei vescovi di Luni ma alla caduta del regno longobardo, nel 773, la regione passò sotto il dominio franco di Carlo Magno, sotto il quale i vescovi acquisirono il potere temporale diventando Vescovi-Conti.
    Nell'860 la regione venne saccheggiata dai Vichinghi di Hastein e, nello stesso secolo, cominciò a subire le incursioni saracene che, un secolo dopo, a causa degli incessanti saccheggi e delle devastazioni procurate, portarono al definitivo decadimento di Luni.
    Nel IX secolo il centro principale della zona del golfo era Vesigna, che sorgeva sul colle di Marinasco. Da qui cominciò una migrazione di popolazione che, ingrandendo gli insediamenti già esistenti in loco, contribuì alla formazione del primo borgo sul Poggio della Spezia e al suo sviluppo nei secoli X e XI. Nel X secolo la zona entrò a far parte della marca Obertenga.

    La dominazione della Repubblica genovese
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    Le mura del Castello
    San Giorgio,
    del XIV secolo.
    Agli inizi del XII secolo Genova acquistò il borgo di Porto Venere e, qualche anno più tardi, anche Lerici, accrescendo così la sua influenza sull'estremo Levante ligure. In quel periodo Spezia aveva già raggiunto una certa importanza ed è infatti citata in alcuni documenti commerciali del 1160 in cui sono menzionati Bonus Johannes e Baldus de Specia.
    Vesigna nel 1223 e Càrpena nel 1224 entrarono nell'orbita della Compagna genovese e con loro, anche il borgo della Spezia. Già nella prima metà del XIII secolo, Spezia cominciò però ad affrancarsi da Càrpena grazie allo sviluppo mercantile e all'industria del sale.
    Nel 1254 Genova riuscì a sottrarre Lerici al dominio pisano e accrebbe il proprio controllo sul Golfo, ma per quasi vent'anni il borgo di Spezia fu svincolato dal dominio genovese quando, tra il 1256 e il 1273, Nicolò Fieschi ne fece il centro di una propria effimera "Signoria guelfa", estesa da Sarzana a Lavagna, che ebbe termine con la conquista di Oberto Doria. È di quel periodo un documento notarile, rogato nel 1256, che riporta un'antica trascrizione del termine Spezam.
    Tra XIII e XIV secolo la città ebbe uno sviluppo piuttosto sostenuto e nel 1343 nacque la Podesteria della Spezia per volere del doge genovese Simone Boccanegra. La Spezia cominciò così a imporsi come centro principale del Golfo, tanto che l'8 giugno 1371 Carpena e La Spezia decisero di unificarsi in un'unica entità, richiedendo al doge Domenico Fregoso di inglobare la podesteria di Carpena in quella della Spezia. Nello stesso anno divenne sede del Vicariato della Riviera di Levante (uno dei tre in cui era ripartita la Repubblica genovese). La fine del XIV secolo vide il declino della potenza genovese in lotta con Venezia e, dopo un periodo di lotte intestine, il prevalere della dinastia milanese dei Visconti su Genova stessa e su tutta la Liguria, Spezia compresa.

    Età moderna

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    Via del Prione, nella sua
    parte più antica.
    Nel XV secolo la città crebbe e, accanto alle attività tradizionali come agricoltura e pesca, sviluppò sempre di più il commercio. Il Golfo della Spezia fu in quell'epoca anche un grande centro di attività piratesche del Tirreno e, insieme alla zona delle Cinque Terre, veniva considerato pericoloso per la navigazione.
    Nel 1407 la Spezia riuscì a dotarsi di propri statuti, concessi dall'allora governatore francese di Genova Jean II Le Meingre, e ottenne dapprima la nomina di un Podestà (figura con prerogative solamente politiche) e, in un secondo tempo, di un Capitano (che assume funzioni sia politiche sia militari).
    Nel 1436 anche Spezia venne coinvolta nella guerra condotta contro Genova da Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, e subì devastazioni a opera del condottiero Niccolò Piccinino. Il 1463 segnò l'inizio del dominio sforzesco su Genova e quindi anche sulla Spezia, dove continuò a essere inviato un Capitano con funzioni di Commissario per il Levante ligure.
    Milano vedeva il golfo spezzino come un limite fondamentale all'espansionismo fiorentino dei Medici, che nel 1468 avevano acquistato la vicina Sarzana e, nonostante l'alleanza che univa i due stati, decise di fortificare il confine. Nel marzo 1472, per volere del duca Galeazzo Maria Sforza che voleva una nuova flotta sulla riviera ligure, alla Spezia cominciarono i lavori per la costruzione di un arsenale.
    Tra il XVI e il XVII secolo Sarzana rimaneva il centro principale della Lunigiana, ma il suo primato resse soltanto finché non si profilò in modo evidente la supremazia di un nuovo centro, la Spezia, eretto sede del Vicariato della riviera orientale da Pietra Corice a Capo Corvo.
    I primi decenni del XVI secolo videro scacciata, con alterne vicende, l'influenza francese sulla Repubblica genovese e l'affermazione di quella imperiale di Carlo V (1528). Nell'ottobre del 1541 l'imperatore radunò nel porto spezzino un contingente della flotta destinata alla sfortunata spedizione contro la base ottomana di Algeri e il pirata Barbarossa.
    Nell'agosto 1571 una flotta di ottanta galee spagnole, al comando di don Giovanni d'Austria, si pose alla fonda nel porto della Spezia prima di unirsi alla flotta della Lega Santa per affrontare la Battaglia di Lepanto.
    Nel 1607 venne ristrutturata e rafforzata la cortina muraria del borgo, ampliando l'area su cui sorge la città. All'inizio del XVII secolo la Repubblica di Genova provvide inoltre ad ampliare ulteriormente le fortificazioni del Golfo, a difesa l'estremo levante del suo territorio. Per dare impulso ai commerci, nel 1654 decise poi di consentire agli ebrei di stabilirsi alla Spezia. In quel periodo vennero istituiti mercati e fiere per gli scambi e San Giuseppe divenne il patrono della città.
    Nel 1746 il territorio spezzino, con i forti di Sarzanello e Santa Maria, resistette validamente alle truppe austriaco-piemontesi di Botta Adorno. L'accresciuta importanza della città, dovuta anche al ruolo di caposaldo militare, portò nel 1757 la Repubblica genovese a sostituire la figura del Capitano con quella di Governatore della Spezia.
    Il 1797 vide la caduta della storica Repubblica Genovese e La Spezia entrò a far parte della Repubblica ligure come capoluogo del Dipartimento del Golfo di Venere.

    Età contemporanea

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    Panorama della Spezia in
    una stampa del 1890-
    1900 circa
    Nel 1805 la Repubblica Ligure venne annessa all'Impero Francese: La Spezia fu inserita nella Circoscrizione di Sarzana del Dipartimento degli Appennini. Napoleone, consapevole dell'importanza militare della Spezia, la elevò poi al rango di sede di Distretto e nel 1808 la dichiarò porto militare con decreto imperiale.
    Nel settembre del 1853, Richard Wagner sbarcò alla Spezia durante un viaggio di piacere in Italia e trovò l'ispirazione per il preludio de L'oro del Reno e dell'intera Tetralogia
    Con la caduta di Napoleone e la Restaurazione la Liguria venne annessa al Regno di Sardegna e La Spezia divenne sede dell'Intendenza della Provincia di Levante. La popolazione crebbe e nel 1823 la città diviene capoluogo della Provincia di Levante; nello stesso anno con l'apertura della carrozzabile del Passo del Bracco si provide a migliorare i collegamenti stradali.Le sponde del Golfo iniziarono ad essere meta di viaggiatori colti, artisti, pittori, musicisti e poeti, attratti dalla mitezza del clima e dalle bellezze del paesaggio.

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    L'ingresso dell'Arsenale
    Con regio decreto del 1849 il Governo piemontese decise la costruzione di un Arsenale Militare Marittimo alla Spezia e nel 1857 Cavour, all'epoca Presidente del Consiglio e Ministro della Marina, si preoccupò di reperire i fondi necessari e affidò a Domenico Chiodo, Ufficiale del Genio Militare, la cura della costruzione della nuova base navale.
    Ciò indusse profondi e radicali cambiamenti nella città, che tuttavia per tutto il XIX secolo conservò anche un carattere fortemente turistico e fu scelta in più occasioni come meta delle vacanze della famiglia reale italiana.Nel 1864 fu aperto il collegamento ferroviario con Pisa, mentre nel 1874 si conclusero i lavori della linea ferroviaria verso Genova.
    L'Arsenale, che venne costruito tra il 1862 e il 1869, attirò una forte immigrazione e la città di Spezia, che nel 1861 (alla proclamazione del Regno d'Italia) contava 5.964 abitanti, vide aumentare rapidamente la popolazione fino a circa 37.000 persone nel 1884, quando si diffuse una grave epidemia di colera.
    Tra il 1873 e il 1879 venne costruita la diga foranea a riparo e difesa del golfo. In seguito venne decisa la costruzione del porto mercantile (i cui lavori cominciarono nel 1891) e di una linea ferroviaria di collegamento con Parma (la Pontremolese, che fu completata nel 1892).Nel 1901 la Spezia conta circa 73.000 abitanti. Il nuovo secolo si manifestò con una spinta edilizia in forme liberty e con il crescere di iniziative culturali e sociali.nNel 1923 la città, divenuta capoluogo dell'omonima provincia, si espande ulteriormente.
    Tra le due guerre mondiali, nella località del Varignano, si sviluppa il corpo degli incursori marittimi della Marina Militare. Nel 1940 la popolazione raggiunge le 123.000 unità.
    Nel corso della seconda guerra mondiale, per la sua importanza industriale e militare, la Spezia subisce ripetuti attacchi aerei da parte delle forze Alleate e, in particolare, nel 1943 pesanti danni a causa di massicci bombardamenti che colpiscono l'Arsenale e diversi edifici cittadini.

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    Vista della città dalle colline a Nord
    Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la Spezia, sede operativa della Xª Flottiglia MAS di Junio Valerio Borghese rimane al centro di aspri combattimenti.
    La Spezia è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. La notte del 23 aprile 1945, le formazioni partigiane locali vinsero gli ultimi focolai di difesa nazifascista e si impossessarono dei centri nevralgici della città, dichiarandola libera.
    Al termine della Seconda guerra mondiale, nel 1946, su tre navi – la Fede, di Savona, (ribattezzata Dov Oz), il motoveliero Fenice (ribattezzato Elyahu Golomb) e l'Exodus – 1914 ebrei sopravvissuti alla Shoah salparono dal porto cittadino diretti in Palestina. Per questo motivo La Spezia è conosciuta in Israele e sulle carte geografiche israeliane con il nome di "Schàar Zion" (Porta di Sion).
    La ricostruzione nel dopoguerra ha comportato uno spiccato rinnovamento edilizio della città spesso irrispettoso della sua identità maturata nei secoli precedenti. La base militare della Spezia perse gradualmente importanza rispetto a quella di Taranto, più centrale nel teatro mediterraneo e le commesse militari e il relativo indotto divennero così meno importanti per l'economia della città.
    Dopo il calo demografico cominciato negli anni settanta a motivo della crisi e dell'emigrazione, negli anni ottanta e novanta ebbe inizio un processo di riconversione industriale, rivolto allo sviluppo delle attività legate alla cantieristica, alla nautica e al turismo.
    Nel 2001 la città, con i suoi 91.400 abitanti era la cinquantesima città italiana per dimensioni e tra le promotrici della Rete delle Città Strategiche.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architetture religiose

    Chiese principali

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    Chiesa del Sacro Cuore
    • Cattedrale di Cristo Re
    • Chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta
    • Chiesa dei Santi Giovanni ed Agostino
    • Nostra Signora della Neve
    • Nostra Signora della Salute
    • Chiesa di San Venerio
    • Santo Stefano di Marinasco
    • Chiesa evangelica battista

    Altre chiese
    • Chiesa del Sacro Cuore
    • Chiesa dei Santi Andrea e Cipriano
    • Chiesa di Sant'Andrea
    • Chiesa di Santa Rita

    Santuari
    • Santuario della Madonna dell'Olmo

    Architetture civili

    Palazzi

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    Palazzo Carletti

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    Palazzo Oldoini
    Tra i palazzi più importanti della città sono:
    • Accademia Lunigianense di Scienze (M. Costa, 1929)
    • Albergo Croce di Malta (1845), ospitò per anni i Savoia
    • Palazzo Bertagna
    • Palazzo Biassa, già residenza della famiglia Biassa
    • Palazzo Boletto (V. Bacigalupi, 1927 - 1933)
    • Palazzo Carletti
    • Palazzo Castagnola, già residenza dei marchesi Castagnola
    • Palazzo Castrucci (V. Bacigalupi, 1903)
    • Palazzo Comunale (F. Oliva, 1933)
    • Palazzo Contesso
    • Palazzo Crozza
    • Palazzo Doria, già residenza della famiglia Doria
    • Palazzo De Nobili, già residenza dei marchesi De Nobili
    • Palazzo Federici, già residenza dei conti Federici
    • Grattacielo di via Vittorio Veneto (R.Bibbiani, 1927)
    • Palazzo Giachino (V. Bacigalupi, 1912)
    • Palazzo Maggiani
    • Palazzo Massa, antica residenza della famiglia Massa
    • Palazzo dell'Ammiragliato
    • Palazzo della Fondega (V. Bacigalupi, 1906 - 1914)
    • Palazzo del ghiaccio (F. Oliva, 1923)
    • Palazzo del Governo (F. Oliva, 1928)
    • Palazzo delle Poste (A. Mazzoni, 1933)
    • Palazzo degli Studi (A. Titta, 1923)
    • Palazzo della Veleria, (1866 - 1870), si trova all'interno dell'Arsenale Marittimo
    • Palazzo di Giustizia (I. Gardella, 1994)
    • Palazzo Oldoini, già residenza dei marchesi Oldoini
    • Palazzo San Giorgio (R. Bibbiani, 1927)
    • Palazzo Vivaldi
    • Pensione Orioli (M. Costa, 1935)
    • Villa De Nobili, sulle alture della città
    • Villa Marmori (F. Oliva, 1923)

    Teatri

    Teatro Civico

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    Teatro civico
    • Il teatro civico della Spezia venne inaugurato nel 1846 come primo teatro appositamente edificato a tale scopo nella città. Il progetto venne redatto dall'architetto ticinese Ippolito Cremona, interprete del neoclassicismo genovese. Dopo alcune modifiche apportate alla fine del secolo, il teatro, ormai inadatto alle esigenze di una città in continua crescita, venne abbattuto per essere sostituito da un nuovo edificio teatrale rispondente alle nuove necessità. Il nuovo progetto fu affidato all'architetto Franco Oliva, mentre lo scultore Augusto Magli fu incaricato dell'apparato decorativo. I lavori del nuovo teatro vennero terminati nel 1933.
    • Teatro Trianon
    (V.Bacigalupi, 1913)

    Musei

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    Museo nazionale dei trasporti

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    Il Centro d'arte moderna
    e contemporanea (CAMeC)
    Alla Spezia hanno sede importanti siti museali, alcuni di recente costituzione.
    • Il Museo del Castello di San Giorgio – Museo civico archeologico "U. Formentini" ha sede nel Castello San Giorgio; il Museo raccoglie numerosi reperti provenienti dall'intera Lunigiana, essendo stata la città della Spezia per lungo tempo l'unica sede museale dell'intera zona. Il museo rappresenta una tappa indispensabile per conoscere la frequentazione e l'uso del territorio lunigianese a partire dalla preistoria per giungere all'età medievale. Il progetto di recupero del castello fu avviato negli anni '70 del Novecento. Nel 1983 il Comune ne ha consolidato la struttura ottenendone l'inserimento nel programma di recupero dei castelli liguri e lunigianesi, consentendo al monumento più rappresentativo delle vicende storiche della città della Spezia di essere oggi visitabile. Oggi è sede del Museo archeologico.
    • Il Museo civico Amedeo Lia la cui sede venne destinata a "Casa della cultura" e pinacoteca delle collezioni civiche nel 1980. Il progetto di riqualificazione e ristrutturazione dell'antico Convento dei Paolotti, già approvato dal Comune, fu poi riadattato per accogliervi la collezione Lia nel 1995 (che fu inaugurato nel dicembre 1996), grazie all'importante donazione di opere d'arte di Amedeo Lia e della sua famiglia. La raccolta comprende dipinti e miniature italiane e straniere databili dal XIII al XVIII secolo, oltre a sculture e oggetti antichi, medievali e moderni.
    • La palazzina delle Arti e Museo del Sigillo: analogamente al Museo Lia, erano inizialmente parte della "Casa della Cultura" che avrebbe dovuto ospitare le collezioni civiche tra cui gli splendidi dipinti di Agostino Fossati che ancora oggi non hanno trovato una collocazione al pubblico. Modificata la destinazione nel 2000, a seguito della donazione da parte dei coniugi Lilian ed Euro Cappellini oggi ospitano la più completa collezione sfragistica che mai sia stata riunita.

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    Una sala del Museo Diocesano

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    L'ingresso del Museo Lia
    • Il Museo Civico Etnografico "G. Podenzana" ha un percorso espositivo che offre un'esauriente sintesi della cultura popolare lunigianense dell'Ottocento e del primo Novecento evidenziando gli aspetti più caratteristici di una società e di un territorio dall'originaria struttura di matrice feudale.
    • Il Museo Diocesano è nella centralissima via del Prione, in un edificio che per lungo tempo è stato sede della pubblica assistenza cittadina, la cui facciata ottocentesca nasconde l'oratorio sconsacrato di San Bernardino, in prossimità del luogo in cui nelle mura medievali sorgeva l'antica porta Genova.
    • Il Centro d'arte moderna e contemporanea (CAMeC) è stato inaugurato nel 2004 e ospita un'importante raccolta civica delle opere raccolte nelle varie edizioni del "Premio del Golfo", di quelle donate dalle collezioni Bartolini e Cozzani, oltre a quelle pervenute dalle varie manifestazioni espositive.
    • Il Museo tecnico navale, ubicato nell'attuale sede accanto all'ingresso principale dell'arsenale militare a partire dal 1958, ha una storia centenaria; esso è stato istituito con l'intento di mantenere vivo il culto e le tradizioni della marineria militare italiana. L'esposizione annovera più di 150 modelli di navi e imbarcazioni, circa 2.500 medaglie, 6.500 cimeli e 2.000 documenti, oltre a 5.000 volumi tecnici e storici.
    • Il Museo nazionale dei trasporti, fondato nel 1986, espone diverse locomotive e alcuni carri ferroviari e vetture tranviarie.
    • Il Museo dello sport, inaugurato nel 2010, ha sede fissa presso il palazzetto dello sport "Gianfranco Mariotti" ed è frutto dell'impegno decennale dell'omonima associazione che ha raccolto e catalogato documenti, cimeli e materiali relativi agli eventi e alle attività sportive svoltesi nel tempo a livello locale e nazionale e che hanno visto il coinvolgimento di atleti della Spezia e Provincia.

    Architetture militari

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    L'ingresso del Castello San Giorgio
    La più antica costruzione militare della città, in posizione collinare, è il castello San Giorgio, la cui prima fase costruttiva è antecedente il XIII secolo. La struttura conservata e visibile oggi è opera dei genovesi che costruirono inoltre varie altre fortificazioni nel golfo a difesa dalle incursioni mussulmane.
    L'antropizzazione dell'area del golfo della Spezia è quindi stata da sempre correlata alla funzione militare della zona.
    Su questo presupposto, il presidio cittadino non poteva certamente essere da meno, tant'è che nel tessuto cittadino, dal XIX secolo, è presente l'arsenale militare marittimo, una delle più importanti e antiche basi della Marina Militare.
    Ma già dal 1400 le vicende politiche avevano indotto le varie Repubbliche che si succedettero nel dominio della città a organizzre un sistema difensivo di castelli, ad iniziare dalla fortezza di Sarzanello e dalla cittadella per passare poi nel 1550 alla costruzione della Bastia, alla Batteria dell'Oca Pelata, alla torre Scola ai forti del Pezzino. Successivamente vennero costruiti il forte Santa Teresa nel 1747. Con la decisione di trasferire la Marina da guerra da Genova a La Spezia nel 1857 fu creato un sistema difensivo costituito da 16 opere fortificate tra cui 4 batterie di fiancheggiamento, la diga subacquea, il forte Palmaria, i forti di Monte Albano, di Bastia, di Castellazzo, Canarbino, Rocchetta. In sostanza alla fine del XIX secolo la rada della città era la piazza marittima più fortificata d'Europa con ben 568 bocche da fuoco.

    Aree naturali

    Giardini pubblici

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    I giardini pubblici
    • I giardini pubblici della città, ricchi come sono di varie specie botaniche, costituiscono certamente un aspetto di grande importanza per il tessuto urbano e sociale della Spezia.
    Nella prima metà del XIX secolo, quando la città ha cominciato a espandersi oltre il perimetro delle antiche mura medioevali e la sua vita sociale divenne più attiva, fu creato il primo nucleo dei giardini pubblici. Nel 1825 il parco era situato nella zona dove sorge l'attuale Palco della Musica e aveva il nome di Boschetto, in accordo alla moda dell'epoca che tendeva a disporre le aree verdi con intenti scenografici. Dieci anni più tardi il nucleo dei giardini pubblici si estendeva già fino a inglobare il prato di fronte al palazzo Doria, in via Chiodo.

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    Passeggiata Morin

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    Statua di Garibaldi

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    Corso Cavour in direzione
    dei Giardini Pubblici
    Fu comunque solo dopo l'apertura dell'arsenale militare che le aree verdi conobbero l'espansione più significativa. L'enorme quantità di terra ricavata via via dagli scavi dei bacini all'interno dell'Arsenale in costruzione venne riversata in mare proprio davanti al centro storico cittadino, rendendovi così disponibile spazio ulteriore a disposizione dello sviluppo dei giardini.
    Negli ultimi anni dell'Ottocento l'area complessiva occupata dai giardini coincideva ormai con quella attuale, ma fu solo tra il 1920 e il 1930 che essi, con il contributo progettuale dell'artista spezzino Felice Del Santo, assunsero l'aspetto definitivo che può essere ancora oggi ammirato.
    All'interno dell'area dei giardini pubblici si trova l'imponente monumento equestre dedicato a Giuseppe Garibaldi con il cavallo eretto su due zampe Negli stessi giardini pubblici sono collocati altri vari monumenti dedicati a personalità locali: tra questi è interessante il grande busto in marmo di Carrara dedicato al cantore delle Alpi Apuane, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi.
    Ancora nei giardini è il Centro Salvador Allende, struttura polivalente utilizzata per convegni, mostre e altri eventi culturali.Il 2 giugno 2006, giorno della Festa della Repubblica, si è aggiunto un nuovo monumento in ricordo della resistenza dedicato alla quarta zona partigiana (La Spezia, Parma, Genova e Massa). L'opera, fortemente voluta dal Comitato provinciale unitario della Resistenza, da associazioni e da numerosi cittadini, è opera dello scultore Antonio Trotta.

    Passeggiata Morin
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    Fotografia della Spezia dall'alto:
    in orizzontale il Molo Italia,
    da cui si estende verso
    il basso la Passeggiata Morin

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    Entrata del Parco XXV Aprile
    da via Prosperi

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    Parco XXV Aprile (Maggiolina)
    Intitolata a Costantino Morin, è la storica passeggiata a mare della città. Adornata con palme e composizioni floreali, consente una veduta panoramica del golfo dei Poeti e dalla sua banchina partono i battelli con destinazione Portovenere, Cinque Terre e Lerici. La prima domenica di agosto di fronte alla passeggiata si svolge il Palio del Golfo. A confine con la passeggiata si estende perpendicolarmente il molo Italia.

    Gli altri parchi cittadini
    La Spezia, sin dalla sua nascita è sempre stata una città verde. Molti sono i parchi e i giardini compresi nella zona urbana che consentono anche a chi non hanno modo di spostarsi dalla città, di avere un contatto quotidiano con il "verde".
    Nel levante cittadino si trova il Parco XXV aprile meglio noto come Parco della Maggiolina. È costituito da un vasto prato con la presenza piante d'alto fusto e aree di sosta con giostre permanenti e spazi attrezzati per bambini. È diviso in due dalla grande arteria di Viale Italia, e ha entrate anche da via Parma, Corso Nazionale, via Prosperi e via Naef. Lungo la via Prosperi è accessibile anche una vasta area dedicata ai cani.
    A nord della città, sulla collina di Gaggiola, si trova il Parco della Rimembranza, un'area verde che ha un'estensione di circa un ettaro, nei pressi del Santuario di San Francesco. Si tratta di un vero e proprio bosco di alberi di alto fusto, che ha al suo interno anche un piccolo laghetto. Il parco venne intitolato, il 4 novembre 1923, alla Memoria dei Caduti per la Patria, da qui il nome di Parco della Rimembranza. A ciascuno dei 538 spezzini caduti nella Grande Guerra venne dedicato un albero (cipressi sulla cima, querce, pini, tigli e larici sulle pendici). Il progetto venne redatto dal pittore Felice Del Santo e realizzato dall'agronomo Alfredo Bartolozzi.
    A ponente, nella zona periferica tra i quartieri dei Buggi e separato dalla vecchie mura ottocentesche da Pegazzano, c'è il Parco del Colombaio, proprio alle spalle dello stadio Alberto Picco e costituisce un polmone verde per il ponente cittadino grazie ai suoi molti esemplari d'alto fusto. Offre servizio di ristoro (e anche un disco-pub in estate) nonché un'area attrezzata per cani. È attraversato dalla nuova pista ciclabile che collega i quartieri Rebocco e Fabiano, e comprende un'antica costruzione, un tempo allevamento di piccioni viaggiatori del Regio Esercito.
    Sulle alture del Monte Parodi, a pochi chilometri dal centro urbano, si trova la Palestra nel Verde, un suggestivo percorso fitness con attrezzi che, oltre a consentire ai visitatori la possibilità di allenarsi tra boschi e macchia mediterranea, permette loro di poter ammirare lo spettacolo del litorale delle Cinque Terre, della città e del golfo dall'alto.

    Eventi


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    La festa del mare
    Gli appuntamenti storici per la città sono essenzialmente due: la Fiera di San Giuseppe e la Festa del Mare.
    La Fiera di San Giuseppe è stata istituita nel 1654, su richiesta presentata dal Consiglio della Comunità della Spezia al Senato Genovese, per assecondare la devozione popolare e per dare un nuovo slancio al commercio. La Fiera si tiene ogni anno il 19 marzo, in occasione della festa del Santo patrono della città.
    La fiera, della durata di 3 giorni, vede partecipare oltre 600 commercianti ambulanti, provenienti da ogni parte d'Italia, che espongono nella zona compresa tra piazza Europa, i giardini pubblici e il lungomare della passeggiata Morin. Tutta la città è coinvolta e sono abitualmente previste varie manifestazioni collegate all'evento. La Fiera di San Giuseppe è inoltre un'occasione per gustare alcuni

    Persone legate alla Spezia
    L'elenco che segue riporta una lista di personaggi noti, ognuno nel proprio campo, che hanno in comune il fatto di essere legati alla città della Spezia e che hanno operato in modo particolarmente significativo nella città, escludendo le persone che hanno invece un'attinenza con la provincia della Spezia e non con il capoluogo.

    Artisti
    • Luigi Agretti (La Spezia, 1877 – 1937), pittore.
    • Alexia (La Spezia, 19 maggio 1967), cantante.
    • Ercole Salvatore Aprigliano (La Spezia, 1892 - 1975), pittore.
    • Manlio Argenti (La Spezia, 1919 – 2011), pittore.
    • Cristiano Banti (Santa Croce sull'Arno, 1824 – Montemurlo, 1904), pittore. Frequentò La Spezia con Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca.
    • Piero Barbareschi (La Spezia, 1961), musicista.
    • Emilio Bione (La Spezia, 1882 – 1957), cantante lirico.
    • Gianni Brezza (Pola, 1942 – Roma, 2011), ballerino e coreografo.
    • Stefano Buschini (La Spezia, 1961), musicista.
    • Vincenzo Cabianca (Verona, 1827 – Roma 1902), pittore. Frequentò La Spezia con Telemaco Signorini e Cristiano Banti.
    • Enrico Carmassi (La Spezia, 1897 – Torino, 1975), scultore.
    • Gian Carozzi (La Spezia, 1920 – Sarzana, 2008), pittore
    • Antonio da Carpena detto "il Carpenino" (Carpena, XVI secolo), pittore. Studiò e operò alla Spezia.
    • Giuseppe Caselli, (Luzzara, 1893 – La Spezia, 1976), pittore.
    • Lovis Corinth (Tapiau, 1858 – Zandvoort, 1925), pittore. Viaggiò da Montecarlo, passando per La Spezia, diretto a Roma.
    • Domenico Cortopassi (Sarzana, 1875 – La Spezia, 1961), musicista.
    • Matteo Cremolini (La Spezia, 9 agosto 1971), musicista.
    • Toto Cutugno (Fosdinovo, 1943), cantante. Dopo pochi mesi dalla nascita si trasferisce con la famiglia alla Spezia e qua inizia a studiare musica ed esibirsi.
    • Angiolo Del Santo (La Spezia, 1882 – 1938), scultore.
    • Felice Del Santo (Skikda, 1864 – La Spezia, 1934), pittore.
    • Giulio De Micheli (La Spezia, 1899 – Covo, 1940), musicista.
    • Franco Fanigliulo (La Spezia, 1944 – 1989), cantautore.
    • Michelle Ferrari (La Spezia, 1983), attrice.
    • Agostino Fossati (La Spezia, 1830 – La Spezia, 1904), pittore.
    • Giancarlo Giannini (La Spezia, 1942), attore.
    • Ettore Gracis (La Spezia, 1915 – Treviso 1992), musicista.
    • Ketty La Rocca (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976), artista.
    • Gianluca Lerici detto Professor Bad Trip (La Spezia, 1963 – 2006), artista.
    • Vincenzo Loria (Salerno, 1849 - La Spezia, 1939), pittore
    • Augusto Magli (La Spezia, 1890 – 1962), scultore.
    • Emilio Mantelli (Genova, 1884 – Verona, 1918), pittore e incisore. Si trasferì con la famiglia alla Spezia, dove completò gli studi e svolse la maggior parte dell'attività.
    • Aldo Masseglia (La Spezia, 1903 – Lodi, 1978), cantante.
    • Carlo Meluccio (La Spezia, 1923), pittore.
    • Rino Mordacci (La Spezia, 1912 – 2007), scultore.
    • Carlo Alfredo Mussinelli (La Spezia, 1871 – 1955), musicista.
    • Navarrino Navarrini (La Spezia, 1892 – 1980), pittore.
    • Stefano Nosei (La Spezia, 1956), cabarettista e musicista.
    • Lino Pirone (La Spezia, 1936 – Venezia, 1984), pittore.
    • Enrico Oldoini (La Spezia, 1946), regista.
    • Virginia Oldoini, contessa di Castiglione (Firenze, 1837 – Parigi, 1899). Il padre, Oldoini, era della Spezia. La Contessa abitò a lungo nella città, ove esiste ancora una sua villa. Nella centrale Piazza Sant'Agostino è stato recentemente eretto un suo busto, opera del pittore spezzino Vaccarone.
    • Franco Oliva (Alghero, 1885 – La Spezia, 1952), architetto.
    • Eros Pagni (La Spezia, 1939), attore.
    • Gaetano Pesce (La Spezia, 1939), architetto e scultore.
    • Lamberto Picasso (La Spezia, 1880 - Roma, 1962), attore.
    • Angelo Prini (La Spezia, 1912 – 1999), pittore.
    • Davide Ricci (La Spezia, 1977), attore.
    • Antonio Salines (La Spezia, 1936), attore.
    • Enrico Salines (La Spezia, 1911 – 2003), musicista.
    • Giacinto Scelsi (Arcola, 1905 – Roma, 1988), musicista. Nacque a Pitelli, allora frazione di Arcola e in seguito annessa al comune della Spezia.
    • Telemaco Signorini (Firenze, 1835 – Firenze, 1901), pittore. Frequentò La Spezia con Vincenzo Cabianca e Cristiano Banti.
    • Alberto Sorrentino (La Spezia, 1916 – Roma, 1994), attore.
    • Matteo Taranto (La Spezia, 1976), attore.
    • Francesco Vaccarone (La Spezia, 1940), pittore.
    • Giovanni Battista Valle (La Spezia, 1843 – 1905), scacchista e pittore.
    • Dario Vergassola (La Spezia, 1957), comico.
    • Richard Wagner (Lipsia, 1813 – Venezia, 1883), musicista. Nel 1853 soggiornò alla Spezia e trovò l'ispirazione per il preludio dell'oro del Reno.

    Sportivi
    • Alessandro Bencaster (La Spezia, 1980), cestista.
    • Marco Domenichini (La Spezia, 1958), calciatore e allenatore.
    • Leonardo D'Imporzano (La Spezia, 1982), apneista.
    • Rita Gramignani (La Spezia, 1943), scacchista.
    • Andrea Mazzantini (La Spezia, 1968), calciatore.
    • Stefano Mei (La Spezia, 1963), fondista.
    • Monica Olmi (La Spezia, 1970), nuotatrice.
    • Alessandro Petacchi (La Spezia, 1974), ciclista.
    • Massimo Podenzana (La Spezia, 1961), ciclista.
    • Andrea Raggi (La Spezia, 1984), calciatore.
    • Tito Rodinetti (La Spezia, 1936), pugile.
    • Marco Rossinelli (La Spezia, 1949), calciatore.
    • Davide Sanguinetti (La Spezia, 1972), tennista.
    • Alberto Serti (Riccò del Golfo, 1933 – La Spezia, 2005), pugile.
    • Giovanni Soldini (Milano, 1966), velista. Nato a Milano e residente a Sarzana (La Spezia).
    • Sauro Tomà (La Spezia, 1925), calciatore.
    • Simone Vergassola (La Spezia, 1976), calciatore.
    • Bruno Visintin (La Spezia, 1932 – 2015), pugile.

    Intellettuali e scrittori
    • Enrico Alderotti (La Spezia, 1935 - Chiavari, 2008), scrittore.
    • Pietro Maria Bardi (La Spezia, 1900 - S.Paolo del Brasile, 1999), critico d'arte.
    • Aldo Bertini (La Spezia, 1906 – Torino, 1977), storico dell'arte.
    • Giuliano Biagetti (La Spezia, 1925, Roma, 1998), regista.
    • Donatella Bianchi (La Spezia, 1º ottobre 1963), giornalista.
    • Furio Bonessio di Terzet (La Spezia, 1902 - 1980), giornalista, scrittore.
    • Daniela Brancati (La Spezia, 1º marzo 1949), giornalista.
    • Marco Buticchi (La Spezia, 1957), scrittore.
    • Giovanni Capellini (La Spezia, 1833 – Bologna, 1922), geologo e senatore del Regno.
    • Alberto Cavanna (Albisola Superiore, 1961), scrittore, trasferitosi alla Spezia nel 1988.
    • Gabriella Chioma (La Spezia, 1933), giornalista e scrittrice.
    • Lorenzo Costa (La Spezia, 1798 – Genova, 1861), poeta.
    • Ettore Cozzani (La Spezia, 1884 – Milano, 1971), scrittore ed editore.
    • Manfredo Da Passano (Genova, 1846 - Firenze, 1922), pubblicista.
    • Stefano De Martino (La Spezia, 31 luglio 1966), teorico della musica.
    • Luigi d'Isengard (La Spezia, 1843 - 1915), patriota, scrittore e sacerdote.
    • Giacomo Doria (La Spezia, 1840 – Borzoli, 1913), naturalista.
    • Bartolomeo Facio (La Spezia, 1400 circa – Napoli, 1457), umanista.
    • Marco Federici (La Spezia, 1746 – Arcola, 1824), politico giacobino nella Repubblica di Genova.
    • Severino Ferrari (Molinella, 1856 – Pistoia, 1905), poeta, fu insegnante di liceo alla Spezia.
    • Ubaldo Formentini (Licciana Nardi, 1880 – La Spezia, 1958), storico.
    • Giancarlo Fusco (La Spezia, 1915 – Roma, 1984), scrittore.
    • Henry James (New York, 1843 – Londra, 1916), scrittore. Nel suo libro Italian Hours parla con entusiasmo della Spezia e di una traversata in barca del Golfo, ricordando, passando davanti a San Terenzo, il poeta inglese Percy Bysshe Shelley che vi abitò.
    • Maurizio Mannoni (La Spezia, 13 aprile 1957), giornalista.
    • Carlo Massarini (La Spezia, 18 ottobre 1952), giornalista.
    • Ubaldo Mazzini (La Spezia, 1868 – Pontremoli, 1923), giornalista e poeta.
    • Itala Mela (La Spezia, 1904 - 1957), mistica, teologa e oblata benedettina.
    • Roberto Napoletano (La Spezia, 22 maggio 1961), giornalista.
    • Paolo Paganini (La Spezia, 4 settembre 1963), giornalista sportivo.
    • Gino Patroni (Ameglia, 1920 – La Spezia, 1992), umorista e scrittore.
    • Riccardo Petrella (La Spezia, 5 agosto 1941), economista.
    • Mario Riondino (La Spezia, 1922 – Merate, 2005), scrittore.
    • Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genova, 1871 – Genova, 1919), poeta. La sua famiglia è originaria di Ortonovo vicino a La Spezia. Nei giardini pubblici della Spezia esiste un monumento raffigurante un suo busto.
    • Giuseppe Rosati (L'Aquila, 1927 – Massa, 2005), latinista e grecista. Ha insegnato per molti anni Latino e Greco al Liceo Ginnasio Lorenzo Costa a La Spezia.
    • Sergio Steve (La Spezia, 1915 - 2006), economista.
    • Tullio Vinay, (La Spezia, 1909 –1996) pastore protestante, teologo e politico italiano.

    Politici
    • Varese Antoni (Pisa, 1921 – La Spezia, 2008), sindaco della Spezia e deputato del PCI.
    • Egidio Banti (La Spezia, 1950), deputato della Margherita e senatore del PD.
    • Sandro Bertagna (La Spezia, 1941), sindaco della Spezia dal 1983 al 1985.
    • Flavio Luigi Bertone (Sarzana, 1922 – La Spezia, 1999), sindaco della Spezia e senatore del PCI.
    • Giovanni Battista Beverini (La Spezia, 1872 - Roma, 1944), diplomatico.
    • Pasquale Binazzi (La Spezia, 1873 – La Spezia, 1944), anarchico.
    • Giorgio Bogi (La Spezia, 1929), ministro e deputato del PRI e dei DS.
    • Agostino Bronzi (La Spezia, 1891 – 1972), sindaco della Spezia e senatore del PSI.
    • Gianluigi Burrafato (La Spezia, 1943), sindaco della Spezia dal 1990 al 1992.
    • Dante Carnesecchi (Vezzano Ligure, 1892 – La Spezia, 1921), anarchico.
    • Giulio Cesare Da Passano (Genova, 1818 - La Spezia, 1866), patriota.
    • Raffaele De Nobili (La Spezia, 1827 – La Spezia, 1884), sindaco della Spezia[senza fonte].
    • Giuseppe Fasoli (Atina, 1919 – La Spezia, 2013), deputato del PCI, già vicesindaco della Spezia.
    • Carlo Alberto Federici (La Spezia, 1904 – La Spezia, 1971), sindaco della Spezia dal 1957 al 1965.
    • Massimo Federici (Chateauroux, 1956), attuale sindaco della Spezia.
    • Giovanni Lorenzo Forcieri (Santo Stefano di Magra, 1949), senatore dei DS e del PD, presidente dell'autorità portuale della Spezia.
    • Marco Formentini (La Spezia, 1930), sindaco di Milano.
    • Luigi Grillo (Carrara, 1943), senatore di PPI, FI e PdL, già consigliere comunale della Spezia.
    • Angelo Landi (La Spezia, 1923), deputato del PSI.
    • Gianfranco Mariotti (La Spezia, 1939 – La Spezia, 1992), senatore del PSI.
    • Umberto Marzocchi (Firenze, 10 ottobre 1900 – Savona, 4 giugno 1986), anarchico, alla Spezia lavorò come operaio e si occupò della propaganda politica.
    • Sergio Olivieri (La Spezia, 1954), deputato del PRC.
    • Andrea Orlando (La Spezia, 1969), ministro e deputato del PD.
    • Giorgio Pagano (La Spezia, 1954), sindaco della Spezia dal 1997 al 2007.
    • Osvaldo Prosperi (Treia, 1887 – La Spezia, 1964), sindaco della Spezia dal 1946 al 1951.
    • Emiliana Santoli (Bolognano, 1941), deputato del PRC e del PdCI, già assessore alla Pubblica Istruzione della Spezia.

    Militari
    • Mario Arillo (La Spezia, 1912 – La Spezia, 2000), ufficiale della Xª MAS.
    • Baldassarre Biassa (XV - XVI secolo), ammiraglio pontificio.
    • Gaspare Biassa (XV secolo), generale e ammiraglio.
    • Junio Valerio Borghese (Roma, 1906 – Cadice, 1974), comandante della Xª MAS di stanza alla Spezia.
    • Domenico Chiodo (Genova, 1823 – La Spezia, 1870), generale del genio Militare.
    • Luigi Buglione di Monale (Saluzzo, 1821 - Roma, 1884), ammiraglio e senatore.
    • Enzo Fregosi (La Spezia, 1947 – Nassiriya, 2003), carabiniere deceduto nell'Attentato di Nassiriya.
    • Ramiro Ginocchio (La Spezia, 1873 – Cima Grande, 1916).
    • Renato Mazzolani (Forlì, 1887 - La Spezia 1945).
    • Giovanni Battista Monteverde (La Spezia, 1831 – Lerici, 1897), garibaldino dei Mille.
    • Alberto Picco (La Spezia, 1894 – Monte Nero, 1915), alpino e calciatore.
    • Rodolfo Psaro (La Spezia, 1892 - Ciafa G., 1940), alpino, Medaglia d'oro

    Edited by PatriziaTeresa - 15/3/2015, 12:50
     
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