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Pordenone

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    Pordenone

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    - Info -

    Pordenone (IPA: [pordeˈnone], Pordenon in dialetto pordenonese della lingua veneta, in friulano standard ed in friulano occidentale) è un comune italiano di 52.008 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nel Friuli-Venezia Giulia, è la principale città del Friuli occidentale o Destra Tagliamento.

    Geografia fisica

    La città si trova presso la confluenza del Noncello nel Meduna (quest'ultimo principale affluente del Livenza).

    Storia

    In epoca romana il nucleo urbano si situava nell'alto corso del fiume Noncello, pressappoco nel luogo dove oggi sorge la frazione di Torre, come dimostrato dal ritrovamento dei resti di una villa romana (chiamata così tradizionalmente ed erroneamente, poiché dalle ultime indagini archeologiche pare fosse un sito di lavorazione e stoccaggio di prodotti agricoli e merci). Il luogo venne scelto probabilmente per la presenza più a nord di un ampio guado fluviale, raggiungibile facilmente a piedi dalla "villa", presso la quale probabilmente esisteva anche un piccolo porto fluviale.

    Con l'inizio del periodo alto-medievale (dal VI secolo) le vie fluviali assunsero maggiore importanza e il nucleo della città si spostò, di conseguenza, verso valle, in una posizione che permettesse l'approdo di barche di stazza maggiore. La città si sviluppò quindi sulla sponda destra del fiume Noncello, presso una insenatura che approfittava di una motta (collinetta, terrapieno) circondata ad ovest dalla roggia Codafora e a nord-est da quella dei Molini. La sua vocazione portuale si evidenziava anche nel nome Portus Naonis (in latino "porto del [fiume] Naone [Noncello]")
    Tutto il periodo che va dall'epoca romana fino a circa il X secolo è, comunque, poco documentato. Recenti ritrovamenti nell'area del duomo di San Marco, e in particolare nell'area antistante il municipio e sotto il Palazzo Ricchieri, mostrano che Pordenone era abitata, all'incirca sotto il regno di Berengario, da popolazioni provenienti dalla Carinzia, che all'epoca era di cultura slava (Carantani).
    Successivamente durante l'XI e il XII secolo, la curtis (corte) fu nelle mani dei duchi e marchesi di Austria, Carinzia e Stiria. Juan Carlos I di Spagna si fregia tutt'oggi del titolo di signore di Pordenone, duca di Carinzia e Stiria. Il castello di Torre ed il piccolo territorio circostante, dopo le incursioni di Gregorio da Montelongo, erano invece divenuti proprietà dei patriarchi di Aquileia, che successivamente li avrebbero concessi in feudo ai nobili di Prata e poi permutati con i signori di Ragogna. Il villaggio di Vallenoncello apparteneva al vescovo di Salisburgo.
    Tra il XIII e XIV secolo la frammentazione politica della zona si accentuò ulteriormente perché Corva (attuale frazione di Azzano Decimo) venne data ai di Prata che acquisiranno anche alcune parti di Fiume Veneto.
    Nel 1282 Pordenone divenne patrimonio personale dei Casa d'Austria, rappresentando de facto un'enclave dell'Arciducato d'Austria nel territorio del Patriarcato di Aquileia.Il 23 agosto 1318 un furioso incendio distrusse le case di legno della città. Nel 1347 fu inaugurato il campanile, edificato accanto al duomo di San Marco. La città subì - come quasi tutte le città del tempo - anche molte pestilenze ed epidemie (nel 1444, 1485, 1527, 1556 e 1576), la peggiore delle quali avvenne nel 1630, quando morì quasi la metà della popolazione. Nel XIV secolo l'insediamento di Pordenone si ingrandì notevolmente grazie ai fiorenti traffici commerciali fluviali e nel 1314 le venne conferito lo status di città.
    Il 20 aprile 1508 il capitano Bartolomeo d'Alviano entrava in Pordenone, togliendola agli Asburgo per conto della Repubblica di Venezia. Venezia mantenne la città solo per un biennio poiché nel 1509 perse nuovamente Pordenone. Tuttavia nel 1514 lo stesso Bartolomeo d'Alviano la riportò definitivamente sotto il controllo della Serenissima. Venezia non governò direttamente la città, preferendo darla in feudo a Bartolomeo d'Alviano, che la resse a signoria. Alla sua morte, avvenuta nel 1515, gli succedette la consorte Pantasilea Baglioni, e quindi il figlio Livio (notevole il suo presunto ritratto ad opera del Pordenone nel duomo della città), morto in battaglia nel 1537.
    In quell'anno Pordenone e i territori limitrofi passarono sotto il diretto controllo della Repubblica di Venezia e vi rimasero per più di due secoli e mezzo. La Serenissima mantenne gli statuti della città e ne riconobbe i privilegi già acquisiti durante la signoria degli Asburgo; provvide inoltre a riattivare l'economia pordenonese realizzando un nuovo porto e potenziando le attività manifatturiere.
    Equidistante da Trieste e Venezia (posizione che gli conferisce un ruolo di un certo risalto in ambito economico e culturale), Pordenone nel secolo 1700-1800 trovò un perfetto equilibrio fra una cultura conservatrice tradizionale di impianto veneto ed un soffio innovatore arrivato dal mondo francese e da quello austro-ungarico: il fronte dei conservatori, pur ammiccando al progresso di altre Nazioni, manteneva uno stretto rapporto sociale e culturale con Venezia ed il mondo della tradizione tramandato, mentre dal lato opposto i progressisti cercavano di staccarsi dal passato per abbracciare le nuove idee arrivate in particolare con la campagna napoleonica del 1797.
    Con la caduta di Venezia Pordenone subì un primo ritorno all'Austria, seguito dalla parentesi napoleonica. Con la caduta di Bonaparte e il Congresso di Vienna, fu aggregata con il resto del Friuli e del Veneto al Regno Lombardo-Veneto. Con la realizzazione della strada Pontebbana e della linea ferroviaria (1855) decadde il ruolo del porto e del percorso fluviale, ma iniziò ad affermarsi con decisione l'industria. A partire dagli anni 1840 erano sorti numerosi cotonifici che affiancarono le già numerose cartiere e la fabbrica della Ceramica Galvani. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1866, l'introduzione dell'energia elettrica nel 1888 consentì la modernizzazione degli impianti e un incremento nella produzione industriale.
    Le distruzioni arrecate dalla Prima guerra mondiale e la crisi del 1929 trascinarono il settore cotoniero in un lento declino da cui non si sarebbe più ripreso. Dopo la Seconda guerra mondiale la Rex, ora facente parte della multinazionale svedese Electrolux, che sino ad allora era una piccola azienda di produzione di cucine economiche con alimentazione a legna o gas, divenne un colosso europeo nel campo degli elettrodomestici, arrivando a occupare molti degli abitanti della città.
    Nel 1968 Pordenone diventò capoluogo di provincia. Sino ad allora il territorio della cosiddetta destra Tagliamento faceva parte della provincia di Udine. Dal 1974 è anche sede vescovile della diocesi di Concordia-Pordenone. Già dal 1919 a Pordenone era ubicato il seminario vescovile, con la scuola di teologia. Recentemente la città è divenuta sede di un consorzio universitario che ospita corsi universitari organizzati dall'Università di Udine, dall'Università di Trieste e dall'ISIA di Roma. Inoltre dal 2002 è attivo il polo tecnologico per promuovere la cultura dell'innovazione nelle imprese del territorio.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architetture religiose

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    Il campanile del Duomo
    • Duomo concattedrale di S. Marco, edificato a partire dal XIII secolo in stile romanico-gotico e rimaneggiato successivamente nel XVI e XVIII secolo. Contiene la pala d'altare denominata Madonna della Misericordia di Giovanni Antonio de' Sacchis detto "il Pordenone" e dello stesso l'affresco di San Rocco, oltre a numerose altre opere che ne impreziosiscono l'interno.
    • Campanile del Duomo, terminato nel 1374, successivamente, durante il XVII secolo, vi fu aggiunta una cuspide che lo portò a raggiungere un'altezza di circa 79 metri.
    • Chiesa di Santa Maria degli Angeli detta del Cristo. Fu edificata nel 1309. Più volte restaurata, conserva all'interno un pregevole ciclo di affreschi trecenteschi, una Santa Barbara di Gianfrancesco da Tolmezzo (XV secolo) e un portale in marmo del Pilacorte (1510).
    • Chiesa della Santissima Trinità, lungo il fiume Noncello, di forma ottagonale contiene affreschi cinquecenteschi di Giovanni Maria Calderari, allievo del Pordenone.
    • Chiesa parrocchiale di San Giorgio. Chiesa neoclassica, dal caratteristico campanile ottocentesco, colonna di stile dorico dell'architetto Giovanni Battista Bassi. Sopra la chiesa l'imponente statua raffigurante San Giorgio restaurata dallo scultore pordenonese Pierino Sam.
    • Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Chiesa di stile neogotico, edificata in sostituzione di altra preesistente del XVII secolo, costruita tra il 1899 e il 1921.
    • Chiesa parrocchiale dei Santi Ilario e Taziano, nella frazione di Torre, conserva una Madonna con Bambino e Santi di Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone, del 1521. Donato Casella nel 1532 scolpì un'acquasantiera. Sul sagrato antistante è posto il busto in bronzo di don Lozer, eseguito dallo scultore pordenonese Pierino Sam.
    • La chiesa parrocchiale di Vallenoncello è dedicata a S. Ruperto, un santo tedesco pressoché sconosciuto fra noi, vissuto al tempo del re dei Franchi Ildeberto, evangelizzatore della Baviera e dell'Illirico. Risale al XIV secolo, in essa si conserva una pala de Il Pordenone e un’opera del Calderari. All'esterno è visibile la pregiata opera scultorea in bronzo di Pierino Sam dedicata agli alpini che si sorreggono in reciproco soccorso e partecipazione emotiva.
    • Chiesa della " Sacra Famiglia", viale Cossetti, XX. secolo, in stile architettonico moderno con le vetrate eseguite su progetto dello scultore pordenonese Pierino Sam (1921-2010), dello stesso autore il crocifisso in bronzo sul portale di ingresso.
    • Chiesa di San Leonardo in Silvis, risalente al XV secolo, si erge su un breve spiazzo erboso nella Valle del Romito della frazione di Vallenoncello.
    • Chiesetta del Corpus Domini, risalente al XIV secolo, in essa si conservano affreschi ritenuti opere del Brunello e dal Furlan attribuiti al Pordenone (Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone).
    • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, nella frazione di Roraigrande, conserva il fonte battesimale frutto della collaborazione dello scultore rinascimentale Donato Casella col figlio Alvise.
    Chiesa parrocchiale del Beato Odorico, costruita su progetto dell'architetto Mario Botta nel 1990-1992.
    • Chiesa di S. Ulderico, situata a Villanova Vecchia. Contiene affreschi di Giovanni Antonio de' Sacchis e l'acquasantiera e il battistero sono di Giovanni Antonio Pilacorte.Sul sagrato antistante è posta la statua in bronzo raffigurante il Beato Odorico da Pordenone,il frate francescano Mattiuzzi originario di Villanova, opera scultorea di Pierino Sam.
    • Seminario, qui è conservata la statua di San Nicolò dello scultore rinascimentale Donato Casella di Carona già sull'altare della chiesa parrocchiale di Castelnovo del Friuli.

    Architetture civili

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    Palazzo comunale

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    Palazzo Ricchieri
    • Palazzo Comunale, costruito in stile gotico tra il 1291 e il 1395, i pinnacoli e la torre dell'orologio furono aggiunti nel XVI secolo su progetto del pittore Pomponio Amalteo.
    • Palazzo Ricchieri, originariamente una casa-torre a difesa del nucleo cittadino edificata nel XIII secolo fu adattata durante il periodo veneziano in palazzo dalla famiglia Ricchieri. È ora sede del Museo Civico d'Arte.
    • Ex Convento dei domenicani, edificio neoclassicheggiante ultimato nel 1722 dopo 31 anni di lavori. Un tempo era addossato alla chiesa del Rosario, oggi scomparsa. L'edificio fu in seguito acquistato dalle monache agostiniane e ha subito numerose altre destinazioni. Dal 2010 è sede della Biblioteca Civica Multimediale.
    • Ex Convento e chiesa di san Francesco, acquistato in epoca recente dal Comune, l'edificio è stato restaurato e adibito a usi artistico-culturali. Fondato nel 1419, il convento con chiesa di san Francesco fu soppresso nel 1774. L'interno conserva tracce di affreschi quattrocenteschi e un chiostro dipinto. Accanto all'ingresso l'immagine scolpita del Santo Francesco che in umile posa indica le colombe, opera dello scultore pordenonese Pierino Sam.
    • Castello di Torre, sorto alla fine del XII secolo, residenza della famiglia dei signori di Ragogna, dopo l'assalto del 1402 da parte del capitano austriaco a Pordenone Mordax fu ricostruito e in parte trasformato in dimora signorile. È sede del Museo Archeologico del Friuli Occidentale.
    • Villa romana di Torre, non lontana dal Castello di Torre, fu scoperta negli anni cinquanta dal conte Giuseppe di Ragogna; i reperti e gli affreschi rinvenuti sono ospitati nel museo nel Castello. Inizialmente si pensò fossero i resti di una ricca residenza di campagna (da cui la denominazione "villa"); in seguito ad altre indagini (che comunque non escludono la possibilità che fungesse anche da residenza) si è più propensi a concludere che la villa fosse in realtà un sito, posto vicino al primo, piccolo, porto fluviale sul Noncello, per la lavorazione e lo stoccaggio di merci e prodotti agricoli che poi tramite vie fluviali e di terra sarebbero andate rispettivamente verso il mare e verso l'entroterra, a nord-est.
    • Piazzetta Calderari, situata dietro il municipio, luogo di interessanti incontri culturali, circondata da alcuni pregevoli edifici moderni, da altri antichi ristrutturati e da una zona verde digradante verso il canale con l'antico enorme albero, accanto a questo la statua in bronzo del cavallino rampante eseguito da Pierino Sam, l'arco d'ingresso a uffici comunali e all'istituto magistrale Vendramini.

    Musei

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    Corso Vittorio Emanuele II

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    Piazza XX Settembre
    Museo diocesano d'arte sacra - Diocesi di Concordia-Pordenone
    Situato nel Centro Attività Pastorali, progettato dall'architetto Othmar Barth (1988), conserva dal 1991 un notevole patrimonio artistico proveniente da chiese ed edifici religiosi della Diocesi Concordia-Pordenone. Di particolare interesse le opere di Gianfrancesco da Tolmezzo, Alvise Casella, Pomponio Amalteo e Giovanni Martini.

    Museo Civico d'Arte
    Il museo ha sede nell'antico Palazzo Ricchieri ed è luogo importante per la conoscenza della produzione artistica veneto friulana. In esso sono custodite opere di vari pittori, quali Pordenone, P. Amalteo, Varotari, P. della Vecchia, O. Politi e M. Grigoletti.

    Museo Civico di Storia naturale Silvia Zenari
    Intitolato alla naturalista Silvia Zenari ospita, nelle stanze del cinquecentesco Palazzo Amalteo, la più importante raccolta di minerali dell'Alpe Adria e collezioni di vertebrati, insetti e altre.

    Museo Archeologico del Friuli occidentale
    Il museo, allestito dal 2006 nell'antico castello di Torre, ultima residenza del conte Giuseppe di Ragogna, illustra il patrimonio archeologico della provincia di Pordenone. Di particolare rilevanza sono i reperti provenienti dalle Grotte di Pradis e dal sito palafitticolo Palù di Livenza. Pregevoli i lacerti di affreschi della Villa romana di Torre.

    Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea "Armando Pizzinato"
    La struttura museale ha sede nel Parco cittadino , un tempo proprietà dell'industriale Galvani. Nelle sue sale ospita dipinti di Mario Sironi, Renato Guttuso, Corrado Cagli, Alberto Savinio, Filippo de Pisis, G. Zigaina, A. Pizzinato e numerosi altri. Il museo, inaugurato il 13 novembre del 2010, "si impone come una delle strutture culturali di riferimento per tutto il Nordest"

    Science Centre Immaginario Scientifico
    Sede distaccata del Science centre immaginario scientifico di Trieste.

    Galleria d'arte Sagittaria - Centro Culturale Casa Antonio Zanussi
    Fondata nel 1965 custodisce oper di importanti artisti della produzione veneto friulana del Novecento, nonché opere di artisti di fama internazionale come Carlo Carrà e Dino e Mirko Basaldella.

    Eventi
    A Pordenone si susseguono nel corso dell'anno numerosi eventi. Qui sotto i più rilevanti :
    • Falò di Epifania
    • Dedica Festival: si tratta di un festival letterario internazionale monografico. Ogni anno infatti è ospite della manifestazione un unico scrittore al quale vengono per l'appunto "dedicate" due settimane all'interno delle quali le sue opere vengono presentate, discusse con il pubblico, rappresentate attraverso letture sceniche, mostre, film e concerti. Ospiti di Dedica Festival sono stati tra gli altri: Javier Cercas, Wole Soyinka (premio Nobel per la letteratura nel 1986), Paul Auster, Nadine Gordimer (premio Nobel per la letteratura nel 1991), Amos Oz, Anita Desai, Paco Ignacio Taibo II, Claudio Magris, Dacia Maraini. Il Festival si svolge normalmente nel mese di marzo ed è organizzato dall'associazione culturale Thesis.
    • Processo e rogo della vecia, nel giovedì di mezza Quaresima il fantoccio della vecchia, simbolo di tutti i mali dell'anno passato,, viene portato in processione ed infine processato e bruciato.
    Festival dei Giardini, giunto nel 2015 alla quarta edizione, è "l'evento più atteso" della manifestazione fieristica chiamata "Ortogiardino".
    • Festival dell'Inchiesta - LE VOCI DELL'INCHIESTA, promosso dall'associazione culturale Cinemazero e dall'Università degli Studi di Udine.
    • Pordenone Guitar Festival, il Festival Chitarristico Internazionale del Friuli Venezia Giulia, organizzato dall'associazione culturale Farandola.
    • Rally della Stampa Evento turistico-culturale-sportivo alla scoperta delle località, dei monumenti e degli avvenimenti caratteristici della provincia di Pordenone. Ideato e attuato per la prima volta nel 1967 dal Circolo della Stampa di Pordenone. Cadenza annuale in data 1° maggio.
    • Naoniscon, evento al quale partecipa Pordenone Comics, manifestazione che si tiene annualmente dal 2004, nel mese di maggio, nella fiera della città. Qui "giochi di ruolo, di simulazione, di società e di carte"
    intrattengono e divertono i visitatori.
    • PordenonePensa "rassegna di idee e di eventi", che si svolge nella città ed in altre località vicine.
    • Festival Internazionale Musica Sacra (fine ottobre - aprile), giunto nel 2015 alla ventitreesima edizione, porta in città "musicisti, artisti e critici d'arte, studiosi di storia della chiesa e della musica".
    • Festival Arlecchino Errante.
    • FMK International Short Film Festival, rassegna internazionale di cortometraggi.
    • SICAM Pordenone: si svolge dal 2009 nel mese di ottobre, (meglio conosciuto come Salone Internazionale dei Componenti ed Accessori per l'Industria del Mobile), la manifestazione leader in Italia per il settore dei componenti e dei semilavorati per il mobile, nel cuore di un distretto nel quale viene prodotto oltre il 40 per cento del mobile italiano. Ogni anno circa 20.000 visitatori professionali provenienti da circa 90 paesi visitano questa manifestazione.
    • Giornate del Cinema Muto: dal 1981 al 1998, nel mese di ottobre, si svolge il Pordenone Silent Film Festival (meglio conosciuto come Le Giornate del Cinema Muto), una rassegna cinematografica specialistica dedicata al cinema muto che acquisisce nel tempo una rilevanza mondiale in questo settore. Dal 1999 al 2006 il festival è stato trasferito a Sacile, a causa della ricostruzione (completata nel maggio 2005) del teatro Verdi, il teatro cittadino del capoluogo pordenonese. Nel 2007 è ritornato nella sede storica, ora rinnovata.
    • Pordenonelegge.it: dal 2000, nel mese di settembre, si svolge il festival letterario Pordenonelegge.it, una rassegna letteraria che ha acquisito nel tempo una rilevanza internazionale. All'edizione 2006 tra gli altri vi hanno partecipato: Margherita Hack (astrofisica), Mauro Corona (scrittore, alpinista, scultore), John Maxwell Coetzee (nobel per la letteratura), Alessandro Bergonzoni (attore, scrittore), Marco Paolini (attore), Magdi Allam (giornalista, scrittore). All'edizione 2007 tra gli altri vi hanno partecipato: Stefano Zecchi (filosofo e scrittore), Alberto Arbasino (scrittore), Aldo Busi (attore e scrittore), Milo De Angelis (poeta), Marco Travaglio (giornalista), Toni Capuozzo (giornalista), Joe Lansdale (scrittore), Dario Vergassola (comico), Zygmunt Bauman (sociologo e filosofo).
    • Festival Libreria Editrice Vaticana.
    • Maratonina Internazionale dei Borghi.
    • Premio "Bruno Cavallini", istituito nel 1996 dallo storico dell'arte italiano Vittorio Sgarbi.
    • Concorso giornalistico "Premio Simona Cigana". Nazionale, Annuale, Multimediale, Multilingue (italiano, friulano, sloveno, tedesco). Partecipanti: giornalisti pubblicisti e professionisti iscritti all'Ordine nazionale della Stampa. Soggetto: Friuli Venezia Giulia. Sezioni: Giornalismo d'inchiesta e Giornalismo sportivo. Promotore e organizzatore: Circolo della Stampa di Pordenone.
    • Pordenone Blues Festival, evento che combina la musica blues ad altre forme di espressione artistica. Si tiene tutti gli anni nell'ultima settimana di agosto.

    Persone legate a Pordenone
    • Gregorio da Montelongo (Ferentino, ca. 1200 – Cividale del Friuli, 1269), patriarca di Aquileia
    • Maria Teresa Albani, attrice
    • Tullio Avoledo (Valvasone 1957), scrittore
    • Pomponio Amalteo, pittore, intagliatore, architetto
    • Donato Casella, scultore rinascimentale di Carona
    • Giovanni Battista Cossetti, musicista, compositore
    • Giovanni Battista Bassi (Pordenone 1792 - Santa Margherita del Gruagno 1879), insegnante, matematico, architetto. Progettò, tra l'altro, il campanile di San Giorgio e il teatro Concordia a Pordenone, la casa Micoli-Toscano di Mione.
    • Francesco Boni De Nobili, scrittore e araldista
    • Giovanni Maria Zaffoni detto il Calderari (Pordenone circa 1500 - dopo il 1570), pittore. Allievo del Pordenone. Suoi lavori si trovano nelle chiese di San Marco (duomo) e della Santissima Trinità a Pordenone, a Montereale Valcellina e altrove.
    • Celso Benigno Luigi Costantini, cardinale
    • Carlo Domenico Cristofori, noto come Marco d'Aviano, presbitero, religioso e predicatore
    • Luigi De Paoli (Cordenons 1857 - Pordenone 1947), scultore, pittore, architetto. Sue opere in parecchie chiese del Friuli e nei musei di Londra, Pordenone e Udine. Fu presente all'Esposizione mondiale di Chicago (World Columbian Exposition) del 1893.
    • Michelangelo Grigoletti, pittore, litografo, insegnante
    • Stefano Lombardi, calciatore
    • Gasparo Narvesa (o Nervesa) (Pordenone 1558 - Spilimbergo 1639), pittore
    • Mal, cantante
    • Navarro (gruppo musicale)
    • Beato Odorico da Pordenone, frate francescano
    • I Papu, duo comico
    • Piero Pisenti, politico
    • Giovanni Antonio de' Sacchis, detto Il Pordenone, pittore
    • Prozac+ punk rock band nata nel 1995
    • Massimiliano Santarossa (Pordenone 1974), scrittore
    • Davide Toffolo, autore di fumetti e cantante del gruppo rock Tre Allegri Ragazzi Morti
    • Tre allegri ragazzi morti rock band nata nel 1994
    • Alessia Trost, saltatrice in alto nata nel 1993 campionessa mondiale under 18 di atletica leggera
    • Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano 1959), poeta, scrittore e organizzatore della manifestazione Pordenonelegge.it.
    • Giulio Locatelli, imprenditore
    • Pierantonio Locatelli, imprenditore
    • Luciano Savio, imprenditore
    • Lino Zanussi, imprenditore
    • Luciano Padovese, teologo morale
    • Teresina Degan, scrittrice
    • Guido Porro, insegnante
    • Silvia Zenari, naturalista
    • Napoleone Aprilis, ingegnere
    • Giacomo Ceconi, imprenditore
    • Aldo Modolo, insegnante
    • Sergio Zatti, poeta
    • Marco Cusin, cestista
    • Emanuele Barison, fumettista
    • Giulio De Vita, autore di fumetti
    • Leonardo Cominotto, pittore
    • Daniele Molmenti, canoista, campione del mondo K-1 2010 e medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Londra 2012
    • Giorgio Bordini, autore di fumetti
    • Mauro Corona scrittore, alpinista, scultore
    • Teho Teardo, compositore e musicista
    • Remo Anzovino, compositore e musicista
    • Luigi Molinis, designer e architetto
    • Reggie Jackson, cestista
    • Cesare Sciocchetti nuotatore
    • Francesca Salvalajo nuotatrice
    • Pierino Sam, scultore designer affreschista
    • Paolo Cossi, fumettista
    • Vincenzo Pinali, medico e insegnante italiano

    Edited by PatriziaTeresa - 17/3/2015, 12:06
     
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0 replies since 15/3/2015, 11:21   62 views
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