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Udine

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    Udine

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    - Info -

    Udine (IPA: [ˈudine], Udin in friulano, Udine in veneto, Videm in sloveno, Weiden in tedesco antico, Bain in timavese) è un comune italiano di 99.528 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Friuli-Venezia Giulia.

    La città è al centro di un'area urbana di circa 176.000 abitanti ed è considerata la capitale storica e capoluogo odierno del Friuli.

    Geografia fisica

    Territorio

    La città è situata al centro della regione friulana. Dista, in linea d'aria, poco più di 20 km dalla Slovenia, e circa 54 km dall'Austria. Ciò la pone in una posizione strategica, presso l'intersezione delle direttrici europee est-ovest (Corridoio 5) e nord-sud (Via Iulia Augusta, ora riconosciuta dall'Unione europea come parte del Corridoio Baltico-Adriatico), sulla via che porta verso l'Austria e verso l'est europeo.
    Sorge in alta pianura, intorno ad un colle isolato (secondo la leggenda edificato da Attila per ammirare l'incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia, ma in realtà è formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100.000 anni), in cima al quale è situato il castello, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e dal torrente Torre ad est.

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    Vista panoramica dal castello della città di Udine verso l'orizzonte nord occidentale, nord e nord orientale del Friuli

    Clima

    Il clima di Udine è prevalentemente continentale, con temperature abbastanza elevate d'estate e relativamente rigide d'inverno, ma con minor continentalità rispetto alle città della pianura Padana centrale e occidentale. L'inverno è la stagione meno piovosa, mentre d'estate sono frequenti i fenomeni temporaleschi, anche accompagnati da forti grandinate. Risulta essere la terza città capoluogo di provincia più piovosa d'Italia dopo Avellino (1.354 mm medi annui il capoluogo irpino) e Gorizia.
    Udine risulta una delle zone meno nevose delle pianure settentrionali, con circa 10 cm di precipitazioni nevose annuali. La decrescita rispetto ai primi decenni del secolo scorso tuttavia è minore rispetto a molte città del Nord-Ovest italiano (13 cm la media a Udine nel 1910, Torino invece ha perso ben 23 cm di nevosità, passando da 55 a 27). Dopo il decennio 1991-2000, con una bassissima media nevosa (4 cm), il decennio attuale mostra un discreto aumento (media di 12 cm), grazie alle abbondanti nevicate del 2005 e 2010. Le nevicate più abbondanti dal gennaio 1985 (50 cm di accumulo) furono:
    • gennaio 1987 (40 cm)
    • 31 dicembre 1996 (30 cm)
    • 21 febbraio 2005 (20–25 cm)
    • 3 marzo 2005 (15 cm)
    • 29 dicembre 2005 20-25 cm)
    • 17 dicembre 2010 (20–25 cm).
    Spesso sono differenti gli accumuli da nord a sud della città: verso nord infatti c'è meno disturbo eolico e spesso maggior esposizione alle correnti di SW, vere fautrici delle rare nevicate udinesi. La classica configurazione da neve per Udine è la formazione di un minimo depressionario nel golfo ligure e la sua traslazione verso il golfo di Venezia, con la formazione contemporanea di un minimo ad occhiale. Eccezione alla regole fu il gennaio '85, dove resistette ai venti di scirocco (non troppo forti però) un cuscino freddo formatosi con le straordinarie temperature dei giorni passati (record di freddo con -14,8 °C).

    Le origini del nome

    Toponimo preromano, G. Frau ipotizza una formazione dalla radice *oudh- / *udh- ʿmammellaʾ > ʿcolleʾ, seguita da un suffisso «non del tutto chiaro». Attestazioni: Udene (983), Utinum (latz.[non chiaro] da Ud-; attorno al 1000) altri studiosi fanno derivare il nome da il culto per le ninfe undine che venivano venerate in questo luogo in epoca preromana e romana.

    Storia

    Capitale della regione storica del Friuli, abitata dal neolitico, accrebbe presto la sua importanza grazie al declino di Aquileia prima e Cividale poi. Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'Imperatore Ottone II nel 983 con il nome di Udene, dal 1222 divenne una delle residenze dei Patriarchi di Aquileia, grazie al Patriarca Bertoldo di Andechs che si trasferì da Cividale a Udine in seguito ad un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre più preferita dai Patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. Nel XIV secolo Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici a scapito di Aquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno 1420, in seguito alla guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei Patriarchi. Famiglia nobile friulana di riferimento per conto della serenissima in città quella dei Savorgnan il cui stemma di famiglia diventa, di fatto, quello della città.

    La guerra civile del 1511

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    Pianta prospettica del
    1652 attribuita a
    Joseph Heintz il Giovane,
    è conservata presso i civici
    musei del Castello
    La città di Udine fu interessata, a partire dal 27 febbraio 1511, da una guerra civile passata alla storia con il nome di crudel zoiba grassa che si rivelò sanguinosa e che si estese presto a tutto il Friuli. Ad aggravare le condizioni della popolazione fu, nei giorni immediatamente successivi, un violento terremoto in seguito al quale si svilupparono numerosi incendi ed il crollo del castello cittadino. Buona ultima, giunse poi la peste a far sì che la situazione peggiorasse ulteriormente.Legato alla Zoiba Grassa è l'origine friulana di Romeo e Giulietta, due giovani, Lucina e Luigi, appartenenti alle famiglie rivali dei Savorgnan e dei Da Porto.

    Dal dominio veneziano alla prima guerra mondiale
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    Tina Modotti, attrice fotografa
    e rivoluzionaria, come appare
    nel film del 1920 "Pelle di tigre"
    Sotto il dominio della Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797, Udine divenne la quinta città della Repubblica per importanza e popolazione (la prima se si considera il territorio dell'odierno Friuli-Venezia Giulia) e lo fu sino alla fine del XVIII secolo.
    Alla parentesi francese dovuta alle campagne napoleoniche, in seguito alla Restaurazione Udine vide il passaggio al Regno Lombardo-Veneto, stato posto sotto la sovranità dell'allora Impero austriaco.
    Nel 1848 durante la Prima Guerra d'Indipendenza, la città insorse contro gli austriaci insieme col resto del Friuli. Venne creato un Governo Provvisorio a Palmanova sotto la guida del generale Carlo Zucchi. L'esercito asburgico prese Palmanova, incendiò molti paesi vicini, e infine bombardò Udine, che capitolò. Queste vicende vennero appassionatamente raccontate dalla scrittrice Caterina Percoto, testimone oculare dei fatti. Nel 1866, ci fu l'annessione al Regno d'Italia.

    Dalla prima guerra mondiale alla fine del Novecento

    Gaetano Perusini,neuropsichiatra, scopritore insieme ad Alois Alzheimer della malattia di Alzheimer
    Durante la prima guerra mondiale Udine fu, fino alla disfatta di Caporetto, sede dell'alto comando italiano, tanto da ricevere l'appellativo di "capitale della guerra". L'ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo, a pochi chilometri dal comando militare delle operazioni di guerra, era stato trasformato nel 1916 in un ospedale militare. I malati di mente vennero trasferiti in altri ospedali italiani ma l'ospedale ospitava comunque un migliaio di degenti, in parte militari. Proprio nei pressi dell'ospedale si costituì un deposito di munizioni. Il 27 agosto del 1917 alle ore 11.00 il deposito di munizioni esplose, causando un disastro del quale non venne mai riconosciuto il numero esatto delle vittime civili e militari e che causò la completa distruzione delle abitazioni di una vastissima zona, della chiesa di Sant'Osvaldo e dell'asilo di Sant'Osvaldo. Il disastro, causato probabilmente dalla sottovalutazione del pericolo di stoccaggio di munizioni e gas da parte dei militari italiani, passò sotto censura da parte delle autorità militari, peraltro in quei mesi presenti in città per dirigere la guerra, e viene ricordato dalla popolazione udinese con il nome di "scoppio di Sant'Osvaldo" o "la Polveriera di Sant'Osvaldo".Meno di due mesi dopo seguì la Disfatta di Caporetto, il 24 ottobre 1917.
    Nel primo dopoguerra la città divenne capoluogo della Provincia del Friuli, che comprendeva l'allora provincia di Gorizia (fino al 1927), e le attuali province di Pordenone (fino al 1968) e Udine. Dopo l'8 settembre 1943 venne posta sotto la diretta amministrazione militare del III Reich nell'ambito del Zona d'operazioni del Litorale adriatico che cessò con la fine dell'occupazione tedesca nell'aprile 1945.
    Il 6 maggio 1976 la città venne colpita dal disastroso terremoto del Friuli. Sebbene a Udine il numero delle vittime non fu elevato, il Comune e la cittadinanza contribuirono in modo sostanziale alla ricostruzione, organizzando gli aiuti alla popolazione colpita. In seguito al disastroso terremoto, venne nominato dal Governo italiano commissario per la Protezione civile Giuseppe Zamberletti. Proprio in quella occasione nacque una moderna e organizzata Protezione civile italiana.Gli anni di piombo colpirono anche la città. Nel 1978 ne fu vittima il maresciallo Antonio Santoro.

    Monumenti e luoghi d'interesse

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    Vista di Via Mercatovecchio,
    nel cuore della città
    La città di Udine conserva, dal punto di vista urbanistico, la tipica impronta delle città medievali. La città si è sviluppata intorno al colle del castello, al centro, espandendosi a partire dal X secolo (si contarono ben cinque cerchie murarie successive, fino al XV secolo, con relative porte e portoni).
    Tra i monumenti più famosi: il Castello sito su di un colle che domina la città, il Duomo, la Loggia del Lionello, il Palazzo Arcivescovile con gli affreschi del Tiepolo, la piazza Libertà in stile veneziano e piazza San Giacomo, che rappresenta il cuore cittadino assieme a via Mercatovecchio. Per quanto riguarda le opere moderne, da segnalare il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, inaugurato nel 1997, il progetto porta la firma dell'ingegner Giuliano Parmegiani e dell'architetto Lorenzo Giacomuzzi Moore.

    Architetture di piazza Libertà e del castello

    Loggia del Lionello

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    Loggia del Lionello
    Affacciata sulla centrale piazza Libertà (in precedenza chiamata Contarena e "Vittorio Emanuele II"), è una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziarono nel 1448 ad opera di Bartolomeo delle Cisterne su disegno dell'orafo Nicolò Lionello e terminarono nel 1457. Nei secoli a seguire subì varie modifiche e, a seguito del rovinoso incendio che la distrusse nel 1876, fu restaurata da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali. Gran parte delle opere che erano presenti all'interno sono ora conservate nel museo della città. Fra queste ricordiamo il ciclo di tele della Serenissima Repubblica di Venezia e la Madonna con bambino di Giovanni Antonio de' Sacchis, datata 1516.

    Loggia e tempietto di San Giovanni
    Di fronte alla loggia del Lionello si trovano la loggia ed il tempietto di San Giovanni, erette nel 1533 dall'architetto lombardo Bernardino da Morcote. La loro realizzazione comportò numerosi problemi, sia sul piano urbanistico che pratico. L'opera che ne risultò ha un vago sapore brunelleschiano. La chiesa, anticamente dedicata a san Giovanni, ora è adibita a tempietto ai Caduti. Sempre di fronte alla loggia del Lionello, si ergono le statue di Ercole e Caco, attribuite ad Angelo de Putti.

    Loggia di San Giovanni e Torre

    Torre dell'Orologio

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    La loggia di San Giovanni
    con la torre dell'Orologio
    Inglobata nella loggia di San Giovanni, la torre fu costruita nel 1527 su disegno di Giovanni da Udine che si ispirò alla torre veneziana di piazza San Marco. Alla sua sommità sorgono i due mori che battono le ore su una campana, le attuali sculture in rame risalgono al 1852 ed hanno sostituito quelle originali in legno.

    Arco Bollani e chiesa di Santa Maria in Castello
    Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita del Castello, dove poi si attraversa l'arco Bollani, del 1556, progettato da Andrea Palladio e sormontato dal leone di San Marco. Si percorre quindi la loggia del Lippomano, datata 1487. Si giunge così alla chiesa di Santa Maria di Castello, la più antica della città. Alla chiesa di Santa Maria è addossata la "casa della Confraternita", edificio medievale restaurato nel 1930. Accanto sorge l'"arco Grimani" eretto nel 1522 in onore del doge omonimo, originariamente situato in via Portanuova e qui ricomposto nel 1902, attraverso l'arco si giunge al piazzale del castello.

    Il castello

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    La facciata posteriore
    del castello e il piazzale
    L'imponente costruzione domina il colle e l'intera città di Udine. Da tempo immemorabile, era presente sul colle un sito fortificato testimoniato dai resti neolitici e romani ritrovati sul colle del castello. Dopo numerosi rimaneggiamenti quest'ultimo fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1511. Il 2 ottobre 1517 fu dato avvio alla ricostruzione, che tuttavia si protrasse a lungo nel tempo, per mancanza di fondi, vastità e complessità dei lavori. Questi vennero inizialmente affidati a Giovanni Fontana, che però lasciò la città rinunciando all'incarico nel 1519.

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    La casa della Contadinanza
    L'aspetto romano-cinquecentesco dell'edificio, che lo rende più simile ad una residenza signorile che ad un'infrastruttura militare, è dovuto all'intervento di Giovanni da Udine, che, a partire dal 1547, riprese e portò a termine il cantiere. Altre modifiche interne furono apportate nei secoli successivi per poterlo adibire agli usi più vari: carcere, caserma, sede municipale ecc. Il castello ospita il salone del Parlamento della Patria del Friuli risalente al XII secolo è uno dei più antichi d'Europa.

    Casa della Contadinanza
    Sullo spiazzo erboso alla sommità del colle del castello, sorge la casa della Contadinanza in cui risiedevano i rappresentanti dei contadini friulani, terzo corpo politico della Patria del Friuli. Quella attuale è la copia qui ricomposta nel 1931 di un edificio risalente al XVI secolo che si trovava tra via Vittorio Veneto e via Rauscedo. L'edificio ha in seguito ospitato l'armeria del castello e nei tempi più recenti è stato adibito a locale per la degustazione di prodotti tipici friulani.

    Architetture religiose

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    La facciata del Duomo
    Udine è sede arcivescovile.
    Duomo di Santa Maria Annunziata
    Edificato a partire dal 1236 per volere del patriarca Bertoldo di Andechs-Merania. La costruzione venne ultimata in un centinaio di anni. A fianco del Duomo si trova il campanile con il battistero, sede di un piccolo Museo del Duomo.
    Santuario della Beata Vergine delle Grazie

    Chiesa di Santa Maria di Castello
    Si tratta della più antica chiesa di Udine, risalente al XII secolo e posta sul colle del castello.

    Chiesa dell'Oratorio della Purità
    Posta a destra del Duomo, fu eretta nel 1757 per volere del cardinale Daniele Dolfin, il quale fece acquistare ed abbattere il precedente teatro appartenente alla famiglia Mantica, in modo che vicino alla cattedrale cittadina non fosse presente un luogo di divertimento. Il progetto fu affidato a Luca Andreoli. All'interno affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico.

    Chiesa di Sant'Antonio Abate

    In origine era un edificio in stile gotico risalente al XIV secolo, venne eretta per volere del patriarca Nicolò di Lussemburgo, e poi trasformata nel 1733 con la facciata ad opera di Giorgio Massari, si trova nei pressi di piazza Patriarcato. Oggi sconsacrata, è utilizzata come auditorium ed ospita mostre ed esposizioni.
    Al suo interno si trovano le tombe degli ultimi quattro Patriarchi di Aquileia: Francesco Barbaro, Ermolao Barbaro, Daniele Dolfin e Dionisio Dolfin.
    Chiesa della Beata Vergine del Carmine
    Costruita dai frati Carmelitani nel XVI secolo s'incontra percorrendo via Aquileia, all'interno è custodito il sarcofago del Beato Odorico da Pordenone.
    Chiesa della Madonna della carità
    Situata presso l'Istituto Filippo Renati, risalente al 1762 è oggi sede della parrocchia ortodossa romena
    Chiesa della presentazione di Maria al tempio
    Detta chiesa delle zitelle fa parte dell'antico convitto di via Zanon fondato nel 1595.

    Chiesa del Redentore

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    <b>La chiesa del Redentore


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    Particolare della facciata della
    chiesa di Sant'Antonio Abate
    con stemma della famiglia Dolfin
    Risale al 1733, in stile neoclassico, si trova in via Mantica.
    Chiesa di San Cristoforo, oggi sede della Missione Romena Unita a Roma "San Cristoforo" (dal 2002/2003)
    Qui si può ammirare il bel portale in puro stile rinascimentale scolpito nel 1518 dallo scultore lombardo Bernardino da Bissone.
    Chiesa di San Francesco
    La chiesa fu consacrata nel 1266 e con l'attiguo convento costituisce l'inizio della penetrazione dell'ordine dei frati francescani nel Patriarcato di Aquileia. I frati furono introdotti dal patriarca Bertoldo di Andechs-Merania, amico personale di san Francesco d'Assisi. È ritenuta una delle chiese più belle della città per la sua pura e semplice linea francescana. All'interno, formato da un'unica navata che termina con tre absidi, sono visibili affreschi trecenteschi, molto deperiti; rappresentano i più antichi esempi di pittura in città. Attualmente la chiesa (oggi sconsacrata) è utilizzata per mostre temporanee, mentre il convento è la sede del Tribunale.
    Chiesa di San Giacomo
    Eretta nel 1378 per volere della "Confraternita dei pellicciai", inizialmente come cappella poi ingrandita, è situata nell'antica "piazza delle Erbe", oggi piazza Matteotti, ma più conosciuta come piazza San Giacomo. La facciata attuale risale al 1525 ad opera di Bernardino da Morcote, mentre la cappella laterale fu aggiunta dopo il 1650. Accanto sorge la "Cappella delle anime" realizzata nel 1744 con all'interno una tela di Michelangelo Grigoletti.
    Chiesa di San Giorgio
    Fu eretta a partire dal 1760, aperta al culto nel 1780 e terminata solo nel 1831 in borgo Grazzano. All'interno una pala del 1529 raffigurante San Giorgio che uccide il drago, opera di Sebastiano Florigerio.

    La chiesa di San Pietro Martire

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    Chiesa di San Pietro Martire
    Si trova in via Valvason, faceva parte dell'antico convento duecentesco dei domenicani, fu consacrata nel 1285, l'attuale edificio risale al XIX secolo; Della costruzione primitiva conserva solo il portale lombardesco ed il campanile. L'interno è formato da una sola aula senza navate e a suo tempo era decorato con numerosi dipinti. La chiesa fu saccheggiata nel 1797 dalle truppe francesi, che vi si insediarono per un certo periodo. Sono conservate le tombe di nobili personaggi, un dipinto di Pomponio Amalteo raffigurante il Martirio di san Pietro ed alcuni altorilievi di Giuseppe Torretti, inoltre vi sono affreschi di Andrea Urbani.
    Chiesa del Santo Spirito
    L'edificio originario, situato in via Crispi, risale al 1395, fu poi ricostruito su progetto di Giorgio Massari nel XVIII secolo. Ha pianta ottagonale e conserva due tele del pittore settecentesco Francesco Zugno.
    Chiesa di San Valentino
    Risalente al 1574 si trova in via Pracchiuso, uno degli antichi borghi della città, qui si svolge annualmente la festa dedicata al Santo.
    Chiesa della Santa Maria della Misericordia nell'ospedale civile
    Edificata nel 1959 su progetto di Giacomo Della Mea, all'interno presenta mosaici di Fred Pittino, bronzi di Giulio e Max Piccini e nel pronao graffiti di Ernesto Mitri.
    Chiesa di Santa Chiara
    Si trova presso l'Educandato Uccellis, risalente al XVII secolo, all'interno presenta affreschi di Giulio Quaglio.
    Tempio ossario dei Caduti d'Italia
    Realizzato tra il 1925 ed il 1936 per volere di mons. Cosattini su progetto di Provino Valle, con la sua mole domina l'antistante piazzale XXVI luglio 1866, all'interno sono conservate 25.000 salme di caduti durante la prima guerra mondiale.
    Cappella Manin
    Edificio settecentesco del 1733 a pianta esagonale in stile barocco commissionato a Domenico Rossi dal conte Lodovico Alvise Manin, padre del futuro doge Ludovico Manin. Al suo interno sull'altare si può ammirare una Madonna con Gesù bambino, opera di Giuseppe Torretti. Sempre opera sua sono gli altorilievi presenti alle pareti: Nascita della Vergine, Visitazione, Presentazione di Gesù al tempio e Presentazione di Maria bambina al tempio.
    Cappella di Santa Maria del Monte
    Annessa al palazzo del Monte di Pietà ospita opere di Giulio Quaglio.

    Palazzi

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    Palazzo del Monte di Pietà
    in via Mercatovecchio
    Palazzo Patriarcale
    È uno dei più celebri tra i palazzi della città.
    Palazzo della Provincia
    Il palazzo Antonini-Belgrado dal 1891 è sede della Provincia, si trova ai lati del palazzo Arcivescovile, risale alla seconda metà del XVII secolo, in stile barocco, all'interno è affrescato con scene storiche e mitologiche di particolare pregio ad opera di Giulio Quaglio.
    Palazzo Antonini-Casa Grande
    Ex-sede della filiale della Banca d'Italia.
    Palazzo Antonini-Cernazai
    Fu la prima sede dell'Università degli Studi di Udine, ora sede della facoltà di lettere e filosofia, risale agli inizi del XVII secolo.
    Palazzo Bartolini
    Realizzato nel XVII secolo in piazza Marconi, ospita la Biblioteca civica Vincenzo Joppi

    Palazzo del Comune

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    Palazzo D'Aronco,
    sede municipale
    Tipico esempio d'architettura in stile Liberty del XX secolo è il palazzo del Comune o D'Aronco dal nome dell'architetto friulano Raimondo D'Aronco che lo progettò. Fu costruito a partire dal 1911 sul luogo di un precedente edificio del Cinquecento, fu ultimato nel 1932.
    Palazzo Valvason-Morpurgo
    Situato in via Savorgnana, in stile neoclassico risale al XVIII secolo e nel 1969 è stato donato al Comune di Udine, è dotato di un giardino con annessa loggetta. Dopo il restauro, ospita le "Gallerie del Progetto" che espongono gli archivi di architettura e design di proprietà dei Civici Musei; inoltre, è sede dell'Assessorato al Turismo e alla Cultura e di un punto d'informazioni turistiche.
    Casa Cavazzini
    Storico palazzo, situato tra le vie Cavour e Savorgnana, di fronte alla sede municipale nel pieno centro storico. Oggetto di un lungo restauro, completato nel 2011, su progetto originario di Gae Aulenti, è ora sede del Museo di arte moderna e contemporanea. Il complesso è costituito dal cinquecentesco palazzo Savorgnan della bandiera e dalla contigua casa Cavazzini (donata al Comune dalla famiglia del commerciante e filantropo udinese Dante Cavazzini). I restauri hanno portato alla luce ritrovamenti archeologici visibili al piano terra attraverso il pavimento in vetro: una vasca-cisterna veneziana del XVI secolo e un deposito di vasellame protostorico databile alla prima metà del ferro (seconda metà dell'VIII secolo a.C.), che costituisce il ritrovamento più antico documentato nel sito. Nell'appartamento Cavazzini sono presenti inoltre affreschi di Afro Basaldella, Mirko Basaledella e Corrado Cagli; al primo piano del palazzo Savorgnan della Bandiera sono invece presenti degli affreschi assegnabili alla seconda metà del Trecento, testimonianze pittoriche di soggetto profano e di notevole importanza per lo studio della pittura gotica in area friulana. In una delle due sale dove sono stati ritrovati gli affreschi si sono conservate tracce di una decorazione raffigurante un tendaggio retto da giovinette e giovani a mezza figura secondo schemi ispirati all'iconografia di composizioni sacre. A giudicare dalla decorazione l'ambiente fu forse adibito ad alcova: i giovani infatti sorreggono il tendaggio come a proteggere l'intimità della stanza. Appartenente ad epoca successiva, invece, dovrebbe essere la decorazione della sala adiacente, con le pareti occupate interamente da comparti geometrici e da formelle quadrangolari a finto marmo con figure mostruose e fantastiche derivate dalle tradizioni del bestiario medioevale.
    • Palazzo Chizzola Mantica
    • Villa Veritti
    • Annoverata tra i capolavori dell'architettura del XX secolo, progettata dall'architetto Carlo Scarpa.
    • Casa di Giovanni da Udine
    • Casa natale di Tina Modotti, Via Pracchiuso 89

    Teatri
    Questi sono i principali edifici cittadini che ospitano manifestazioni teatrali e di spettacolo (per quanto riguarda gli enti e le associazioni teatrali si veda la sezione Cultura/Teatro):
    • teatro comunale Palamostre
    • teatro San Giorgio
    • auditorium Menossi di Sant'Osvaldo
    • auditorium A. Zanon
    • auditorium Tomadini

    Altre architetture
    Essendo Udine una ex città industriale oggi convertita al terziario, sono presenti numerosi siti di archeologia industriale, su tutti il sito delle acciaierie SAFAU nella parte sud della città e lo stabilimento dismesso Dormisch - Birra Peroni. Altri importanti siti come quelli delle acciaierie Bertoli nella parte nord della città e lo stabilimento della Birra Moretti a poca distanza dal centro storico sono stati demoliti per la realizzazione di lottizzazioni residenziali, direzionali e commerciali.

    Fontane
    Le principali fontane di Udine:
    • fontana del bergamasco Giovanni Carrara in piazza Libertà
    • fontana di piazza San Giacomo
    • fontana del monumento alla Resistenza disegnato da Gino Valle

    Piazze

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    Scorcio di piazza Matteotti,
    meglio conosciuta come
    piazza San Giacomo
    oppure piazza delle Erbe,
    con la chiesa
    di San Giacomo
    • Piazza Duomo
    • Piazza Garibaldi, anticamente e fino al 1866 era chiamata piazza dei Barnabiti o Antonini.
    • Piazza Libertà
    • Piazza Matteotti, chiamata in epoca medievale del mercato nuovo, in seguito detta piazza San Giacomo dopo la costruzione dell'omonima chiesa nel 1399 nome che popolarmente mantiene tutt'oggi.
    • Piazza I maggio, detta anche giardin grande, nel 1866 fu chiamata piazza d'armi e nel 1900 fu intitolata, anche se non ufficialmente, a Umberto I in seguito alla sua morte. La data dell'intitolazione odierna fa riferimento all'anno 1945, in cui Udine fu liberata dall'occupazione nazista con l'arrivo in città delle truppe alleate.
    • Piazza Venerio, anticamente detta piazza della ghiacciaia e poi plazze dai lens ovvero piazza delle legna che ivi venivano smerciate. L'attuale piazza era occupata dal palazzo della famiglia nobile dei Savorgnan che nel 1549, su ordine dei veneziani, fu fatto radere al suolo in seguito alla condanna per omicidio di Girolamo Savorgnan, fu quindi popolarmente soprannominata la piazza della rovina.
    • Piazza XX settembre, detta anche piazza dei grani, in precedenza, era occupata da alcuni edifici della famiglia dei della Torre poi fatti demolire nel 1717 dal governo della Repubblica di Venezia, fu detta quindi piazza dei Torriani, nel 1868 fu acquisita dal comune. Dal 2011 è sede del mercato trasferitosi da piazza Matteotti.
    • Piazzale Cella
    • Piazzale Chiavris
    • Piazzale Gabriele D'Annunzio
    • Piazzale Paolo Diacono
    • Piazzale Guglielmo Oberdan
    • Piazzale Osoppo
    • Piazzale XXVI luglio 1866, la data fa riferimento all'arrivo in città delle truppe italiane e alla fine del dominio austriaco.

    Le mura

    Le cerchie murarie di Udine furono in tutto cinque, dotate di porte e portoni, con muraglie merlate, turriti contrafforti, fossati, ponti e ballatoi. Furono costruite nell'arco di quasi cinquecento anni, tra l'XI e il XV secolo.

    Le rogge

    Delle sei rogge che l'attraversano nel Medioevo, sono sopravvissute la roggia del Ledra, la roggia di Udine e la roggia di Palma. Forse di origine romana, sono documentate (per la concessione d'uso ai mulini) al 1217 per la roggia di Udine, e al 1171 per quella di Palma. Proprio lo studio dei salti delle rogge cittadine permisero ad Arturo Malignani di divenire un pioniere nello studio delle centrali idroelettriche. Udine è inoltre lambita, a ovest, dal Canale Ledra-Tagliamento, che è collegato alle due rogge dal Canale di San Gottardo.

    Parchi e giardini

    Parchi

    • Parco del Cormôr: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nei comuni di Martignacco, Campoformido e Pozzuolo del Friuli. Il parco comprende due zone, quella a nord vicino alla fiera ha una superficie di 258.765 m², la zona a sud nei pressi del viale Venezia ha una superficie di 66.759 m².
    • Parco del Torre: sorge lungo l'omonimo torrente, e si sviluppa anche nel comune di Remanzacco, si estende su una superficie di 69.478 m².
    • Parco urbano "Moretti" (già "parco Alfredo Foni"): sorge nell'area un tempo occupata dal demolito stadio Moretti nei pressi del viale Venezia si estende su una superficie di 66.900 m².
    • Parco urbano "Ardito Desio": sorge nei pressi dello Stadio Friuli e occupa una superficie di 28.733 m².

    Giardini storici
    • Parco della Rimembranza: è uno dei giardini storici della città, costeggia per tutta la lunghezza via Diaz, da viale della Vittoria a viale Trieste occupando una superficie di 17.044 m².
    • Giardino Loris Fortuna: piccolo parco di 5.765 m². a fianco della centrale piazza I maggio.
    • Area verde Giardin Grande: occupa la parte centrale di piazza I maggio con una superficie di 19.406 m².
    • Area verde del piazzale del Castello: posto sulla sommità del colle del Castello con una superficie di 4.478 m².
    • Giardini del Torso: sorgono accanto all'omonimo palazzo in via del Sale su una superficie di 1.261 m², sono stati usati in passato per le proiezioni del cinema all'aperto durante l'estate.
    • Giardino Ricasoli: si trova nei pressi di piazza Patriarcato con una superficie di 1.002 m², qui ha trovato posto il monumento equestre dedicato a Vittorio Emanuele II collocato in precedenza in piazza Libertà. È attraversato dalla roggia di Palma.
    • Giardino Giovanni Pascoli: sorge nella zona di via Carducci e via Dante su 992 m².

    Aree verdi
    • Area verde Ilaria Alpi: parco attrezzato con campo da tennis, campo da basket e giochi per i bambini su 7.523 m² in via Melegnano.
    • Area verde Lord Baden Powell: adiacente al centro storico, attrezzato con giochi per bambini su 4.538 m².
    • Area verde Ambrosoli: sorge nei pressi del Liceo Classico su 5.633 m².
    • Area verde McBride: sorge nei pressi del Palamostre su 9.490 m².
    • Area verde Umberto Saba: sorge in via Joppi su 12.102 m².
    • Area verde Marchiol: sorge in zona Baldasseria su 9.700 m².
    • Area verde Salgari: sorge in via Del Bon su 9.000 m².
    • Area verde Marcello D'Olivo: sorge in viale Afro su 9.228 m².
    • Area verde Cesare Scoccimarro: sorge in zona San Gottardo su 10.860 m².
    • Area verde Giacomo Della Mea: sorge in zona viale dello Sport su 10.620 m².
    • Area verde Robin Hood: sorge in zona Paparotti su 5.500 m².
    Altre aree verdi di minori dimensioni sorgono in ogni quartiere cittadino.

    Eventi
    Manifestazioni del ciclo Udine porta a Oriente:
    • Calendidonna (marzo), festival delle lettere, arti e scienze al femminile.
    • Far East Film Festival (aprile), dal 1997 Udine ospita una delle più importanti vetrine mondiali dedicate alla cinematografia asiatica. Organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche, si svolge ogni anno tra aprile e maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e nelle sale del cinema Visionario.
    • Vicino/Lontano - Premio Terzani (maggio), manifestazione culturale sul tema delle identità e delle differenze che si svolge dal 2005 dal giovedì alla domenica con dibattiti e conferenze tematiche che vedono la partecipazione di filosofi, scrittori, giornalisti e studiosi. Durante la manifestazione nella serata del sabato al Teatro Giovanni da Udine viene assegnato il Premio letterario internazionale intitolato al giornalista e scrittore Tiziano Terzani. Gli incontri, nelle prime edizioni si sono svolti presso la chiesa sconsacrata di San Francesco e all'ex mercato del pesce, nel 2008 si sono concentrati nella zona di piazza Libertà: nella sala Ajace della loggia e in un tendone appositamente allestito sullo sterrato della piazza.
    • Palio Teatrale Studentesco (aprile) è una rassegna teatrale che vede impegnati ogni anno da oltre 40 anni gli studenti delle scuole superiori di Udine.
    • Maratonina Città di Udine (maggio)
    • Festival internazionale di chitarra (giugno), si svolge nel salone del Parlamento al Castello
    • Free Cormor Rock (giugno), rassegna musicale e sportiva che si tiene presso il parco del Cormor
    • Udine Pedala (giugno), è una pedalata non competitiva che si tiene annualmente ed è aperta a tutti. La manifestazione è particolarmente famosa per essere entrata per ben due volte nel guinness dei primati col record di partecipanti, la prima volta nel 1999 in cui alla partenza si presentarono 33.000 iscritti. L'anno successivo, nel 2000, presero parte alla gara 48.015 persone battendo così il precedente record. Nel 2006 ha cambiato denominazione in UdinBike.
    • Udinestate (giugno-agosto)
    • Udin&Jazz (giugno), rassegna musicale giunta alla diciottesima edizione (2008) cui hanno preso parte artisti quali Archie Shepp, Pat Metheny, Robert Fripp, B. B. King, Equality, Quintorigo, Dionne Warwick.
    • Rally del Friuli e delle alpi orientali (agosto)
    • Friuli doc (settembre), è una rassegna enogastronomica che si tiene dal 1995 nelle principali piazze e vie del centro storico cittadino in cui vengono allestiti stand e punti di ristoro. La manifestazione si svolge nell'arco di quattro giorni, dal giovedì alla domenica ed ha come motto vini, vivande, vicende, vedute. L'edizione che ha sinora avuto più successo (2007) ha visto la presenza di oltre un milione e duecentomila visitatori.

    Eventi musicali
    Udine grazie alla presenza dello Stadio Friuli ospita spesso importanti manifestazioni musicali a livello nazionale ed internazionale, nell'estate 2009 si sono tenuti 3 importanti concerti che hanno visto la presenza di circa 120.000 spettatori.

    Persone legate a Udine
    Arte

    • Giambattista Tiepolo, pittore, nel 1726 esegue affreschi nel Duomo cittadino, al Castello e al Palazzo Patriarcale
    • Afro, Dino e Mirko Basaldella, pittori contemporanei
    • Sebastiano Bombelli, pittore
    • Giancarlo Bonomo, curatore e critico dell'arte
    • Antonio Carneo, pittore
    • Giorgio Celiberti, pittore e scultore contemporaneo
    • Raimondo D'Aronco, architetto liberty
    • Gianna Liani, artista
    • Giovanni da Udine, pittore e architetto rinascimentale
    • Odorico Politi, pittore neoclassico
    • Giorgio Valentinuzzi, pittore, scrittore e divulgatore culturale
    • Gino Valle, architetto
    • Provino Valle, architetto
    • Frizzi Comini Tonazzi celebre gruppo musicale udinese
    • Bruno Sacco, designer automobilistico
    • Marcello D'Olivo, architetto e urbanista

    Cinema e spettacolo
    • Giuseppe Battiston, attore
    • Lorenzo Bianchini, regista
    • Dalila Di Lazzaro, attrice
    • Carlo Duse, attore
    • Tina Modotti, fotografa e attrice
    • Andrea Pellizzari, showman, disc-jockey
    • Francesco Renga, cantautore
    • Omero Antonutti, attore e doppiatore
    • Franco Castellano, attore televisivo
    • Raffaello Balzo, attore televisivo
    • Milly Carlucci presentatrice televisiva

    Cultura
    • Francesco Carnelutti, avvocato, professore universitario, fondatore della Rivista di diritto processuale civile
    • Cristiana Compagno, economista, ex-rettrice dell'Università degli Studi di Udine
    • Giulio Guderzo, storico
    • Furio Honsell, matematico, ex-rettore dell'Università degli Studi di Udine, sindaco di Udine
    • Giorgio Mainerio, compositore
    • Ippolito Nievo, scrittore
    • Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, regista
    • Caterina Percoto, scrittrice
    • Tarcisio Petracco, insegnante, padre dell'Università degli Studi di Udine
    • Aldo Rizzi, storico dell'arte e direttore dei Civici Musei dal 1958 al 1985
    • Carlo Sgorlon, scrittore

    Edited by PatriziaTeresa - 16/3/2015, 12:36
     
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