Semplicemente Passioni forum

Ravenna

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vice-Admin
    Posts
    77,562
    Reputation
    +287
    Location
    Gozzano NOVARA

    Status
    Anonymous

    Ravenna

    LFwLiBJ

    - Info -

    « […] qui dove un'antica vita
    si screzia in una dolce
    ansietà d'Oriente »

    (Eugenio Montale, Le occasioni/Dora Markus, vv. 11-13)

    Ravenna (/raˈvenna/ Ravêna in romagnolo) è una città di 164.854 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

    È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma e comprende nove lidi della Riviera romagnola. Ravenna, nella sua storia è stata capitale tre volte: dell'Impero Romano d'Occidente (402 - 476), del Regno degli Ostrogoti (493 - 553) e dell'Esarcato bizantino (568 - 751).
    Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
    Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico. La darsena di città e le antiche zone portuali sono al centro della rivoluzione urbanistica che la città conoscerà nei primi decenni del XXI secolo con la creazione di zone verdi, viali, zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per l'energia.

    Geografia fisica


    Il centro città si trova a 8 km dal mare Adriatico, al quale è collegato per mezzo del canale Candiano. Propaggini urbane si estendono fino al mare attraverso il porto di Ravenna.Le spiagge ravennati vengono chiamate "lidi", amministrativamente sono classificate come frazioni. I nove lidi ravennati sono definiti, in base alla posizione rispetto al canale portuale, in "Lidi Nord" o "Lidi Sud".

    Lidi Nord: Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini.
    Lidi Sud: Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio.

    Il paesaggio nelle frazioni poste sul litorale presenta elementi caratteristici. Nei lidi nord si incontrano ampi specchi d'acqua come l'oasi WWF di Punte Alberete inserita nella spettacolare Pineta di San Vitale. A sud l'elemento predominante è la Pineta di Classe citata da Boccaccio nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia.
    I lidi Sud sono inoltre quelli con la più marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi, ristoranti e divertimenti, l'ultimo lido ravennate, Lido di Savio confina con Milano Marittima, celeberrima località balneare.

    Clima

    Il clima di Ravenna è influenzato dal mare Adriatico, che dista solo 8 km dal centro abitato. La città ha in inverno un clima abbastanza mite, circa 9/11 °C (anche se nel 2010 è stata registrata una temperatura minima di −7 °C e ci sono state frequenti intense nevicate in più annate). Il mare non è sempre un elemento vantaggioso: infatti d'estate l'aria è molto umida, con il tasso di umidità tra il 60% e l'80%. Per via della presenza delle Alpi a Nord e degli Appennini a Sud, infatti, la Pianura Padana è una regione geografica chiusa, ad eccezione del lato Est (quello di Ravenna), dal quale arrivano i venti freddi dell'Europa orientale (per questo motivo la città è soggetta a forti venti in determinati periodi dell'anno e a gelate frequenti in Inverno).

    Storia

    Insediamento di epoca remota, il toponimo si ritiene derivi da un prelatino "*rava", probabilmente di origine umbra, che in origine designava un "dirupo prodotto da acqua che scorre" e successivamente "canale, palude, bassura, fanghiglia", unito ad un suffisso "-enna", di origine etrusca.
    Fin dalla preistoria il tratto della Val Padana su cui sorse Ravenna fu caratterizzato dalle frequenti esondazioni dei brevi fiumi ad andamento torrentizio che scendono dall'Appennino verso il mare Adriatico. Ciò portò alla formazione di ampie zone lagunari, che da Ravenna si estendevano fino a lambire il Po (che sfociava più a sud rispetto al corso attuale), creando un vasto agglomerato lagunare chiamato Valle Padusa.

    Storia antica

    Mancano testimonianze archeologiche della fondazione di Ravenna. Le origini sono incerte. I primi insediamenti della zona furono opera di Tessali, Etruschi ed Umbri, successivamente sul suo territorio si insediarono anche i Galli Senoni, specialmente dal fiume Montone verso sud, comprendendo tutto l'Ager Decimanus, ovvero la campagna verso Forlì, il territorio cosiddetto delle Ville Unite, che non era un territorio lagunare rispetto invece alle zone a nord. L'abitato consisteva di palafitte distribuite su una serie di piccole isole situate all'interno della Valle Padusa, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.
    La caratteristica fondamentale di Ravenna per tutta l'antichità fu proprio quella di essere circondata dalle acque ed accessibile solo dal mare. Tale peculiarità non passò inosservata ai Romani, e l'imperatore Cesare Ottaviano Augusto dislocò qui la flotta militare dell'alto Adriatico. Per questo fine l'imperatore fece eseguire importanti lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po con l'ampio specchio di acqua a sud di Ravenna e qui fondò il porto di Classe. Il porto fu realizzato con i criteri di una poderosa macchina militare. Secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10 000 marinai o classari destinati al controllo di tutto il Mediterraneo orientale (la base destinata al controllo del Mediterraneo occidentale era invece il porto di Miseno).
    Ai tempi dell'Impero romano la città crebbe di importanza: il porto militare divenne anche porto commerciale con traffici mercantili verso tutto il Mediterraneo. Da qui probabilmente partì l'imperatore Traiano per le due spedizioni del 102 e del 105 d.C. che si sarebbero concluse con la conquista della Dacia. Nel 402 l'imperatore dell'Impero romano d'Occidente Onorio trasferì a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle minacce di Alarico. In questo periodo il vescovo della città divenne metropolita, e la città visse una fase di espansione con l'edificazione dei terreni presso la cattedrale Ursiana (attuale Duomo) e verso Nord. Tuttavia, nello stesso periodo, l'interramento della laguna causato dagli apporti alluvionali dei fiumi rese progressivamente inutilizzabile il porto di Classe.
    A Ravenna si decisero le sorti dell'Impero d'Occidente allorché nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, per mano di Odoacre, re degli Eruli. Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti Teodorico, nel 493, rivendicò il controllo della città, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che morì nel 526, si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso. La presenza di una vasta comunità di cristiani ariani portò alla costruzione di numerosi edifici di culto, e la città si arricchì di opere e cultura.

    L'esarcato

    VmmIkCi
    Giustiniano in
    un mosaico
    a San Vitale.
    Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano I, avviò un programma politico mirato alla riconquista di quei territori dell'Impero Romano d'Occidente occupati da regni barbarici (Ostrogoti in Italia, Vandali in Africa e Visigoti in Spagna). Per fare ciò diede l'avvio ad un'offensiva militare nota come guerra gotica. Anche l'Italia rientrò ben presto sotto il controllo dell'impero d'Oriente. Giustiniano stabilì nella penisola un protettorato che ebbe sede a Ravenna, successivamente controllato da esarchi. Giustiniano, inoltre, si preoccupò di fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di fiducia, che assunse, per volontà dell'imperatore e per la prima volta nella storia antica della chiesa, il ruolo di arcivescovo.
    Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offensiva dei Longobardi. Per volontà del re dei Franchi Pipino il Breve, la città nel 754 con il patto di Quierzy passò sotto il controllo del papa. Il patto non fu mai operativo in quanto i Longobardi rimasero in città fino al 756 e successivamente a tale data il potere fu esercitato dagli arcivescovi locali con l'appoggio dell'aristocrazia locale e in forza di antichi privilegi che riconoscevano alla chiesa ravennate l'indipendenza dal papato di Roma (autocefalia). I privilegi di cui gli arcivescovi godevano portarono questi ultimi a posizioni di aperto scontro con i papi romani: essi appoggiarono gli imperatori, dagli Ottoni agli Svevi.In questo periodo la città fu spogliata di molte opere (arredi, mosaici, marmi, statue), e Classe, saccheggiata e ormai lontana dalla linea di costa, venne definitivamente abbandonata.

    Il medioevo

    dvivkyH
    Bassorilievo di Dante
    nella tomba del poeta
    Ravenna ebbe un ordinamento comunale, prima sotto il controllo degli arcivescovi e successivamente fra le famiglie nobiliari che ambivano alla signoria. La prima cronologicamente fu la famiglia dei Traversari che resse Ravenna fino al 1275 a cui subentrò la famiglia dei Da Polenta. Fu in questi anni che Dante Alighieri trovò ospitalità a Ravenna e qui morì per la malaria contratta durante un'ambasceria a Venezia per conto proprio della famiglia Da Polenta.
    Fra il XIII e il XIV secolo, il letto dei fiumi Montone e Ronco venne modificato, portando i due fiumi ad abbracciare le mura della città prima dello sbocco a mare; la regolazione delle acque migliorò la resa agricola dei terreni circostanti e la sicurezza della città.
    La signoria dei Da Polenta durò fino al 1441 anno in cui il controllo della città passò sotto il dominio veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al 1509, e in questo periodo nel centro cittadino vennero edificati diversi palazzi in stile veneziano e fu costruita la Rocca Brancaleone.

    Dal Cinquecento ad oggi

    La città, passata sotto il controllo dello Stato Pontificio nel 1509, fu nel 1512 saccheggiata dall'esercito Francese, in occasione della guerra della Lega Santa. Ravenna resterà sotto lo Stato Pontificio per i successivi 350 anni.
    In questo periodo il progressivo innalzamento del letto dei fiumi Ronco e Montone, ormai pensili intorno alla città, aveva causato diverse alluvioni; al problema si mise fine solo nel XVIII secolo, con la deviazione dei due fiumi che vennero fatti confluire nel canale dei Fiumi Uniti a sud della città. Sul percorso del vecchio letto del fiume Montone venne aperta la nuova darsena, il porto-canale Corsini (dal cognome di papa Clemente XII). Nella città, liberata dalla minaccia delle acque, venne costruito il nuovo Duomo in sostituzione della cattedrale Ursiana, e numerose opere fra cui il tempietto per il sepolcro di Dante.
    Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finché, nel 1859, in seguito ad un plebiscito, viene annessa al Regno di Sardegna, che diventerà dal 1861 Regno d'Italia.
    Ravenna fu insignita del titolo di Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione in quanto insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
    Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un forte sviluppo industriale grazie anche alla creazione di una raffineria di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e allo sviluppo delle attività di estrazione del gas naturale scoperto nell'entroterra e nel vicino off-shore.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Patrimoni dell'umanità

    Il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è considerato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO; ne fanno parte:
    • Mausoleo di Galla Placidia (prima metà del V secolo, post 426)
    • Battistero Neoniano (430 circa, decorato verso il 458)
    • Cappella Arcivescovile (500 circa)
    • Basilica di Sant'Apollinare Nuovo (inizio del VI secolo, con ridecorazione parziale nella seconda metà del VI secolo)
    • Mausoleo di Teodorico (520 circa)
    • Battistero degli Ariani (prima metà del VI secolo)
    • Basilica di San Vitale (prima metà del VI secolo)
    • Basilica di Sant'Apollinare in Classe (consacrata nel 547)

    Architetture religiose

    Dai documenti d'epoca, sappiamo che Ravenna fu dotata nei secoli VI e VII e nell'Alto e Basso Medioevo di molti edifici di culto. Quanto resta a noi è solo una minima parte di quello che fu costruito. Molti edifici sono andati distrutti, altri sono stati ristrutturati e hanno perso la loro originaria struttura.

    Basiliche e chiese

    HtGh6cr
    Il duomo di Ravenna
    o basilica Ursiana.
    • Basilica cattedrale metropolitana della Santa Resurrezione, costruita nel XVIII secolo su progetto dell'architetto Gian Francesco Buonamici demolendo l'antica cattedrale a cinque navate con abside decorata a mosaico, detta basilica Ursiana (dal nome del vescovo fondatore Ursus) e dedicata alla Hagìa Anastasis, ovvero alla Resurrezione. Dell'antica cattedrale rimangono visibili fra gli altri (oltre al campanile ed al battistero dedicato a san Giovanni in Fonte): una porzione di muratura con arco d'ingresso murato; alcune delle 56 colonne che sostenevano le cinque navate dell'antico edificio; alcuni capitelli detti "a testa d'Ariete"; frammenti della decorazione musiva del XII secolo; marmi d'incerta ubicazione originaria (in parte proveniente dalle spoliazioni della Schola Cantorum ubicata nella navata centrale) tagliati ed incastonati a formare il pavimento del nuovo edificio; e l'ambone decorato con fasce di formelle recanti animali simbolici. È sede dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia.
    • Basilica di Sant'Agata Maggiore, del V secolo.
    • Basilica di Santa Croce, in parte rimaneggiata nei secoli, nell'area retrostante l'attuale chiesa sono visibili copiosi avanzi delle murature dell'edificio di culto originario, annesse a quelle di strutture precedenti di epoca romana.
    • Basilica di San Francesco, ricostruita nel X-XI secolo sopra un precedente edificio dedicato agli apostoli e poi a san Pietro. Dietro l'umile facciata di mattoni, sono presenti una navata centrale e due navate laterali. Sono visibili frammenti di mosaico della chiesa primitiva sul pavimento. In questa chiesa si svolse la cerimonia funebre di Dante Alighieri nel 1321. Nella cappella di San Liberio era conservata la celebre statua giacente del giovane condottiero Guidarello Guidarelli, opera di Pietro Lombardo traslata nella Galleria dell'Accademia (ora Museo d'Arte della città di Ravenna): "Giace la statua del defunto, chiusa nell'involucro rigido dell'armatura, le mani congiunte sulla spada, volta di tre quarti allo spettatore la testa, come tronco d'albero abbattuto", così la descrive A. Venturi nella Storia dell'arte italiana.
    • Basilica di Santa Maria in Porto (metà del XVI secolo), con una ricca facciata del XVIII secolo. Ha una navata centrale, due navate laterali e un'alta cupola. Dal 1570 vi è conservata l'immagine della famosa Madonna greca, che fu portata a Porto Fuori da Costantinopoli attorno all'anno 1100.
    • Chiesa di Sant'Apollinare in Veclo
    • Chiesa di Santa Barbara
    • Chiesa di San Biagio
    • Chiesa di San Carlino
    • Chiesa di Santa Chiara, ora Teatro Rasi.
    • Chiesa di San Domenico
    • Chiesa di Sant'Eufemia, del XVIII secolo, è l'accesso alla cosiddetta Domus dei Tappeti di Pietra (VI-VII secolo), che possiede all'interno splendidi mosaici provenienti da un palazzo bizantino.
    • Chiesa di San Giovanni Battista
    • Chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita nel V secolo da Galla Placidia come ex voto dopo un naufragio. Parzialmente distrutta da un bombardamento alleato durante la seconda guerra mondiale è stata ricostruita negli anni cinquanta—sessanta nella sua foggia originale.
    • Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
    • Chiesa di Santa Giustina
    • Chiesa di San Lorenzo in Cesarea, di recente costruzione, sorge non molto lontano da dove si trovava la basilica omonima.
    • Chiesa di Santa Maria degli Angeli
    • Chiesa di Santa Maria delle Croci
    • Chiesa di Santa Maria Maddalena
    • Chiesa di Santa Maria Maggiore
    • Chiesa di Santa Maria in Porto Fuori
    • Chiesa di Santa Maria del Torrione
    • Chiesa di Santa Maria del Suffragio
    • Chiesa di San Michele in Africisco
    • Chiesa di San Nicolò
    • Chiesa di San Rocco
    • Chiesa di San Romualdo, oggi Sacrario dei Caduti.
    • Chiesa di San Simone e Giuda Antica
    • Chiesa dello Spirito Santo, originariamente la cattedrale del culto ariano, affiancata dal suo battistero.
    • Chiesa di Santo Stefano degli Ulivi
    • Chiesa di San Vittore
    • Chiesa del Santissimo Crocifisso al Camposanto.
    • Pieve di San Pietro in Trento

    Chiese scomparse
    • Basilica di Sant'Andrea dei Goti
    • Basilica di Sant'Andrea Maggiore, parzialmente demolita e rimaneggiata, ora è adibita ad abitazione privata. Alcuni resti dell'abside e della torre campanaria sono visibili presso gli orti dei cappuccini.
    • Basilica di Sant'Agnese
    • Basilica Ca'Bianca
    • Basilica di Sant'Eufemia ad Arietem
    • Basilica di Santa Maria in Foris
    • Basilica di San Lorenzo in Caesarea
    • Basilica petriana, la prima chiesa cristiana di Classe
    • Basilica del Beato Probo
    • Basilica di San Severo
    • Chiesa di Sant'Agata del Mercato, via IV novembre.
    • Chiesa di Sant'Anna
    • Chiesa di Sant'Antonio dei Fossi
    • Chiesa di Sant'Apollinarino
    • Chiesa di San Barnaba, antica chiesa divenuta deposito temporaneo delle salme dei condannati a morte per impiccagione (da qui il toponimo di "Chiesa degli appesi o impiccati"). Era ubicata nell'area compresa fra la basilica di Santa Maria Maggiore e la basilica di Santa Croce. Le strutture esterne sono ancora leggibili chiaramente.
    • Chiesa di Bartolomeo alla Turricola
    • Chiesa del Buon Gesù, via A. Diaz.
    • Chiesa di Santa Caterina
    • Chiesa di San Crispino
    • Chiesa di Sant'Eleucadio
    • Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, della quale rimangono tracce dell'arco trionfale dell'abside realizzato con mattoni detti "Giulianei", inglobato nella muratura d'un edificio residenziale.
    • Chiesa di San Francesco di Paola, via Maggiore.
    • Chiesa di San Gerolamo
    • Chiesa di San Giacomo Maggiore al Ponte Marino
    • Chiesa di San Giorgio ai Portici
    • Chiesa di San Giovanni Decollato
    • Chiesa di San Giovannino
    • Chiesa di San Girolamo
    • Chiesa di Santa Giustina in Capite Porticus VIII secolo, i cui resti sono visibili dal Palazzo Ferruzzi.
    • Chiesa di San Mamete, via S. Mama.
    • Chiesa di San Mammolino
    • Chiesa di San Marcellino
    • Chiese di San Marco e San Sebastiano, nella Piazza del Popolo furono inglobate e rese un unico edificio ora adibito a Torre dell'Orologio.
    • Chiesa di Santa Maria ad Blachernas, ubicata fuori le mura di porta Anastasia.
    • Chiesa di Santa Maria in Coelos-Eo
    • Chiesa di Santa Maria ad Luminara
    • Chiesa di Santa Maria delle Mura, via Don Minzoni.
    • Chiesa di Santa Maria degli Orti, nelle Adiacenze della Rocca Brancaleone.
    • Chiesa di Santa Maria del Pozzo
    • Chiesa dei Santi Nicandro e Marciano
    • Chiesa di Sant'Omobono
    • Chiesa di San Pietro, via Ravegnana.
    • Chiesa di San Salvatore ai Calchi, della quale rimane visibile l'ardica cosiddetta del "palazzo di Teodorico".
    • Chiesa di Santo Stefano Juniore
    • Chiesa di San Vincenzo, via Antica Zecca.

    Architetture civili

    a1OOwDW
    Il cosiddetto "Palazzo
    di Teodorico",
    oggi ritenuto
    il nartece dell'antica
    chiesa di
    San Salvatore.
    Anche l'edilizia privata e di rappresentanza, soprattutto nei secoli VI e VII, fu di rilevante qualità, ma difficilmente documentabile, visto che ne sopravvivono scarsissime tracce. Il più antico palazzo di Ravenna è il cosiddetto "Palazzo di Teodorico", di fatto l'entrata della precedente chiesa di San Salvatore. Al suo interno sono presenti mosaici dal vero palazzo del re ostrogoto. Ravenna fu una sede imperiale del Sacro Romano Impero nel X secolo. Una residenza imperiale fu fatta costruire da Onorio; successivamente fu rimaneggiata, sino a raggiungere l'entità di un quartiere interamente occupato da strutture legate alla presenza a Ravenna della corte imperiale. Di essa oggi sappiamo ben poco.
    Piazza del Popolo . L'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII secolo, quando la famiglia Da Polenta diventò padrona della città e fu creata la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza signorile di Bernardino da Polenta. Sul lato sud della piazza fu costruito il palazzo del Rettore di Romagna (1295), che nel 1544 divenne palazzo Apostolico, sede del Legato di Romagna. Il palazzo di Bernardino da Polenta fu sostituito nel 1681 dal Palazzo Comunale, conosciuto oggi dai ravennati come «Palazzo Merlato». Sempre in Piazza del Popolo è presente il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto Camillo Morigia; è collegato al palazzo della prefettura da un voltone (il secondo della piazza) dal quale è possibile scorgere la tomba di Dante, opera dello stesso architetto. Sono degni di nota anche altri edifici civili quali il Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca Unicredit, di recente ristrutturazione.

    vY7Zcot
    La Tomba di
    Dante presso
    la Basilica di
    San Francesco.
    La Tomba di Dante, attigua al convento di San Francesco, costruita nel 1781 da Camillo Morigia a forma di tempietto, ospita le spoglie del Divin Poeta racchiuse in un sarcofago di epoca romana, arricchito dal 1483 da un bel bassorilievo di Pietro Lombardo con la figura del poeta visto di profilo, illuminato da una lampada che arde perennemente. Intorno al tempietto è stata istituita una Zona Dantesca di rispetto e di silenzio.
    Sono da segnalare anche due edifici appartenuti alla famiglia nobiliare Rasponi: il Palazzo dei Rasponi dalle Teste, attuale sede dell'università in piazza J.F. Kennedy e il palazzo sede della Provincia di Ravenna, attiguo alla Basilica di San Francesco, dotata di bellissimi giardini. Degna di interesse è anche la casa di Francesca da Polenta (meglio nota come Francesca da Rimini), sita in piazza Andrea Costa nell'attuale sede dell'albergo "Cappello". Infine va segnalato l'edificio del Teatro Dante Alighieri, completato nel 1852 con forme neoclassiche che lo avvicinano al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

    Architetture militari

    Della cinta muraria rimangono quasi tutte le porte costruite in epoche diverse e i resti di qualche torre.
    Ricordiamo di queste:
    • Porta Adriana, chiamata anche Port'Aurea nuova;
    • Port'Aurea, come attestato da fonti documentarie, eretta nell'anno 43 d.C.; fu demolita sul finire del XVI sec.;
    • Porta Gaza, o dei Gazzi, prende il nome da una rocca merlata di origine medievale che quivi aveva fondazione;
    • Porta Nuova, nota anche come porta Gregoriana o porta Pamphilia;
    • Porta San Lorenzo, inglobata in area residenziale presso i Giardini Pubblici;
    • Porta San Mama, o San Mamante, di origine medievale (X sec.), fu pesantemente rimaneggiata nel XVII sec.;
    • Porta Serrata, o Anastasia o Cibo;
    • Porta Sisi, o Sisina, o Ursicina;
    • Porta Vandalaria, della quale se ne scorge l'arcone d'ingresso interrato presso i Giardini Pubblici;
    • Porta Nuova dei Veneziani, o anche semplicemente Porta Nuova, risalente alla costruzione della Rocca Brancaleone. Un tempo collegata alla Cittadella, è ora cinta dalla cancellata di un'abitazione privata.
    • "Il portonaccio", l'ultima costruita, di fronte a Porta Sisi, eretta dall'architetto Morigia nel 1785 a seguito dell'annessione del Borgo S. Rocco alla città;
    • Torrione dei Preti, edificato nel XV sec. presso le Mura di Port'Aurea all'incrocio col tratto di mura de la Rocca dei Gazzi;
    • Torrione Zancano, edificato nel XV sec. presso le mura di Port'Aurea, ora basamento della chiesa di Santa Maria del Torrione;
    • Torrione Veneziano delle Mura di San Vitale, in stato di rovina presso il cortile d'una casa d'abitazione;
    • Torre Sallustra (o Sallusta), d'origine Romana, la si crede parte di un'antica Porta del nucleo più antico della città. È ora inglobata nel complesso del Palazzo Arcivescovile;
    • Resti della cinta muraria sono visibili partendo da Porta Gaza; proseguendo verso Port'Aurea si può arrivare fino alla chiesa di Santa Maria del Torrione, edificata nel 1730 sui resti dell'antica Torre Zancana. Proseguendo lungo le mura è possibile seguire l'antico percorso dietro la zona in cui sorgeva lo stabilimento Callegari (nel 2009 è stata ultimata la riconversione della struttura in appartamenti e uffici nonché la demolizione di una parte per fare posto a un parcheggio) che continua fino a via Oberdan.


    XTDehhQ
    La Rocca Brancaleone.
    La cinta muraria riprende a Porta Adriana e prosegue dietro alla basilica di San Vitale per qualche decina di metri per poi interrompersi. Altri resti sono ancora visibili più avanti percorrendo via Sabbionara fino al piazzale di Torre Umbratica, dove le mura si ricongiungono a Porta Serrata. Del tratto tra Porta Serrata e la Rocca Brancaleone rimane solo qualche pietra, visibile lungo via Rocca Brancaleone. Saltando la stazione FS, i resti visibili rimangono sul tratto lungo la linea ferroviaria che conduce a Rimini seguendo il viale dei giardini che giunge fino a Porta Nuova.
    Infine, partendo da Porta Sisi, rimane qualche resto verso Porta Nuova, mentre tra Porta Sisi, Porta San Mamante e Porta Gaza non si trovano più resti visibili.
    La Rocca Brancaleone fu costruita dalla Repubblica di Venezia nel 1457. Originariamente faceva parte delle mura della città; oggi è un parco pubblico. È divisa in due parti: il castello vero e proprio e la cittadella, per un'estensione totale di 14 000 m².

    Siti archeologici

    A Ravenna sono state scoperte di recente tracce di alcune ville romane e bizantine, la più famosa delle quali è la Domus dei tappeti di Pietra, risalente al V-VI secolo e rinvenuta nel 1993 durante alcuni lavori di edilizia. Collocata all'interno della settecentesca Chiesa di Santa Eufemia, in un vasto ambiente sotterraneo situato a circa tre metri sotto il livello stradale, è costituita da 14 ambienti pavimentati con mosaici policromi e marmi appartenenti ad un edificio privato bizantino.
    • Parco Archeologico di Classe: il sito archeologico corrisponde all’area portuale dell’antica città di Classe e comprende una serie di magazzini edificati lungo le banchine di un canale, prospicienti una strada lastricata in trachite euganea. Il complesso, probabilmente costruito agli inizi del V secolo d.C., fu realizzato in seguito alla scelta di Onorio di trasferire da Milano a Ravenna la capitale dell'Impero Romano d’Occidente (402). Fu pertanto necessario realizzare un’infrastruttura in grado di ricevere, conservare e redistribuire il grande quantitativo di merci e derrate alimentari che giungevano nella nuova città capitale. L'area archeologica è temporaneamente chiusa per l'allestimento del nuovo Parco Archeologico di Classe.[quando?]

    Aree naturali

    Il territorio di Ravenna comprende un grande parco urbano in località Fosso Ghiaia (parco 1º maggio) e il Parco 2 giugno, con l'oasi WWF di Punte Alberete, oltre alla Pineta di Classe, che si estende da Lido di Dante a Lido di Classe.

    Musei
    • Museo arcivescovile di Ravenna (riaperto nel 2010 dopo otto anni di lavori)
    • Museo nazionale di Ravenna
    • Museo d'Arte della città di Ravenna (MAR)
    • Pinacoteca civica comunale di Ravenna
    • Museo del Risorgimento di Ravenna
    • Museo Dantesco del Comune di Ravenna
    • Centro dantesco dei Frati minori conventuali
    • Museo degli strumenti musicali meccanici "Marini"
    • Tutta l'avventura del mosaico (TAMO)

    Teatro

    ZcjKME9
    Le forme neoclassiche
    del Teatro Alighieri.
    A Ravenna sono presenti diversi teatri. I principali sono:
    • Teatro Alighieri
    • Teatro Rasi
    Numerose sono anche le compagnie teatrali, tra cui il Teatro delle Albe.

    Manifestazioni culturali
    • Ravenna Festival, festival culturale incentrato su danza, musica e opera lirica.
    • Ravenna Jazz, festival jazz che si tiene ininterrottamente dal 1973;
    • Nightmare Film Fest, rassegna cinematografica dedicata al cinema horror;
    • Ottobre Giapponese, festival culturale e rassegna cinematografica dedicata al cinema giapponese;
    • Komikazen (dal 2005), Festival internazionale del fumetto di realtà
    • Mosaico d'Europa Film Fest, rassegna cinematografica dedicata al cinema europeo

    Persone legate a Ravenna

    Età romana

    • Maroboduo (35 a.C. circa – 36-37), condottiero della popolazione dei Marcomanni
    • Batone I (35-30 a.C. circa – ?), condottiero illiro
    • Sant'Apollinare (fl. II sec.), proto-vescovo di Ravenna
    • Sant'Ursicino (fl. III sec.), martire
    • San Severo ( † 344), vescovo
    • Sant'Orso ( † 396), vescovo
    • San Barbaziano, presbitero e confessore (V sec.)
    • Stilicone (circa 359 - 408), generale romano
    • Costanzo III (370 circa -421), imperatore romano
    • Onorio (384-423), imperatore romano
    • Neone, vescovo (metà V sec.)
    • Galla Placidia (ante 392 - 450), augusta dell'Impero romano
    • Pietro Crisologo ( † 450), vescovo di Ravenna e santo
    • Giusta Grata Onoria (418 - ante 455), augusta dell'Impero romano
    • Valentiniano III (419-455), imperatore romano
    • Remisto ( † 456), magister militum dell'Impero romano
    • Maggioriano (420 circa - 461), imperatore romano
    • Glicerio (430 circa - post 480), imperatore romano
    • Odoacre (433 circa - 493), re d'Italia
    • Romolo Augusto (459 circa - post 511), imperatore romano
    • Rufio Magno (fl. VI sec.), Prefetto del Pretorio d'Italia
    • Papa Giovanni I ( † 456), romano pontefice
    • Teodorico (454-526), re d'Italia
    • Amalasunta (ante 500 - 535), figlia di Teodorico
    • Ursicino vescovo ( † 536), vescovo di Ravenna
    • Vitige ( † 540), re d'Italia
    • Matasunta (518 - post 551), moglie di Vitige

    Età bizantina
    • Massimiano (498-556), primo arcivescovo di Ravenna
    • Alessandro Forficula, funzionario bizantino
    • Belisario (500-565), generale bizantino
    • Longino, Prefetto del Pretorio d'Italia
    • Giovanni I Lemigio, Esarca d'Italia
    • Rosmunda, regina dei Longobardi
    • Smaragdo, Esarca d'Italia
    • Paolo, Esarca d'Italia

    Medioevo
    • Andrea Agnello, sacerdote e storico
    • Gerberto di Aurillac, in seguito papa con il nome Silvestro II, matematico, astronomo e teologo
    • Enrico Alfieri O.Min. (1315-1405), religioso
    • Dante Alighieri, poeta
    • San Pier Damiani, santo e dottore della Chiesa
    • famiglia Da Polenta, nobile casato
    • Guiberto di Ravenna, arcivescovo, poi antipapa col nome Clemente III
    • Rinaldo da Concorezzo, arcivescovo
    • San Romualdo, monaco, fondatore dell'eremo di Camaldoli
    • famiglia Traversari, nobile casato
    • Gentile da Ravenna (fl. XIV sec.), poeta e letterato
    • Giovanni Malpaghini (1346? - 1420), copista e letterato
    • Bessarione (1403 - 1472), cardinale e umanista bizantino
    • Pietro Tomai (1450 circa - 1508), giurista
    • Gurlino Tombesi († 1501), condottiero

    Età moderna
    • Nicolò Rondinelli (1450 circa - 1510), pittore
    • Baldassarre Carrari (1460 circa - 1516), pittore
    • Marco Fabio Calvi († 1527), letterato e traduttore
    • Gian Pietro Ferretti (1482-1557), poeta storico, poi vescovo di Lavello
    • Severo Calzetta, scultore
    • Guidarello Guidarelli, condottiero
    • Luca Longhi (1507-1580), pittore
    • Barbara Longhi (1552-1638), pittrice (figlia del precedente)
    • Vincenzo Carrari (1539 - 1596), letterato e storico
    • Giuseppe Ginanni (1692-1753), naturalista
    • Cesare Rasponi (1615-1675), cardinale
    • Vincenzo Maria Coronelli O.F.M.Conv. (1650-1718), cartografo ed enciclopedista
    • Serafino Pasolini (1649-1715), abate

    XIX secolo
    • George Gordon Noel Byron, poeta e politico inglese (1788-1824)
    • Paolo Costa, letterato e filosofo
    • Vincenzo Gallina, patriota carbonaro
    • Anita Garibaldi, patriota
    • Gaetano Monti (1776-1847), scultore
    • Cristino Rasponi (Ravenna, 1776 – Ravenna, 1845), mecenate
    • Jacopo Landoni, scrittore (1772-1855)
    • Pier Desiderio Pasolini, senatore del Regno d'Italia
    • Angelo Mariani (1821 – 1873), compositore, direttore d'orchestra e musicista
    • Giulio Rasponi (1787-1876), politico
    • Giuseppe Pasolini (1815-1876), politico
    • Gioacchino Rasponi Murat (1829-1877), politico
    • Vincenzo Riccardi di Lantosca (1829-1887), poeta
    • Romolo Gessi (1831-1881), geografo ed esploratore
    • Pellegrino Matteucci (1850-1881), geografo ed esploratore
    • Ludovico Piavi (1833-1905), patriarca latino di Gerusalemme
    • Cesare Rasponi Bonanzi (1822-1886), politico
    • Enrico Pazzi (1818-1899), scultore
    • Ignazio Guiccioli - patrota e politico

    XX secolo
    • Nullo Baldini, cooperatore e deputato
    • Giovanni Balella, imprenditore, presidente di Confindustria
    • Alberto Bardi, pittore e partigiano
    • Anacleto Bendazzi, presbitero
    • Arrigo Boldrini, partigiano, MOVM, uomo politico
    • Bruno Corra (1892-1976), scrittore e sceneggiatore
    • Angelo Costa, allenatore della Robur e della nazionale di pallavolo
    • Giuseppe D'Alema, politico, padre di Massimo D'Alema
    • Serafino Ferruzzi, imprenditore
    • Giovanni Frignani, tenente colonnello dei Carabinieri, martire delle Fosse Ardeatine e medaglia d'oro al valor militare
    • Giuseppe Fuschini, uomo politico
    • Gino Gatta, sindaco di Ravenna (1946-50)
    • Raul Gardini, industriale
    • Mario Gordini, partigiano
    • Luigi Guardigli (1923-2008), mosaicista
    • Gionata Mingozzi (1984-2008), calciatore
    • Giovanni Minzoni (1885-1923), presbitero
    • Attilio Monti, imprenditore
    • Ettore Muti, gerarca e militare fascista
    • Marino Pascoli, giornalista e partigiano
    • Gabriella Rasponi Spalletti (1853-1931), attivista e aristocratica
    • Luigi Rava, ministro del Regno d'Italia e sindaco di Roma
    • Corrado Ricci, archeologo e storico dell'arte italiano
    • Celso Strocchi, partigiano
    • Natalina Vacchi, partigiana
    • Francesco Tarducci, scrittore e storico italiano (1842-1935)
    • Giuseppe Vitali (1875-1932), matematico
    • Benigno Zaccagnini, politico
    • Silvio Buzzi (1930-2009), scienziato
    • Ersilio Tonini (1914-2013), cardinale della Chiesa cattolica.

    Ravennati noti viventi
    • Paola Amadesi, scrittrice
    • Eraldo Baldini, scrittore
    • Giuseppe Bellosi, antropologo, scrittore, critico letterario
    • Flavio Caroli, docente, scrittore, critico d'arte
    • Luce Caponegro, in arte Selen, attrice
    • Andrea Collinelli, ciclista olimpionico
    • Antonio Casanova, illusionista e personaggio televisivo
    • Elisabetta De Palo, attrice
    • Davide Franceschetti, pianista
    • Stefano Ianne, compositore
    • Josefa Idem, canoista olimpionica
    • Alex Majoli, fotografo pluripremiato
    • Marco Martinelli, regista
    • Marco Melandri, motociclista
    • Ermanna Montanari, attrice
    • Riccardo Muti, direttore d'orchestra
    • Davide Reviati, fumettista e illustratore
    • Claudio Rivalta, calciatore
    • Paolo Roversi, fotografo
    • Nevio Spadoni, poeta, autore teatrale e filosofo
    • Sergio Zavoli, giornalista

    Edited by PatriziaTeresa - 28/6/2015, 19:21
     
    .
0 replies since 21/3/2015, 19:56   26 views
  Share  
.