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Pistoia

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    Pistoia

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    - Info -

    Pistoia (pronuncia: /pis'toja/) è un comune italiano di 90.455 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana nell'Italia centrale.

    La città è stata dichiarata, ufficialmente, parte integrante dell'area metropolitana Firenze - Prato - Pistoia (che supera 1.500.000 abitanti) dal Consiglio Regionale della Toscana con la delibera 130 dell'anno 2000.

    Geografia fisica

    La città si sviluppa all'estremità nord-occidentale della piana di Firenze-Prato-Pistoia. Il territorio comunale di Pistoia è attraversato da diversi corsi d'acqua, nessuno però di grandi dimensioni e tutti caratterizzati da un regime spiccatamente torrentizio. Il principale di essi è l'Ombrone Pistoiese che lambisce ad ovest la città. Giunto nelle vicinanze del quartiere di San Biagio, l'Ombrone Pistoiese ha acque limpide e pulite, in grado di ospitare anche specie ittiche pregiate quali la trota fario, il vairone e lo scazzone. Tuttavia la sua portata (a volte anche eccezionale nei mesi freddi) subisce drastiche diminuzioni d'estate, a causa soprattutto di prelievi indiscriminati per fini agricoli, quindi il torrente può rimanere in secca anche per diversi mesi, con gravi danni alla fauna ittica. Altro corso d'acqua importante è il torrente Brana, che cinge le mura della città a nord-est. Anche in questo caso il torrente giunge alle porte della città con discreta portata e acque abbastanza buone qualitativamente. Tuttavia, giunto nella zona industriale di Sant'Agostino, il Brana risente notevolmente di inquinamenti di varia natura, leggermente mitigati da un impianto di depurazione posto nei pressi della località Armacani. Il torrente Bure nasce dal poggio dell'Acquifredola in due rami, che percorrono le valli di Santo Moro e di Baggio e si riuniscono in prossimità di Candeglia; prosegue a nord della città di Pistoia per gettarsi nel torrente Agna. Altri corsi d'acqua minori risultano: il rio Diecine, affluente del Brana presso i cimiteri; il Vincio di Montagnana, che si getta nell'Ombrone Pistoiese in località Pontelungo; il Vincio di Brandeglio, anch'esso affluente del principale corso d'acqua pistoiese presso la frazione di Gello. Anche questi ultimi piccoli torrenti risentono di prelievi idrici da parte di aziende vivaistiche e, quindi, la parte finale del loro corso è pressoché priva di vita.
    L'area in cui si estende il territorio comunale è classificata a rischio sismico, tanto che Pistoia è stata l'epicentro di alcuni eventi sismici anche di forte intensità. Nel 1196 un terremoto raggiunse la magnitudo 4,83 della scala Richter e il VI grado della scala Mercalli; l'11 luglio 1293 si verificò il più forte evento sismico, che raggiunse la magnitudo 5,57 della scala Richter e l'VIII grado della Mercalli; il 4 ottobre 1527 un altro forte terremoto ebbe magnitudo 5,37 della scala Richter ed il VI-VIII grado della Mercalli in base alle zone; infine, il 12 agosto 1815 un altro sisma raggiunse la magnitudo di 4,83 della scala Richter ed il VI grado della Mercalli.

    Clima

    Il clima della città è influenzato sia dalla posizione all'estremità nord-occidentale della conca, che dalle vicine alture dell'Appennino e della Montagna Pistoiese.
    Le escursioni termiche risultano piuttosto elevate mentre, rispetto alla vicina città di Prato, Pistoia si caratterizza per una minore ventilazione e per una maggiore piovosità (più di 1250 mm annui secondo i dati del consorzio Lamma). Pistoia è infatti una delle città più fredde della Toscana durante la stagione invernale (per quanto riguarda la pianura), mentre in estate è caratterizzata da maggiore ventilazione e nottate meno afose. Le termiche di gennaio si attestano sui 6 °C (le minime sono vicine a 0 °C) e spesso la notte si scende sotto lo zero; anche se le ore centrali del giorno sono spesso miti, la sensazione di freddo è acuita dall'alto tasso di umidità; può cadere la neve, anche se poca e con una breve permanenza al suolo. In luglio e agosto il caldo è accentuato dall'elevato tasso di umidità e le scarse precipitazioni sono esclusivamente in forma di temporali.
    L'inverno è generalmente relativamente secco e freddo, con minima assoluta di -13,0 °C registrata l'11 gennaio 1985, mentre l'estate risulta piuttosto calda nelle ore diurne, con massima assoluta di +42,4 °C il 20 agosto 1943 (un improbabile valore di +43,4 °C, dovuto ad un possibile errore di trascrizione o ad un'errata misurazione, è stato registrato il 22 luglio 1982).

    Storia

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    Il Palazzo dei Vescovi

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    Il Palazzo dei vescovi nel 1625
    Di fondazione romana (chiamata Pistorium, Pistoriae o Pistoria), esisteva probabilmente un precedente insediamento etrusco. Divenne nel II secolo a.C. un oppidum di Roma per appoggiare le truppe romane in lotta contro i Liguri. La città è menzionata anche da Sallustio, che riporta la battaglia del 62 a.C. in cui perse la vita Catilina.
    Pistoia divenne nel V secolo importante sede vescovile e fu conquistata dai Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Al passaggio del potente esercito composto di tribù germaniche guidate dall'ostrogoto Radagaiso venne in parte distrutta. Un paio di secoli più tardi, sotto la dominazione longobarda, Pistoia fu elevata al rango di città e grazie alla sua posizione geografica, conobbe un significativo sviluppo demografico ed economico che continuò anche intorno al Mille, quando la città passò sotto l'orbita degli imperatori tedeschi.
    Pistoia divenne così libero comune nel 1105, e nel 1117 fu approvato lo statuto dei consoli del Comune di Pistoia (Constitutum, consulum, Communis Pistoriae), la più antica raccolta scritta di leggi, regolamenti e consuetudini dell'età comunale, a noi pervenuta.
    Importante centro medievale ghibellino sostenitore dell'Impero, Pistoia fu a lungo alleata di Pisa e di Siena. La posizione geografica, nel crocevia di grandi direttrici commerciali, alimenta la vocazione commerciale della città, e a partire dal XII secolo, emerge un ceto mercantile molto attivo. I pistoiesi, come altri toscani, divennero celebri a livello nazionale e internazionale per le attività bancarie e finanziarie. Le famiglie pistoiesi più importanti di mercanti-banchieri sono gli Ammannati e i Panciatichi, attivi in Francia, i Cancellieri, i Chiarenti, i Dondori, i Partini, i Reali, i Simiglianti, i Vesconti. Questo è considerato il periodo di maggior splendore di Pistoia.Tuttavia, dopo un assedio di undici mesi, l'11 aprile 1306, Pistoia si arrese ai nemici di sempre, i fiorentini e i lucchesi, perdendo così la sua autonomia.

    « poscia fecero disfare le mura e riempire i fossi, disfacendo tutte le fortezze e palagi de Ghibellini e dei Bianchi di Pistoia »
    (Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenute in Toscana dal MCCC al MCCCXLVII - Anonimo Pistoiese)
    I numerosi tentativi di ribellione dei pistoiesi furono, di volta in volta, soffocati nel sangue. Con la perdita dell'autonomia, e il controllo dei fiorentini che dominavano la vita pubblica di Pistoia con uomini di fiducia, nel XIV secolo iniziò una crisi sociale ed economica inarrestabile, acuita dalle lotte interne tra guelfi bianchi e guelfi neri, che, secondo lo storico Giovanni Villani ebbero iniziò proprio a Pistoia, per poi propagarsi a Firenze, e nel resto della Toscana.
    Con la nascita del Granducato di Toscana, sotto la signoria medicea, ci fu un deciso cambio di tendenza, e si aprì una grande stagione di rinnovamento e di riqualificazione del tessuto urbano. Pistoia ritornò così un importante nodo politico e culturale, con la nascita di circoli o accademie: la più importante fu l'Accademia dei Risvegliati fondata da monsignor Felice Cancellieri e dal nobile Federigo Manni dove si recitavano poemi, poesie e prose e si faceva musica. Le riunioni avvenivano per lo più nei salotti delle case nobiliari ed erano a loro esclusivo uso e divertimento. Alla fine del XVII secolo fu costruito un teatro dove ebbe sede l'accademia sino alla sua estinzione avvenuta nel secolo scorso. Ne fecero parte numerosi esponenti della nobiltà locale tra cui Felice Cancellieri, Roberto Rospigliosi, Vincenzo Manni, Annibale Bracciolini, Domenico Manni, Pietro Banchieri e altri.

    Con l'arrivo dei Lorena, che furono artefici di importanti riforme, Pistoia, come tutta la Toscana, conobbe, a partire dalla seconda metà del Settecento, un significativo risveglio sociale, culturale ed economico. Nell'Ottocento la realizzazione delle linee ferroviarie favorirono lo sviluppo industriale della città. Nel 1861 Pistoia, come il resto della Toscana, venne annessa al Regno d'Italia. Nel 1927 Pistoia divenne provincia e sede di prefettura.

    Il comune di Pistoia è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale

    Monumenti e luoghi d'interesse

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    Battistero di San Giovanni in corte

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    Chiesa di Sant'Andrea,
    col pulpito di Giovanni Pisano
    • La città di Pistoia è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali (in particolare chiese) e soprattutto può vantare una delle più suggestive piazze d'Italia: piazza del Duomo, centro geometrico di Pistoia, monumentale fulcro sia del potere civile che ecclesiastico che comprende svariate architetture di pregio quali:
    • La Cattedrale di San Zeno, intitolata a San Zeno vescovo, che custodisce al suo interno l'altare argenteo di San Jacopo. Costruita nell'alto medioevo, fu distrutta da due incendi e quindi ricostruita nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata fino all'epoca moderna. Il suo aspetto esterno risale al XIV secolo; l'interno a tre navate è originario del Trecento, abbellito da affreschi seicenteschi e numerosi quadri. Sotto al presbiterio si trovano i resti visitabili di una villa romana di età imperiale e della chiesa originaria. L'altare di San Iacopo, a cui lavorò anche Filippo Brunelleschi, è un capolavoro dell'oreficeria sacra e fu realizzato tra il 1287 e il 1456.
    • La torre del campanile, costruito su di un'antica torre di origine longobarda, in stile romanico; è diviso in tre ordini di loggette e provvisto di cella campanaria con tanto di cuspide che a causa di terremoti che flagellarono la città in epoca tardo-medievale venne rifatta più volte. Costruito nel XII secolo, l'aspetto attuale risale al 1576; raggiunge un'altezza totale di 67 metri ed è uno dei più bei campanili d'Italia.
    • Il Battistero di San Giovanni in corte del XIV secolo, in stile gotico, con decorazioni in marmi bianco-verdi. A pianta ottagonale e sormontato da una pittoresca cupola, progettato dalla bottega del celebre Andrea Pisano; al suo interno custodisce un fonte battesimale risalente al 1226.
    • Il Palazzo dei Vescovi composto da loggiato, al primo piano, in stile gotico e restaurato nel 1981. I sotterranei sono arricchiti da un importante percorso archeologico con scavi in sito di una stele etrusca di tipo fiesolano, una fornace romana e di tratti di mura dell'antica Pistoriae. Da non molti anni è aperto al pubblico ed è un raro esempio di museo dello scavo stratigrafico. Costruito sotto forma di palazzo fortificato nell'anno 1000, l'aspetto attuale risale al XII secolo quando fu trasformato in palazzo signorile; fu la residenza dei vescovi per ben 8 secoli.
    • Il Palazzo Pretorio o del tribunale anch'esso in stile gotico (ha perso negli interni parte del suo stile a causa dei lavori di ampliamento condotti nell'Ottocento). È famoso per il suo cortile interno con gli stemmi dei magistrati. Costruito nel XIV secolo e pesantemente rimaneggiato nell'Ottocento, fu da sempre la dimora di coloro che amministravano la giustizia. L'aspetto esterno, tuttavia, è simile all'originario. L'altra sede del Tribunale è il Palazzo San Mercuriale, dal nome del primo vescovo di Forlì, a cui era dedicato un monastero anticamente qui collocato.
    • Il Palazzo del Comune, con una bella facciata ornata di bifore e trifore. Iniziato nel XII secolo, raggiunse l'aspetto attuale solo nel 1350 circa. Un'importante ristrutturazione interna avvenne nel Cinquecento. Sulla facciata campeggiano lo stemma dei Medici e la testa del Re Negro Musetto di Maiorca, ucciso da un capitano pistoiese nel 1114. L'interno è ornato da bellissimi affreschi cinquecenteschi, sede del "Centro di Documentazione Giovanni Michelucci" e del Museo Civico.
    • L'ex chiesa di Santa Maria Cavaliera, costruita nel 979, subì molti rimaneggiamenti tanto che oggi è molto difficile individuare tracce dell'aspetto originario.
    • L'altomedioevale torre di Catilina, alta 30 metri. Il nome della torre deriva da una leggenda secondo la quale il corpo del generale romano Catilina fu sepolto in questa via, che si chiama appunto "Tomba di Catilina".
    Di seguito altri monumenti e luoghi d'interesse presenti a Pistoia.

    Architetture religiose

    Chiese

    In stile romanico:
    • chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, con un'ampia decorazione in marmi bianchi e verdi. Iniziata nel XII secolo, fu ampliata nel XIV. All'interno si trovano bellissime opere scultoree, come il pergamo di Fra' Guglielmo da Pisa, scolpito nel 1270, e la celebre Visitazione di Luca della Robbia, in terracotta invetriata, del 1445. Nell'interno sono da notare l'acquasantiera di Giovanni Pisano e il polittico medievale di Taddeo Gaddi, che rappresenta la Madonna in trono con San Iacopo, San Giovanni Evangelista, San Pietro e San Giovanni battista. Interessanti anche il crocifisso e il chiostro romanico, entrambi del Duecento.
    • chiesa di San Pier Maggiore, sconsacrata, costruita in epoca longobarda. La facciata è stata ultimata nel 1263, mentre l'interno è stato modificato nel 1640 e vi si trova un bell'organo ottocentesco. Anticamente il vescovo, al termine di una lunga processione, giungeva in questa chiesa dove si scambiava gli anelli con la badessa in una sorta di matrimonio mistico. Questa scena è rappresentata nel dipinto di Kristian Zahrtmann "il matrimonio mistico di Pistoia".
    • chiesa di San Bartolomeo in Pantano, con un antico pergamo all'interno di Guido da Como.
    • chiesa di San Michele in Cioncio.
    • chiesa di Sant'Andrea, con all'interno il celebre pulpito di Giovanni Pisano.
    • chiesa di San Biagio o di Santa Maria in Borgo Strada, conserva affreschi di epoca seicentesca.

    In stile rinascimentale:
    • Basilica della Madonna dell'Umiltà coronata con una cupola ottagonale, opera di Giorgio Vasari, alta 59 metri.
    • chiesa di Santa Maria delle Grazie, o del Letto, situata in piazza San Lorenzo.
    • chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita negli anni cinquanta dopo essere stata danneggiata gravemente durante la seconda guerra mondiale.

    In stile barocco:
    • chiesa della Santissima Annunziata famosa anche per il Chiostro dei Morti, ricco di lunette istoriate.
    • chiesa dello Spirito Santo.
    • chiesa di Santa Maria del Carmine, recentemente restaurata.

    In stile moderno:
    • chiesa della Vergine di Giovanni Michelucci
    • chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria al Villaggio Belvedere, di Giovanni Michelucci, prototipo della più celebre chiesa dell'Autostrada del Sole a Firenze

    Nei dintorni:
    • pieve di San Michele a Groppoli, con pregevole statua dell'Arcangelo all'interno
    • ex convento di Giaccherino, in posizione dominante la valle del Vincio di Montagnana
    • pieve di San Giovanni in Valdibure
    • santuario della Madonna di Valdibrana;

    Architetture civili

    Palazzi

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    Il Palazzo Panciatichi

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    Palazzo Banchieri
    già Sozzifanti
    (detto del Priorino)
    • Palazzo Vescovile Nuovo
    • Palazzo Panciatichi, con originali finestre a crociera
    • Palazzo Fioravanti
    • Palazzo Manni
    • Palazzo Tolomei
    • Palazzo Rospigliosi
    • Palazzo Ganucci Cancellieri
    • Palazzo del Priorino, fine Cinquecento inizi Seicento, attribuito all'arch. Jacopo Lafri
    • Palazzo de Rossi
    • Palazzo Amati (poi Amati Cellesi)
    • Palazzo della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, costruito in stile neo-rinascimentale nel 1905
    ex Casa del Balilla di Pistoia del 1928, progettata da Giovanni Michelucci
    • Palazzo del Capitano del Popolo
    • Palazzo Rospigliosi Pallavicini
    • Palazzo del Monte Pio
    • Palazzo Fabroni
    • Palazzo Marchetti
    • Palazzo Cancellieri
    • Palazzo Rossi Cassigoli
    • Palazzo delle Poste
    • Palazzo Scarfantoni poi Manni, sul Corso
    • Palazzo Macciò già appartenuto alla famiglia Fabroni, conserva alcuni affreschi attribuiti a Giovanni Bartolomeo Cristiani

    Ville
    Esistono nei comuni della provincia una serie di ville "pistoiesi":
    • Villa Philipson a Valdibrana
    • Villa Bellavista a Borgo a Buggiano
    • Villa Rospigliosi a Lamporecchio
    • Villa Banchieri o di Castelmartini a Larciano
    • Fattoria Santonuovo o Poggi Banchieri a Quarrata
    • Villa Celle a Santomato
    • Villa Puccini di Scornio
    • Villa Colonna
    • Villa de' Rossi Passerin d'Entreves
    • Villa de' Franceschi
    • Villa La Magia a Quarrata
    • Villa Costa Reghini o del Cassero a Cantagrillo
    • Villa di Carraia o Villa del Conte Manni in Carraia a San Baronto - Lamporecchio
    • Villa della Farnia a San Giorgio all'Ombrone
    • Villa Iozzelli
    • Villino Pacini

    Architetture militari
    La città è circondata inoltre da mura trecentesche che in origine includevano quattro porte di accesso: Porta al Borgo, Porta San Marco, Porta Carratica e Porta Lucchese ma di esse non rimane traccia in quanto demolite nei primi anni del Novecento. Di rilievo anche la Fortezza medicea di Santa Barbara, costruita nel Cinquecento dal Granducato di Toscana.

    Teatri
    • Teatro Manzoni
    • Teatro Mauro Bolognini

    Edifici
    • Cinema Eden
    • Condominio di via San Biagio
    • Edificio Il Triangolo
    • Edificio dei bagni pubblici
    • Ex sede Consorzio Pistoiese Trasporti
    • Mensa Sant'Agostino
    • Palazzina d'ingresso Officine San Giorgio
    • Villaggio Belvedere
    • Centro Polifunzionale per servizi alle imprese
    • Centro annonario
    • Casa-studio Vivarelli
    • Casa-museo Sigfrido Bartolini

    Altro
    • Piazza della Sala, dove si svolge da secoli il mercato degli ortaggi, con al centro, in marmo, il pozzo detto "del Leoncino", danneggiato nella seconda guerra mondiale e reintrodotto nella piazza nel 1989.
    • Zoo di Pistoia, costruito nel 1970 e ristrutturato nel 2005 per migliorare le condizioni degli animali presenti, copre una superficie di 7 ettari e ospita circa 400 animali appartenenti alle classi dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti.

    Musei
    Pistoia annovera diversi musei:

    • Museo civico, è ospitato all'interno del Palazzo Comunale. In esso è rappresentata l'intera storia artistica della città e comprende opere provenienti dalle soppressioni di Settecento e Ottocento, lasciti, donazioni (come la collezione Puccini) e opere di antica proprietà comunale.
    • Centro di Documentazione Giovanni Michelucci, anch'esso ospitato all'interno del palazzo comunale.
    • Palazzo dei Vescovi, all'interno vi è un percorso archeologico e il museo della Cattedrale di San Zeno.
    • Palazzo Rospigliosi, a poca distanza dalla Piazza del Duomo si trova l'imponente edificio donato in anni recenti alla diocesi di Pistoia. Esso ospita il Museo diocesano e il Museo del ricamo. Pistoia e il suo territorio vantano un'antica e affermata tradizione dell'arte del ricamo. Il museo ad essa dedicato comprende un'esposizione permanente e prestiti temporanei. Palazzo Rospigliosi ospita anche il museo omonimo, costituito dall'appartamento che la famiglia volle allestire all'illustre parente Giulio Rospigliosi per le sue eventuali visite in città, e rimasto praticamente intatto nei secoli.
    • Museo Marino Marini, sede e museo della fondazione dell'omonimo artista che nacque nella città.
    • Palazzo Fabroni, sede di esposizioni permanenti e mostre dedicate all'arte contemporanea. Inoltre vi è la Casa-Studio Fernando Melani. Particolarmente singolare quest'ultima, in quanto non mera contenitrice di opere d'arte ma essa stessa un'opera d'arte, riallestita dopo il restauro come l'artista l'aveva voluta lasciare e dove ogni cosa, anche un sacco di fiammiferi o una scala sommersa di giornali trovano la loro spiegazione nelle parole stesse dell'artista.
    • Casa-studio Vivarelli, nelle campagne di Arcigliano.
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    L'Ospedale del Ceppo
    Ospedale del Ceppo, con il museo dei ferri chirurgici, la saletta anatomica e il famoso robbiano fregio delle sette opere di misericordia.
    • Casa-museo Sigfrido Bartolini, sede della omonima Associazione-"Centro Studi", e di un importante Archivio (notificato dal Ministero dei Beni Culturali) contenente il Fondo epistolare di Sigfrido Bartolini e i fondi "Barna Occhini" e "Giulio Innocenti" oltre a inediti di autori del '900 quali G.Papini,G. Manzini, G. Spadolini ecc. La Casa-museo è sede anche della Biblioteca entrata a far parte della Rete Documentaria Pistoiese. Particolarmente interessante lo "studio-laboratorio" nel quale l'artista,considerato uno dei maggiori incisori del '900) per 12 anni aveva lavorato all'edizione nazionale del Pinocchio, illustrato da più di 300 xilografie in nero e a colori.

    Ricorrenze
    • Unzione di San Bartolomeo Apostolo, 24 agosto giorno di ricorrenza di San Bartolomeo.
    • Festa di San Jacopo, 25 luglio giorno di ricorrenza di San Jacopo.

    San Jacopo, il patrono
    Le origini della venerazione che i pistoiesi hanno per l'apostolo San Jacopo sono remote. Lo storiografo pistoiese Michelangelo Salvi narra che nell'anno 849, temendo i pistoiesi che la loro città venisse invasa dai Saraceni, che erano giunti alle porte di Roma, chiese all'apostolo San Jacopo la sua protezione, ricordando come in simili circostanza, anche il re Ramiro di Spagna fosse ricorso all'aiuto del Santo.
    Pistoia non venne invasa e, in segno di gratitudine per la grazia ricevuta, i pistoiesi elessero San Jacopo a loro patrono e gli edificarono una chiesetta entro il primo cerchio di mura; esse fu costruita nelle vicinanze di un fortilizio della città e fu chiamata San Jacopo in Castellare.
    Nei secoli successivi il vescovo Atto, che era succeduto al vescovo Ildebrando dei conti Guidi nel governo della diocesi, chiese al vescovo di Compostela (città spagnola della Galizia) una piccola parte della reliquia del corpo del santo. Ranieri, che si trovava come canonico della cattedrale di Santiago, accordò la reliquia (un frammento di osso del cranio del santo) e venne recata con grandi onoranze a Pistoia e deposta in una cappella appositamente costruita nel 1145.
    Fu così che la cappella con apposito altare, dedicato a San Jacopo, diventò subito meta di pellegrinaggi inaspettati. Per tanti devoti, con in programma un pellegrinaggio a Compostela, Pistoia si fece spesso capolinea di partenza. Presso la cappella, infatti, si veniva a chiedere protezione per il lungo viaggio. Al ritorno poi si faceva traguardo d'arrivo, con sosta di doveroso ringraziamento per il buon esito dell'impresa.
    Fra il 1170 e il 1180 gli statuti comunali ricordano una “festa di San Jacopo”.
    Fin da allora, tuttavia, il culto per l'apostolo risultava sotto la tutela non più del vescovo, ma del comune di Pistoia.
    Nel corso del Duecento quest'ultimo adottò San Jacopo come proprio protettore e patrono della città, apponendo la sua immagine sui propri sigilli.
    Il periodo delle solenni celebrazioni religiose iniziava il giorno antecedente quello della festa con un'imponente processione di tutta la comunità; raggiungeva il suo culmine per il 25 luglio, e poi continuava per i successivi otto giorni (“Ottava di San Jacopo”).
    In questo periodo si teneva una grande fiera annuale o “mercato”, che garantiva immunità a chi vi partecipasse, eccetto i criminali ed i banditi. La giornata festiva, caratterizzata durante la mattina da una serie di cerimonie liturgiche molto suggestive in onore del santo patrono, si concludeva nel tardo pomeriggio con una manifestazione concepita come omaggio a San Jacopo: la corsa del “Palio”. Essa prendeva nome dalla lunga pezza di stoffa pregiata (pallio) che ne costituiva il premio. Alla “corsa del Palio” partecipavano cavalli purosangue di razza berbera montati da fantini che spingevano gli animali al galoppo sfrenato lungo un percorso variato durante il tempo. Si trattava perciò di una gara di velocità in lungo, che evidenziava soprattutto le qualità dei cavalli.
    Tra la fine del Settecento e durante l'Ottocento occasionalmente andò ad aggiungersi alla corse del Palio una serie di corse in tondo, lungo il circuito di una piazza, generalmente piazza San Francesco.

    Eventi

    Eventi annuali

    • Giostra dell'orso, tradizione medievale dove in una sorta di palio equestre con tornate si sfidano i rioni cittadini; ogni anno il 25 di luglio. I rioni: Grifone (colori bianco e rosso); Cervo Bianco (verde e bianco); Leon d'Oro (giallo e rosso) e Drago (verde e rosso).
    • Pistoia Blues, rassegna internazionale di musica blues, considerata tra le cinque più importanti in Europa; nata nel 1980 si svolge a cadenza annuale nella seconda settimana del mese di luglio. Diversi artisti celebri hanno onorato la città della loro presenza, tra i quali: Frank Zappa, B.B. King, Deep Purple, Dream Theater, Muddy Waters, Bob Dylan, Stevie Ray Vaughan, John Lee Hooker, Lou Reed e Canned Heat, Carlos Santana, Steve Vai, Joe Satriani, Ray Charles, Patti Smith, Joe Cocker, Robert Plant, The Doors, Chickenfoot, Joss Stone, PFM, Porcupine Tree, Gamma Ray, Anathema, David Bowie, Skunk Anansie.
    • Pistoia - Dialoghi sull’uomo , festival di approfondimento culturale dedicato all’antropologia e alla sociologia del presente. Diretto da Giulia Cogoli, è nato nel 2010 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e del Comune di Pistoia. Ogni edizione si svolge nell’ultimo fine settimana di maggio ed è dedicata ad un tema specifico trattato da sociologi e antropologi, ma anche da scienziati, filosofi, scrittori, registi, artisti italiani e stranieri. La quinta edizione, dedicata al tema "Condividere il mondo. Per un'ecologia dei beni comuni", si è svolta dal 23 al 25 maggio 2014.

    Altri eventi
    • Festa della Spiga: celebrazione ideata da Niccolò Puccini che si tiene ogni 200 anni. L'ultima celebrazione risale all'anno 2000.
    • Settimana sociale italiana del 1907 (prima edizione) e Settimana sociale 2007 (In ricordo del centenario dell'iniziativa).
    • Tappa Festivalbar 2002 e Festivalbar 2003.
    • Dal 21 settembre 2013 al 29 settembre 2013 nella città, come a Firenze, Lucca e Montecatini Terme si sono svolti i Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013.

    Persone legate a Pistoia
    • Meo Abbracciavacca, poeta
    • Paolo Albani, scrittore e direttore della rivista letteraria Tèchne
    • Giovanni Antonelli, religioso e matematico.
    • Odoardo Baldi, fantino.
    • Silvia Baldi, calciatrice.
    • Louisa Grace Bartolini, donna di cultura di origine irlandese, autrice di poesie e poemi
    • Sigfrido Bartolini, pittore ed incisore.
    • Enrico Betti, matematico e senatore.
    • Claudio Bigagli, attore.
    • Serafino Biagioni, ciclista, maglia gialla al Tour de France 1951.
    • Piero Bigongiari, letterato.
    • Mauro Bolognini, regista.
    • Luca Boschi, giornalista e fumettista.
    • Luca Bracali, fotografo e viaggiatore.
    • Lola Braccini, attrice e doppiatrice
    • Francesco Bracciolini, nobile, letterato e autore di poemi eroicomici.
    • Kobe Bryant,cestista statunitense.
    • Margherita Buy, attrice.
    • Antonio Cammelli, poeta e scrittore - detto Il Pistoia
    • Enzo Capecchi, partigiano.
    • Giosuè Carducci, poeta e scrittore.
    • Stefano Carobbi, calciatore.
    • Catilina, politico romano morto a Pistoia.
    • Luca Cellesi, vescovo di Martirano.
    • Carlo Chiti, ingegnere.
    • Vannino Chiti, politico, presidente della regione Toscana, ministro e parlamentare della Repubblica Italiana.
    • Sebastiano Ciampi, presbitero e filologo.
    • Silvano Ciampi, ciclista.
    • Filippo Civinini, medico e anatomista.
    • Pietro Contrucci Abate,esponente di spicco dei religiosi liberali nella prima metà del XIX secolo. Forte patriota ed animatore del Risorgimento a Pistoia.
    • Maura Del Serra, poetessa e letterata.
    • Ippolito Desideri, gesuita, missionario in Tibet, Tibetologista.
    • Enio Drovandi, attore.
    • Manrico Ducceschi, partigiano operante nella XI zona Patrioti.
    • Agenore Fabbri scultore.
    • Alfredo Fabbri, pittore.
    • Giuseppe Gavazzi, scultore.
    • Maurizio Geri, musicista.
    • Giacinto Gimignani, pittore.
    • Silvano Fedi, anarchico e partigiano.
    • Severino Ferrari, poeta e filologo.
    • Renato Fondi, poeta, giornalista e musicologo.
    • Palmiro Foresi, uomo politico, docente universitario.
    • Niccolò Forteguerri, cardinale, uomo di cultura e legato pontificio nella crociata contro i turchi del 1463.
    • Massimo Freccia, direttore di orchestra.
    • Licio Gelli, Maestro Venerabile della Loggia P2.
    • Gabriele Magni, sportivo.
    • Domenico Manni, nobile, ingegnere idraulico, letterato, Provveditore dell'Opera della Beata Vergine dell'Umiltà.
    • Federigo Manni, nobile, ingegnere, fondatore dell'Accademia dei Risvegliati, comandante delle Guardie Nobili.
    • Vincenzo Manni, nobile, letterato e autore di poesie e poemi.
    • Gianna Manzini, scrittrice.
    • Egle Marini, pittrice
    • Marino Marini, scultore.
    • Alberto Malusci, calciatore.
    • Atto Melani cantante,diplomatico e scrittore.
    • Raffaello Melani, insegnante.
    • Giovanni Michelucci, architetto.
    • Maria Maddalena Morelli (Corilla Olimpica), poetessa.
    • Mauro Nesti, corridore automobilista.
    • Christian Orlandi, attore.
    • Filippo Pacini, anatomista e patologo.
    • Ugo Pagliai, attore.
    • Policarpo Petrocchi, scrittore, filologo e italianista.
    • Leonardo da Pistoia (monaco), monaco e scrittore della corte dei Medici.
    • Leonardo da Pistoia, pittore.
    • Cino da Pistoia, insigne giurista e letterato, contemporaneo e amico di Dante Alighieri.
    • Natale Rauty, storico.
    • Mario Romagnoli, patriota e volontario di guerra pluridecorato. Medico e pioniere della radiologia
    • Dina Romano, (Geltrude Ricci) attrice e doppiatrice
    • Clemente IX (nato Giulio Rospigliosi), letterato e librettista insigne. Ecclesiastico, poi Pontefice tra il 1667 e il 1669.
    • Michelangelo Salvi, storico.
    • Quinto Santoli, storico del Medioevo ed insegnante.
    • Vauro Senesi, giornalista e disegnatore.
    • Arturo Stanghellini, scrittore.
    • Riccardo Tesi, musicista.
    • Atto Tigri, medico.
    • Giuseppe Tigri, abate, scrittore, cultore del territorio e delle tradizioni pistoiesi.
    • Francesco Tolomei, nobile, letterato e storico.
    • Selvaggia dei Vergiolesi, nobile pistoiese di parte ghibellina cantata da Cino da Pistoia.
    • Jorio Vivarelli, scultore.
    • Giovanni Vannucci, sacerdote, teologo

    Edited by PatriziaTeresa - 28/6/2015, 19:33
     
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