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Fermo

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    Fermo

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    - Info -

    Fermo (Firmum Picenum in latino, Φίρμον Πικηνόν in greco) è un comune italiano di 37.834 abitanti, capoluogo della provincia omonima nelle Marche centro-meridionali. È sede arcivescovile.

    Dista circa 6 km dal mare Adriatico, in una zona ad alta concentrazione demografica che include anche i centri litoranei di Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio e la cosiddetta area calzaturiera (Montegranaro, Monte Urano, Sant'Elpidio a Mare).

    Geografia fisica

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    Vista sui Monti Sibillini
    Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.), così denominato sin dal tempo degli antichi Romani probabilmente perché di formazione prevalentemente tufacea (in latino sàbulum = sabbia).
    Il Colle Sàbulo è dominato dalla mole della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta; dista 6 km da Porto San Giorgio e 40 km da Macerata. È praticamente equidistante da Ascoli Piceno (67 km) e da Ancona (68 km). Altre distanze: da Pescara 90 km, da Perugia 160 km, da Roma 250 km, da Bologna 270 km, da Firenze 300 km e da Milano 480 km.

    « situata in un colle di aere saluberrimo, di amenità singolare nel cuor del Piceno, presso al seno Adriatico, non lungi dai monti Appennini »
    (Bolla di papa Sisto V del 24 maggio 1584 per l'elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana)

    La città si presenta oggi divisa in due parti: la parte storica, cresciuta attorno e sulla sommità del colle Sabulo, rimasta quasi intatta nei secoli con il suo splendido aspetto medioevale, ed una parte nuova.

    « Io amo molto Fermo, ... la sorella carnale di Urbino, più bionda, più pingue e di carattere più aperto e dolce ... »
    (Paolo Volponi)

    Territorio

    Il territorio di Fermo include interamente sul versante orientale il territorio di Porto San Giorgio. È delimitato a sud dal fosso San Biagio e dal crinale che attraversa la località Madonna Bruna, ed a nord dal fiume Tenna, con diverse aree oltre il fiume (es. Campiglione, Villa San Claudio).
    Fermo ha 3 km di litorale a sud di Porto San Giorgio (località Marina Palmense) e 4 km di litorale a nord (località Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso).
    Alcune aree comunali sono exclave: Boara (0.3 km²,confinante a nord con Montegiorgio, a sud con Belmonte Piceno e Grottazzolina, e ad est con Magliano di Tenna) e Gabbiano (5 km², confinante a nord con Mogliano e Francavilla d'Ete, a sud con Massa Fermana e ad est con Montegiorgio; sul lato di Mogliano, questa isola geografica confina con la provincia di Macerata).
    Il territorio è punteggiato di abitazioni, secondo l'uso dell'economia agraria mezzadrile, che prevedeva la presenza di una famiglia colonica su ogni appezzamento di terreno anche se formato da pochi ettari.

    Clima

    La posizione ne caratterizza la tipologia di clima temperato caldo mediterraneo.

    Le origini del nome

    Il suo nome sembra derivare dall'aggettivo latino firmus, con il senso di “fedele” oppure “dai certi confini”. Altre ipotesi indicano una provenienza dal sabino Perwom ovvero dall'etrusco Permu, con il significato di “storto”, da porre in relazione con la pianta iniziale della città.

    Storia

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    Centro cittadino
    Scavi archeologici condotti a Fermo, in tre distinte aree, hanno restituito materiale funerario risalente sino ai secoli IX-VIII a.C., appartenente alla tipologia proto-etrusca, tanto che gli studiosi hanno definito l'area di Fermo un'isola culturale villanoviana. Colonia romana nel 264 a.C., Fermo partecipa a varie campagne di guerra, e i suoi abitanti ottengono la cittadinanza romana nel 90 a.C. Annessa al regno longobardo, e poi Libero comune nel 1199, conobbe successivamente l'avvicendamento di diverse signorie. Divenne il centro e il capoluogo della Marca fermana, un'ampia area che si estendeva dal Musone a oltre Vasto (Chieti) e dagli Appennini al mare.

    « ...come un tempo veniva chiamato Fermo Piceno, così in altri tempi la Marca fu detta Fermana, essendo Fermo la prima Città che in questa provincia esistesse »
    (Bolla di Sisto V del 24 maggio 1584 per l'elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana)

    Nel periodo napoleonico, fu capoluogo del Dipartimento del Tronto (uno dei tre dipartimenti in cui erano divise le Marche) e in cui erano comprese anche Ascoli e inizialmente anche Camerino. Gli altri dipartimenti erano quelli del Metauro con capoluogo Ancona e del Musone con capoluogo Macerata.
    Nel 2004 è stata istituita la Provincia di Fermo, con legge parlamentare 147/2004, provincia già esistente fino al 1860 quando fu soppressa con un decreto-legge del Governo Cavour (Ministro degli interni Minghetti), decreto mai convertito in legge, e unita a quella vicina di Ascoli Piceno, benché all'epoca fosse più piccola sia per estensione territoriale, sia per abitanti ed estimo rispetto a quella di Fermo.
    Oggi il territorio circostante, corrispondente più o meno alla Provincia di Fermo, è chiamato "Il Fermano", mentre fino alla metà del Novecento esso era chiamato correntemente "La Fermana", probabilmente derivando dall'antica denominazione della Marca Fermana (fonte: Enciclopedia Treccani, ediz. 1922).

    Monumenti e luoghi di interesse

    Architettura religiosa

    La Cattedrale

    Duomo di Fermo - L'edificio religioso, dedicato a Maria Assunta in cielo, si eleva nella parte più alta della città, presentandosi con il suo prospetto asimmetrico di stile romanico-gotico sul piazzale del Girfalco (punto panoramico). Accanto alla cattedrale ha sede il Museo diocesano.

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    Duomo di Fermo

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    Cavalcata dell'Assunta
    Chiese nel centro storico di Fermo
    • Chiesa del Carmine, con annesso convento, fatta erigere all'inizio del secolo XIV in corso Cefalonia. Le venne attribuito il nome di "Santa Maria Novella della Carità", fu poi dedicata alla Madonna del Carmine. Fu costruita in stile romanico-gotico, del quale rimane ben poco a causa dei radicali cambiamenti apportati nel corso degli anni: nel 1688 venne ampliata, e ammodernata definitivamente nel 1794 dall'architetto Pietro Augustoni.
    La facciata, di stile romanico, è in laterizio e lesene in travertino. All'interno appare molto spaziosa: è divisa in tre navate divise da possenti colonne e da archi a tutto sesto. L'abside è occupata da un padiglione ligneo decorato e dorato di età barocca nel quale è inserito il quadro raffigurante "La Natività" del pittore Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio.
    • Chiesa del monastero delle Cappuccine, in via Lattanzio Firmiano, ai margini delle antiche mura della città.
    • Chiesa della Pietà, già sede della parrocchia di San Matteo, in corso Cefalonia.
    • Chiesa delle Clarisse, con annesso convento di clausura, in via Leopardi.
    • Chiesa della Madonna del Pianto, in via Garibaldi.
    • Chiesa della Madonna delle Grazie, nel largo omonimo.
    • Chiesa di San Domenico, in prossimità di Piazza del Popolo.
    • Chiesa di San Francesco, con annessa parrocchia di Santa Maria delle vergini, in largo Mora; fu costruita sul lato orientale della città tra il 1240 ed il 1425 (completamento del campanile); la facciata fu modificata nel Settecento, mentre il portale è datato 1604; l'interno, di imponenti proporzioni e restituito al primitivo aspetto dai restauri del Novecento, è costituito da tre navate divise da sei grandi pilastri e dall'abside poligonale; nella cappella laterale, dedicata al SS. Sacramento, si trova la tomba di Ludovico Euffreducci del 1527, attribuita ad Andrea Sansovino; il complesso comprende il convento dei Frati Minori Conventuali
    • Chiesa di San Filippo, chiusa dagli anni venti del secolo scorso ed in attesa dei restauri; l'ex Convento dei Filippini è ora sede del Palazzo di Giustizia.
    • Chiesa di San Martino (già Sant'Ignazio), gesuitica, ha all'interno due altari (quello di Santa Francesca Romana e quello della Presentazione della Vergine) disegnati da Andrea Pozzo e realizzati a partire dal 1701. Questi altari costituiscono le uniche opere architettoniche finora conosciute di Pozzo nelle Marche.
    • Chiesa di San Michele Arcangelo, già sede di Insigne Collegiata e di parrocchia, in via Bertacchini.
    • Chiesa di San Pietro, già sede di parrocchia, in via Lattanzio Firmiano.
    • Chiesa di San Rocco, in piazza del Popolo, sotto la parte trecentesca del loggiato.
    • Chiesa di Sant'Agostino, con annesso ex convento, in via Montani. È famosa per avere al suo interno una spina della corona posta sul capo di Gesù prima di essere crocefisso. La spina è racchiusa in un reliquiario molto prezioso per i materiali e le tecniche di costruzione. Si pensa che il reliquiario sia stato commissionato da fra Agostino Rogeroli a Venezia e sia poi giunto a Fermo.
    • Chiesa di Santa Caterina, con annesso convento dei Canonici Regolari Lateranensi, in via Brunforte.
    • Chiesa di Santa Lucia, sede di parrocchia, in via Marconi.
    • Chiesa di San Zenone, la più antica della città, in largo Fogliani.
    • Santuario della Misericordia con annesso convento degli Agostiniani Scalzi, in via Augusto Murri.
    • Oratorio di Santa Monica, in largo Alvaro Valentini.

    Altre chiese nella città di Fermo
    • Chiesa di Cristo Amore misericordioso, nel nuovo quartiere di Santa Petronilla.
    • Chiesa della Madonna del Ferro, nella zona occidentale della città.
    • Chiesa di Sant'Alessandro, presso il Seminario arcivescovile al quartiere Tirassegno.
    • Chiesa di Sant'Antonio di Padova, quartiere Viale Trento/Villa Vitali.
    • Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nella zona Borgo Diaz/Cappuccini.

    Altre chiese nel territorio di Fermo
    • Chiesa dell'Immacolata Concezione, a Ponte Ete.
    • Chiesa dei Sacri Cuori, nell'omonima contrada.
    • Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata, a Campiglione.
    • Chiesa di San Giovanni Battista, a Torre di Palme.
    • Chiesa di San Giovanni Bosco, a Molini di Tenna.
    • Chiesa di San Girolamo, nell'omonima contrada.
    • Chiesa di San Giuseppe artigiano, a Marina Palmense.
    • Chiesa di San Marco alle Paludi, nell'omonima località.
    • Chiesa di San Norberto vescovo, a Lido di Fermo.
    • Chiesa di Santa Maria, a Capodarco.
    • Chiesa di Santa Maria a Mare, nell'omonima località.
    • Chiesa di San Tommaso di Canterbury, a Lido San Tommaso.

    Fontane storiche
    • Diverse sono le fontane storiche presenti a Fermo:
    • Fonte di San Francesco di Paola, all'incrocio tra viale Trento e via Zeppilli;
    • Fonte Fallera (XIV secolo), nell'omonima contrada;
    • Fontana dell'Episcopio (1690), realizzata all'epoca dell'arcivescovo Ginetti, in Via Leopardi;

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    Fontana dell'Episcopato, Fermo
    • Fontana Catalani (1735), in Via Recanati;
    • Fontana Spinucci (1813) non più funzionante, in Via Rialto;
    • Fontana di Porta San Francesco (progetto del 1894); quest'ultima fu aperta in occasione della inaugurazione dell'acquedotto del Polesio (22 agosto 1896) che portava l'acqua a Fermo; l'acquedotto fu poi incrementato nel 1951 dalla conduttura di Pescara di Arquata del Tronto e nel 1981 dell'acqua di Foce di Montemonaco;
    • Fontana del Duomo (1927), al piazzale del Girfalco.

    Parchi
    Un'area verde è collocata presso il Girfalco o Girone, nel punto più alto del colle Sabulo, ove sono presenti il Duomo e la Villa Vinci (dal XVI secolo al 1820 convento dei Cappuccini), con diversi punti panoramici. Un altro parco pubblico si trova all'interno di Villa Vitali, struttura di proprietà comunale in viale Trento. Di più recente istituzione un'ampia area attrezzata, denominata Parco della Mentuccia.

    Architettura civile
    • Complesso Porta San Francesco-Torretta Oraria, dell'architetto fermano Giovanni Battista Carducci
    • Area del Teatro romano, sul lato settentrionale della sommità del colle sabulo
    • Palazzo dell'Università, in piazza del Popolo (sede della biblioteca civica Romolo Spezioli)
    • Palazzo Azzolino, in Corso Cefalonia, dell'Architetto Sangallo il Giovane
    • Palazzo Fogliani, in largo Fogliani
    • Palazzo Vinci, in largo Ostilio Ricci
    • Palazzo Vinci-Gigliucci, sul Girfalco
    • Palazzo Vitali-Rosati, in corso Cefalonia
    • Palazzo Maggiori, in Corso Cavour
    • Palazzo Sassatelli, in Corso Cavour, residenza anche del prefetto di Fermo, è una delle maggiori opere di Pietro Augustoni nelle Marche
    • Torre Matteucci, in corso Cefalonia
    • Villa Vitali, a viale Trento
    • Villa Mancini, prossimità Cappuccini

    Cisterne romane
    Le cisterne romane sono un'opera edilizia ipogea di età augustea (40 d.C.), della superficie di circa 2.000 metri quadrati divise in 30 camere poste su 3 file parallele, realizzate allo scopo di accumulare acqua. Lo stato di conservazione è ottimo e sono tuttora visitabili.

    Piazza del Popolo
    La piazza del Popolo, racchiusa tra due ampie file di logge, è il salotto della città. Sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Priori, sede di rappresentanza del Comune e della pinacoteca comunale. Al suo interno si trova la Sala del mappamondo.

    Teatro dell'Aquila

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    Fermo - Piazza del Popolo, vista
    dalla loggia del
    Palazzo dell'Università

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    Interno del Teatro dell'Aquila
    Il Teatro dell'Aquila, con una capienza di circa 1000 posti, 124 palchi in cinque ordini e circa 350 metri quadrati di palcoscenico, si colloca tra i più imponenti teatri del Settecento delle Marche e dell'Italia centrale.

    Architetture militari
    • Il centro storico di Fermo è delimitato da una cinta muraria quattrocentesca, di epoca sforzesca, in parte ancora visibile, munita di torri rompitratta e porte di accesso; le porte della cinta storica dedicate a Sant'Antonio, Santa Caterina e San Giuliano sono ancora presenti, mentre gli ingressi alla città corrispondenti a Porta San Francesco (detta anche "Porta marina") e Porta San Marco sono state eliminate nell'Ottocento a seguito dell'intervento urbanistico di Giovanni Battista Carducci che ha realizzato la nuova Porta San Francesco a pochi metri di distanza dalla vecchia e Porta Santa Lucia.
    • Il castello di Fermo, invece, è stato abbattuto alla fine del Quattrocento dalla furia popolare che lo vedeva strumento di potere degli Sforza, poi cacciati dalla città. Il Castello sorgeva sulla cima del Colla Sabulo, ove oggi c'è la spianata del Girfalco, che ospita un parco pubblico accanto alla Cattedrale.

    Statue
    La statua più significativa è quella in onore di Sisto V, vescovo di Fermo, sulla loggia centrale del palazzo dei Priori, opera di Accursio Baldi. Altre statue sono dedicate ad Annibal Caro (nel cortile del teatro dell'Aquila) e a Giacomo Leopardi (nella via omonima).

    Musei
    Oltre ai musei, a Fermo sono visitabili le seguenti strutture:
    • le Cisterne romane
    • il Teatro dell'Aquila

    Pinacoteca civica
    La Pinacoteca civica, allestita presso il Palazzo dei Priori, conserva opere di Rubens, Giovanni Lanfranco e Jacobello del Fiore; all'interno della stessa struttura è ospitata la sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni".

    Gli interni del Palazzo dei Priori comprendono la Sala dei ritratti, la Sala consiliare decorata da Pio Panfili nel 1762, le sale di rappresentanza del Comune e la parte più antica della biblioteca.

    Museo diocesano
    Il Museo diocesano, situato accanto al Duomo di Fermo, raccoglie testimonianze artistiche provenienti dell'arcidiocesi di Fermo. La prima sala contiene un messale del XIII secolo, il Messale de Firmonibus miniato nel 1436 da Giovanni di Ugolino da Milano. La sala dell'argenteria contiene due calici di arte gotica, l'ostensorio del cardinale Filippo de Angelis, un tempietto in lapislazzuli. Protagonista delle sale dei paramenti è la casula di San Tommaso Becket. Il museo contiene, inoltre, dipinti del Crivelli e del Pomarancio.

    Musei scientifici di Villa Vitali
    • Museo polare etnografico Silvio Zavatti, unico museo polare artico in Italia
    • Museo di scienze naturali Tommaso Salvadori
    • La meteorite
    • Collezione di macchine fotografiche
    • Museo della pipa

    Ricorrenze
    La ricorrenza di maggior rilievo di Fermo è la festività di Maria Assunta, celebrata il 15 agosto. In tale periodo si svolgevano la Fiera, ed il Palio.

    Persone legate a Fermo
    • Gneo Pompeo Strabone (Firmum, 135 a.C. – estate 87 a.C.) generale romano, padre di Gneo Pompeo Magno.
    • Gneo Pompeo Magno (Firmum, 29 settembre 106 a.c. - Pelusium, 48 a.c.), generale e politico romano.
    • Lucio Taruzio (Fermo, I secolo a.C.) astrologo, matematico e filosofo romano
    • Renier Zen (Venezia? - Venezia 1268) podestà di Fermo, condottiero e doge di Venezia
    • Giovanni della Verna (Fermo 1259 – La Verna 1322) religioso francescano
    • Domenico Capranica (Capranica Prenestina 1400 - Roma 1458) "cardinale di Fermo"
    • Enea Silvio Piccolomini (Corsignano 1405 – Ancona 1464) papa Pio II
    • Galeazzo Maria Sforza (Fermo 1444 – Milano 1476) duca di Milano
    • Oliverotto Euffreducci (Fermo 1473 – Senigallia 1503) condottiero
    • Ludovico Guerrieri Gonzaga (1483-1530), consigliere di Francesco II Gonzaga e luogotenente generale di Federico Gonzaga
    • Vincenzo Guerrieri Gonzaga (1495-1563), cavaliere al servizio di Francesco II Gonzaga e quindi di Federico II Gonzaga
    • Felice Peretti (1521 – 1590) papa Sisto V, già vescovo di Fermo
    • Ostilio Ricci (Fermo 1540 – Firenze 1603) maestro di Galileo Galilei
    • Uberto Maria Visconti (? – Fermo 1648) vice-governatore di Fermo
    • Lorenzo Adami (Fermo, 1630 – 1685) capitano delle guardie e ambasciatore in Svezia della regina Cristina di Svezia
    • Decio Azzolino juniore (Fermo 1623 – Roma 1689) cardinale
    • Romolo Spezioli (Fermo 1642 – Roma 1723) medico
    • Giacomo Rospigliosi, cardinale, governatore pontificio della città da 1668 al 1671
    • Teodorico Pedrini (Fermo 1671 – Pechino 1746) missionario e musicista
    • Alessandro Borgia (Velletri, 1682 – Fermo, 1764) arcivescovo, storico
    • Domenico Spinucci (Fermo 1739 – Benevento 1823) cardinale
    • Chiara Spinucci (Fermo 1741 – Porto San Giorgio 1792) Contessa di Lusazia
    • Giuseppe Giordani (soprannominato Giordanello) (Napoli 1751 – Fermo 1798) compositore
    • Tommaso Bernetti (Fermo 1779 – Fermo 1852) cardinale
    • Andrea Postacchini (Fermo 1781 – Fermo 1862) liutaio
    • Andrea Caraffa (Torri, 1789 – Tivoli 1845) fisico-matematico
    • Giovanni Battista Carducci (Fermo 1806 – 1878) architetto e scrittore
    • Candido Augusto Vecchi (Fermo 1813 – Ascoli Piceno 1869) patriota e storico
    • Ferdinando Bracciforti (Fermo 1827 - Milano 1907) linguista, docente e patriota
    • Francesco Graziani (Fermo 1828 – 1901), baritono
    • Augusto Murri (Fermo 1841 – Bologna 1932) medico
    • Goffredo di Crollalanza (Fermo 1855 – Bari 1905) storico
    • Enrico Ducci (Fermo 1864 – Napoli 1940) matematico
    • Isaia Billé (Fermo 1874 – Fermo 1961) contrabbassista, compositore e pubblicista
    • Raffaello Santarelli (Fermo 1883 – Roma 1939) poeta
    • Umberto Preziotti (Fermo 1893 - Firenze 1976) fondatore dell'Istituto d'Arte di Fermo
    • Giuseppe Pende (Casamassima 1914 - Fermo 2001) artista
    • Franco Matacotta (Fermo 1916 – Genova 1978) poeta
    • Danilo Interlenghi (Fermo 1925) caricaturista
    • Euro Teodori (Fermo 1925 - Monterubbiano 2014) musicista, attore, regista e sceneggiatore
    • Giovanna Bemporad (Ferrara 1928 – Roma 2013) poetessa e traduttrice
    • Luigi Di Ruscio (Fermo 1930 – Oslo 2011) poeta
    • Paolo Concetti (Fermo 1943 – Fermo 2009) storico e filosofo
    • Giancarlo Petrini (Fermo 1945) vescovo
    • Glauco Giostra (Fermo 1952) giurista, membro del CSM
    • Angelo Ferracuti (Fermo 1960) scrittore
    • Lighea (Fermo 1970) cantante
    • Giorgio Montanini (Fermo 1977) attore


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    Vista della città di Fermo



    Edited by PatriziaTeresa - 28/6/2015, 19:36
     
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