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Regione: Marche

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    Marche

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    - Info -

    Le Marche sono una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia Centrale di 1.545.098 abitanti, con capoluogo Ancona e affacciata verso est sul Mar Adriatico.

    L'Appennino umbro-marchigiano segna ad ovest il confine con la Toscana, l'Umbria e il Lazio; a nord la regione confina con l'Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino, a sud con l'Abruzzo.
    Le Marche sono caratterizzate da una vocazione alla pluralità; lo stesso plurale del nome ne sancisce l'unità fondamentale pur nella ricchezza di aspetti locali: la vocazione all'autonomia di ogni zona è paradossalmente il fattore maggiormente unificante. In effetti, la regione si distingue per una forte omogeneità: il paesaggio agrario caratterizzato da piccoli appezzamenti delimitati da querce, derivato dalla mezzadria, il carattere laborioso, temperato e riservato degli abitanti, la dimensione urbana di ogni sia pur piccolo centro abitato, una storia di autonomie parallele, una singolare ricchezza di artisti e studiosi celebri, un modello economico-imprenditoriale (il "modello marchigiano") tipico ed esemplare.

    Geografia fisica

    Le Marche sono collocate sul versante del medio Adriatico e occupano circa 9.365,86 km² di territorio italiano, che si estende tra il fiume Conca a nord e il Tronto a sud; a ovest la regione è limitata dall'Appennino umbro-marchigiano. Essa presenta una forma caratteristica di pentagono irregolare e si sviluppa perlopiù longitudinalmente da nord-ovest a sud-est.

    Colline e montagne

    Le pianure, non rilevabili percentualmente, sono limitate ad una stretta fascia costiera e alla parte delle valli più vicine alla foce dei fiumi. Il territorio marchigiano è dunque interamente collinare e montuoso. In particolare, le Marche sono una delle regioni più collinari d'Italia: le colline comprendono il 69% del territorio (6.462,90 km²) e ben l'82% dei comuni si trova nella fascia collinare.Il restante 31% (2.902,96 km²) del territorio è dunque montuoso. L'Appennino che attraversa le Marche è chiamato umbro-marchigiano, e comprende cinque pieghe, incurvate e parallele, con la convessità diretta verso la costa. La piega occidentale si estende interamente in Umbria, le altre quattro interessano invece il territorio regionale e sono descritte di seguito, da ovest verso est.
    Cecco d'Ascoli, il noto poeta e studioso medievale, rivolgendosi alle Marche, non a caso disse, rivolgendosi alle Marche:

    « O bel paese con li dolci colli... »
    (Cecco d'Ascoli, L'Acerba)

    Le quattro pieghe marchigiane dell'Appennino

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    Monte Vettore: Pizzo del Diavolo.

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    Grotte di Frasassi.

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    I Monti Sibillini visti da Fermo

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    Monte Catria visto da Arcevia

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    Costa alta del San Bartolo: Gabicce.

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    Promontorio del Conero:
    scogli delle Due Sorelle.

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    Gola del Furlo

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    Il lago di Pilato a fine maggio.

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    Monte Grimano Terme, che nel
    referendum 2008
    ha respinto l'aggregazione
    all'Emilia Romagna

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    Mercatino Conca, che nel
    referendum del 2008
    ha respinto l'aggregazione
    all'Emilia Romagna

    La piega centrale dell'Appennino umbro-marchigiano è quella che fa da confine con l'Umbria e che si estende a sud della Bocca Trabaria. Da nord a sud essa comprende i seguenti monti alti più di 1.500 metri: Monte Nerone, Monte Catria, Monte Cucco, Monte Pennino, Monte Fema. Tra il Nerone e il Catria si estende la Serra di Burano. Oltre alla già citata Bocca Trabaria, i passi più notevoli sono quelli di Bocca Serriola, della Scheggia, il Valico di Fossato e il Passo di Colfiorito. La maggior parte dei fiumi della regione nasce da questa piega.
    La piega orientale si estende dalla Gola del Furlo a quella di Arquata, per poi continuare per un breve tratto in territorio prima laziale e poi abruzzese, sino al passo di Montereale. Comprende, da nord a sud, Monte Paganuccio, Monte San Vicino, Monte Letegge e la quinta maestosa dei Monti Sibillini, con il Monte Vettore (2478 m), il massimo rilievo regionale, e numerose altre montagne che superano i 2.000 m. Questa piega è contraddistinta da numerose gole, che i fiumi nati più ad occidente devono attraversare per giungere al mare. I passi più noti sono Passo Cattivo, Forca di Presta e Forca Canapine. Nelle prime due pieghe si trovano importanti complessi carsici, tra cui le notissime Grotte di Frasassi.
    La terza, breve piega ha una forma ellissoidale ed è compresa tra le valli del Musone e del Potenza. Su di essa sorge Cingoli, a 631 m s.l.m.; la cittadina è circondata da colline più basse e domina quasi tutto il territorio marchigiano, meritandosi l'appellativo di "balcone delle Marche". La massima elevazione di questa piega è quella del Monte Acuto (824 m).
    L'ultima piega arriva a lambire il mare ed è costituita dal promontorio del Monte Conero (o Monte d'Ancona), che si protende verso est con le sue alte rupi, a metà della costa adriatica, tra Ancona e Numana. Anche questa piega, come la precedente, ha forma ellissoidale; inoltre ha il versante marittimo molto più ripido rispetto a quello interno.
    A nord del passo di Bocca Trabaria c'è un limitato, ma importante, settore appartenente all'Appennino tosco-emiliano, con il Monte Carpegna, di 1415 m. È marchigiana anche la porzione più settentrionale dei Monti della Laga, che si estende a sud di Arquata del Tronto e dove svetta il Monte Macera della Morte, di 2073 m.

    I monti più alti
    Il massiccio montuoso più elevato della regione, e tra i primi quattro dell'intero Appennino, è quello dei pittoreschi Monti Sibillini, situato a cavallo delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata; si ambientano qui suggestive e antiche leggende, come quella di Guerin Meschino, della Grotta della Sibilla e del Lago di Pilato.
    Qui si erge il già ricordato Monte Vettore (2476 m), il più alto della regione, e numerose altre montagne che superano i 2000 metri:
    oltre i 2400 m: Cima del Redentore (2.448 m), Cima del Lago (2.422 m), Pizzo del Diavolo (2.410 m), tutti nel gruppo del Vettore e circondanti il Lago di Pilato;
    oltre i 2300 m: Punta di Prato Pulito (2373 m), Cima dell'Osservatorio (2350 m), Monte Porche (2333 m), Monte Priora (2332 m);
    oltre i 2200 m: Pizzo Berro (2279 m), Cima Vallelunga (2221 m), Monte Argentella (2200 m);
    oltre i 2100 m: Monte Sibilla (2173 m), Palazzo Borghese (2145 m), Monte Bove (2169 m), Monte Torrone (2117 m, nel gruppo del Vettore), Monte Rotondo (2101 m).

    Al di fuori del gruppo dei Sibillini si ricordano:
    • oltre i 2000 m: Monte Macera della Morte (2073 m), nei Monti della Laga;
    • oltre i 1500 m: Monte Catria (1701 m), Monte Pennino (1.571 m), Monte Nerone (1526 m);
    • oltre i 1400 m: Monte San Vicino (1479 m), Monte Carpegna (1415 m);
    • oltre i 1000 m: Monte della Strega (1276 m), Monte Letegge (1323 m, nella catena orientale), Monte Ascensione (1100 m).

    Coste
    Il litorale, lungo 173 km, ha un andamento rettilineo, con lunghe spiagge sabbiose o ghiaiose.
    La costa bassa è interrotta però dal promontorio del Conero, che divide la costa marchigiana in due tratti con andamento diverso: quello settentrionale è orientato da nord-ovest a sud-est, il meridionale da nord-nord-ovest a sud-sud-est. Monte Conero, il nucleo del promontorio, dà origine ad alte e spettacolari falesie calcaree e rappresenta il punto più alto della costa marchigiana e dell'intero litorale adriatico, con rupi alte più di 500 m a picco sul mare. Il Conero protegge a nord il Golfo di Ancona, nella cui parte più interna è situato il porto di Ancona.
    Altro tratto di costa alta è quello del Monte San Bartolo, nei pressi di Pesaro; il colle dell'Ardizio, invece, a sud di Pesaro, pur essendo vicinissimo al mare, non lo tocca. Altro breve tratto di costa alta si trova nei pressi di Grottammare;Secondo il Ministero della Salute, il 98,2% della costa è balneabile.

    Fiumi e gole montane
    I fiumi hanno carattere torrentizio e sono tipicamente paralleli tra loro, formando quella struttura di valli che spesso è chiamata "a pettine". Raramente i fiumi marchigiani sono affluenti di altri corsi d'acqua maggiori. Altra importante caratteristica è il fatto che essi nascono quasi tutti nella catena appenninica che fa da confine con l'Umbria e che dunque, per giungere al mare, attraversano la catena orientale formando gole pittoresche come quelle del Furlo, di Frasassi, della Rossa, di Pioraco, dell'Infernaccio, delle Fucicchie e di Arquata.
    È marchigiana l'alta valle del fiume Nera, affluente del Tevere e dunque appartenente al versante tirrenico, mentre tutti gli altri fiumi ricadono nel versante adriatico.
    Non sono grandi le differenze di lunghezza tra un fiume marchigiano e l'altro: il più lungo è il Metauro (121 km), seguito dal Tronto (115 km), dal Potenza (95 km), dal Chienti (91 km) e dall'Esino (85 km).
    Il centro di alcune città è attraversato dal corso di fiumi: nei pressi della foce del fiume Foglia sorge Pesaro; il fiume Misa, prima di giungere al mare, attraversa Senigallia; il centro di Ascoli Piceno è circondato da due corsi d'acqua, il Tronto e il Castellano, che ivi confluiscono. Alcune foci di fiumi sono state utilizzate per ricavare dei porti canale, come nei casi di Pesaro, Fano e Senigallia.

    Laghi
    Nelle Marche non ci sono grandi laghi naturali. Nonostante la loro piccola estensione, sono molto interessanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico i due laghi di Portonovo, costieri, e il Lago di Pilato, glaciale, posto a 1.941 m di altezza.

    Clima
    Nella zona litoranea a nord di Ancona il clima è subcontinentale con sbalzi di temperatura da stagione a stagione: estati calde, ma rinfrescate dalla benevola brezza marina, e inverni freddi (a Pesaro la temperatura media di gennaio è di 3,8 °C) con regolari piogge di stagione. A sud di Ancona la subcontinentalità si attenua per lasciare posto a un clima sublitoraneo che assume caratteri più spiccatamente mediterranei nella Riviera delle Palme (a Grottammare la temperatura media di gennaio è di 7,6 °C). Nelle zone montuose vi sono estati fresche e inverni rigidi con ampia possibilità di neve; l'inverno risulta altresì rigido nelle zone collinari interne dove si possono verificare basse temperature. Infatti le Marche sono state una delle regioni italiane più colpite durante la nevicata del 2012.

    Storia

    Civiltà picena

    Le Marche vissero un periodo di unità culturale nell'Età del ferro, quando furono abitate per la quasi totale interezza dai Piceni, con gli importanti centri di Novilara (nei pressi di Pesaro), Ancona, Belmonte Piceno e Ascoli Piceno.

    Invasione gallica e fondazione greca di Ancona

    Nel IV secolo A.C., l'area settentrionale, fino al fiume Esino, venne invasa dai Galli Senoni, mentre i Greci di Siracusa fondarono la colonia di Ancona. La regione visse allora un periodo di dualità culturale ma anche sociale ed economica, ancor oggi rintracciabile nei dialetti locali.

    Periodo romano

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    Scorcio del Monumento Nazionale
    delle Marche, celebrante la battaglia
    di Castelfidardo
    Dopo la battaglia del Sentino, nel 295 a.C., i Galli vennero sconfitti da una coalizione tra Romani e Piceni. Quando gli alleati romani divennero troppo invadenti, con la fondazione di colonie in territorio piceno (la più importante Firmum Picenum, odierna Fermo), i Piceni si ribellarono dando vita ad una Guerra sociale con la quale sconfissero i romani. Due importanti strade collegavano le Marche a Roma: la Flaminia, che arrivava a Fano, e la Salaria, che arrivava a Porto d'Ascoli. Inoltre durante il periodo imperiale, Ancona venne scelta da Traiano come porto di Roma verso oriente, come testimonia anche l'iscrizione dell'arco di Traiano di Ancona, nella quale il capoluogo marchigiano è chiamato accessum Italiae, cioè "ingresso d'Italia".
    Come tutti i territori delle moderne regioni italiane, anche quello marchigiano ebbe nel periodo romano diverse variazioni amministrative. Sotto l'impero di Augusto il sud della regione faceva parte della Regio V, detta Picenum, mentre la parte nord, detta Ager gallicus picenus, era compresa nella Regio VI, che comprendeva anche i territori orientali dell'attuale Umbria. Con la riorganizzazione amministrativa di Diocleziano, tutto il territorio delle attuali Marche era riunito nella Flaminia et Picenum, che comprendeva anche la Romagna. Questa provincia venne suddivisa sotto l'impero di Teodosio I in due circoscrizioni: le Marche settentrionali, dette Picenum Annonarium, formarono con la Romagna la Flaminia et Picenum Annonarium, mentre il sud della regione costituì il Picenum Suburbicarium. Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, le Marche, dopo aver fatto parte del regno di Odoacre, entrarono nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente come il resto d'Italia, mentre il vecchio nome "Piceno" si perde.

    Alto Medioevo

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    Ancona e il suo porto

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    Ancona: il duomo di San Ciriaco

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    Pesaro: il Palazzo Ducale

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    Urbino

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    Macerata

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    Fermo: duomo

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    Ascoli Piceno

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    Fano: Arco di Augusto

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    Jesi

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    Fabriano: piazza del Comune

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    Tolentino: basilica di San Nicola

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    Senigallia: la Rotonda
    Nel Medioevo, in seguito all'invasione dei Longobardi, il territorio regionale si ritrovò spezzato: da una parte le città costiere del nord della regione fino ad Ancona costituirono la Pentapoli, sotto la giurisdizione dell'Impero Romano d'Oriente, mentre il sud delle regione e la parte nord dell'Abruzzo (odierne province di Macerata, Fermo, Ascoli, Teramo e Pescara) furono conquistati dai Longobardi che istituirono la Marca fermana, la quale confinava ad ovest con il Ducato di Spoleto e a sud con il Ducato di Benevento, anch'essi di istituzione longobarda. La presenza dei Longobardi ha lasciato notevoli vestigia, come ad esempio la necropoli a Castel Trosino sulla via Salaria.
    Successivamente l'intero territorio regionale viene unificato e prende il nome di Marca di Ancona (chiamata anche Marca Guarnierii), indicata sulle antiche carte con il nome di Marca Anconitana olim Picenum. Il termine marca, o meglio "marka", introdotto dai Longobardi, deriva dal germanico e significa "territori di confine" del Sacro Romano Impero. Il governatore inizialmente aveva sede ad Ancona, poi, quando questa città si svincolò dal controllo dello Stato della Chiesa, si spostò a Fermo che era la seconda città della regione per importanza politica.

    Età comunale
    Si ha un quadro molto chiaro della situazione regionale nel XIV secolo grazie alle Costituzioni egidiane, che servono ad identificare i confini della Marca, in pratica coincidenti con quelli attuali; si elencano anche le cinque città maggiori (Urbino, Ancona, Camerino, Fermo, Ascoli) e le città grandi (tra cui Pesaro, Fano, Fabriano, Jesi, Recanati, Macerata).
    In epoca comunale fiorirono i comuni di Pesaro, Fano, Ancona, Jesi, Fermo e Ascoli Piceno. In particolare la Repubblica di Ancona ebbe momenti di splendore artistico e culturale grazie ai suoi rapporti marittimi con l'Oriente; è infatti una delle repubbliche marinare il cui stemma non compare nella bandiera della marina militare.

    Rinascimento
    Durante il Rinascimento il Ducato di Urbino fu celebre in tutta Europa, un vero e proprio faro dell'arte e della cultura italiana. Altre città sede di signorie importanti economicamente e culturalmente sono state Camerino, Fano, Pesaro, Senigallia, Fabriano e San Severino Marche. Ancona mantenne invece il suo regime repubblicano, come le altre città marinare italiane.

    Periodo pontificio
    Tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento le città marchigiane entrarono nello Stato della Chiesa, che, come tutti gli stati regionali italiani, annullò le entità politiche più piccole. Seguì un periodo di recessione, condiviso da gran parte d'Italia, rischiarato solo dal pontificato di Clemente XII che nel Settecento tracciò la strada oggi detta Vallesina e diede respiro all'economia regionale dichiarando Ancona porto franco.

    Evo contemporaneo
    Con l'arrivo delle truppe francesi, le Marche si diedero ordinamento repubblicano costituendosi in Repubblica Anconitana, poi assorbita dalla Repubblica Romana. Durante il periodo risorgimentale le Marche parteciparono alle lotte per l'unificazione con i moti di Macerata e con l'eroica resistenza di Ancona durante l'assedio austriaco del 1849, in contemporanea con Roma e Venezia. La battaglia finale dell'unificazione italiana si combatté nelle Marche: celebre è la battaglia di Castelfidardo, che permise l'unione dei territori conquistati da Garibaldi al sud con quelli redenti da Vittorio Emanuele II al nord.
    Nella storia più recente si ricorda la Settimana rossa, la Rivolta dei Bersaglieri, e la partecipazione alla Resistenza, tra le più massicce e popolari d'Italia.

    Variazioni territoriali recenti
    Fino al 2009 la regione includeva il territorio dell'alta valle del fiume Marecchia, già parte del Ducato di Urbino (fin dal XV secolo) e la cui appartenenza alla delegazione di Urbino e Pesaro fu confermata da Pio VII con motu proprio il 6 luglio 1816. Nel 2009 esso venne però distaccato dalle Marche a seguito di un referendum a favore dell'entrata nella Regione Emilia-Romagna e, a seguito dell'esito positivo di quest'ultimo, aggregato alla stessa. Le Marche proposero ricorso alla Corte costituzionale, ritenendo che il parlamento avesse indebitamente ignorato il parere negativo della regione; nel luglio 2010 la Corte si pronunciò sul ricorso giudicandolo infondato.I dati riguardanti il turismo nelle Marche indicano un aumento costante anno dopo anno. Nel 2007 si sono registrati più di 2 milioni di arrivi (1.820.473 italiani e 349.898 stranieri) e 12 milioni e mezzo di presenze.
    Diciassette sono le bandiere blu assegnate ai comuni della costa, diciannove quelle arancioni assegnate dal Touring Club Italiano ai comuni montani e dell'entroterra; ventidue borghi inoltre rientrano nell'"Associazione dei borghi più belli d'Italia". Inoltre quasi il 10% della superficie regionale risulta tutelata, tra cui due parchi nazionali, quattro parchi regionali, sei riserve naturali.
    Sino al 2010, lo slogan scelto dalla regione Marche per la promozione turistica era Le Marche: l'Italia in una regione, tratto dal libro di Guido Piovene Viaggio in Italia del 1957.
    Nel gennaio 2010 è stato prodotto uno spot televisivo e cinematografico della regione dal titolo Marche: le scoprirai all'infinito, in cui Dustin Hoffman legge L'infinito del poeta recanatese Giacomo Leopardi. Lo stesso anno, in occasione di una fiera del turismo a Shanghai, la Rainbow di Iginio Straffi crea un filmato dove le Winx illustrano in 4 minuti risorse turistiche e non della regione; da esso sarà tratto uno spot di 70 secondi trasmesso durante la prima edizione di Carosello Reloaded.
    Le "Marche non ti abbandonano mai" è lo spot di promozione delle Marche interpretato da Neri Marcorè nel 2014.
    La promozione turistica delle Marche punta su sei temi: "Marche in blu", "Made in Marche", "The Genius of Marche", "Spiritualità e Meditazione", "Parchi e Natura", "Dolci colline e antichi borghi".
    Un evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all'innovazione sul tema dell'alimentazione sarà l'Expo 2015, di scena a Milano dal primo maggio al 31 ottobre. Per la regione Marche, Expo 2015 rappresenta la sede privilegiata per valorizzare le eccellenze regionali sotto il profilo enogastronomico, culturale e turistico, e per comunicare le strategie di internazionalizzazione, celebrare l'ambizione per la qualità che caratterizza ogni attività dei marchigiani.

    Località balneari
    • Ancona ( Passetto e loc. Portonovo) - Ancona - Portonovo Bandiera Blu 2014
    • Civitanova Marche ( MC) Bandiera Blu 2014
    • Cupra Marittima (AP) Bandiera Blu 2014
    • Falconara Marittima AN
    • Fano PU Bandiera Blu 2014
    • Fermo ( Loc. Lido, Marina Palmense) Bandiera Blu 2014
    • Gabicce Mare PU Bandiera Blu 2014
    • Grottammare AP Bandiera Blu 2014
    • Marotta PU Bandiera Blu 2014
    • Massignano ( loc. Marina) AP
    • Montemarciano ( Loc. Marina) AN
    • Pedaso (FM) Bandiera Blu 2014
    • Pesaro PU Bandiera Blu 2014
    • Porto d'Ascoli AP
    • Porto Potenza Picena MC Bandiera Blu 2014
    • Porto Recanati MC
    • Porto San Giorgio FM Bandiera Blu 2014
    • Porto Sant'Elpidio FM Bandiera Blu 2014
    • Riviera del Conero (Portonovo - Ancona Bandiera Blu 2014, Sirolo Bandiera Blu 2014 e Numana Bandiera Blu 2014) AN
    • San Benedetto del Tronto AP Bandiera Blu 2014
    • Senigallia AN Bandiera Blu 2014

    Città d'arte
    Notevole è il patrimonio artistico regionale, con opere che vanno dal Romanico al Gotico cistercense, dalla pittura trecentesca a quella rinascimentale di Raffaello, Carlo Crivelli e Lorenzo Lotto. Le città della regione sono ricche di luoghi con atmosfere medievali o settecentesche, oppure hanno il carattere di "città ideali" del Rinascimento, capitali di piccole repubbliche. Nei centri urbani, spesso ancora cinti da mura, si alternano antichi luoghi commerciali e di potere, piazze toccate da antiche vie romane, palazzi di antiche famiglie nobili o luoghi dello spirito e sedi ecclesiastiche.La città di Urbino ,con la sua architettura rinascimentale, è patrimonio dell'umanità, ed insieme ad Ascoli Piceno, con il suo centro storico interamente costruito in travertino, sono tra le mete più visitate.
    • Ancona
    • Arcevia
    • Ascoli Piceno
    • Camerino
    • Fabriano (Città creativa UNESCO)
    • Fano
    • Fermo
    • Fossombrone
    • Jesi
    • Loreto
    • Macerata
    • Offida
    • Osimo
    • Pesaro
    • Recanati
    • Ripatransone
    • San Severino Marche
    • Senigallia
    • Tolentino
    • Urbania
    • Urbino (Patrimonio dell'umanità)

    Borghi più belli d'Italia
    • Cingoli
    • Corinaldo
    • Frontino
    • Gradara
    • Grottammare
    • Macerata Feltria
    • Matelica
    • Mondavio
    • Mondolfo
    • Monte Grimano Terme
    • Montecassiano
    • Montecosaro
    • Montefabbri di Colbordolo
    • Montefiore dell'Aso
    • Montelupone
    • Moresco
    • Offagna
    • Offida
    • San Ginesio
    • Sarnano
    • Treia
    • Visso

    Bandiere Arancioni
    • Acquaviva Picena
    • Camerino
    • Corinaldo
    • Genga
    • Gradara
    • Mercatello sul Metauro
    • Mondavio
    • Montecassiano
    • Montelupone
    • Monterubbiano
    • Offagna
    • Ostra
    • Pievebovigliana
    • Ripatransone
    • San Ginesio
    • Sarnano
    • Staffolo
    • Urbisaglia
    • Visso

    Città murate
    • Arcevia
    • Belforte del Chienti
    • Camerino
    • Corinaldo
    • Corridonia
    • Gradara
    • Jesi
    • Loreto
    • Macerata
    • Montecassiano
    • Montecosaro
    • Montegranaro
    • Montecarotto
    • Montefortino
    • Moresco
    • Morro d'Alba
    • Osimo
    • Serra San Quirico
    • San Ginesio
    • Montefabbri di Vallefoglia

    Castelli e fortezze
    • Castel di Luco, Acquasanta Terme
    • Rocca di Acquaviva Picena
    • Cittadella di Ancona
    • Rocca di Arquata del Tronto
    • Castel Trosino di Ascoli Piceno
    • Forte Malatesta di Ascoli Piceno
    • Fortezza Pia di Ascoli Piceno
    • Rocca Torrione, Cagli
    • Castello Pallotta di Caldarola
    • Rocca di Aiello Camerino
    • Rocca Varano, Camerino
    • Rocca Borgesca, Camerino
    • Castello di Lanciano, Castelraimondo
    • Rocca Malatestiana, Fano
    • Castello di Frontone, Frontone
    • Castello di Gradara
    • Castello di Loro Piceno (detto impropriamente castello Brunforte)
    • Rocca roveresca di Mondavio
    • Rocca feltresca di Monte Cerignone(Pesaro e Urbino), Monte Cerignone
    • Castello di Montefiore, Montefano
    • Rocca di Offagna
    • Rocca Costanza, Pesaro
    • Castello Brancaleoni, Piobbico
    • Castello Svevo Porto Recanati
    • Rocca Ubaldinesca, Sassocorvaro
    • Rocca roveresca, Senigallia
    • Castello della Rancia, Tolentino
    • Rocca di Urbisaglia

    Santuari ed abbazie
    • Abbazia di San Vincenzo al Furlo, Acqualagna
    • Abbazia di Santa Maria di Portonovo, Portonovo - Ancona
    • Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale, Amandola
    • Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio, Amandola
    • Abbazia di Sant'Urbano, Apiro
    • Abbazia di San Michele Arcangelo, Borgopace (frazione Lamoli)
    • Abbazia di Santa Maria in Castagnola, Chiaravalle
    • Abbazia di Santa Maria in Portuno, Corinaldo ( loc. Madonna del Piano)
    • Santuario di Santa Maria Goretti, Corinaldo
    • Chiesa di San Claudio al Chienti, Corridonia
    • Eremo di Santa Maria in Val di Sasso, Fabriano
    • Abbazia di San Biagio in Caprile, Fabriano (frazione Campodonico)
    • Abbazia di San Salvatore in Val di Castro, Fabriano
    • Abbazia di San Vittore alle Chiuse, Genga
    • Santuario della Santa Casa, Loreto
    • Santuario della Madonna delle Grazie, Jesi
    • Santuario della Madonna della Misericordia, Macerata
    • Santuario di Santa Maria delle Vergini, Macerata
    • Santuario di San Giuseppe da Copertino, Osimo
    • Santuario di Campocavallo, Osimo
    • Santuario della Madonna della Rosa, Ostra
    • Abbazia di Santa Maria delle Moie, Maiolati Spontini
    • Abbazia di San Gervasio di Bulgaria, Mondolfo
    • Abbazia dei Santi Benedetto e Mauro, Monsampolo del Tronto (frazione Stella)
    • Santuario del Beato Domenico Spadafora, Monte Cerignone
    • Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti, Montecosaro
    • Santuario Madonna dell'Ambro, Montefortino
    • Abbazia di San Firmano, Montelupone
    • Abbazia di Rambona, Pollenza
    • Abbazia di Santa Maria delle Macchie, San Ginesio (frazione Macchie)
    • Santuario di San Liberato, San Ginesio
    • Abbazia di San Lorenzo, San Lorenzo in Campo
    • Abbazia di Santa Croce al Chienti, Sant'Elpidio a Mare ( fraz. Casette d'Ete)
    • Abbazia di San Lorenzo in Doliolo, San Severino Marche
    • Abbazia di Santa Maria o San Biagio, Sarnano (frazione Piobbico)
    • Abbazia di Santa Croce dei Conti, Sassoferrato
    • Abbazia di Sant'Elena, Serra San Quirico
    • Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant'Abbondio
    • Abbazia di San Pietro al Conero, Sirolo
    • Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, Tolentino
    • Basilica di San Nicola, Tolentino
    • Santuario di Macereto, Visso

    Teatri

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    Museo della fisarmonica
    a Castelfidardo

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    Monumento al pescatore,
    a San Benedetto
    del Tronto

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    Pescherecci a
    Porto Civitanova

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    Pescherecci nel mandracchio
    di Ancona.
    Al centro il Lazzaretto
    • Teatro delle Muse, Ancona
    • Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
    • Teatro dei Filarmonici, Ascoli Piceno
    • Sferisterio, Macerata
    • Teatro Rossini, Pesaro
    • Teatro Sanzio, Urbino
    • Teatro della Fortuna, Fano
    • Teatro comunale, Cagli
    • Teatro Lauro Rossi, Macerata
    • Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano
    • Teatro dell'Aquila, Fermo
    • Teatro Pergolesi, Jesi
    • Teatro Piermarini, Matelica
    • Teatro Apollo, Mondavio
    • Teatro comunale, Montecarotto
    • Teatro la nuova Fenice, Osimo
    • Teatro Flora, Penna San Giovanni
    • Teatro Angel dal Foco, Pergola
    • Teatro comunale, Porto San Giorgio
    • Teatro Mugellini, Potenza Picena
    • Teatro Vaccaj, Tolentino
    • Teatro La Fenice, Amandola
    • Teatro Persiani, Recanati
    • Teatro Bramante, Urbania
    • Teatro Annibal Caro, Civitanova Marche
    • Teatro Serpente Aureo, Offida
    • Teatro Mestica, Apiro
    • Teatro Concordia, San Benedetto del Tronto
    • Teatro delle Energie Grottammare
    • Teatro dell'Arancio, Grottammare
    • Teatro A. Battelli, Macerata Feltria
    • Teatro Feronia, San Severino Marche
    • Teatro L. Mercantini, Ripatransone
    • Teatro dell'Iride, Petritoli
    • Teatro F. Marchetti, Camerino
    • Teatro Apollo, Mogliano
    • Teatro La Rondinella, Montefano
    • Teatro V.Pagani, Monterubbiano
    • Teatro Nicola degli Angeli, Montelupone
    • Teatro La Fenice, Senigallia
    • Teatro La Vittoria, Ostra
    • Teatro Alaleona, Montegiorgio
    • Teatro della Rocca, Sassocorvaro
    • Teatro Misa, Arcevia
    • Teatro della Concordia, San Costanzo
    • Teatro M.Tiberini, San Lorenzo in Campo
    • Teatro Zuccari, Sant'Angelo in Vado
    • Teatro B. Mugellini, Potenza Picena
    • Teatro della Vittoria, Sarnano
    • Teatro Comunale, Treia
    • Teatro Comunale, Chiaravalle
    • Teatro C. Goldoni, Corinaldo
    • Teatro V. Alfieri, Montemarciano
    • Teatro Condominiale La Fortuna, Monte San Vito
    • Teatro P. Ferrari, San Marcello
    • Teatro Cortesi, Sirolo
    • Teatro Comunale Gradara

    Parchi e Riserve Naturali nelle Marche

    Parchi regionali

    • Parco Regionale del Monte Conero
    • Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Frasassi
    • Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello
    • Parco naturale regionale del Monte San Bartolo
    • Parchi nazionali
    • Parco Nazionale dei Monti Sibillini (al confine con l'Umbria)
    • Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (al confine con l'Abruzzo e con il Lazio).
    • Arquata del Tronto è l'unico comune d'Europa racchiuso all'interno di due parchi nazionali: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a sud, ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord

    Riserve naturali
    • Riserva Naturale Gola del Furlo
    • Riserva Naturale Abbadia di Fiastra
    • Riserva Naturale Montagna di Torricchio
    • Riserva Naturale del Monte San Vicino e Monte Canfaito
    • Riserva Naturale Regionale "Ripa Bianca" di Jesi
    • Riserva Naturale della Sentina

    Piste ciclabili
    Corridoio Verde Adriatico

    Personaggi illustri
    Le Marche si distinguono per aver dato i natali a numerosi personaggi illustri e noti a livello internazionale, anche al di là dei loro specifici settori. Essi hanno lasciato un'importante eredità in campo letterario, artistico, scientifico e musicale. Sono infatti marchigiani:
    • Giacomo Leopardi (1798-1837) di Recanati, il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale;
    • Raffaello Sanzio (1483-1520), il celeberrimo genio urbinate che fu uno tra i maggiori interpreti del Rinascimento;
    • Gioachino Rossini (1792-1868), di Pesaro, uno dei più grandi operisti della storia della musica;
    • Bramante (1444-1514), tra i principali artisti del Rinascimento, nato a Fermignano (poco lontano da Urbino);
    • Gentile da Fabriano (1370-1427), una delle figure più rappresentative del Gotico internazionale;
    • Maria Montessori (1870-1952), di Chiaravalle, nota per il suo rivoluzionario metodo didattico, usato in migliaia di scuole in tutto il mondo;
    • Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736), di Jesi, celebre compositore;
    • Gaspare Spontini (1774-1851), di Maiolati (oggi denominata in suo onore Maiolati Spontini), celebre compositore;
    • Ciriaco d'Ancona (1391-1452), padre dell'Archeologia;
    • Beniamino Gigli (1890-1957), di Recanati, uno dei più celebri cantanti d'opera del XX secolo;
    • Padre Matteo Ricci (1552-1610), di Macerata, tra i più grandi divulgatori della cultura occidentale in Cina e studioso della civiltà orientale;
    • Pio IX, (1792-1878) di Senigallia, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano.

    Edited by PatriziaTeresa - 28/6/2015, 19:36
     
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