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Roma

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    Roma

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    - Info -

    « Sole divino […] possa tu non vedere nulla più grande di Roma »
    (Quinto Orazio Flacco, Carmen saeculare, 17 a.C.)

    Roma è la capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio; in virtù del suo status di capitale del paese, è amministrativamente un comune sui generis disciplinato da una legge speciale. Per antonomasia, è definita l'Urbe e Città eterna.

    Con 2.874.038 abitanti è il comune più popoloso d'Italia e il quarto dell'Unione europea, mentre con 1 287,36 km² è il comune più esteso d'Italia e tra le maggiori capitali europee per ampiezza del territorio.
    Fondata secondo la tradizione il 21 aprile 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi, e del Regno d'Italia (dal 1871).
    Nel mondo artistico occidentale vanta una situazione di eminenza che si sviluppa quasi ininterrottamente dal 200 a.C. al 1700 avanzato. Il suo centro storico delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
    Roma, cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo a ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati.

    Geografia fisica

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    Veduta panoramica di Roma dalla cupola di San Pietro


    Roma sorge sulle rive del fiume Tevere; l'abitato originario si sviluppò sulle colline che fronteggiano l'ansa nella quale sorge l'isola Tiberina, il solo guado naturale del fiume.

    Territorio

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    I sette colli e il Septimontium
    Il territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la maggior parte paludose e inadatte all'agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio: si estende su una superficie di 1 285,31 km² ed è il più vasto d'Italia e uno dei più estesi tra le capitali d'Europa. Roma amministra un'area che per dimensione è grande, all'incirca, quanto la somma dei territori dei comuni di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania ed è superiore a quella di comuni come New York, Mosca, Berlino, Madrid e Parigi.
    La densità abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale: Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna.
    Roma, inoltre, è la città italiana con il più alto numero di comuni confinanti: 29 comuni italiani più l'enclave della Città del Vaticano, per un totale di 30 territori limitrofi.
    Il territorio su cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l'area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600.000 e 300.000 anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell'area. Successivamente l'attività fluviale del Tevere e dell'Aniene contribuì all'erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale.

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    I pini domestici, alberi
    dominanti in città,
    a Villa Doria Pamphili
    Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane, i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un'isola fluviale (l'isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.

    Orografia

    Il nucleo antico della città è costituito dagli storici sette colli: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Viminale, Esquilino e Celio. Il centro storico comprende anche i colli Gianicolo, Pincio e Vaticano, oltre ai rilievi artificiali di Testaccio e monte Giordano. Fuori dalle Mura aureliane si estendono colline più alte, fra cui monte Mario (139 m), monte Antenne, i monti Parioli, Montesacro e Monteverde.

    Idrografia

    La città, oltre che dal Tevere, è attraversata anche da un altro fiume, l'Aniene, che confluisce nel Tevere nella zona settentrionale dell'odierno territorio urbano.Il Municipio Roma X si affaccia sul mar Tirreno (Roma è il comune costiero più grande in Europa, con circa 20 km di costa), il Municipio Roma XV sui laghi di Bracciano e di Martignano (con la sua exclave di Polline Martignano, nel parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano - Martignano).

    Clima

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    Monte Mario, sede di una
    delle stazioni
    meteorologiche di Roma
    Secondo la classificazione dei climi di Köppen, Roma appartiene alla fascia Csa, ossia al clima temperato delle medie latitudini, con estate calda.
    La città gode di un tipico clima mediterraneo, particolarmente mite e confortevole nei periodi primaverili ed autunnali.
    Le stagioni più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di novembre e aprile. L'estate è calda, umida e tendenzialmente siccitosa, mentre l'inverno è generalmente mite e piovoso, ma con notevoli e improvvisi picchi di freddo, e rari fenomeni nevosi di una certa consistenza. In generale, il clima è spesso ventilato, con una prevalenza di venti settentrionali, come la tramontana e il grecale, e occidentali, come il maestrale, il libeccio e il ponentino, così chiamato perché proveniente dalla zona a ponente della città.

    Fauna

    La città eterna ospita anche migliaia di residenti non umani con 2 ali o 4 zampe. Tipici della zona del Colosseo, per esempio, sono i gatti, dichiarati dal 2001 «patrimonio bioculturale di Roma» (unico esempio in Italia di un provvedimento del genere). I circa 300.000 gatti romani, di cui circa 120.000 vivono nelle case e i restanti randagi in circa 400 colonie feline come habitat libero (previsto dalla Legge numero 281 del 1991 e dalla Legge Regionale numero 34 del 1997),fanno la felicità delle cosiddette gattare, termine che viene usato per quelle persone, di solito donne, che accudiscono i mici di strada.

    I cieli romani sono molto affollati:
    in autunno arrivano gli storni, stimati in addirittura 5 milioni di esemplari. L'urbe è la città italiana con il maggior numero di questi volatili, che sono a Roma da molto tempo: dall'inverno del 1925 quando, a causa della distruzione delle zone umide circostanti la città, iniziarono a colonizzare l'ambiente urbano, con pochi predatori e meno freddo. I primi "invasero" il cortile di Palazzo Venezia, le fronde di Villa Torlonia e piazza Cavour. Nel 1970 erano presenti a Villa Ada, Villa Pamphilj, in via XX Settembre, in viale Trastevere e lungo la via Appia Nuova. Negli anni ottanta questi uccelli hanno cominciato a riunirsi in dormitori, utilizzando nelle ore notturne i platani presenti lungo la riva destra del Tevere, tra ponte Matteotti e ponte Sant'Angelo.Negli anni duemila gli storni hanno colonizzato i platani di entrambe le rive e nelle stagioni di migrazione causano, con le loro deiezioni, notevoli fastidi.
    per tutto l'anno sono invece presenti piccioni (in colonie sempre più numerose ed invadenti), gabbiani di vari tipi, anch'essi sempre più numerosi, corvi, e anche parrocchetti (pappagalli verdi), anch'essi in colonie sempre più numerose, diffuse e rumorose.
    I sotterranei di Roma sono abitati da pantegane (sempre di più, anche loro, e più sfrontate, visibili anche di giorno lungo i muri, soprattutto vicino al Tevere), pipistrelli, grandi cavallette, rane e rospi. Qualche volpe e alcuni istrici hanno la loro tana sotto villa Borghese. Si tratta in generale di animali che vivono largamente di rifiuti e scarti alimentari, senza competitori biologici e fuori da ogni controllo sanitario.
    E siccome si tratta di Roma, anche il mondo animale ha diritto al proprio spazio archeologico: il Foro di Traiano, nel centro storico, è abitato da una colonia isolata di granchi d'acqua dolce della specie Potamon fluviatile.Tale specie è oggetto di studi di mappaggio genetico da parte della comunità scientifica. Si tratta di una comunità isolata, che manifesta caratteristiche di gigantismo e sembra ambientata da lungo tempo nel sistema fognario del complesso monumentale. Hanno scelto i piccoli canali acquitrinosi del complesso come loro casa e probabilmente la loro presenza è molto antica. Nei mercati traianei, infatti, si vendevano pesci e crostacei e si allevavano gamberi e granchi. Forse questi animali sono sopravvissuti adattandosi alla vita "cittadina" fino in età contemporanea. I Potamon romani sono circa un migliaio.

    Le origini del nome

    Sull'origine del nome Roma sono state formulate diverse ipotesi; il nome potrebbe derivare:
    • da Roma, figlia di Italo (o di Telefo figlio di Ercole), sposa di Enea o di suo figlio Ascanio;
    • da Romano, figlio di Odisseo e Circe;
    • da Romo, figlio di Ematione, che Diomede fece giungere da Troia;
    • da Romide, tiranno dei latini, che espulse gli etruschi dalla regione;
    • da Rommylos e Romos (Romolo e Remo), figli gemelli di Ascanio che fondarono la città;
    • da Rumon o Rumen, nome arcaico del Tevere, avente radice analoga a quella del verbo greco ῥέω (rhèo) e • del verbo latino ruo, che significano "scorrere";
    • dall'etrusco ruma, che significa mammella, e potrebbe quindi riferirsi al mito di Romolo e Remo, oppure anche alla conformazione della zona collinare del Palatino e dell'Aventino;
    • dal greco ῤώμη (rhòme), che significa forza;
    • da Roma, una ragazza troiana che conosceva l'arte della magia, di cui troviamo accenni negli scritti del poeta Stesicoro;
    • da Amor, cioè la parola Roma se letta da destra verso sinistra: l'interpretazione è dello scrittore bizantino Giovanni Lido, vissuto tra il V e il VI secolo.

    Storia

    Età antica

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    David, Il giuramento degli Orazi
    Fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753 a.C., Roma fu retta per un periodo di 244 anni da un sistema monarchico, con sovrani inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente etrusca. La tradizione tramanda sette re: lo stesso Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
    Espulso dalla città l'ultimo re etrusco e instaurata una repubblica oligarchica nel 509 a.C., per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte interne tra patrizi e plebei e da continue guerre contro le popolazioni italiche: Etruschi, Capenati, Falisci, Latini, Volsci, Equi. Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, Osco-Sanniti e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell'Epiro) che le permisero la conquista della penisola italica, dalla zona centrale fino alla Magna Grecia.
    Il III ed il II secolo a.C. furono caratterizzati dalla conquista romana del Mediterraneo e dell'Oriente, dovuta alle tre guerre puniche (264-146 a.C.) combattute contro la città di Cartagine e alle tre guerre macedoniche (212-168 a.C.) contro la Macedonia. Vennero istituite le prime province romane: la Sicilia, la Sardegna e Corsica, la Spagna, la Macedonia, la Grecia (Acaia), l'Africa.

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    Ricostruzione di Roma imperiale
    Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a.C. si registrarono numerose rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e di Ottaviano, che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a.C. divenne princeps civitatis e gli fu conferito il titolo di Augusto. Istituito de facto l'Impero, che conobbe la sua massima espansione nel II secolo, sotto l'imperatore Traiano, Roma si confermò caput mundi, cioè capitale del mondo, espressione che le era stata attribuita già nel periodo repubblicano. Il territorio dell'impero, infatti, spaziava dall'Oceano Atlantico al Golfo Persico, dalla parte centro-meridionale della Britannia all'Egitto.
    I primi secoli dell'impero, in cui governarono, oltre ad Ottaviano Augusto, gli imperatori delle dinastie Giulio-Claudia, Flavia (a cui si deve la costruzione dell'omonimo anfiteatro, noto come Colosseo) e gli Antonini, furono caratterizzati anche dalla diffusione della religione cristiana, predicata in Giudea da Gesù Cristo nella prima metà del I secolo (sotto Tiberio) e divulgata dai suoi apostoli in gran parte dell'impero.
    Nel III secolo, al termine della dinastia dei Severi, iniziò la crisi del principato, cui seguì un periodo di anarchia militare.
    Quando salì al potere Diocleziano (284), la situazione di Roma era grave: i barbari premevano dai confini già da decenni, le province erano governate da uomini corrotti. Per gestire meglio l'impero, Diocleziano lo divise in due parti: egli divenne Augusto della parte orientale (con residenza a Nicomedia) e nominò Valerio Massimiano Augusto della parte occidentale, spostando la residenza imperiale a Mediolanum. L'impero venne suddiviso ulteriormente con la creazione della tetrarchia: i due Augusti, infatti, dovevano nominare due Cesari, a cui affidavano parte del territorio e che sarebbero diventati, successivamente, i nuovi imperatori.

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    La Morte di Cesare
    di Vincenzo Camuccini
    Una svolta decisiva si ebbe con Costantino, che, in seguito a numerose lotte interne, centralizzò nuovamente il potere e, con l'editto di Milano del 313, dette libertà di culto ai cristiani, impegnandosi egli stesso per dare stabilità alla nuova religione. Fece costruire diverse basiliche, consegnò il potere civile su Roma a papa Silvestro I e fondò nella parte orientale dell'impero la nuova capitale, Costantinopoli.
    Il cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero grazie ad un editto emanato nel 380 da Teodosio, che fu l'ultimo imperatore di un impero unificato: alla sua morte, infatti, i suoi figli, Arcadio ed Onorio, si divisero l'impero. La capitale dell'Impero romano d'Occidente divenne Ravenna.
    Roma, che non ricopriva più un ruolo centrale nell'amministrazione dell'impero, venne saccheggiata dai Visigoti comandati da Alarico (410); impreziosita nuovamente dalla costruzione di edifici sacri da parte dei papi (con la collaborazione degli imperatori), la città subì un nuovo saccheggio nel 455, da parte di Genserico, re dei Vandali. La ricostruzione di Roma venne curata dai papi Leone Magno (defensor Urbis per avere convinto Attila, nel 452, a non attaccare Roma) e dal suo successore Ilario, ma nel 472 la città fu saccheggiata per la terza volta in pochi decenni (ad opera di Ricimero e Anicio Olibrio).
    La deposizione di Romolo Augusto del 22 agosto 476 decretò la fine dell'Impero romano d'Occidente e, per gli storici, l'inizio dell'era medievale.

    Età medievale

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    L'incoronazione di Carlo Magno
    Con la fine dell'impero romano d'Occidente, per Roma ebbe inizio un periodo segnato dalla presenza barbarica in Italia e, soprattutto, dall'affermazione della Chiesa (con a capo il Papa), che si sostituì all'impero e gettò il ponte che avrebbe unito l'antichità al mondo nuovo.
    Numerose lotte in ambito cittadino ed europeo non permisero l'instaurarsi di una struttura politica costante a Roma, che passò, così, attraverso varie forme di governo: venne dominata prima dai Goti, successivamente dai Bizantini. In questo periodo è attestata l'esistenza di un ducato romano, che corrispondeva, grosso modo, alla città e al territorio ad essa circostante.
    Nel 756, sconfitto definitivamente il re longobardo Astolfo, Pipino il Breve, re dei Franchi, donò le terre conquistate a papa Stefano II, sancendo la nascita del Patrimonium Sancti Petri, lo Stato Pontificio, di cui Roma divenne capitale.
    La notte di Natale dell'800 papa Leone III incoronò imperatore Carlo Magno nell'antica basilica di San Pietro in Vaticano, istituendo così l'Impero carolingio: Roma non ne fu la capitale (posta ad Aquisgrana), ma funse da centro religioso del nuovo stato teocratico.
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    L'incendio di Borgo
    placato da Leone IV
    (affresco di Raffaello)
    Intorno alla metà del IX secolo, papa Leone IV, dopo l'incursione saracena dell'846, fece fortificare la Civitas Leonina (corrispondente all'incirca alla Città del Vaticano), confermando il potere politico assunto dai pontefici, che venivano protetti dalle famiglie nobili. Anche queste ultime fortificarono le proprie residenze, fino a renderle veri e propri castelli: è il periodo compreso tra il 1100 ed il 1200, periodo in cui Roma allacciò rapporti con i comuni posti nelle sue vicinanze.
    Intorno alla metà del XII secolo i cittadini romani instaurarono il Comune Consolare (che si insediò sul Campidoglio), rivale dell'autorità papale e dell'autonomia dei nobili; in questo periodo Roma si munì di nuovi ed efficienti sistemi di difesa.
    L'era medievale, inoltre, fu caratterizzata dalle lotte tra le famiglie nobili filopapali e quelle filoimperiali, che frenarono lo sviluppo dell'area centrale della città fino al XVI secolo. Roma, centro politico del mondo grazie all'avvento dei Papi, si confermò città pontificia quando Bonifacio VIII, nel 1300, proclamò il primo Giubileo (evento che fece accorrere in città circa due milioni di pellegrini); lo stesso Pontefice, tre anni dopo, fondò lo Studium Urbis.
    Ma quando nel 1309 papa Clemente V si ritirò ad Avignone, Roma fu governata dalle famiglie nobili in continua lotta reciproca: la città subì un'involuzione, e nel Quattrocento registrò appena 20.000 abitanti.
    Il radicale mutamento della Roma medievale fu iniziato da papa Niccolò V, che decise di realizzare ex novo il nuovo centro di Roma, il centro della fede cristiana, diverso da quello pagano dell'antica Roma. Si spostò dal Laterano e concepì l'idea della costruzione della nuova basilica di San Pietro: da quel momento, per circa quattro secoli, Roma fu sotto il completo dominio dei pontefici.

    Età moderna


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    Rudolf Wiegmann, San Pietro
    e Castel Sant'Angelo, 1834
    In seguito alla riforma luterana (1517) e al sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi di Carlo V (1527), fu aperto il Concilio di Trento, terminato nel 1563, che confermò Roma come capitale dello Stato Pontificio, anche se da quel momento la figura del Papa smise di influire sulla politica europea.
    Il periodo successivo al concilio tridentino fu caratterizzato da un rinnovamento urbanistico della città: i nobili e le potenti famiglie cardinalizie abbandonarono i loro palazzi al centro per costruirsi nuove dimore sulle colline; ma il vero artefice della grande opera di modernizzazione architettonica, culturale ed economica della città di Roma, fu papa Sisto V, pontefice per soli cinque anni (1585-1590). Nel 1626 fu inaugurata la nuova basilica di San Pietro in Vaticano, emblema del dominio papale.
    Dominio papale che venne interrotto solamente un secolo e mezzo dopo, quando il 15 febbraio 1798 fu proclamata la Repubblica Romana e fu deposto papa Pio VI. La nuova forma di governo durò appena un anno, tra il malcontento generale del clero e dei romani, ma con l'avvento di Napoleone Bonaparte, Roma entrò a far parte del Primo Impero francese (1808). Lo stesso Napoleone incaricò l'artista Antonio Canova di rammodernare l'antica capitale imperiale: su ordine dell'imperatore corso, inoltre, iniziarono gli scavi archeologici (in particolar modo al Foro Romano) guidati dal francese Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy.
    L'era napoleonica, si concluse con una serie di sconfitte decisive patite dal Bonaparte, tra cui quella nella battaglia di Lipsia (1813) e Waterloo (1815): Roma venne presa da Gioacchino Murat (novembre 1813), ma l'11 aprile 1814 Napoleone liberò papa Pio VII, fino a quel momento tenuto in prigione dai francesi: il Pontefice fece ritorno a Roma, riportando nella capitale il dominio papale e l'entusiasmo della gente.

    Età contemporanea

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    Il Monumento nazionale
    a Vittorio Emanuele II,
    primo re d'Italia,
    visto da
    Piazza Venezia
    « Roma è la sola città d'Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma, dal tempo de' Cesari al giorno d'oggi, è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio; di una città cioè destinata ad essere la capitale di un grande Stato. »
    (Cavour, Discorso al Parlamento di Torino, 25 marzo 1861)
    In seguito al Congresso di Vienna e al ritorno di Pio VII in Roma, la città visse un periodo turbolento, che culminò con la presa dell'Urbe e la fine del potere temporale dei Papi. Nel 1849 fu istituita la Seconda Repubblica Romana, governata da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi; durò poco meno di cinque mesi, a causa dell'intervento dell'esercito francese di Napoleone III comandato dal generale Oudinot.
    Nel 1861, in seguito all'unità d'Italia suggellata da Cavour, ebbero inizio le pressioni del re Vittorio Emanuele II nei confronti di papa Pio IX, invitato ripetutamente a lasciare il proprio dominio temporale. Furono vani anche i tentativi di numerosi patrioti di annettere Roma al Regno d'Italia, e la situazione rimase invariata finché regnò Napoleone III, imperatore francese contrario alla sparizione dello Stato Pontificio. Tuttavia, quando cadde il Secondo Impero nel 1870, l'Italia non ebbe più ostacoli e poté procedere all'annessione dello Stato della Chiesa.
    Il 20 settembre i bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna aprirono una breccia nella cerchia delle mura aureliane, nei pressi di Porta Pia, ed entrarono a Roma: Pio IX fu costretto a ritirarsi; gli vennero concessi solamente il Vaticano, il Laterano e la villa pontificia di Castel Gandolfo. Roma, pertanto, fu annessa al Regno d'Italia, di cui divenne capitale (legge 3 febbraio 1871, n. 33).

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    Anita Ekberg ne La dolce vita

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    La targa dedicata a Fellini
    su Via Veneto,
    ricordo del periodo
    della dolce vita
    In seguito alla cosiddetta età giolittiana, che caratterizzò i primi anni del XX secolo (in cui si alternarono, a più riprese, i governi di Giovanni Giolitti), e alla prima guerra mondiale, conclusasi per Roma e per l'Italia con la vittoria mutilata denunciata da Gabriele D'Annunzio, la città si venne a trovare in un clima di disordini e incertezza politica che, nel 1922, favorì l'ascesa al potere di Benito Mussolini (28 ottobre, la marcia su Roma). Durante il ventennio fascista, Roma fu al centro di una drastica rivoluzione urbanistica voluta e attuata dallo stesso Mussolini: il duce fece abbattere diverse zone, numerosi edifici medievali e seicenteschi, e decretò l'apertura di alcune grandi vie, come via dei Fori Imperiali, viale Regina Margherita e via della Conciliazione (costruita dopo l'abbattimento della spina di Borgo), che unisce Roma con la Città del Vaticano, stato indipendente istituito l'11 febbraio 1929 con la firma dei patti Lateranensi.
    Nacquero, inoltre, nuovi quartieri e nuovi ambienti, come l'EUR (costruito in occasione dell'Esposizione Universale di Roma del 1942, ma mai inaugurato a causa dello scoppio della guerra), la città-giardino Aniene, la città universitaria, il foro Mussolini e Cinecittà, il piccolo Stato indipendente del cinema italiano.
    Nel 1940 l'Italia entrò in guerra; Roma, teatro di attacchi e massacri come quelli avvenuti in via Rasella e presso le fosse Ardeatine, dopo essere stata lasciata dai tedeschi come città aperta, fu liberata dagli Alleati il 4 giugno 1944. Il 19 luglio del 1943 fu oggetto di un duro bombardamento ad opera di forze aeree statunitensi che causò la morte di oltre 3000 persone nei quartieri San Lorenzo, Tiburtino, Prenestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano.
    Cessata la guerra, Roma, in seguito al referendum del 2 e 3 giugno 1946, divenne capitale della Repubblica italiana. Negli anni cinquanta e sessanta la città si sviluppò urbanisticamente e demograficamente e, a partire dal Giubileo del 1950, divenne una delle più ambite mete turistiche trasformandosi, in poco tempo, nella capitale mondiale del divertimento e del cinema, grazie alle numerose pellicole di affermati autori cinematografici.
    Gli anni cinquanta e sessanta sono ricordati come il periodo della dolce vita, raccontata da Fellini nell'omonimo film. Roma, divenuta una delle capitali internazionali del cinema, è frequentata dai più importanti personaggi del jet set internazionale, che si ritrovano nei locali di via Veneto. Nello stesso periodo diventa uno dei centri dell'alta moda italiana, con l'apertura delle boutique delle grandi firme su Via Condotti, Via Borgognona e Via Frattina.
    In questo periodo la città si espanse in modo rapido: furono realizzati nuovi quartieri e le aree periferiche, fino ad allora in aperta campagna, furono urbanizzate. Venne realizzata la nuova stazione Termini e furono costruite nuove infrastrutture (tra cui il primo tratto della rete metropolitana e il Grande Raccordo Anulare) e gli impianti sportivi per i giochi olimpici che Roma ospitò nel 1960. Il 25 marzo 1957, inoltre, furono firmati a Roma i due trattati che istituirono la comunità economica europea e la comunità europea dell'energia atomica; dal 1962 al 1965 nella basilica di San Pietro si svolse il Concilio Vaticano II.
    Oggi Roma, città più popolosa e più vasta d'Italia, funge da centro della vita politica nazionale e centro della religione cattolica; in qualità di città capitale, godrà di speciali poteri amministrativi, trasformandosi da comune in città metropolitana.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    « Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza »
    (Johann Wolfgang von Goethe, Italienische Reise, 1813-1817)

    Roma si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi di testimonianze architettoniche ed urbanistiche di secoli diversi, in una compenetrazione unica e suggestiva che mostra il complesso rapporto che la città ha sempre instaurato con il proprio passato, in un alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza, rinascite e tentativi, in età contemporanea, di ammodernamento del tessuto urbano.

    Architetture religiose

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    Il Pantheon, Santa Maria
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    Casa delle Vestali

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    San Giovanni in Laterano

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    San Pietro in Vaticano
    Le architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del patrimonio monumentale della città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza culturale, sociale ed artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di Roma.
    I più importanti edifici sacri dell'antichità furono i templi: non erano luoghi di raduno per i fedeli, ma ospitavano unicamente l'immagine cultuale della divinità cui erano dedicati. Si ritiene che in tarda età repubblicana Roma avesse circa un centinaio di templi.
    Le chiese cristiane sono diverse centinaia e la loro storia si intreccia con la storia religiosa, sociale ed artistica della città. La cattedrale è la basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro basiliche patriarcali o papali insieme con la basilica di San Pietro in Vaticano, la basilica di San Paolo fuori le mura e la basilica di Santa Maria Maggiore.
    Le quattro basiliche facevano parte del cosiddetto "giro delle sette chiese" che i pellegrini dovevano compiere a piedi ed in un unico giorno. Le altre tre chiese facenti parte di tale itinerario sono la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme e la basilica di San Sebastiano fuori le mura.
    Roma è la città con il maggior numero di chiese al mondo, considerando anche il consistente numero di luoghi di culto protestanti, ortodossi e di altre confessioni cristiane.
    Tra il 1984 e il 1992, nel quartiere Parioli, è stata costruita la più grande moschea d'Europa, che occupa una superficie di 34 000 m²; nel ghetto ebraico si trova il Tempio Maggiore di Roma, completato nei primi anni del Novecento.
    Numerose sono anche le architetture religiose funerarie: a Roma sono presenti circa una sessantina di catacombe, i cimiteri sotterranei cristiani dei primi secoli dopo Cristo; i mausolei, tombe di eccezionale monumentalità, adornavano le vie consolari (in particolar modo la via Appia). Non mancavano sepolcri, ipogei, necropoli e tombe a forma di piramide, sul modello di quelle egiziane.
    I principali cimiteri romani sono il cimitero del Verano, il cimitero comunale e monumentale della città; il cimitero Flaminio, il più grande d'Italia; il cimitero Laurentino, quello di più recente apertura (2002), terzo per grandezza dei cimiteri romani, anche noto come "cimitero di Trigoria"; il cimitero acattolico (o dei protestanti, o "degli inglesi"), istituito nella prima metà del XVIII secolo per la sepoltura degli stranieri praticanti un'altra religione o non religiosi; accanto a quest'ultimo fu costruito, verso il 1947, un piccolo cimitero di guerra riservato ai soldati del Commonwealth morti a Roma.

    Architetture civili

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    Il Colosseo

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    Piazza del Campidoglio

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    Il Quirinale

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    La fontana di Trevi

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    Palazzo della Civiltà Italiana

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    Arco di Costantino

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    Il MAXXI, Museo delle arti
    del XXI secolo, opera di
    Zaha Hadid

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    Il Museo dell'Ara Pacis
    di Richard Meier
    Le architetture civili di Roma consistono in diverse centinaia di edifici e altri monumenti che accompagnano la storia della città da circa 28 secoli: dall'arx Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi signorili dell'età medievale, dalle lussuose ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne che caratterizzano l'EUR e i quartieri più recenti fino alle opere dei più importanti architetti contemporanei realizzate negli ultimi due decenni.
    Piazza del Campidoglio ospita il palazzo Senatorio, sede di rappresentanza del comune di Roma, e palazzo dei Conservatori e palazzo Nuovo, sedi dei musei Capitolini. Molteplici i palazzi storici della città, sede delle famiglie nobiliari, cardinalizie e papali che esercitarono il proprio potere in Roma: tra questi, palazzo Venezia, palazzo Farnese, palazzo Colonna e palazzo Barberini.
    Dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, molti palazzi furono adibiti a sede dei vari organi del governo provinciale, regionale e nazionale, come il palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica; palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica; palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati; palazzo Chigi è sede del Governo italiano; palazzo Valentini, sede della provincia di Roma; palazzo Koch, sede della Banca d'Italia; palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale; palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato; il palazzo di Giustizia (Palazzaccio), sede della Corte Suprema di Cassazione, e i vari palazzi ministeriali.
    Numerose anche le ville e giardini facenti parte in passato di dimore nobiliari, a partire dai giardini urbani di proprietà dei personaggi di spicco della Roma antica (gli horti). Le più grandi ville urbane sono la Villa Doria Pamphilj, Villa Borghese, Villa Ada, Villa Giulia e Villa Torlonia.
    Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è stata sede di centinaia di teatri ed altri edifici ad uso spettacolo, come i circhi (il più celebre il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250 000 spettatori, record tuttora imbattuto) e gli anfiteatri (il maggiore dei quali, il Colosseo, è divenuto simbolo della città ed emblema della cultura mondiale).
    Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno e la fontana delle Naiadi.
    Gli acquedotti furono costruiti in età antica: la loro lunghezza complessiva arrivò a misurare circa 350 km; in età moderna i Papi li fecero restaurare e ne fecero costruire altri; gli ultimi furono costruiti nel corso del Novecento.
    Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le terme di Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito).
    Il Tevere e l'Aniene, i fiumi che attraversano la città, sono scavalcati da più di una trentina di ponti: nell'area urbana, 28 attraversano il Tevere (tra cui il ponte Milvio, il ponte Sant'Angelo e il ponte Sisto), mentre 5 sono stati costruiti per l'attraversamento dell'Aniene, tra cui il ponte Nomentano.
    Tra le architetture contemporanee si possono annoverare l'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano, il MAXXI di Zaha Hadid, il MACRO di Odile Decq e il Museo dell'Ara Pacis e la Chiesa del Giubileo di Richard Meier.

    Architetture militari

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    Il ponte Sant'Angelo
    conduce all'omonimo
    castello

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    La piramide Cestia
    e porta San Paolo
    Le architetture militari di Roma risalgono alle origini mitiche della città, quando Romolo avrebbe innalzato le mura della Roma quadrata, e ricoprirono un ruolo rilevante nell'intero arco della storia dell'Urbe, determinandone lo sviluppo e la difesa.
    Roma è l'unica capitale europea ad avere conservato quasi interamente il circuito delle sue mura, che possono essere suddivise in sei distinti sistemi difensivi (dalle mura romulee alle mura serviane, dalle mura aureliane alle mura leonine, dalle mura Vaticane alle mura gianicolensi).
    La principale cerchia muraria della città, fatta costruire da Aureliano, presentava 16 porte, la maggior parte delle quali coincideva con una via consolare: tra le altre, porta San Sebastiano, porta San Paolo, porta del Popolo e porta Pia.
    Altra immagine caratteristica di Roma, soprattutto in epoca medievale, erano le torri e i castelli, dimore delle potenti famiglie baronali che spadroneggiavano in città tra il X e il XIV secolo: Gregorovius affermò che nel Medioevo Roma contasse circa 900 torri, la maggior parte di esse abbattuta nella seconda metà del Duecento; numerosi castelli sono, invece, sopravvissuti e caratterizzano il paesaggio dell'agro Romano.
    Dopo l'unità d'Italia, la città venne protetta con un campo trincerato composto da quindici forti e quattro batterie che formavano un anello di circa 40 km intorno all'abitato.

    Altro

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    Piazza di Spagna

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    Piazza Navona

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    Piazza San Pietro
    e il colonnato
    del Bernini

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    Colonna di
    Marco Aurelio,
    Piazza Colonna
    Le principali piazze di Roma, nate durante il Rinascimento o il periodo barocco, tendono a testimoniare la capacità creativa di un ideale di vita armonioso tra esaltazione umanistica e concezione soprannaturale. Tra le più celebri piazze romane, vi sono piazza di Spagna, piazza Navona, Piazza del Popolo, piazza della Repubblica, piazza Venezia, piazza Colonna, piazza Farnese, largo di Torre Argentina, Campo de' Fiori e piazza San Pietro.
    Tra le principali vie del centro cittadino, via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta, che formano il Tridente; via dei Fori Imperiali, già via dell'Impero; via Veneto, resa celebre negli anni sessanta; via dei Condotti, la principale via dello shopping; via Margutta, la via degli artisti; via Nazionale, realizzata dopo l'unità; via della Conciliazione, che collega lo Stato italiano con la Città del Vaticano.
    Roma è la città che conserva il maggior numero di obelischi: molti risalgono all'età imperiale, quando gli obelischi venivano trasportati direttamente dall'Egitto; altri furono realizzati dai romani, che usarono lo stesso granito degli egizi. La maggior parte di essi è stata fatta restaurare da papa Sisto V.
    Fin dall'antichità, strade, piazze ed edifici di Roma sono ornati da statue di vario genere (equestri, statue in piedi, statue sedute, busti). Anticamente ad esse era attribuito quasi un potere mistico, in grado di proteggere il popolo romano e rappresentare il consesso degli dei. Particolari e caratteristiche sono le sei statue parlanti (tra cui Pasquino e la statua del Babuino), attraverso le quali il popolo, in modo satirico e pungente, esprimeva il proprio malumore nei confronti di chi deteneva il potere in città.
    A Roma, nel corso dei secoli, sono state erette numerose colonne, a scopo commemorativo; tra le 14 ancora esistenti vi sono la colonna di Marco Aurelio e la colonna di Traiano. Tra i principali colonnati della città, il più noto è probabilmente quello realizzato da Bernini nel Seicento.

















    Siti archeologici

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    Il Foro Romano

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    Le terme di Caracalla

    Per la sua vastità di siti e reperti archeologici, Roma è un vero museo a cielo aperto.
    La culla della storia di Roma è il Palatino, sotto il quale si trovano il Foro Romano, i Fori Imperiali e i Mercati di Traiano, i centri della vita politica, economica, religiosa e sociale del mondo antico.
    A non molta distanza si trova il Colosseo, il monumento simbolo dell'antica Roma; sul vicino colle Oppio si trovano i resti della Domus Aurea, la casa d'oro di Nerone.
    Procedendo da piazza Venezia verso il Tevere si trovano la Crypta Balbi (parte dell'antico teatro di Balbo), il teatro di Marcello con i templi dell'area di Sant'Omobono e l'area sacra di largo di Torre Argentina (dove fu ucciso Cesare).
    Altri siti archeologici presenti in città sono la basilica sotterranea di Porta Maggiore, le terme di Caracalla, il mitreo di San Clemente, l'Auditorium di Mecenate e le case romane del Celio, sottostanti la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.
    Fuori dal centro abitato, si trovano gli scavi di Ostia; il mausoleo di Cecilia Metella, il Castrum Caetani, il sepolcro degli Scipioni e la villa dei Quintili sull'Appia Antica; la villa di Livia a Prima Porta; l'area archeologica di Veio, con il santuario etrusco dell'Apollo e il parco delle Tombe della via Latina.

    Aree naturali

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    Il Giardino del Lago e il tempio di Esculapio di Villa Borghese

    Con circa 52.000 ettari di aree agricole, Roma è il comune più verde d'Europa. Oltre alle ville storiche sono presenti numerose altre aree verdi, nonché terreni dedicati all'agricoltura nelle zone più periferiche. Le aree protette coprono complessivamente 40.000 ettari e sono una realtà recente, cominciata con l'istituzione del Parco regionale urbano del Pineto nel 1987 e di quello dell'Appia antica l'anno successivo; nel 1997 nacque l'ente regionale Romanatura, che aumentò notevolmente il numero di zone protette.
    La vasta area rurale, in parte pianeggiante ed in parte collinare, che si estende attorno alla città di Roma viene definita agro romano, che si differenzia dalla campagna romana in quanto contenuto nel territorio comunale.Ricadono all'interno del territorio comunale di Roma alcuni parchi regionali e riserve naturali, tra cui il parco regionale dell'Appia Antica, la riserva naturale della Marcigliana, la riserva naturale di Decima-Malafede, la riserva naturale Litorale romano, la riserva naturale Valle dell'Aniene, la riserva naturale dell'Insugherata e la riserva naturale di Monte Mario e l'area naturale marina protetta Secche di Tor Paterno.Con il nuovo piano regolatore, Roma tende ad aumentare il territorio complessivo destinato al verde fino a portarlo ai due terzi della città. Specifiche aree verdi sono destinate all'orto botanico ed al roseto comunale.Lungo il Tevere è presente l'oasi urbana gestita dal WWF.

    Tradizioni e folclore

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    Trastevere, salita Sant'Onofrio
    Uno dei principali festeggiamenti della tradizione popolare romanesca fu, dal XV al XIX secolo, il carnevale, ripristinato dal comune di Roma, seppur in forma del tutto diversa, nel 2010. Le sue origini si fanno risalire ai Saturnalia dell'antica Roma, caratterizzati da divertimenti pubblici, balli e mascherate. I giochi carnascialeschi si svolsero dal X secolo sul monte Testaccio; qualche secolo dopo, papa Paolo III decise che il carnevale si svolgesse in via Lata, attuale via del Corso. Tra le maschere tipiche del carnevale romano vi sono Rugantino, Meo Patacca e il Generale Mannaggia La Rocca.
    Roma è una città ricca di tradizioni, miti, leggende, costumi e folclore, già a partire dall'antichità e per tutto il Medioevo, età in cui fiorirono molteplici racconti popolari, in cui la sfera religiosa si univa al mondo magico, il sacro si combinava col profano.
    Per le sue peculiari caratteristiche, una delle zone di Roma in cui è ancora possibile rintracciare frammenti e stimoli della cultura popolare è il pittoresco rione di Trastevere, con i suoi stretti vicoli, le trattorie, le chiese medievali e il colle Gianicolo; è proprio a Trastevere che sorge il museo del folklore e dei poeti romaneschi, che ospita documenti della vita quotidiana e delle tradizioni romane, tra cui gli acquerelli di Ettore Roesler Franz sulla Roma sparita.
    Nel quartiere Europa, inoltre, si trova il museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, che raccoglie materiale tradizionale e folkloristico-popolare proveniente da tutta Italia.

    Ricorrenze

    • Natale di Roma, il 21 aprile; è la data in cui, secondo la tradizione, Romolo avrebbe fondato la città (753 a.C.). Il 21 aprile viene festeggiato con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche;
    • 1º maggio, la festa dei lavoratori: i sindacati unitari organizzano un concerto gratuito in piazza di Porta San Giovanni in Laterano, a cui assistono centinaia di migliaia di spettatori;
    • Festa della Repubblica, il 2 giugno; si svolge la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia, presso l'Altare della Patria;
    • Festa de Noantri, si svolge a Trastevere. Si festeggia il primo sabato dopo il 16 luglio in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo.

    Eventi
    Ogni anno la Capitale è protagonista di eventi capaci di attirare diverse centinaia di migliaia di persone, come il Festival Internazionale del Film di Roma, in autunno, con palcoscenico principale presso l'Auditorium Parco della Musica; la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, presso l'Auditorium Conciliazione; l'Estate Romana, che prevede numerose iniziative (eventi artistici, performance teatrali, spettacoli di musica, rassegne di cinema, rassegne a base di reading, letture e concerti, manifestazioni dedicate ai libri e altri eventi); di rilevanza nazionale anche il Romaeuropa Festival, il Biennale d'Arte Internazionale di Roma e il Quadriennale di Roma. Presso la Nuova Fiera di Roma, si svolge il Romics, evento legato al fumetto e all'animazione, annuale fino al 2012 e semestrale a partire dal 2013.

    Simboli

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    La Lupa capitolina
    Altri simboli di Roma, oltre allo stemma comunale, sono la lupa capitolina, statua bronzea raffigurante la leggendaria lupa che allattò i due gemelli Romolo e Remo; il Colosseo, il più grande anfiteatro del mondo romano, riconosciuto, nel 2007, come una delle sette meraviglie del mondo moderno (unica in Europa); il Cupolone, la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano, che domina tutta la città e simboleggia il mondo cristiano. Simbolo della città durante l'antichità era l'aquila imperiale, effigie militare; durante il Medioevo era il leone, animale emblema di supremazia.Il motto della città è SPQR, in latino Senatus PopulusQue Romanus (il Senato e il Popolo romano), che nell'antichità indicava le due classi che erano a fondamento della società romana, quelle dei patrizi e dei plebei.

    Persone legate a Roma
    Re, consoli, imperatori, papi, filosofi, letterati, scrittori, santi, generali, musicisti, architetti, scultori, pittori, attori, religiosi, archeologi, scienziati, conduttori televisivi, politici e tante altre personalità hanno lasciato traccia di sé, materialmente o idealmente, nella plurisecolare storia di Roma, dal leggendario fondatore, Romolo, a Giulio Cesare, il figlio più grande di Roma, da Pietro apostolo, primo Papa, a Cola di Rienzo, l'ultimo dei tribuni, da Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, a Giulio Andreotti, protagonista della scena politica italiana della seconda metà del XX secolo.

    Edited by PatriziaTeresa - 28/6/2015, 20:00
     
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