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Manfredonia

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    Manfredonia

    cDo3ivO

    - Info -

    Manfredonia è un comune italiano di 57.331 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia.

    La città deve il suo nome a Manfredi di Sicilia, figlio dell'imperatore Federico II, che la fondò nel XIII secolo dopo la distruzione dell'antica città di Siponto. Salimbene da Parma sottolineò che il progetto di Manfredi era molto importante e che avrebbe voluto fare di Manfredonia "una delle città più belle del mondo" godendo questa di una posizione strategica, protetta dai monti e posta all'ingresso del Gargano meridionale.La città è nota inoltre per il carnevale sipontino.

    Geografia fisica

    Situata sul golfo omonimo, immediatamente a sud del promontorio del Gargano. È il ventisettesimo comune italiano per estensione territoriale, nonché il sesto più esteso della Puglia.
    Il territorio del comune è caratterizzato sia dalla bassa costa sabbiosa del golfo di Manfredonia, oggetto di bonifica recente, sia per la natura montuosa della parte settentrionale, inclusa nel Parco Nazionale del Gargano. Fino agli anni trenta aveva molte zone paludose interessate poi da bonifiche dell'agro sipontino; ancora presente è però una zona paludosa denominata Lago Salso.
    Il territorio di Manfredonia è stato, nella seconda metà del secolo scorso, protagonista di modifiche riguardanti i confini. Apparteneva al comune di Manfredonia, infatti, la lingua di costa situata immediatamente a nord della città. Oggi questo territorio appartiene amministrativamente al comune di Monte Sant'Angelo nonostante tutta la fascia costiera che si muove da Manfredonia a Macchia (frazione di Monte Sant'Angelo) sia situata a pochi km da Manfredonia e geograficamente si trovi nel cuore del Golfo di Manfredonia. Dunque il territorio comunale di Manfredonia comprende zone distanti svariati chilometri dalla città ma non comprende zone poste nelle sue immediate vicinanze e questo perché, caso molto particolare, la città sorge all'estrema periferia nord del territorio comunale stesso.

    Flora

    Molto diffusi il fico d'India (Opuntia ficus-indica), la ferula (Ferula communis), l'asfodelo (Asphodelus microcarpus), la calendula (Calendula arvensis), la ruchetta selvatica (Diplotaxis tenuifolia), lo zafferano giallo (Sternbergia lutea).

    Storia

    L'antica Siponto

    Numerosi reperti, tra i quali i più significativi sono le stele daunie, lastre funebri scolpite dell'VIII - VI secolo a.C., attestano che la piana a sud del Gargano era abitata sin da epoca neolitica. L'area fu sede di un importante insediamento dauno, Siponto, che in seguito fu ellenizzato, diventando uno dei porti più settentrionali della Magna Grecia. A questo periodo risale la leggenda di una fondazione ad opera dell'eroe omerico Diomede. Conquistata prima dai Sanniti e poi da Alessandro I nel 335 a.C., nel 189 a.C. divenne colonia romana, mantenendo comunque viva la sua importanza strategica e commerciale.
    Sede vescovile dal 465, Siponto fu centro importante tra il IV e il V secolo e vi fu costruita una basilica paleocristiana. A lungo contesa fra Longobardi e Bizantini, fu distrutta da questi ultimi nel VII secolo, durante il regno di Costante II. Ricostruita fu brevemente possedimento saraceno nel IX secolo e divenne sede di una delle 12 contee normanne.
    Siponto subì pesanti distruzioni per i terremoti del 1223 del 1255, in seguito al quale si ebbero probabilmente fenomeni di bradisismo che fecero cadere in rovina la città.

    Fondazione di Manfredonia

    Nel gennaio 1256 il re di Sicilia e principe di Taranto Manfredi giunto a Siponto durante una battuta di caccia sul Gargano, trovò la città distrutta e gli abitanti costretti a vivere in case non più adatte all'uso abitativo, in un'area resa malarica dall'impaludamento. Decise quindi di ricostruire la città due miglia a nord dell'insediamento originario. Le sue intenzioni erano duplici: da un lato, creare uno dei più importanti centri di governo di tutto il Regno, secondo gli evoluti canoni amministrativi ormai consolidati dal padre, l'imperatore Federico II; dall'altro, presidiare il territorio la cui posizione era strategica anche per via della vicinanza all'Oriente bizantino.
    Le conferì il proprio nome in segno di futuro prestigio, onore e potenza. In marzo i lavori vennero affidati al maestro costruttore Marino Capece, che riutilizzò i ruderi della città più antica e organizzò l'importazione via mare dalla Schiavonia di legname, calce, pietre e sabbia. Nel complesso furono impiegati 700 operai e molti buoi. Il 23 aprile 1256, giorno di san Giorgio, fu posata la prima pietra e nel 1257, convocato il Parlamento di Puglia a Barletta, Manfredi ottenne di costruire la nuova città a spese dell'erario reale e della sua cassa privata. Nel novembre 1263 venne consegnato il Datum Orte, ossia l'atto notarile col quale la città veniva ufficialmente riconosciuta. Manfredi successivamente affidò i lavori a suo zio Manfredi Maletta.
    Ai primi del 1258 erano state costruite la metà delle mura che guardano verso il mare e verso l'entroterra, con fortini e baluardi, e la grande torre di San Francesco; la piccola chiesetta della Maddalena e la grande campana il cui suono era percettibile a distanze notevoli, questa serviva in caso di pericolo per chiamare a raccolta i pochi abitanti di Manfredonia. Nel 1264 Manfredi inaugurò solennemente il castello e la città.
    La nuova città ottenne benefici fiscali (franchigie) che la resero un porto franco e la sua popolazione si accrebbe con il trasferimento di abitanti delle vicine città di San Paolo di Civitate, Trani, Carpino, Monte Sant'Angelo, Barletta, Ischitella, Andria e Corato. Sin dalla sua costituzione fu dotata di una zecca che coniò e impresse diverse monete (doppio tarì, dinari d'oro, di rame e di biglione).

    Il periodo angioino

    Con la battaglia di Benevento del 1266, che segnò la morte di Manfredi e il passaggio dei suoi possedimenti a Carlo I d'Angiò, gli angioini completarono il castello sotto la direzione del maestro costruttore Giordano Onofrio e del soprintendente l'architetto Pierre d'Angicourt. Nel 1269 Carlo I confermò i privilegi che Manfredi diede alla città. Il 7 febbraio 1270 iniziarono i lavori del nuovo duomo sotto l'arcivescovo Giovanni VII (Freccia da Ravello).
    Nel 1272 papa Gregorio X visitò Manfredonia ed in questa occasione Carlo dietro consiglio del papa fece collocare una lapide a Porta Puglia e ribattezzò la nuova città col nome di Sypontum Novellum o Sipontum Nova, denominazione che tuttavia non si affermò.
    Il 7 maggio 1273 Carlo I tornato in città, fece costruire a spese della città un ulteriore torrione al lato nord e perfezionare le mura a due ordini, rendendole praticabili con la costruzione di una strada tra il primo e secondo muro; tra il 1279 ed il 1282 venne completato il castello con bastioni, mura di cinta e fossato.
    Nel 1274 fu terminato il duomo e l'anno successivo riunitosi il parlamento manfredoniano si decise che l'Arcivescovo prendesse possesso del duomo come Pastor Bonus e nella città si stabilì il Magistrato. Dal 1256 molti canonici officiavano a Siponto ed altri a Manfredonia, tale discordia durò fino al 1327.[non chiaro]Carlo II, succeduto a Carlo I, fece erigere altri tre torrioni lungo le mura e alterò il progetto originario del castello di Manfredi con l'utilizzo del sistema francese per avere una migliore difesa.[non chiaro] Nel 1292 Carlo II stabilì i confini della città e sistemò le difese e nel 1299 incominciarono i lavori per la costruzione del porto e dell'episcopio, che sarebbe stato terminato soltanto nel 1316.
    La città perse parte dei suoi privilegi e nel 1300, con il trasferimento a San Severo della sede del Gran Giustiziere, perse anche il titolo di capitale della Puglia (Apuliae caput). Nonostante questo, la città s'avviava a diventare il centro commerciale più importante della Capitanata. L'importanza strategica del porto sipontino è attestata dai numerosi viaggi dei reali angioini: nel 1309 vi si imbarcò Carlo Roberto d'Angiò per occupare il trono d'Ungheria per diritto di successione; il 31 luglio 1333 Carlo Roberto e suo figlio Andrea sbarcarono a Manfredonia e nel 1344, la regina Elisabetta terza moglie di Carlo Roberto s'imbarco per raggiungere Visgrad, in Polonia. Gli Ungheresi si stanziarono a Manfredonia facendo del porto la base delle loro operazioni militari: Luigi I il Grande, re d'Ungheria sbarcò con il suo esercito il 18 settembre 1345 dopo l'uccisione del fratello Andrea.
    Il 6 maggio 1380 il golfo di Manfredonia fu teatro di un'aspra battaglia navale tra le flotte genovese e Veneziana, che vide la prevalenza dei primi, i quali fecero prigioniero l l'ammiraglio della Serenissima, Matteo Giustiniani. Il 13 agosto 1380 moriva a Manfredonia il celebre ammiraglio veneziano Vettor Pisani mentre la sua armata era alla fonda nel golfo di Manfredonia.

    Il periodo aragonese

    Durante il XV secolo gli Aragonesi per uniformarsi ai tempi ed alle nuove tattiche difensive costruirono altre torri. Dal 1424 al 1435, Manfredonia fu concessa in contea a Francesco Sforza.
    Dalla metà del Quattrocento con Re Alfonso la città di Manfredonia iniziò ad impoverirsi caricando gli abitanti di tasse e balzelli; e così gli Aragonesi, Austriaci ed i Borboni. Nel 1444 alla città toccarono le spese dell'incoronazione di Re Alfonso e nel 1459 Re Ferdinando diede in pegno la città con altre città pugliesi ai Veneziani. Nel 1463 la città fu saccheggiata del Re Ferdinando.
    Nel 1503 i francesi occuparono Napoli e molte città del regno. Solo Manfredonia e Taranto rimasero fedeli fino alla fine a Federico d'Aragona. Durante la disputa tra Venezia e e aragona i primi conquistarono i principali porti pugliesi tra cui Manfredonia data in pegno da Ferdinando II d'Aragona.

    Resistenza all'attacco francese

    Manfredonia ospitò Cesare e Guido Fieramosca quando il maresciallo francese Lautrec invadeva il Regno di Napoli. Guido combatteva contro i Veneziani in Puglia dopo che questi stavano riconquistando tutte le città tranne Manfredonia, difesa da Carlotto di Parma detto il Cavaliere, da Alessio Lascari e Pier Luigi Farnese e lo stesso Fieramosca. Tre città resistettero alla Francia: Manfredonia, Gaeta e Napoli. Il Lautrec non riuscendo a conquistare la città operò delle razzie nelle campagne circostanti fino a quando una delle navi che appoggiavano le operazioni francesi venne colpita dai cannoni della Torre di San Francesco. La città di Manfredi, dunque, nel 1528 resistette all'assedio francese e fu conservata all'imperatore Carlo V. Lo stesso imperatore per alleviarla e ricompensarla della fedeltà le riconfermò nel 1533 gli antichi privilegi, esenzioni e gabelle. Sotto Carlo V, la città godette un periodo di felice progresso e benessere.

    Lo sbarco dei turchi

    Pedro Téllez-Girón y de la Cueva fu deposto dal grado di Viceré di Napoli da Filippo III di Spagna. Costui incoraggiò gli Ottomani a venire nel Meridione promettendo loro l'appoggio del popolo napoletano e così questi il 16 agosto 1620, forti di 56 galee comandate da Alì Pascià sbarcarono presso Manfredonia.
    Trovando impreparati i difensori riuscirono in poco tempo a conquistare le mura ed i bastioni, da questi aprirono il fuoco contro il Castello. Le suore dei conventi con gli altri cittadini si rifugiarono nel Castello e dopo aver resistito tre giorni sfiniti dalla fame e senza alcuna speranza di soccorso capitolarono il 18 agosto 1620. Durante l'assalto furono uccisi cinquecento Manfredoniani e settecento ottomani. La città fu selvaggiamente saccheggiata e distrutta, non rimase nulla della splendente città medievale che anni prima valorosamente resistette al Lautrec.
    Il bottino de turchi fu di 36 cannoni di bronzo, tutte le campane delle chiese, una statua d'argento di san Lorenzo Maiorano, oro, argento, vestiti, libri, grano, cereali ecc. Furono distrutti tutti i documenti più importanti della città, fu bruciato il corpo di san Lorenzo Maiorano (rimase solo il braccio destro). Solo la chiesa di San Marco vicino alla Cattedrale rimase leggermente lesionata e funzionò da Cattedrale fino alla costruzione del nuovo Duomo nel 1640. I manfredoniani furono spogliati anche dei loro abiti e maltrattati, molti di essi fustigati, uccisi e condotti schiavi.
    Tra i prigionieri anche la giovine Giacoma Beccarino una bella fanciulla portata in Turchia come dono al Sultano, il quale rimase affascinato dalla bellezza della ragazza. Divenne la sua favorita ed ebbe successivamente da Giacoma l'erede al trono (che morì in età giovane). La Beccarino visse da prigioniera ed inviò alle suore clarisse di Manfredonia, dove anni prima risiedeva, una lettera per sapere notizie sui suoi genitori (morti durante il sacco) e due ritratti: il suo e quello della balia.

    Il Novecento

    Nel 1910, in occasione di un'epidemia di colera, alcuni giovani si riunirono in un'associazione di assistenza, chiamata "Croce Verde", che collaborava con il personale del locale ufficio sanitario. Fu la prima città d'Italia ad essere bombardata da navi austriache durante la prima guerra mondiale, all'alba del 24 maggio 1915. Fu colpita la stazione ferroviaria con 100 bombe. Due lapidi poste una proprio nella stazione e un'altra all'inizio del Corso ricordano l'evento.
    Tra il giugno 1940 e il settembre 1943, Manfredonia fu sede del campo di internamento di Manfredonia che venne allestito nei locali del Macello Comunale della città.
    Nella seconda metà del secolo la città si è ingrandita notevolmente anche per effetto dello sviluppo industriale che l'ha interressata soprattutto in riferimento alla petrolchimica. Nel 2001 l'onorevole Antonio Leone propose la costituzione di una nuova provincia comprendente l'intero Gargano e avente Manfredonia come capoluogo.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architetture militari
    • Castello svevo-angioino-aragonese

    Architetture religiose
    • Cattedrale
    • Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto
    • Abbazia di San Leonardo
    • Chiesa di San Domenico
    • Convento di Santa Maria della Vittoria
    • Chiesa della Sacra Famiglia
    • Chiesa di Santa Maria Regina
    • Chiesa di San Pio da Pietrelcina
    • Chiesa San Carlo Borromeo
    • Chiesa di San Francesco da Paola (Suore della Carità - rettoria)
    • Chiesa del Santissimo Redentore
    • Chiesa dello Spirito Santo
    • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (rettoria)
    • Chiesa di San Francesco d'Assisi (rettoria)
    • Chiesa di Santa Maria del Carmine
    • Chiesa di San Benedetto (rettoria)
    • Chiesa del Sacro Cuore
    • Chiesa di San Matteo (rettoria)
    • Chiesa di Santa Chiara
    • Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Frati minori - rettoria)
    • Chiesa della Beata Vergine Maria Stella Maris
    • Chiesa di San Michele Arcangelo
    • Chiesa di San Camillo de Lellis
    • Chiesa di San Giuseppe sposo della B.V.Maria
    • Chiesa della Santissima Trinità
    • Chiesa del Santissimo Salvatore
    • Chiesa di Santa Maria del Grano e di San Matteo (Borgo Mezzanone)
    • Chiesa del Corpus Domini (Suore discepole Gesù Eucaristico - rettoria)

    Architetture civili
    • Palazzo San Domenico
    • Palazzo Mettola
    • Palazzo De Nicastro
    • Palazzo Delli Guanti
    • Palazzo Celestini
    • Palazzo De Florio
    • Palazzo delli Santi
    • Fontana Piscitelli

    Luoghi di interesse naturalistico
    • Grotta Scaloria
    • Lago Salso
    • Parchi verdi

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    Fuochi d'artificio della
    festa patronale
    Eventi
    • Festa Patronale in onore di San Lorenzo Maiorano, 7 febbraio
    • Festa Patronale in onore di Maria Santissima di Siponto, dal 28 agosto al 1º settembre
    • Carnevale Dauno di Manfredonia
    • Premio di cultura "Hargos Hippium", seconda metà di agosto, si svolge nell'antica basilica di Siponto,intotolata a Santa Maria Maggiore: essa si trova lungo la SS89 verso Manfredonia.
    • Premio internazionale di cultura "Re Manfredi" organizzato dall'associazione ARCADIA Nova
    • Premio internazionale di canto lirico, a cura dell'accademia musicale "Re Manfredi"
    • Premio nazionale di poesia "Città di Manfredonia" patrocinato dal Presidente della Repubblica Italiana
    • Premio "Chiara Lubich-Manfredonia città per la fratellanza universale"
    • Festival canoro nazionale "Una Voce per il Sud", fine luglio
    • Il 1º settembre, festa patronale dei pescatori in onore del loro santo protettore Sant'Andrea. Un notevole numero di pescatori che con i propri pescherecci nel primo pomeriggio accompagnano in alto mare una grande imbarcazione che trasporta la statua del loro santo protettore con le autorità amministrative, politiche e religiose. Alla barca del santo si accoda un'altra grande barca che trasporta la banda musicale che suona per tutto il percorso. La fine ed il ritorno si conclude con la gettata in mare di un'enorme corona di fiori e con gli assordanti fischi di sirene di tutti i pescherecci partecipanti.
    • Nel 2012,nel 2013, ospita la serata conclusiva del Battiti Live, nel Piazzale Silvio Ferri. Indiscrezioni dicono che forse anche per il 2015 la città sarà toccata da questa manifestazione, che già ha riscosso notevole successo di pubblico, proveniente dalle vicine città del Gargano, nelle precedenti edizioni.

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    Carnevale di Manfredonia
    Manfredonia è nota per il suo carnevale, oggi tra i più apprezzati di quelli italiani. Ogni anno nella città pugliese le sfilate dei gruppi e dei carri allegorici richiamano migliaia di visitatori. Fiore all'occhiello del carnevale manfredoniano è la "Sfilata delle meraviglie" che vede la partecipazione delle scuole primarie della città.


    Persone legate a Manfredonia
    • Manfredi di Sicilia (Venosa, 1232 – Benevento, 1266), re di Sicilia dal 1258, nel 1256 ordinò la fondazione della città di Manfredonia alla quale diede il nome.
    • Vettor Pisani (Venezia, 1324 – Manfredonia, 13 agosto 1380), ammiraglio veneziano.
    • Niccolò Perotti (Fano, 1430 – Sassoferrato, 1480), umanista, arcivescovo di Siponto.
    • San Camillo de Lellis (Bucchianico, 1550 – Roma, 1614), religioso e patrono dei malati, degli infermieri e degli ospedali. Visse per qualche anno a Manfredonia dove si convertì e divenne religioso.
    • Celestino Telera (Manfredonia, 1605 – L'Aquila, 1670), monaco.
    • Francesco Paolo Bozzelli (Manfredonia, 1786 – Napoli, 1864), esponente della cultura liberale napoletana. Fu ministro di Ferdinando II delle Due Sicilie.
    • Amedeo Potito (Manfredonia, 1909 - Bari, 1992) presbitero e storico italiano.
    • Juan Vairo (Paranà, Argentina 1932 - Argentina ) calciatore ed allenatore di calcio.
    • Luigi Casalino (Vercelli, 1911 - Manfredonia, 1991) calciatore.
    • Gigi Giuffrida (Manfredonia 1951) - Attore - Regista - Autore - Sceneggiatore - Direttore Accademia Internazionale d'Arte Drammatica "Arengo" • Repubblica di San Marino con l'alto Patrocinio della Segreteria di Stato Cultura e Università.
    • Michele Magno (Manfredonia, 1917 - Manfredonia, 2003), sindacalista e deputato del PCI.
    • Cristanziano Serricchio (Monte Sant'Angelo, 1922 - Manfredonia 2012), è stato un poeta, scrittore e dirigente scolastico italiano. Proposto dalla Regione Puglia per il Premio Nobel per la letteratura 2013.
    • Pino Rucher (Manfredonia, 1924 – San Giovanni Rotondo, 1996), chitarrista ed arrangiatore.
    • Nicola Di Bari nome d'arte di Michele Scommegna (Zapponeta all'epoca frazione di Manfredonia, 1940), cantautore.
    • Matteo Troiano (Manfredonia, 1942), in arte "Pavarotto", comico televisivo.
    • Fabio Mini (Manfredonia 1942) militare e saggista, comandante della missione in Kosovo KFOR dal 2002 al 2003.
    • Lucio Dalla (Bologna, 1943 - Montreux, Svizzera, 2012 ), cantautore, vissuto in gioventù a Manfredonia, di cui gli è stata conferita la cittadinanza onoraria. In una delle sue ultime apparizioni Dalla disse di "sentirsi profondamente manfredoniano". Proprio al grande cantautore, improvvisamente scomparso nel 2012, è intitolato il teatro comunale della città.
    • Pasquale Del Vecchio (Manfredonia, 1965), fumettista.
    • Franco Mancini (Matera, 1968 - Pescara, 2012), calciatore, di ruolo portiere, e allenatore. Ha vissuto a Manfredonia e vi è stato sepolto.
    • Giuseppe Di Bari (Manfredonia, 1969), ex calciatore e dirigente sportivo.
    • Michele Bordo (Manfredonia, 1973), deputato del Partito Democratico.
    • Claudia Potenza (Manfredonia, 1981), attrice cinematografica e televisiva.
    • Ivana Lotito (Manfredonia 1983), attrice cinematografica, diventata famosa grazie al ruolo di Angela nel film "Cado dalle nubi".


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    Vista panoramica dal mare

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    Arcobaleno sulla città



    Edited by PatriziaTeresa - 29/6/2015, 20:07
     
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0 replies since 29/6/2015, 18:51   24 views
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