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Vieste

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    Vieste

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    - Info -

    Vieste (Vìst in dialetto viestano), "La Perla del Gargano", è un comune italiano di 13.601 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.

    Geografia fisica

    È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del Promontorio Garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina. Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte:
    Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
    Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia dalla quale dista 50 km.

    Costa di Vieste
    Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di Pugnochiuso. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici.

    Clima
    Vieste ha un clima di tipo mediterraneo, temperato caldo[3], caratterizzato da piogge non abbondanti (fra i 600 e gli 800 mm annuali), da inverni relativamente miti (9,2 °C in gennaio) e da estati con temperature elevate, ma non torride (in luglio ed agosto la temperatura media è di poco inferiore ai 30 °C). Qui di seguito vengono riportati i valori termici medi rilevati al di fuori dell'area urbana[4]
    Nel territorio comunale è ubicata l'omonima stazione meteorologica, ufficialmente riconosciuta dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, attualmente di tipo automatico DCP.

    Storia

    Preistoria

    I numerosi siti archeologici e i reperti ritrovati in diverse aree nei pressi dell'abitato attestano il popolamento del territorio di Vieste sin dal Paleolitico.
    Sicuramente questo fu dovuto al clima mite, alle diverse sorgenti di acqua potabile, al terreno fecondo con abbondanza di frutta, alla varietà di selvaggina sia stanziale che migratoria e alla ricchezza di pesci nelle diverse insenature lungo la costa.
    Le zone che risultano esser state maggiormente frequentate dall'uomo preistorico sono Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dell'Arciprete e Sfinalicchio.
    Il territorio viestano, ricco di selce permise, all'uomo nella Preistoria, la realizzazione di manufatti litici utilizzati come strumenti per il lavoro, la caccia o la difesa. In contrada Defensola, a circa tre chilometri dal centro abitato, è stata scoperta una miniera di selce, definita una delle maggiori d'Europa.
    Sono inoltre visibili resti di tombe dell'età del ferro nelle vicinanze del castello e sulla punta di San Francesco. Nel territorio comunale, in contrada Molinella, sorgeva anche un dolmen che però è andato irrimediabilmente distrutto. Infatti i reperti archeologici ritrovati nel territorio viestano vengono molto spesso lasciati a sé stessi (se non in alcuni casi addirittura occultati) e questo ne determina il deterioramento e la distruzione.
    Vieste, insieme ad altri territori del Gargano e della provincia di Foggia, fu tra gli ultimi luoghi dove visse l'uomo di Neanderthal.

    Dinastie Reali

    Innumerevoli reperti archeologici testimoniano l'insediamento degli antichi Greci e dei Romani a Vieste.Dopo essere stata amministrata dai bizantini, cadde sotto la dominazione dei longobardi. In epoca normanna e poi sveva si ebbe lo sviluppo urbanistico della città come si vede oggi (Castello). In seguito, finì sotto la dominazione degli Angiò.
    Come altre città pugliesi, fu spesso esposta ad attacchi provenienti dal mare. Si ricordi il pesante saccheggio da parte dei Veneziani nel 1239. Uno dei popoli più pericolosi, per Vieste, erano i Turchi, i quali compirono incursioni anche sanguinarie. Particolarmente grave fu l'episodio di Dragut Rais, che nel 1554 fece decapitare migliaia di viestani. Il fatto è ancora ricordato da una targa presso la cattedrale (pietra di Chianca Amara).
    Entrata stabilmente a far parte del Regno di Napoli e poi delle due Sicilie, fu amministrata dai Borboni fino all'unità d'Italia

    Monumenti e luoghi di interesse
    • La Concattedrale Maria Assunta
    • Il Castello
    • Porta ad Alt
    • Pizzomunno


    Bellezze naturali ed archeologiche
    • Lungo la costa è possibile ammirare alcuni trabucchi, antiche installazioni da pesca provviste di lunghi bracci in legno che sostengono una rete. È questo uno degli elementi storici che distinguono la zona garganica rispetto al resto della Puglia, per avvicinarla tendenzialmente alle province confinanti a nord (coste di Abruzzo meridionale e Molise).
    • I dintorni di Vieste si distinguono per la presenza di diverse attrattive turistiche di enorme interesse geografico e storico.
    • Vieste è sempre stata un punto di riferimento di primo piano per partenza ed arrivo alle Isole Tremiti, situate poco lontano a nord della costa.
    • Vale esattamente lo stesso discorso per la Foresta Umbra, che costituisce un patrimonio biologico inestimabile per l'Italia del Sud.
    • La necropoli paleocristiana La Salata, situata ad est della cittadina, è una delle più antiche e caratteristiche del bacino mediterraneo.
    • Il santuario di Santa Maria di Merino, situato poco lontano.
    • Le grotte scavate dal mare nella roccia calcarea del Gargano, che ha generato delle cavità e formazioni rocciose dalle forme più svariate e bizzarre. Ne è un esempio particolare il Pizzomunno. Lo stesso discorso vale per l'Arco di San Felice, scavato dall'erosione presso la strada per Pugnochiuso a sud di Vieste. Le grotte sono il risultato di fenomeni carsici, ma anche l'azione corrosiva di acqua marina e vento ha dato un contributo importante. Tra le grotte si ricordano la grotta sfondata, quella due Occhi, la grotta Rotonda, dei Pipistrelli, del Serpente, la Viola e la Smeralda.

    Cultura

    Feste tradizionali


    • La festa di S. Maria di Merino, il 9 maggio è una delle più importanti ricorrenze nel panorama locale. Attira ogni anno centinaia di viestani sparsi in tutto il mondo che ritornano al paese per assistere alla processione che partendo dalla Cattedrale, arriva fino al santuario, situato a 7 km circa dal centro abitato. La Madonna, portata solennemente in trono, attraversa il paese fino alla Villa comunale. Qui, dopo aver effettuato il cambio della cassa (viene riposta in un trono più leggero), viene portata a spalla dal popolo per tutti i 7 km fino al santuario. Particolare originale, sta nel fatto che la cassa è costituita in modo da procedere con la Madonna rivolta verso i lati della strada, cosicché, durante il percorso d'andata è rivolta verso il mare e durante il ritorno è rivolta verso i campi, proteggendo, così, le due antiche principali fonti di sostentamento dei viestani. Analoga importanza è data alla festa di San Giorgio, il 23 aprile. La statua lignea del Santo, anch'essa conservata nella Cattedrale, viene portata in processione lungo le strade del paese assieme alle altre statue.
    Fino a qualche decennio fa, la festa era anche l'occasione per la tradizionale frittata che veniva offerta gratuitamente dall'amministrazione comunale ai cittadini e preparata dagli studenti dell'IPSSAR, scuola professionale alberghiera fra le più rinomate della regione. Oggi questa tradizione centenaria è ancora viva, anche se la famosa Collina di S. Giorgio, meta del successivo picnic a base di frittata, è stata soggetta ad urbanizzazione. Durante la festa di S. Giorgio, viene anche effettuata la tradizionale corsa di cavalli, sulla spiaggia di Pizzomunno (o della Scialara). La corsa, priva di sofisticate attrezzature di rilevamento ed affidata ad improvvisati giudici di linea, finisce spesso in bagarre, per l'attribuzione del primo premio. Da ricordare fra i vari "fantini", "Str'sciott", vincitore incontrastato di decine di edizioni negli anni '60 e '70 e Matteo "Cavallo", del quale molti ignorano il vero cognome, detto così, per la sua passione smisurata per i cavalli. Il primo sabato di settembre ricorre la Festa di Santa Maria Stella Maris. In questa terra di pescatori, si guarda Maria "stella del mare" ringraziandola per la stagione di bel tempo e si chiede la benedizione nel ricordo di quanti hanno dedicato e dedicano la loro vita al mare e a protezione continua. La statua della Madonna, dopo la processione nel paese, viene trasportata in barca e i fedeli ed i turisti possono assistere alla cerimonia da terra o da mare. La statua è normalmente collocata in una nicchia scavata nel costone roccioso di fronte al porto. Nove giorni prima della festa viene trasferita nella Chiesa parrocchiale del SS. Sacramento per le celebrazioni liturgiche di preparazione.

    Persone legate a Vieste
    • papa Celestino V (1209 – 1296, catturato a Vieste dopo il "gran rifiuto" citato da Dante nella Divina Commedia.
    • papa Gregorio XIII (1502 – 1585), già vescovo a Vieste.
    • Giulia De Caro, detta Ciulla, (Vieste, 1646 – Napoli, 1697), cantante teatrale citata da Benedetto Croce ne I teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo.[12]
    • Vincenzo Giuliani (Vieste, 1733 – 1799), medico, storico ed archeologo.
    • Lorenzo Fazzini (Vieste, 1787 – Napoli, 1837), fisico, matematico.
    • Gaetano Emanuele Fazzini (Vieste, 1806 – Napoli, 1878), architetto.
    • Francesco Dell'Erba (Vieste, 1866 – Napoli, 1952), scrittore e giornalista.
    • Pier Luigi Torre (Vieste, 1902 – Milano, 1989), ingegnere, progettò la Lambretta, il Savoia-Marchetti S.55 e la prima scatola nera.
    • Domenico Sesta detto Mimmo (Vieste, 29 gennaio 1937 – 5 maggio 2002) è stato un ingegnere italiano. È divenuto famoso per aver fatto fuggire diverse persone da Berlino Est a Berlino Ovest attraverso un tunnel sotterraneo.
    Francesco De Nittis (Vieste, 3 luglio 1933 – 10 marzo 2014), Vescovo, Nunzio Apostolico.
    Diego Abatantuono (Milano, 20 maggio 1955) (nonni paterni di Vieste), attore, comico, sceneggiatore, e conduttore televisivo. Abatantuono è uno dei cognomi più diffusi a Vieste.
    Tommaso Ragno, attore.

    Edited by PatriziaTeresa - 1/7/2015, 11:30
     
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