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Brunico

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    Brunico

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    - Info -

    Brunico è un comune italiano di 16.010 abitanti della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige.

    È il capoluogo comprensoriale storico, culturale, economico e amministrativo della Val Pusteria (Pustertal). Brunico è sede del comprensorio della Val Pusteria.

    Geografia fisica

    Territorio

    Brunico, principale centro della Val Pusteria, è attraversata dalla Rienza (Rienz) e dal suo affluente Aurino (Ahr). Dista circa 35 km da Bressanone (Brixen), 70 km da Bolzano (Bozen) e dal Passo del Brennero (Brennerpass), che segna il confine a nord con l'Austria, e circa 35 km da Prato alla Drava (Winnebach), che demarca ad est la frontiera con il Tirolo orientale austriaco.
    A sud si trova la località sciistica Plan de Corones (Kronplatz) (2.273 m s.l.m.), a nordest la Croda Nera (Schwarze Wand) (3.105 m s.l.m.) e a nord-nordovest il Monte Sommo (Sambock) (2.417 m s.l.m.). Valli nelle immediate adiacenze: Val di Tures (Tauferer Tal), che più a monte prende il nome di Valle Aurina (Ahrntal), Val Badia (Gadertal), Valle di Anterselva (Antholzer Tal).

    Le origini del nome

    Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1256 come Bruneke, Brunegg e Prawnecke e deriva dal nome del vescovo Bruno von Kirchberg, costruttore del castello della città, con l'aggiunta del suffisso -ecke, che sta per "angolo". Il nome più antico dell'insediamento, precedente alla fondazione cittadina, è invece Ragen, conservato ancor'oggi nel quartiere Oberragen attorno alla chiesa parrocchiale.

    Storia

    Medioevo

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    Veduta della cittadina,
    sovrastata dal castello
    Brunico venne fondata dal principe vescovo Bruno von Kirchberg dal quale ha preso il nome, unico esempio in Alto Adige di denominazione di città dal fondatore. È citata documentalmente per la prima volta il 23 febbraio 1256. Egli fece edificare anche il castello di Brunico, che domina la città.
    All'epoca la città consisteva di due file di case, che delimitavano una stretta via, e solo nel 1336, sotto il vescovo Albert von Enn, vennero terminati le mura ed il fossato. Subito dopo fuori dalla porta orientale vennero costruite altre file di edifici che portavano all'attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. La prima chiesa nell'ambito delle mura cittadine, inizialmente solo un piccolo oratorio, venne costruita dal cittadino Nikolaus von Stuck sotto il castello (Santa Caterina, v. anche oltre). Heinrich von Stuck, fratello di Nikolaus, fondò nel 1358 l'ospedale, che venne costruito negli anni a seguire.

    Età moderna

    Nel XIV e nel XV secolo, a motivo degli intensi traffici mercantili da Augusta a Venezia, la città raggiunse benessere e fama. In questo periodo nacque anche la scuola pittorica pusterese, che produsse poi i grandi maestri Michael Pacher e Friedrich Pacher. La bottega di Michael Pacher a Brunico divenne una delle più famose nell'ambito alpino. Nell'anno 1500 la val Pusteria venne riunita al Tirolo, la città di Brunico rimase ancora proprietà vescovile.
    L'11 aprile 1723 ci fu il peggiore incendio della storia cittadina. Poco lontano dalla parrocchiale scoppiò infatti un rogo che, grazie al forte vento, si propagò rapidamente a gran parte della città e la devastò ampiamente. Nel 1741 venne eretto un ulteriore convento, in questo caso dall'ordine delle Orsoline. Durante le guerre napoleoniche la città non subì danni, ma a causa dell'acquartieramento di truppe si indebitò per decenni.

    XX secolo

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    La torre del castello
    La prima guerra mondiale risparmiò anch'essa la città, in cui era stanziato nell'agosto 1914 lo stato maggiore del 1º e 3º battaglione di fanteria boema del 36º reggimento. Nel 1919 la città venne annessa insieme al Tirolo meridionale all'Italia in base al trattato di pace, divenendo in seguito l'Alto Adige.
    Nel 1938 il regime fascista promosse l'erezione di un monumento all'Alpino della divisione "Pusteria", impiegata nella guerra d'Etiopia (1935–1936).
    La seconda guerra mondiale portò comunque diverse perdite a uomini e cose. Il 6 luglio 1944 7 ragazzi, che si erano arruolati nella Repubblica Sociale Italiana e messi a disposizione degli alleati tedeschi per effettuare dei lavori nella caserma di Brunico, furono successivamente fucilati per aver disertato.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architetture civili

    • Via Centrale
    • La porta san Floriano
    • La porta delle Orsoline

    Architetture religiose
    • Chiesa dello Spirito Santo all'Ospedale
    • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
    • Chiesa di Santa Caterina "am Rain"
    • Convento delle Orsoline

    Architetture militari
    A Brunico e nei suoi immediati dintorni si trovano diverse strutture medioevali:
    • Castello di Brunico
    • Castel Badia
    • Castello di Tures
    • Castel Lamberto
    • Cimitero austro-ungarico di Brunico

    A Brunico esistevano alcune caserme militari:
    • "Fausto Lugramani": ad oggi una delle sedi del 6º Reggimento Alpini.
    • "Enrico Federico": fu costruita dopo il 1930 inizialmente dedicata alla regina Elena del Montenegro e ospitava il comando della Guardia alla Frontiera del XV Settore di Copertura Pusteria del Vallo Alpino. Solo dopo la seconda guerra mondiale fu reintitolata al tenente Enrico Federico, Medaglia d'oro al valor militare per le sue gesta compiute durante la campagna italiana di Grecia nel 1940.
    Fu sede di diversi reparti, tra cui:
    • CI battaglione carri di supporto;
    • Comando XXI raggruppamento di frontiera;
    • III gruppo sbarramenti;
    • XXV battaglione alpini da posizione (in seguito alpini d'arresto);
    • battaglioni alpini d'arresto "Val Leogra";
    • due compagnie del battaglione alpini "Bolzano";
    • 335ª compagnia del battaglione d'arresto "Val Brenta" (in seguito "Trento");
    • II reparto logistico leggero;
    • compagnia contro carri della Brigata alpina "Tridentina";
    • 145ª compagnia "La terribile" del battaglione alpini "Trento";
    • comando del battaglione alpini "Trento".
    • Dopo il scioglimento di quest ultimo nel marzo 2002, la caserma viene utilizzata assieme alla "Lungramani" per l'addestramento del 6º reggimento alpini.
    • "Augusto De Cobelli": costruita dopo il 1930 fu subito assegnata alla Guardia alla Frontiera, ovvero quella che difendeva il XV Settore di Copertura Pusteria del Vallo Alpino. Dopo l'8 settembre del 1943 fu occupata dai nazisti fino al 1945. In seguito questa ospitò diversi reparti, tra cui:
    • dal 1946: reparti della divisione "Nembo";
    • dal 1946 al 1953: Battaglione Alpini “Edolo”;
    • dal 1953 al 1975: 6º Reggimento Alpini;
    • dal 1975 al 1986: Battaglione Alpini “Val Brenta”;
    • dal 1986 al 1992: 262ª compagnia alpini d’arresto “Val Brenta”;
    • dal 1992 al 2000: raramente usata per alloggio truppe.
    • Nel 2000 l'area della caserma passa dal Demanio alla provincia autonoma di Bolzano, e si prevede venga abbattuta nel 2013 per lasciare spazio a nuove case popolari ed in cambio dalla provincia riceverá nuovi edifici per la Guardia di Finanza e per la polizia stradale.

    Aree naturali

    Seppur il suo territorio non appartenga a nessuna delle aree dei parchi naturali provinciali, Brunico si trova circondata da tre parchi naturali: il Parco naturale Fanes - Sennes e Braies, il Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina e il Parco naturale Puez-Odle.
    Inoltre nel comune confinante di Perca, poco sopra il centro abitato, si trovano le caratteristiche piramidi di Plata, uno dei più bei monumenti naturali di tutto l'Alto Adige.

    Teatro

    A Brunico esiste un teatro, dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca. Costruito nel 1994 e chiamato Theater im Pub, completamente rinnovato nel 2006/07 ora è conosciuto come Stadttheater Bruneck. Il teatro ha circa 80 posti a sedere.

    Persone legate a Brunico
    • Roland Benedikter, sociologo, nato a Brunico
    • Josef Bachlechner, padre e figlio, scultori
    • Bruno von Kirchberg, vescovo fondatore
    • Gianfranco Goria, autore di fumetti, giornalista (nato a Brunico, poi trasferito con la famiglia a Roma e, più tardi, a Torino)
    • Lukas Hofer, biatleta vincitore di una medaglia di bronzo mondiale
    • Norbert Conrad Kaser, poeta
    • Markus Lanz, moderatore televisivo
    • Michela Luise, attrice (fin dalla nascita ha vissuto a Riscone lunghissimi periodi nella casa di famiglia della nonna)
    • Ivo Machacka, ex hockeista su ghiaccio italiano
    • Karl Meusburger, geologo e insegnante
    • Nanni Moretti, regista (nato a Brunico per parto prematuro della madre in vacanza: il regista ha vissuto e vive tuttora a Roma)
    • Anton Müller (Bruder Willram), poeta
    • Ivo Muser, vescovo
    • Michael Pacher, artista
    • Konrad Stuck, comandante di Livinallongo
    • Johann Nepomuk Tinkhauser, storico e cronista, autore della "Brunecker Chronik" del 1834
    • Othmar Winkler, artista e scultore (1907-1999)
    • Florian Kronbichler, politico, scrittore e giornalista.

    Edited by PatriziaTeresa - 7/7/2015, 12:31
     
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