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Fara Filiorum Petri

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    Fara Filiorum Petri

    R5vufXu

    - Info -

    Fara Filiorum Petri è un comune italiano di 1.936 abitanti della provincia di Chieti, nella regione Abruzzo.

    È disteso in pianura, nel cuore della Val di Foro, con il nucleo del centro storico situato a ridosso di un piccolo ed isolato colle circondato da tre fiumi: il Foro, la Vesola Sant'Angelo e la Vesola San Martino.
    Il toponimo di origine longobarda, che significa "terra dei figli di Pietro", colloca la fondazione del comune al periodo della dominazione di tale popolazione germanica, tra il VI e l'VIII secolo d.C.
    Appartiene all'Unione dei comuni della Valle del Foro, di cui Fara rappresenta il capoluogo e la città più importante.

    Geografia fisica

    Territorio

    Fara Filiorum Petri è situata nel cuore dell'Abruzzo, alle porte del Parco Nazionale della Majella, immersa nel verde delle colline e delle campagne coltivate. Il comune è posto ai piedi della Majella, una delle montagne più alte dell'appennino italiano, con il Monte Amaro che tocca quota 2793 m. L'altitudine del centro storico, alla casa comunale, è di 227 m (ma si toccano i 438 m nella frazione Colli e i 135 m nella frazione Piane, per un'escursione altimetrica di 303 m).
    Il paese è solcato da 3 fiumi: il fiume Foro, nascente a Pretoro, che dà il nome alla Val di Foro, di cui Fara Filiorum Petri è il centro principale, la Vesola Sant'Angelo, nascente da Roccamontepiano, che finisce con l'affluire nel fiume Foro presso la frazione Giardino, e la Vesola San Martino, nascente da Guardiagrele, che finisce con l'affluire nel fiume Foro nella frazione Giardino. Nella frazione Piane e nella frazione Madonna del Ponte, entrambe poste nella prima cintura del centro, sono inoltre presenti due laghi (di origine artificiale), ricchi di fauna ittica, costruiti con alcuni argini posti al fiume Foro.
    Di particolare importanza geologica e turistica sono i Calanchi, osservabili sul dorsale nord della frazione Colli, formazioni geologiche di argilla sul modello dei canyon americani, ossia a spigoli molto vivi e brulli, particolarmente caratteristici e per questo di notevole interesse turistico e scientifico, soprattutto idrogeologico.
    Il centro abitato è situato a circa 20 km da importanti località balneari quali Francavilla al Mare ed Ortona e dal capoluogo di provincia Chieti. Altresì è possibile, percorrendo solamente 10–15 km, trovarsi in importanti località montane e sciistiche, rispettivamente Bocca di Valle (Guardiagrele) e Passo Lanciano (Pretoro).

    Clima

    Il clima si può definire mediterraneo di tipo temperato-collinare, anche se notevoli sono l'influsso mitigatore del mare e l'influsso fresco della montagna.
    Il mese più freddo è senza dubbio gennaio, le cui notti abbassano quasi sempre la colonnina di mercurio sotto lo zero, anche di diversi gradi. Nella stagione invernale sono frequenti le nevicate, anche abbondanti, superiori al mezzo metro, e frequentissime sono le gelate mattutine e le giornate uggiose. Il freddo proviene principalmente da venti siberiani spiranti da est. La stagione fredda farese inizia all'incirca verso fine settembre, per protrarsi almeno fino alla seconda metà di maggio. Le mezze stagioni ultimamente sono state abbondantemente corrose dalla stagione fredda. Considerata la latitudine e il territorio, si può dire che gli inverni faresi sono incredibilmente rigidi e persistenti, con possibili nevicate anche fino al mese di aprile.
    Il mese più caldo è luglio, con temperature che di giorno al sole possono talvolta raggiungere i 40 gradi, temperature aggravate dal forte tasso di umidità che quasi sempre le accompagna. Il caldo è portato essenzialmente dall'anticiclone subtropicale africano, a volte dall'anticiclone delle Azzorre. Durante le notti estive la minima raramente scende sotto i 20 gradi, rendendo afoso anche il periodo dedicato al riposo. Non a caso ultimamente nel paese sono aumentate le installazioni di condizionatori, poiché la stagione calda, anche se di durata ben più breve rispetto alla stagione fredda, può essere molto intensa, a tratti insopportabile.
    La stagione delle piogge, che si protrae da settembre a maggio, reca abbondanti precipitazioni, dell'ordine di 10-12 giorni di pioggia mensili. Durante la stagione estiva invece le piogge cadono più di rado, ma quando accade scendono sotto forma di violenti nubifragi, non di rado accompagnati da grandine e forte vento. Il totale di precipitazioni annue si aggira sui 1000 mm.
    Il vento è un fenomeno assai frequente nel comune. Spesso si verificano violente bufere, capaci di divaricare rami o ribaltare oggetti sulla strada. I danni derivati dal vento sono stati ingenti. Il più delle volte comunque si tratta di vento sì forte, ma non tale da recare problemi. I venti provengono principalmente o da ovest, sotto forma di Libeccio che per effetto stau scende dalle montagne sotto forma di vento caldo, oppure da est sotto forma di Grecale, freddo, proveniente dal mare nella stagione invernale. Lo Scirocco, caldo, recante piogge, può manifestarsi durante tutto l'anno.
    I valori di umidità sono alti durante tutto l'anno. Nella zona collinare del paese l'umidità è lievemente minore.

    Etimologia del nome

    Fara è un termine di origine longobarda indicante un gruppo, costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo longobardo. Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per Fare, veri e propri organismi politico-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo. Vi è inoltre la devozione longobarda a santa Fara. Ne sono testimonianza i vari comuni che ancora oggi in Italia portano questo nome.
    Il nome del paese originariamente era solo "Fara". Varie sono le tesi sulla successiva aggiunta di "Filiorum Petri". Una delle più accreditate è quella che la fa risalire alla presenza di monaci celestini nel convento di Sant'Eufemia. Questi monaci infatti si facevano chiamare "Figli di Pietro" (Pietro era il nome del fondatore, san Pietro Celestino). Per distinguere il paese dalle altre "Fare" si iniziò a chiamarlo Fara dei Figli di Pietro.

    Storia

    La particolare posizione arroccata del centro del paese fa intuire la sua antica origine, risalente al periodo altomedievale. Furono i longobardi a fondare il primo nucleo, scegliendo la zona in base ai classici fattori quali posizione facilmente difendibile, nonché vicinanza di un corso d'acqua. Il nucleo, da accampamento, grazie alla posizione favorevole, divenne sede di artigiani, coltivatori e pastori.
    Intorno all'anno 1000 l'influenza dei monaci benedettini del monastero di Montecassino iniziò a farsi sentire e, tramite la vicina abbazia di San Liberatore, a Majella, i monaci benedettini avevano su Fara potere temporale e spirituale. Ne sono testimonianza il convento sito a Sant'Eufemia risalente a questi anni e la Chiesa di San Salvatore, costruita sui resti di un castello del III secolo d.C.
    Nel 1300 Fara passò sotto il potere della Contea di Manoppello retta dai conti Orsini, pur persistendo ancora la presenza benedettina. Risale a questo periodo la chiesetta di Sant'Agata.
    Dopo il 1500, a causa delle guerre franco-spagnole, Fara passò dal potere degli Orsini sotto al potere dei Colonna per ordine del re di Spagna. È durante questo periodo che Fara ricevette oltre 100 reliquie di santi e addirittura una scheggia della croce di Cristo, reliquie che tuttora sono gelosamente conservate nella parrocchia di San Salvatore. Questo a testimonianza di quanto il paese fosse centro importante di religiosità sotto i benedettini.
    Nel 1800 con la caduta dei Colonna (per mano di Giuseppe Garibaldi) per Fara finì il periodo del feudalesimo.
    Nei primi del Novecento iniziano grandi lavori di urbanizzazione. La nota banda locale si esibisce a Vienna, nel 1899, guidata dal maestro Giuseppe Dell'Orefice. È di questi anni anche la nascita della tradizione delle Farchie così come la conosciamo oggi. Il grande boom fu duramente messo alla prova dai due conflitti mondiali dai quali Fara uscì quasi totalmente distrutta e contò centinaia di vittime. Nel secondo dopoguerra Fara conobbe un altro boom (localmente chiamato il miracolo farese) che le fece assumere il ruolo di paese guida di tutta la Val di Foro, ruolo che tuttora saldamente mantiene, grazie anche a imponenti impianti industriali e ad un notevole sviluppo demografico e residenziale.

    Monumenti e luoghi d'interesse

    Architettura militare
    Il monumento ai caduti. Sito nella frazione Via Madonna e recentemente ristrutturato, questo enorme altare circondato da una vasta pineta (l'intero complesso è stato denominato Parco della Rimembranza) ha incisi i nomi dei cittadini faresi morti nella prima e seconda guerra mondiale. Per la sua pregevole fattura architettonica ha avuto risalto anche in ambiente nazionale.
    I cunicoli militari. Sotto al centro storico sono scavate lungue gallerie che servirono durante il Medioevo per dare modo ai cittadini di fuggire in caso di pericolo o di nascondersi per organizzare un vincente contrattacco. Ad oggi questi cunicoli sono stati ristrutturati, illuminati e riaperti al pubblico, che può ammirare la Fara sotterranea. Questo percorso sotterraneo ha sicuramente aspetti molto suggestivi, come il poter ripercorrere le vestigia degli antenati.

    Architettura civile
    La porta. È l'unico resto della cinta muraria del paese. L'arco è in stile gotico sormontato da uno stemma molto consumato, ma dai resti si potrebbe evincere che si tratti dello stemma degli Orsini-Colonna. A fianco vi è un rudere di un torrione in conci di pietra.
    I palazzi. Molti palazzi del paese sono in stile tardo barocco abruzzese o in stile liberty, tra questi, vi è un palazzo del XVI secolo con delle cimase e, all'ultimo piano, consta di un loggiato con archi a tutto sesto.

    Architettura religiosa
    • Chiesa della Madonna del Ponte
    • Chiesa di San Rocco
    • Chiesa di Sant'Antonio abate
    • Chiesa di Sant'Antonio abate ai colli
    • Monastero e Chiesa di Sant'Eufemia
    • Chiesa di Sant'Agata
    • Chiesa del San Salvatore

    Turismo
    Fara Filiorum Petri è meta di molti turisti, attratti dai paesaggi, dalla natura, dal verde e dal patrimonio artistico-culturale che il paese offre. Importante la presenza del fiume Foro, uno dei più importanti dell'Abruzzo, lungo il quale si sviluppano decine e decine di sentieri. Da rilevare anche la presenza di due laghi, di un moderno parco giochi e di una soddisfacente struttura alberghiera.
    Fonte di attrazione per i turisti è anche l'arte che decora gli storici palazzi ottocenteschi e rinascimentali del centro storico, dove è possibile ammirare palazzi in stile liberty, arte barocca, capitelli, colonne e decorazioni in stile rococò. È inoltre presente una biblioteca ricca di volumi storici, risalenti anche a prima dell'anno 1000.
    Il turismo religioso è altrettanto sviluppato con la presenza della chiesa di San Salvatore e ben altre sei chiese, tutte risalenti al XII-XIII secolo. Nella chiesa di San Salvatore sono inoltre conservate 100 reliquie, tra le quali una scheggia attribuita alla croce di Cristo.
    Per concludere il turismo enogastronomico e le manifestazioni organizzate: la presenza di numerosi prodotti tipici quali li caviciun e lu serpenton e la presenza della feste delle Farchie.

    Feste e sagre
    Calendario delle feste e delle sagre
    • 10 gennaio - 17 gennaio: Festa delle Farchie e Festa di S.Antonio abate (invernale)
    • 29 aprile: Festa della Madonna del ponte
    • prima settimana di luglio: Festa dell'agricoltura
    • ultima domenica di luglio: Festa di S. Antonio abate (estiva)
    • prima metà di agosto: Sagra della cipolla (Fara cipollara)
    • ultima domenica di agosto: Festa delle reliquie
    • settembre: Festa di S. Eufemia
    • metà novembre: Sagra della castagna e del vino novello

    Cittadini illustri
    • Alberto De Vincentis (Fara Filiorum Petri, 1888 - Fara Filiorum Petri, 1940), laureato sia in giurisprudenza che in medicina, fu podestà di Fara negli anni 30 del 1900, e diresse il consorzio antitubercolare della provincia di Chieti.
    • Alessandro Dell'Orefice da Fara Filiorum Petri (Fara Filiorum Petri, ... - L'Aquila, 1888), frate, religioso, guardiano del convento di San Bernardino dell'Aquila.
    • Antonio Dell'Orefice (Fara Filiorum Petri, 1885 - Fara Filiorum Petri, 1957), direttore d'orchestra e direttore di teatro, diresse tra gli altri, nel dopoguerra, anche il teatro Metropolitan Opera di New York.
    • Antonio Di Felice (Fara Filiorum Petri, XV secolo), scultore, realizzò, tra le altre cose, la statua di San Giuliano che attualmente si trova presso la chiesa di Sant'Antonio di Guardiagrele.
    • Camillo De Ritis (Fara Filiorum Petri, 1875 - Fara Filiorum Petri, 1959), scrittore, giornalista, direttori didattico e ispettore presso le scuole elementari di Roma e Napoli.
    • Giuseppe Dell'Orefice (Fara Filiorum Petri, 1848 - Napoli, 1889), direttore d'orchestra, compositore di opera lirica e direttore del teatro San Carlo di Napoli nel 1878.
    • Fernando De Ritis (Fara Filiorum Petri, 1911 - Milano, 1985), medico, professore universitario, ricercatore, scoprì nel 1955 le transaminasi, da lui successivamente prende il nome l'Indice di De Ritis, importante indice prognostico nei casi di epatite virale, tuttora ampiamente usato.
    • Adelchi Di Fabio (Fara Filiorum Petri, 1876 - Fara Filiorum Petri, 1964), professore universitario e rettore del Collegio Nazareno di Roma.
    • Girolamo da Fara Filiorum Petri (Fara Filiorum Petri, ... - Fara Filiorum Petri, 1497), servo di Dio.
    • Nicola Telio (Fara Filiorum Petri - Chieti, 1490), servo di Dio e religioso, partecipò alle Crociate e fu allievo di San Giovanni da Capestrano, fu colui che portò le reliquie da Gerusalemme a Fara Filiorum Petri, durante le Crociate.
    • Filandro Vicentini (Fara Filiorum Petri, 1836 - Chieti, 1927), medico, scopritore del batterio Leptothrix Racemosa, a lui è stata anche intitolata a Chieti una scuola media.
    • Tommaso Vicentini, (Fara Filiorum Petri, 1780 - Fara Filiorum Petri, 1885), professore universitario di eloquenza e diritto canonico, fu autore di un Galateo.
     
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