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Castiglione Messer Marino

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    Castiglione Messer Marino

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    - Info -

    Castiglione Messer Marino in dialetto locale) è un comune italiano di 1.823 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo.

    Fa parte della Comunità montana Alto-Vastese. Di storia antica e nobili tradizioni Castiglione è un punto di riferimento per l'economia e la cultura del comprensorio vastese.Castiglione è il paese d'origine del padre del famoso pilota di Formula 1 Juan Manuel Fangio, per cinque volte campione del mondo.

    Geografia

    Situato a 1.000 metri sul livello del mare sul Subappennino abruzzese molisano ha la vetta più alta nel monte Castelfraiano con i suoi 1415 metri e il punto più basso tocca i 489 metri nella vallata del fiume Sente.
    I corsi d'acqua più importanti compresi nel territorio sono il Treste e il Sinello. Entrambe sorgono presso Monte Castelfraiano, il primo confluisce nel Trigno, il secondo dopo un percorso di 42 km sfocia poco a nord di Punta Penna. Nei pressi della vetta della montagna più alta sorge Lago la Croce, bacino a forma di 8 con una parte grande e una piccola, in gran parte ricoperto da canneto, in via di interramento.
    Insolita è la morfologia del territorio montano che, grazie alla natura geo-chimica del terreno privo di vocazione agricola a cui si è aggiunta l'antica lotta dei contadini ed allevatori del luogo, è caratterizzato da vaste zone prive di vegetazione ed è solcato da antichi "tratturi" a ricordo della transumanza dalla Puglia. Non mancano estesi boschi di faggio, contaminati da pini ed abeti bianchi e rinvigoriti da querce e cerri.
    Castiglione subi gravi danni nel Terremoto della Maiella del 1706. Nel 1901 il paese fu gravemente danneggiato da una frana che rese necessari lavori di ricostruzione.
    Dai dati di Legambiente il paese risulta essere maglia nera per i rischi idrogeologici e pur avendo interi quartieri in zone a rischio, non ha messo in campo azioni nella mitigazione e prevenzione del rischio.

    Clima

    Il clima è tipicamente montano, caratterizzato da inverni rigidi, nebbiosi e nevosi, con accumuli di neve anche piuttosto abbondanti che si mantengono fino a primavera, da primavere e autunni freschi e relativamente piovosi, e da estati soleggiate ma fresche, con qualche nebbia mattutina e da qualche temporale pomeridiano.

    Cenni storici

    La prima citazione del comune risale al 1027, riguardante l'appartenenza delle abbazie di Santa Maria della Noce e di San Salvatore al feudo del conte Manieri di Trivento. Successivamente, nel XII secolo,viene citato in un libro di Ruggero II, compilato da al-Idris, geografo arabo del secolo XII, come “Quatllun” distante da Fallo ventiquattro miglia e quindici da Agnone, ma oltre ciò sono rare le testimonianze dell'abitato. Dalle ricostruzioni storiche si presume che Castiglione sia appartenuto al ducato longobardo di Benevento e che era ricco di chiese, ville e casali molto prima dell'anno Mille.
    In alcuni documenti del 1200 la località è chiamata Castellone, cioè grande castello. Di questa costruzione oggi non resta nulla, salvo la memoria del luogo dove era ubicata, in contrada ancora oggi denominata “castello”.
    Nel XII secolo Castiglione figura come feudo di tre militi posseduto per tre parti da Oderisio Borrello, nipote di Gualtiero di Agnone, feudatario di Simone conte di Sangro e per la restante parte in dominio di Rinaldo di Monteferrante, anch’egli vassallo del conte Simon.
    Dal 1400 in poi, attraverso la politica matrimoniale subentrarono come feudatari di Castiglione i Carraciolo di San Buono che l'acquisirono come bene dotale di Maria de Sangro, andata in sposa a Marino Caracciolo. Ed è proprio in onore di Marino Caracciolo. che Castiglione assume il nome attuale, integrandolo con il nome del feudatario. Tra le terre di questo nuovo ramo dei Caracciolo, quella di Castiglione era certamente la più importante sia per ampiezza demografica e territoriale, sia per risorse economiche. Negli antichi cedolari risulta che pagava la tassa più elevata, dopo San Buono. Del suo passato si conservano tracce nei resti del castello e nel portale della chiesa madre.
    A partire dal 1742 intercorrono, tra il comune di Castiglione e la famiglia Caracciolo, una serie di atti tendenti da parte del Principe a conservare gli antichi privilegi e da parte dell'Università a negarli e contestarli.
    Fra il XIII e il XIX secolo Castiglione fece parte, insieme alla sua regione di appartenenza, del Regno di Napoli (che, dopo l'unione al Regno di Sicilia, passò a denominarsi Regno delle Due Sicilie e dove apparteneva alla provincia dell'Abruzzo Citra nel Distretto di Vasto)

    Brigantaggio

    Il fenomeno del brigantaggio fu molto consistente a Castiglione. Il 21 agosto del 1809 una banda di 400 briganti guidati da Basso Tomeo saccheggiò l'intero paese per ritorsione alla repressione subita il 3 agosto dello stesso anno dai "legionari" che difendevano il paese. Il Tomeo, penetrato in paese all'improvviso, lo mise a sacco senza incontrare resistenza ed incendiò le case dei benestanti dopo averle spogliate di tutto. La mancata reazione della popolazione era sintomatica della rabbia del popolo verso i benestanti e l'enorme disuguaglianza tra le classi sociali. La tradizione popolare dice che i loro rifugi sorgevano su una vecchia torre di guardia a forma circolare in località "Morrecine", proprio a fianco del tratturo.

    La reazione del 1861

    Dura fu la reazione popolare dopo l'unità d'Italia, dovuta al mancato cambiamento nonostante la fine dell'era borbonica e al forte odio interno alla comunità tra le diverse classi sociali. Dall'unità di Italia e dalla propaganda garibaldina il popolo si aspettava un cambiamento di condizione sociale ed una vita più dignitosa, ma si era convinto che gli avvenimenti politici avevano solo consolidato il potere in mano ad antichi padroni. La rivolta sanguinosa del 1861 non fu solo di carattere politico ma fu un'esplosione violenta e improvvisa frutto di ragioni spirituali e sociali che trovarono nel quadro storico tumultuoso e caotico, il campo idoneo per manifestarsi.A questo si univa il desiderio dei reazionari di impossessarsi di tutta la merce dei benestanti. Il 1º aprile 1861 durante la messa di Pasqua vi fu la chiamata alle armi del popolo già armato e pronto a insorgere. Furono uccisi dai reazionari guidati da Pietro Troiano tutti i personaggi più in vista del paese: il sindaco Don Gaetano Magnacca, il Capitano don Giacomo Lonzi e suo figlio don Eliodoro, l'avvocato don Raffaele Magnacca e suo figlio Giuseppe e il giudice Michele De Giorgio. Il paese fu messo a ferro e fuoco. All'arrivo delle Guardie Nazionali fu ristabilito l'ordine con la fucilazione di 23 reazionari e l'arresto di 64 che subirono gravi condanne dalla Corte di Assise di Lanciano nel processo del 4 aprile 1863-
    I briganti castiglionesi non hanno operato solo nel territorio comunale, ma taluni si sono sospinti ben oltre i confini regionali. Tra essi ben tre sono stati condannati all'esecuzione capitale: Chiulli Raffaele a Lesina, Bartucci Filippo a Serracapriola e Donato Volpi ad Ascoli.

    Le due Guerre Mondiali

    I castiglionesi parteciparono a tutte le guerre belliche di inizio secolo dando un notevole contributo di sangue. Nel 1924 fu eretto in via Roma un "monumento ai caduti" della grande guerra, consistente in un bassorilievo di una donna rappresentante la Patria appoggiata su un'asta tricolore. Ai lati della figura sono scritti i nomi dei caduti accompagnati dalla dedica: di questi monti col sublime ardimento, cadeste, su l'alpe riconsacrate alla patria, Castiglione, fiera del suo dolore, vi benedice.
    Nel periodo del fascismo i castiglionesi combatterono per il duce nelle conquiste coloniali africane e le spedizioni in Russia. Molti furono i morti e i dispersi.

    Dal dopoguerra a oggi

    Nel dopoguerra ci fu una forte emigrazione verso le miniere del Belgio, i cantieri e i campi agricoli in Svizzera, Francia e Germania alla quale si sommava l'emigrazione interna specie verso il Nord Italia e Roma, che si univa alla storica migrazione di fine Ottocento, inizio Novecento verso Argentina, Stati Uniti e Australia. La maggior parte della popolazione maschile emigrava per lavoro all'estero e le donne badavano alla famiglia, ai campi e agli allevamenti. Oggi il paese continua a subire un forte calo dei residenti e ciò è dovuto al calo del tasso di natalità frutto del continuo spostamento fuori paese dei giovani per carenza di opportunità di lavoro. Negli ultimi anni lo spostamento dei castiglionesi è più concentrato verso la costa abruzzese, Pescara, San Salvo, Vasto, ed è dovuto a motivi di studio e lavoro. Durante i mesi estivi è forte il ritorno dei nuovi e vecchi migranti dal paese con il paese che raddoppia la popolazione nei periodi di festa.

    Luoghi d'interesse
    • Il borgo fortificato
    • Castelfraiano
    • Museo delle Tradizioni Familiari
    • Oasi naturale Abetina di Selva Grande

    Fontane
    • Fontana Santa Maria delle Grazie
    • Fontana San Rocco
    • Fontana Santa Maria delle Grazie
    • Fonte vecchia

    Chiese
    • Chiesa di Santa Maria del Monte
    • Chiesa di San Michele Arcangelo chiesa parrocchiale
    • Chiesa della Congrega o di S'Antonio
    • Chiesa di San Rocco
    • Chiesa di S. Maria delle Grazie
    • Chiesetta dell'asilo

    Tradizioni
    • Serenata Castiglionese
    • La dodda
    • La maschera castiglionese
    • Ngiccia ngiccia
    • La Ndoccia

    Manifestazioni ed eventi

    Feste religiose

    • 17-18 giugno: Santa Teodora e Sant'Antonio
    • 2 luglio: Santa Lucia in Contrada Padulo
    • 14 agosto: Madonna delle Grazie
    • 16 agosto: San Rocco
    • 10-11-12 settembre: Festa patronale di San Raffaele
    • 11 settembre: Madonna del Monte

    Feste civili
    • Seconda settimana di agosto: festa della birra.
    • Varie, saltuarie e non, in varie date dell'anno a discrezione della Pro loco.

    Persone legate a Castiglione Messer Marino
    • Juan Manuel Fangio. Il campione di automobilismo, vincitore di 24 Gran premi e di cinque titoli mondiali è di origini castiglionesi. Fangio si è recato diverse volte a Castiglione e non ha mai smesso di ricordare le sue origini abruzzesi e sottolineare la sua riconoscenza alla forza di sacrificio dimostrata dal nonno e dal padre emigrati in Argentina. Dal 2010 Castiglione è gemellato con Balcarce, paese natale di Juan Manuel Fangio. A Castiglione il pentacampione è ricordato con una targa commemorativa posta sulla casa natale del padre, Loreto Fangio.
    • Erasmo Colapietro (Castiglione Messer Marino, 1823 circa - Roma, 1898), politico italiano, senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura. A Castiglione è ricordato con una strada che porta il suo nome.
    • Luca Chinni (1845 - 1925), medico insigne e professore di anatomia all'Università di Napoli, fu autore di scritti preziosi di medicina.
    • Felice Lonzi (1835 - 1889), medico. Sindaco per oltre un ventennio, realizzò le principali opere di cui Castiglione Messer Marino dispone tuttora.
    • Candido Di Leandro, calciatore negli anni '40 della Strapaesana Pescara nel campionato di serie B.
     
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