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Sant'Eusanio del Sangro

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    Sant'Eusanio del Sangro

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    - Info -

    Sant'Eusanio del Sangro (Sande Sàgne in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 2.513 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo.

    Geografia fisica

    Territorio

    Sant'Eusanio del Sangro si estende su una superficie di 23,83 km², ed è compreso tra i Comuni di Castel Frentano, Casoli, Guardiagrele e Lanciano, mentre a sud il confine è rappresentato dal corso del fiume Sangro, da cui la denominazione, che lo separa dai territori di Altino ed Atessa. Ha un'altitudine media di 200 metri s.l.m..
    Il territorio è prevalentemente collinare, con una modesta parte pianeggiante nei pressi del fiume Sangro. In località Brecciaio si può riscontrare la presenza di calanchi.

    Clima

    Il territorio è localizzato nell'entroterra della provincia di Chieti, equidistante dal mare Adriatico e dalle falde della Majella. Queste condizioni, unitamente alla presenza del fiume Sangro, rendono il clima particolarmente mite durante l'anno, anche se in pieno inverno le temperature possono scendere fino a pochi gradi sopra lo zero, soprattutto di notte. Secondo la Classificazione climatica Sant'Eusanio del Sangro appartiene alla Zona climatica D, con un valore di Gradi giorno pari a 1507.

    Storia

    Le origini del paese risultano incerte, ma la conformazione stessa dell’agglomerato urbano, raccolto nelle vicinanze di una chiesa di costruzione relativamente recente, esclude la presenza di tradizioni storiche rilevanti, tuttavia i Cronisti Lancianesi riferiscono che già nell’anno 165 d.C., nella località ove sorge ora Sant’Eusanio del Sangro, vi era un "conciliabolo" di nome Euxanum che aveva un posto assegnato nel campo delle fiere di Lanciano. Il nome più antico del paese, storicamente accertato, è certamente Monteclo. Tale denominazione viene riportata nella Relazione dello scoprimento del corpo e degli atti antichi del glorioso sacerdote e martire S. Eusanio, una dettagliata relazione composta nel 1748 dall'allora vescovo dell'Aquila Giuseppe Coppola, che racconta il ritrovamento del corpo del Santo Eusanio, e di un antico codice posto vicino alle reliquie, che Giuseppe Coppola ritiene anteriore al 1198. In tale codice si narra la vita e la passione del santo, e vi si trova un riferimento al luogo chiamato Monteclo , identificato con l'attuale Sant'Eusanio del Sangro. Secondo questo antico testo il Santo Eusanio, Vescovo di Siponto (l'attuale Manfredonia), di passaggio a Sant'Eusanio del Sangro donò la vista alla cieca Teoconia. L'episodio della guarigione di Teoconia è narrato anche in un brano della Historia della città di Chieti metropoli della provincie d'Abbruzzo del 1657, redatta dallo storico e giurista Girolamo Nicolino, dove si descrive il miracolo compiuto dal Santo Eusanio per guarire Teoconia, cieca da dodici anni. In questo testo il luogo viene chiamato Montecchio. In seguito a questa vicenda fu eretta una chiesa in memoria dell'evento, e a poco a poco il nome del santuario di Sant'Eusanio si estese al piccolo nucleo abitato circostante.
    L’attuale nome del paese compare per la prima volta in un diploma del 1176, riferito dall’Ughelio, dove si parla dei diritti dei vescovi teatini e si nomina non solo Monteclo, ma anche Sante’Eusanio cum Castello suo; invece nel Catalogus Baronum del 1204 la località figura con il nome Sanctum Eusanium come feudo di due militi posseduto dall’Abbazia di San Giovanni in Venere. È questo sicuramente il primo periodo storico ben documentato; durante la fase della colonizzazione monastica benedettina l’attuale territorio era suddiviso in tre feudi: Santa Colomba, Villa Sant’Eusanio e Lentesco o Buontalento, unificati tra il 1607 e il 1654, cioè dopo il 1606, anno in cui passarono in commenda alla Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Roma. I padri filippini ne tennero il possesso fino al 1793, data del sequestro della loro temporalità; nel 1798 la Congregazione ottenne a titolo di enfiteusi il recupero dei beni dell’Abbazia dietro compenso di un canone di 2.200 ducati e li conservò fino al 1873, quando essi furono dichiarati di pubblico demanio. A questo punto le sorti di questo Comune si fusero con quelle più generali del nuovo Regno d’Italia. Infatti il paese di Sant'Eusanio del Sangro conobbe nel corso degli anni la dominazione francese, quella borbonica, il fenomeno del brigantaggio. Durante la seconda guerra mondiale fu occupato dai tedeschi, e il suo territorio fu attraversato dalla linea Gustav. Molto laborioso fu il processo di popolamento di questo paese, all’inizio del Seicento collocato nel Libretto della situazione dei fiscali sotto la rubrica dei fondi rustici et disabitati; il popolamento avvenne per immigrazione, in virtù della fertilità delle terre e della salubrità del clima. Nel 1805, infatti, gli abitanti erano già 1.250.

    Monumenti e luoghi d'interesse
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    La Chiesa di Santa
    Maria Assunta

    • Palazzo Rosati
    • Palazzo Finamore
    • Palazzo Auriti
    • Palazzo De Titta
    • Chiesa dell'Assunta
    • Riserva naturale di Serranella

    Persone legate a Sant'Eusanio del Sangro
    • Donato Cocco (Sant'Eusanio del Sangro, 1798 – Chieti, 1873), giudice, patriota e deputato.
    • Cesare De Titta (Sant'Eusanio del Sangro, 1862 - 1933), poeta e latinista.
    • Beniamino Rosati (Sant'Eusanio del Sangro, 1881 - 1978), medico e ambientalista.
    • Giorgio Rosato (Sant'Eusanio del Sangro, 1952), giornalista e scrittore.
     
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0 replies since 24/7/2015, 14:20   39 views
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