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Chiavari

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    Chiavari

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    - Info -

    Chiàvari (Ciävai IPA: /ˈt͡ʃaːvai̯/ in ligure) è un comune italiano di 27.295 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria.

    Centro commerciale del Tigullio, è il secondo comune più popoloso del comprensorio e la terza città per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. Nella classifica dei comuni più popolosi della regione si colloca quindi al settimo posto dopo Genova, i tre capoluoghi di provincia, Sanremo e Rapallo.
    Se si considera la sua area urbana, Chiavari è la nona città della regione, preceduta dai capoluoghi, da Sarzana, Sanremo, Ventimiglia e Rapallo.
    Già capoluogo del Dipartimento degli Appennini durante il Primo Impero francese (1797-1815) e dell'omonima provincia (1817-1859) con l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un'importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese.
    Ha dato i natali ai padri di Nino Bixio, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi; quest'ultimo divenne cittadino chiavarese dopo la cessione di Nizza alla Francia.
    Già sede dell'attività giudiziaria con un apposito tribunale nel levante del territorio metropolitano genovese, soppresso dal settembre 2013 con il suo accorpamento a quello di Genova, è dal 1892 altresì sede della locale diocesi.

    Geografia fisica

    Territorio

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    Panorama dell'entroterra
    chiavarese
    La città si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del Golfo del Tigullio, ad est di Genova.
    Confina a nord con i comuni di Leivi e Carasco, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Zoagli ed est con Cogorno e Lavagna. Il territorio comunale è costituito dalle tre frazioni di Campodonico, Sanguineto e Sant'Andrea di Rovereto per un totale di 12,23 km².
    Il nucleo urbano è situato alla destra del fiume Entella, che qui sfocia al termine della piana alluvionale, dividendo ad est la città dall'attigua Lavagna; la città è inoltre attraversata dal torrente Rupinaro nella zona più occidentale e da altri rii minori.

    Entroterra chiavarese

    Viene solitamente definito come "entroterra chiavarese" quella parte geografica retrostante la costa della cittadina ligure. Tale area è compresa tra la media e bassa val Fontanabuona, la valle Sturla e la val Graveglia e fu storicamente legata al capitaneato di Chiavari, istituito nel XIII secolo dalla Repubblica di Genova nel levante ligure. Le valli, infatti, furono comprese nei territori geografici del capitaneato chiavarese fino al XVIII secolo e costituirono un'importante risorsa economica per Chiavari che divenne uno dei maggiori centri del Tigullio dell'epoca.
    L'area, partendo dalla parte meridionale della piana del fiume Entella e dirigendosi verso nord, presenta la tipica vegetazione e zone agricole della Liguria; quasi in rapida successione si presentano colture di tipo mediterraneo con piante e pratiche agrarie di tipo continentale-montano. Sono inoltre presenti vaste coltivazioni di ulivi, specie nella zona di Leivi, castagno e nocciolo e, addentrandosi nella valle fontanina, è ancora in uso l'allevamento del bestiame.

    Le origini del nome
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    Raffigurazione dell'antica cittadella chiavarese.

    Sull'origine del nome odierno si avanzano diverse ipotesi, la più accreditata cita la parola Clavaro (Chiave), presente in un antico documento del 980, come la più probabile antenata di Chiavari, e si suol spiegare tale origine in quanto la città si trova allo sbocco delle quattro valli val Fontanabuona, valle Sturla, val Graveglia e val d'Aveto.

    Storia

    Età preistorica e romana

    Nel 1959, nel corso di alcuni scavi edili per la realizzazione di nuovi edifici, sono stati rinvenuti nella zona dell'attuale "viale Enrico Millo" alcuni insediamenti umani e i resti di un'antica necropoli.
    Al termine dei necessari studi per l'approfondimento dell'area, durati dieci anni, si è potuto datare tra l'VIII e il VII secolo a.C. i resti di tale necropoli e dell'insediamento preromano. Tale ipotesi di una probabile fondazione in quell'epoca potrebbe essere confermata anche grazie al ritrovamento di reperti murari risalenti al I secolo a.C.
    Dal 1985 alcuni oggetti sono conservati presso il museo archeologico cittadino, dedicato alla preistoria e protostoria dell'area geografica del Tigullio, tra i quali tombe racchiuse in lastroni d'ardesia dove furono rinvenuti monili e oggetti in ferro, oro e bronzo.
    Al tempo dell'Impero romano fu considerato un'importante centro costiero del territorio tigullino e alcuni documenti dell'epoca la citano con il toponimo Tigullia, altri come Segesta Tigullorum; quest'ultima nomenclatura è stata dagli storici scartata poiché tale nome diede più probabilmente origine all'odierna cittadina di Sestri Levante. In altri testi, sempre del X secolo, viene invece citata come semplice contrada della pieve di Lavagna.

    Dalla caduta dell'impero romano allo sviluppo della Cittadella

    Dopo il V secolo subì le devastazioni di Eruli e Goti. Passata ai Bizantini dopo le guerre gotiche, fu conquistata dal re longobardo Rotari nel 641.
    Con la conquista franca appartenne alla marca obertenga. In un documento del 980 la città viene citata come Clavaro. Passò in seguito sotto il dominio della Repubblica di Genova.

    La Cittadella e la repubblica genovese

    La primitiva, ma efficace espansione dell'originaria "Cittadella" o "Borgo di Chiavari" avvenne nel XII secolo ad opera della Repubblica di Genova, alla quale Chiavari si sottomise promettendo ad essa una ferrea alleanza. La repubblica e i suoi consoli genovesi edificarono una nuova urbanizzazione della città tra il 1147 e il 1178, proteggendo il borgo con mura difensive (erette nel 1167) che, in alcuni tratti del centro storico, sono ben visibili e in buono stato di conservazione.
    Per porre maggiore difesa della nuova cittadella fu eretto sopra un colle, soprastante ad un primo allineamento abitativo denominato "Borgolungo", un castello come avamposto contro la famiglia Malaspina, già signori del levante ligure e della Lunigiana. Questi ultimi tentarono un assedio nel 1172, ma furono respinti dai Genovesi.

    Il Capitaneato e i Fieschi

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    I portici di via Vittorio
    Veneto nel centro storico
    Nel 1243 si costituì ufficialmente in Libero comune sotto il potere della repubblica genovese e in tale secolo Chiavari fu scelta come sede del vicariato della Riviera orientale. Cent'anni dopo il primo assedio dei Malaspina, la città fu nuovamente assediata dai conti Fieschi della vicina Lavagna che, costituendo un'alleanza con gli stessi Malaspina, riuscirono a sottrarre il comune dalla dominazione di Genova.
    Chiavari fu quindi feudo fliscano fino al 1332, anno in cui la Repubblica di Genova riuscì nell'opera di riconquista feudale ed elesse il comune come sede del futuro capitaneato levantino; quest'ultimo inglobò quasi interamente il territorio del Tigullio e della val Fontanabuona.
    In questi secoli la cittadina partecipò attivamente al commercio marittimo genovese e nuove attività artigianali furono trasferite, a partire dal 1368, dall'antica "via Ravascheri" - considerata all'epoca la "via patrizia" - nell'odierno "Caruggio Dritto" ("via Martiri della Liberazione" e "via Vittorio Veneto") dei borghesi. Si modificò pertanto nuovamente la conformazione urbana chiavarese, ponendo nel centro della cittadella due strade principali commerciali e diversi "caruggi" laterali; le strade verso il mare furono invece destinate alle famiglie meno abbienti della città.
    Nel 1393 i Fieschi riuscirono a sottrarre nuovamente la cittadina dal controllo di Genova, ma per un breve periodo poiché ritornò poco dopo comune sotto il dominio genovese. La repubblica nuovamente arricchì di molto la struttura edilizia erigendo nuovi palazzi signorili e portici lungo le vie principali e laterali; inoltre, su espressiva richiesta genovese, tutte le attività civiche furono concentrate all'interno della Cittadella, quali ad esempio il settore della giustizia. Ancora oggi il palazzo vecchio del tribunale si trova nella medesima posizione.

    Il Rinascimento, la peste e il Settecento

    L'impianto architettonico si mantenne inalterato fino al tardo Cinquecento; da tale epoca nuovi palazzi signorili furono edificati all'interno delle mura nel contemporaneo stile rinascimentale. La scelta del nuovo stile architettonico si manifestò soprattutto nelle vie principali "Ravaschieri" e "Stefano Rivarola" dove furono eretti o rivisti palazzi molto simili ad altri edifici presenti a Genova. A partire dal 1648, o forse dal 1646, ebbe il titolo di Città dalla Repubblica di Genova.
    Nel 1656-1657 fu colpita da una violenta pestilenza che causò, oltre alle numerose vittime, il collasso sociale ed economico. La città si riprese fortemente a partire dal XVIII secolo quando si decise di abbattere a ponente le mura, erette dai Genovesi, e di costruire nuovi insediamenti abitativi e nuove strade, conservandone però lo stile architettonico e il binomio strada-portico.

    Napoleone e il Dipartimento degli Appennini

    Così come altri comuni e borghi della Liguria subì l'invasione dell'esercito austriaco nel 1747 e la successiva campagna napoleonica in Italia nel 1797. Napoleone Bonaparte riuscì a sottomettere la repubblica genovese annettendo i territori liguri all'interno del Primo Impero francese grazie al Trattato di Campoformio. Da tale data fu ufficialmente istituita la democratica Repubblica Ligure e l'intero territorio ligure fu diviso in nuovi dipartimenti e arrondissement alla francese.
    Il Tigullio, lo Spezzino, la parte meridionale del Parmense e alcune municipalità della Lunigiana rientrarono nei confini amministrativi del Dipartimento degli Appennini che assunse Chiavari come capoluogo. Il dipartimento fu attivo fino al 1814, anno della caduta di Napoleone I.

    Dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia

    Nel 1815 il convocato Congresso di Vienna per ridisegnare i confini geografici-politici degli stati italiani ed europei stabilì lo scioglimento della repubblica ligure e la successiva annessione al Regno di Sardegna. Chiavari, già sede dell'ex dipartimento napoleonico, fu eletta al titolo di capoluogo dell'omonima provincia nel 1817.
    Nel 1859, con l'emanazione del Decreto Rattazzi, Chiavari divenne capoluogo dell'omonimo circondario, inserito nell'allora provincia di Genova e soppresso nel 1926.Il 3 dicembre 1892, papa Leone XIII istituì la nuova diocesi di Chiavari, la più recente rispetto alle altre diocesi liguri già presenti.

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    Il monumento ai
    caduti chiavaresi
    nelle guerre mondiali
    Nel corso dell'Ottocento e Novecento subì un forte fenomeno di emigrazione, maggiore nell'entroterra della val Fontanabuona, che spinse numerose famiglie in America Latina; per facilitare gli scambi tra le famiglie chiavaresi e quelle emigrate fu aperto a Chiavari il consolato del Perù, oggi soppresso. Ancora oggi molte famiglie originarie della cittadina costiera e della valle fontanina risiedono in Sudamerica, particolarmente a Lima (Perù), Valparaiso (Cile), a Buenos Aires (Argentina) e a Montevideo (Uruguay), portando cognomi tipici della zona del chiavarese. E non a caso molte strade di Chiavari portano il nome di queste città sudamericane (corso Lima, corso Valparaiso, corso Buenos Aires, corso Montevideo, etc).
    Nell'autunno del 1969 fu organizzato all'Hotel Stella Maris, di proprietà di un istituto religioso, un convegno tra Renato Curcio e una settantina di appartenenti al "Collettivo politico metropolitano" di Milano. Tra di loro ci furono molti di coloro che - nell'anno successivo - fonderanno le Brigate Rosse. Il loro simbolo, la stella a cinque punte, si dice che derivi proprio dal simbolo dell'albergo, tuttora presente.
    Chiavari ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona fino al 1º gennaio 2009.

    La provincia del Tigullio

    In virtù della precedente istituzionalizzazione come sede provinciale, fu presentata un'apposita proposta di legge alla Camera dei deputati il 24 ottobre del 2001 nella quale si richiese la costituzione della nuova "Provincia del Tigullio". La proposta è stata presentata da alcuni parlamentari del comprensorio tigullino e, se approvata, avrebbe di fatto staccato il territorio rivierasco dal controllo amministrativo dell'allora Provincia di Genova.
    La quinta provincia ligure, che avrebbe scelto come capoluogo Chiavari in virtù dell'importanza storica nel territorio, sarebbe stata composta dai comuni di Avegno, Bogliasco, Borzonasca, Camogli, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Mezzanego, Moconesi, Moneglia, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Rapallo, Recco, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santa Margherita Ligure, Santo Stefano d'Aveto, Sestri Levante, Sori, Tribogna, Uscio e Zoagli per un totale di 35 amministrazioni delle 67 attualmente componenti il territorio metropolitano genovese.

    Monumenti e luoghi d'interesse
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    Il palazzo vescovile,
    sede del museo
    di fisica e diocesano.

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    Il castello di Chiavari

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    Il santuario di Nostra Signora
    dell'Orto, particolare del pronao.

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    L'altare maggiore
    della chiesa parrocchiale
    di San Giacomo
    di Rupinaro

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    Statua del papa Wojtyla

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    Il santuario della Madonna
    dell'Olivo nella zona di Bacezza

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    La chiesa di Santa
    Margherita d'Antiochia
    presso il quartiere di Caperana

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    I resti delle medievali
    mura del castrum

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    Il santuario di Sant'Antonio

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    Palazzo Rocca,
    polo museale cittadino.
    Architetture religiose
    • Santuario basilica cattedrale di Nostra Signora dell'Orto nel capoluogo
    • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel capoluogo
    • Chiesa di San Giuseppe Calasanzio nel capoluogo
    • Chiesa e monastero delle Clarisse nel capoluogo, in via Entella.
    • Chiesa delle suore Gianelline a mare nel capoluogo, presso il monumento di Cristoforo Colombo.
    • Chiesa delle suore Gianelline a monte
    • Santuario di Sant'Antonio da Padova
    • Ex oratorio dei Filippini nel capoluogo
    • Ex oratorio di San Giovanni Decollato o della Crocetta nel capoluogo
    • Ex oratorio di Sant'Antonio nel capoluogo
    • Chiesa parrocchiale di San Giacomo di Rupinaro nel quartiere di Rupinaro
    • Santuario del Sacro Cuore dei Padri Oblati di Maria Vergine
    • Santuario della Madonna dell'Olivo
    • Chiesa parrocchiale "delle Saline"
    • Chiesa di Santa Croce a Bacezza
    • Chiesa dei Frati Cappuccini
    • Chiesa parrocchiale di San Giuseppe
    • Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nella zona di Ri Alto
    • Chiesa parrocchiale di Santa Margherita d'Antiochi
    • Chiesa parrocchiale di San Pietro
    • Chiesa parrocchiale di San Martino nella frazione di Maxena
    • Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Salute e di San Bernardo nella frazione di Campodonico
    • Chiesa di Sant'Antonino
    • Chiesa di San Terenziano nella località di San Terenziano
    • Santuario di Nostra Signora delle Grazie
    • Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea nella frazione collinare di Sant'Andrea di Rovereto.
    • Chiesa di San Francesco oggi Auditorium.
    • Ex-abbazia di Sant'Antonio da Padova di Ri Basso.
    • Ex-chiesa priorale di Santa Maria Maddalena di Ri.

    Architetture civili
    • L'ex palazzo di Giustizia e il monumento a Giuseppe Mazzini, quest'ultimo opera del torinese Augusto Rivalta.
    • Palazzo Bianco, opera dell'architetto Orsolino del XIX secolo, in stile neoclassico, sede del municipio.
    • Palazzo Franzone
    • Palazzo Gagliardo, già palazzo De Scalzi, del 1750.
    • Palazzo Ravaschier
    • Palazzo Rivarola, ristrutturato più volte nel XVII secolo e tra il XVIII e XIX secolo.
    • Palazzo Rocca
    • Palazzo dei portici neri.
    • Palazzo delle Scuole Pie
    • Palazzo di Giustizia
    • Palazzo Marana
    • Palazzo Torriglia
    • Ponte della Maddalena sul fiume Entella
    • Villa Casaretto.
    • Villa Puccio Bancalari.
    • Villa Giorgi, edificata tra il 1904 e il 1913
    • Villa Ottone, del XX secolo, tipico esempio di architettura eclettico-liberty con guglia ottagonale.
    • Teatro-cinema Cantero.
    • Colonia Fara
    • Gran Caffè Defilla del 1914 e rimaneggiato nel 1960.
    • Cimitero urbano monumentale, realizzato nel 1894 su progetto di Gaetano Moretti.

    Architetture militari
    • Castello di Chiavari

    Altro
    • Monumento marmoreo a Giuseppe Garibaldi
    • Monumento bronzeo a Cristoforo Colombo
    • Monumento bronzeo a papa Giovanni Paolo II

    Siti archeologici
    La necropoli di Chiavar ifu scoperta sul finire degli anni cinquanta nel corso di alcuni scavi edili. A seguito del ritrovamento furono subito iniziati i necessari lavori per le rilevazioni archeologiche che, dopo un periodo di studio che va dal 1959 al 1969, gli storici datarono al VII secolo a.C. la necropoli pre-romana.
    Negli anni settanta i resti e i ritrovamenti furono spostati in una sede più idonea, visto che l'area interessata è molto vicina al centro abitato, e la collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e il Comune di Chiavari fece sì che il 19 aprile del 1985 s'inaugurò l'allora museo archeologico per la preistoria e la protostoria del Tigullio (dal 2013 museo archeologico di Chiavari).
    Sede attuale del museo è, dal 1985, il celebre palazzo Rocca del XVIII secolo.

    Aree naturali
    Nel territorio comunale è presente e preservato un sito di interesse comunitario[38] per il particolare interesse naturalistico e geologico. Il sito - denominato "Pineta e lecceta di Chiavari" - è collocato nella zona nord-occidentale del territorio, nei pressi del santuario delle Grazie, lungo la strada statale 1 Via Aurelia, dove il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di un bosco misto costituito prevalentemente da pini (Pinus halepensis, Pinus pinea, Pinus pinaster) e lecci. Sono inoltre presenti, tra elementi di macchia mediterranea e vegetazione rupestre, alcuni esemplari di orchidea ed euphorbia a doppia ombrella (Euphorbia biumbellata), quest'ultima molto rara nel territorio regionale.
    Tra le specie animali tipiche del SIC chiavarese sono segnalate due specie di molluschi (Toffolettia stritiolata e Solatopupa pallida) legati ai substrati calcarei appartenenti alla formazione del monte Antola.

    Musei
    • Museo archeologico di Chiavari
    • Museo diocesano d'arte sacra
    • Museo storico del Risorgimento
    • Galleria Civica di Palazzo Rocca

    Eventi
    • Palio marinaro del Tigullio. Santa Margherita Ligure, San Michele di Pagana, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante si sfidano ogni anno, tra maggio ed agosto, in una serie di gare di canottaggio su gozzi tradizionali liguri nelle acque del Golfo del Tigullio. La prima edizione si avviò nel 1974.
    • Ogni anno vi si svolge il Praemium Classicum Clavarense, riconoscimento culturale assegnato allo studioso che più di è distinto nel campo degli studi classici.
    • Rassegna di teatro dialettale "Elio Rossi", tra la fine di giugno e il mese di luglio, presso il parco comunale di Villa Rocca. Giunta nel 2012 alla 25ª edizione, ed organizzato dal 1988 dalla locale Associazione culturale "O Castello", la manifestazione mette sul palcoscenico diverse opere e scenette teatrali, per lo più commedie e rigorosamente interpretate nel dialetto genovese, con la partecipazione di personaggi e attori provenienti dalle principali compagnie amatoriali della Liguria.
    • Premio "Ciävai" di poesia, interpretati nei diversi dialetti della Liguria, promosso e organizzato dal 1983 dall'Associazione culturale "O Castello".
    Tra i più importanti avvenimenti che vi furono in passato si ricorda la visita del pontefice Giovanni Paolo II tra il 18 e 19 settembre 1998. Il 17 settembre 2011 al papa polacco è stata intitolata l'area della "Colmata"[54] dove si svolse tredici anni prima la Santa Messa.
    • Chiavari ha ospitato il 20 e 21 maggio 2006 il 46º "Raduno Nazionale Suonatori di Campane" (organizzato dall'Associazione Campanari Liguri), che si svolge ogni anno in una regione italiana ad opera delle diverse associazione presenti sul suolo Nazionale.
    • Fiera di sant'Antonio abate che si tiene la domenica più vicina al 17 gennaio.
    • Fiera e festa patronale di Nostra Signora dell'Orto, il 2 e il 3 luglio.
    • Festa del rione Scogli per i santi Pietro e Paolo in piazza Gagliardo (o dei Pescatori) l'ultima domenica di giugno.
    • Festa di Nostra Signora della Salute nel quartiere Ri Basso l'ultimo fine settimana di luglio.
    • Mercatino dell'Antiquariato, il secondo sabato e domenica di ogni mese.
    • Confuego: antica manifestazione che si tiene a metà dicembre con le maschere tradizionali di "Rebello" e "Rebellun-a" che espongono ironicamente tutti i "mugugni" (lamentele) sui problemi solitamente insoluti della città al Sindaco e alla civica amministrazione.


    Persone legate a Chiavari
    • Baldassarre Ravaschieri (Chiavari, 1419 - Binasco, 1492), monaco francescano nel convento di Santa Maria in Campo presso Binasco.
    • Davide Vacca (Genova, 1518 - Genova, 1607), doge della Repubblica di Genova, canonico e giurista. Secondo alcune fonti storiche aveva origini familiari chiavaresi o del comprensorio chiavarese.
    • Andrea Costaguta (Chiavari, 1610 - Sassoferrato, 1670), frate dell'Ordine dei Carmelitani e architetto.
    • Vincenzo Costaguti (Chiavari, 1612 - Roma, 1660), cardinale.
    • Giovanni Francesco Bafico (Chiavari, 1622 - Genova, 1694), religioso barnabita, oratore e poeta dialettale.
    • Domenico Garibaldi (Chiavari, 1766-1841), padre di Giuseppe Garibaldi.
    • Antonio Maria Gianelli (Carro, 1789 - Piacenza, 1846), religioso, vescovo della diocesi di Bobbio e proclamato santo della Chiesa cattolica. Nel 1829 fondò a Chiavari l'ordine delle Figlie di Maria, conosciute col nome di Suore Gianelline, per l'istruzione delle giovani.
    • Alessandro Negri di San Front (Ponzone, 1804 - Chiavari, 1884), ufficiale dei Carabinieri Reali e senatore del Regno d'Italia. Nel 1872 ricoprì per il comune di Chiavari le cariche di consigliere comunale e di assessore anziano facente funzioni di sindaco, e l'anno successivo ne divenne Presidente del Consiglio comunale e della Giunta municipale.
    • Michele Alberto Bancalari (Chiavari, 1805 - Genova, 1864), padre scolopio e docente.
    • Jacques Alexandre Bixio (Chiavari, 1808 - Parigi, 1865), medico e politico.
    • Francesco Chiarella (Chiavari, 1824-1908), pittore prevalentemente affreschista a soggetto storico e religioso. Ebbe come allievo il suo concittadino Annunzio Barchi.
    • Federico Delpino (Chiavari, 1833 - Napoli, 1905), botanico. Di lui si ricordano svariati scritti e un lungo carteggio con Charles Darwin.
    • Fortunato Vinelli (Genova, 1834 - Chiavari, 1910), primo vescovo della diocesi di Chiavari.
    • Enrico Millo (Chiavari, 1865 - Roma, 1930), politico e militare.
    • Nicola Giuseppe Dallorso (Chiavari, 1876 - Genova, 1954), imprenditore, presidente del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure e senatore del Regno d'Italia.
    • Massimo Bontempelli (Como, 1878 - Roma, 1960), scrittore, saggista e giornalista. Ha abitato a Chiavari, dove iniziò gli studi medi frequentando il ginnasio presso gli scolopi.
    • Mario Cevenini (Chiavari, 1891-1987), ex calciatore dell'Inter e della Nazionale.
    • Giovan Battista Canepa (Chiavari, 1896 - Milazzo, 1994), scrittore e partigiano.
    • Giovanni Serbandini (Chiavari, 1912 - Lavagna, 1999), politico.
    • Bruno Bolfo, già dipendente di Siderexport (Gruppo Finsider), amministratore delegato e poi presidente di Siderius a New York negli anni settanta, nel 1979 a San Paolo del Brasile fonda Duferco Group di cui ora è ancora il presidente. È nativo di Chiavari.
    • Aurelio Galleppini (Casal di Pari, 1917 - Chiavari, 1994), disegnatore di fumetti, co-creatore di Tex. Morì a Chiavari dove in sua memoria fu istituito il "Premio biennale d'arte Aurelio Galleppini".
    • Elena Bono (Sonnino, 1921 - Lavagna, 2014), scrittrice, poetessa e traduttrice. Con la sua famiglia si trasferì nel 1931 a Chiavari, città dove ha vissuto e lavorato.
    • Romano Mussolini (Forlì, 1927 - Roma, 2006), pianista, pittore e poeta. Frequentò Chiavari, dove teneva spesso dei concerti jazz.
    • Giuliana Lanata (Chiavari 1933 - Genova 2008), filologa classica e studiosa di diritto greco-romano.
    • Renzo Calegari (Genova, 1933), fumettista. A Chiavari fu tra i fondatori della locale scuola del fumetto.
    • Pierluigi Lavagnino (Chiavari, 1933 - Milano, 1999), pittore.
    • Enrico Alderotti (La Spezia, 1935 - Chiavari, 2008), giornalista e scrittore, visse per quarant'anni a Chiavari
    • Fernanda Contri (Ivrea, 1935), giurista, magistrato e politico.
    • Guido Scala, (Torino, 1936 - Chiavari, 2001), autore di fumetti per Topolino.
    • Alberto Maria Careggio, (Mazzè, 1937 - ), vescovo della Chiesa cattolica. Fu alla guida della diocesi chiavarese dal 1995 al 2004.
    • Stefano Podestà (Chiavari, 1939), politico ed ex ministro dell'Università e della Ricerca nel primo governo Berlusconi.
    • Gianfranco Zappettini (Genova, 1939), pittore esponente della pittura analitica. Vive e lavora a Chiavari.
    • Enrico Rava (Trieste, 1939), musicista. È cittadino onorario di Chiavari dal 2014.
    • Maurizio Balocchi (Firenze, 1942 - Roma, 2010), politico. A Chiavari fu consigliere comunale per la Lega Nord (1989) e poi presidente del Consiglio comunale (1994).
    • Paolo Garimberti (Levanto, 1943), giornalista ed ex presidente della RAI (2009-2012). Ha vissuto a Chiavari.
    • Roberto Speciale (Chiavari, 1943), politico e già parlamentare europeo.
    • Gabriella Mondello, (Bedonia, 1944), politico. A Chiavari fu insegnante di materie letterarie presso il liceo classico statale Federico Delpino.
    • Ivo Milazzo (Tortona, 1947), autore di fumetti, co-creatore di Ken Parker. Vive e lavora a Chiavari.
    • Riccardo Peroni (Chiavari, 1949), attore cabarettista e doppiatore.
    • Luigi Cagni (Brescia, 1950), allenatore di calcio ed ex calciatore. Da tempo ha preso casa a Chiavari.
    • Angela Dellepiane (Chiavari, 1954 - Genova, 2009), danzatrice, coreografa, danzaterapeuta e docente.
    • Michele Scandroglio (Chiavari, 1954), imprenditore e politico.
    • Antonio Gozzi (Chiavari, 1954), nipote di Bruno Bolfo, amministratore delegato di Duferco Group, presidente di Duferco Italia e di Federacciai, ex esponente del PSI e presidente dell'Entella.
    • Giampiero Solari (Lima, 1957), regista teatrale e televisivo degli spettacoli di Beppe e Rosario Fiorello, Christian De Sica e Giorgio Panariello tra gli altri.
    • Francesco Conti (Chiavari, 1962), ex calciatore e allenatore.
    • Umberto Calcagno (Chiavari, 1970), ex calciatore e vicepresidente dell'AIC.
    • Matteo Matteazzi (Chiavari, 1971), ex calciatore e direttore generale dell'Entella.
    • Andrea De Marco (Chiavari, 1973), arbitro di calcio.
    • Lorenzo Vignolo (Chiavari, 1973), regista.
    • Andrea Mangiante (Chiavari, 1976), pallanuotista.
    • Pier Gonella (Chiavari, 1977), chitarrista, noto per le sue collaborazioni con varie metal band italiane come Labyrinth, Necrodeath, Odyssea, Mastercastle.
    • Maurizio Felugo (Rapallo, 1981), pallanuotista, residente a Chiavari.
    • Simone Basso (Chiavari, 1982), calciatore.
    • Silvano Raggio Garibaldi (Chiavari, 1989), calciatore.
    • Stefano Luongo (Chiavari, 1990), pallanuotista.

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    Panorama dal molo cittadino



    Edited by PatriziaTeresa - 18/9/2015, 19:40
     
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