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.Farra d'Isonzo
Comune di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I farresi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo a Gradisca d'Isonzo; il resto della popolazione è distribuito tra alcune case sparse e i nuclei di Villanova, Fossata, Grotta e Mainizza. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica nella zona del monte Fortin. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto Reale, raffigura una torre accostata da un albero di gelso e da un telaio; nella base dello scudo spiccano tre bande verticali: una bianca (colore del baco), una gialla (colore del bozzolo) e una verde (colore della foglia).
- Info -
Farra d'Isonzo (Fare in friulano, Fara in friulano goriziano), è un comune italiano di 1.761 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia.
Descrizione e geografia
Si estende nella zona centro-settentrionale della provincia, sulla sponda destra del fiume Isonzo, ai margini della pianura friulana, alle spalle del confine con la Slovenia, tra Gorizia, Savogna d'Isonzo, Sagrado, Gradisca d'Isonzo, Moraro, San Lorenzo Isontino e Mossa. Da questa sua posizione trae intuibili vantaggi: ad appena 4 km dal casello di Gradisca d'Isonzo, che immette sul raccordo Gorizia-Villesse dell'autostrada A4 Torino-Trieste, può essere facilmente raggiunta anche mediante la strada statale n. 351 di Cervignano, che ne percorre il territorio. Agevole si presenta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, lungo la linea Monfalcone-Udine, si trova infatti ugualmente a soli 4 km. L'aeroporto più vicino dista 14 km ma per i voli intercontinentali senza scalo si utilizza il terminale di Milano/Malpensa, a 418 km. Il porto commerciale è situato a 49 km, mentre quello turistico di Monfalcone è a 15 km. Inserita in circuiti turistici, fa capo prevalentemente a Gorizia per il commercio, i servizi e le esigenze di ordine burocratico-amministrativo che non possono essere soddisfatte sul posto.Storia
Abitata fin dai tempi dei romani, che pare avessero costruito una torre di segnalazione sul monte Fortin, acquistò grande rilevanza strategico-militare sotto i longobardi, che la dotarono di fortificazioni a difesa dalle invasioni di slavi e bizantini. Ai longobardi va riportata anche l'origine del toponimo, derivante dal termine “fara”, che significa ‘stirpe, famiglia'. La denominazione attuale fu assunta per un Regio Decreto del 1923, che aggiunse al nome originario la specificazione “d'Isonzo”, con chiaro riferimento al fiume che scorre nel territorio. Nel corso del Medioevo ha seguito le sorti del suo castello, donato, nelle seconda metà del X secolo, dall'imperatore Ottone I al patriarcato di Aquileia, che ne conservò il possesso fino all'inizio del Duecento, quando fu conquistato e distrutto dal conte di Gorizia. Infeudata alla nobile famiglia degli Strassoldo, che ne rimase proprietaria a lungo, ha registrato nel corso dei secoli il passaggio di più eserciti, per via della sua posizione geografica nei pressi della strada che, attraverso il ponte sull'Isonzo, raggiunge la Slovenia e i Balcani. Invasa dagli ungari e dai turchi, nel XV e XVI secolo risentì duramente delle guerre tra la repubblica di Venezia e l'Austria, che si contendevano questa zona di confine. Tornata sotto il dominio austriaco anche dopo la parentesi napoleonica, fu annessa all'Italia al termine della prima guerra mondiale, durante la quale fu ridotta a postazione di artiglieria.
Monumenti e luoghi di interesse
• Chiesa di Santa Maria Assunta
• Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore
Musei
• Museo della civiltà contadina friulana
• Museo dell'automobile e della tecnica
Eventi
• Festa di Santa Maria Assunta, 15 agosto
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