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Follo

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    Follo

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    - Info -

    Fòllo (Folo in ligure) è un comune italiano di 6.400 abitanti della provincia della Spezia in Liguria. È il decimo comune della provincia per numero di abitanti.

    Geografia fisica

    La sua posizione geografica pone il comune di Follo al centro di un crocevia importante che mette in comunicazione l'alta e media val di Vara con il golfo della Spezia e la piana della val di Magra. Essendo di fatto l'ultimo comune del territorio della val di Vara, confina a nord con il comune di Calice al Cornoviglio, a sud con La Spezia e Vezzano Ligure, ad ovest con Beverino e Riccò del Golfo di Spezia e ad est con Podenzana (provincia di Massa e Carrara, in Toscana) e Bolano.
    Il territorio comunale, facente parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra, è prevalentemente collinare, sviluppandosi preminentemente intorno alle formazioni collinari che costituiscono i displuvi del torrente Durasca a sud, del torrente Graveglia a nord e del fiume Vara ad ovest che costituisce in parte il confine amministrativo orientale, tant'è che la maggior parte delle frazioni sono poste sulle pendici delle colline retrostanti la vallata del fiume Vara, eccezion fatta per Valdurasca, Piana Battolla e Via Romana.
    La geografia del territorio follese è caratterizzata dalla presenza del fiume Vara, vero e proprio protagonista della natura geografica del comune. I maggior centri abitati sorgono infatti sulla lungomonte della vallata, alle pendici delle colline e in stretta vicinanza con il fiume.
    Il comune è costituito da nove frazioni: Bastremoli, Carnea, Follo Alto, Piana Battolla, Piano di Follo, Sorbolo, Tivegna, Val Durasca e Via Romana per una superficie territoriale di 23,27 km2.

    Le origini del nome

    Il toponimo Follo compare in un documento del 1197 e molto probabilmente deriva, come l'omonima Fullo presso Genova, o la città toscana Follonica, dal verbo latino fullare (pigiare, l'uva o i panni). Altri documenti del Medioevo farebbe derivare il nome dalla parola fola ossia riserva di caccia. Tale ipotesi sembra trovi conferma nel fatto che il territorio follese fosse appunto riserva di caccia di alcuni membri della famiglia degli Estensi.

    Storia

    Preistoria ed età romana

    Nella preistoria le popolazioni locali, i Liguri Apuani, si sostentavano con l'agricoltura, irrigando i campi con le acque dei fiumi Vara e Durasca, macinando cereali, trasportando legname e con la pesca.
    Nel 238 a.C. la tribù dei Liguri Briniates si oppose all'espansione coloniale romana. Il console romano Marco Emilio Lepido (famoso per la costruzione della Via Emilia), combatté lungamente contro la popolazione deportandoli in massa nella provincia di Benevento. Solamente nel 20 a.C. l'imperatore Augusto poté inserire la Liguria nelle undici regioni dell'impero romano, tracciandone i confini. Nel 14 a.C. gli Apuani si sottomisero a Roma e quest'ultima ricambierà la sottomissione con opere quali postazioni difensive, torri di controllo ai confini e vie di comunicazione.
    Subì l'invasione dei Barbari e successivamente saccheggi da parte dei pirati. Guerre, epidemie, carestie contribuirono allo smembramento delle antiche proprietà fondiarie romane e all'abbandono delle zone montane a favore dei borghi collinari più facilmente difendibili. Seguì poi la sorte dei territori della Lunigiana divenendo nel X secolo territorio degli Estensi e degli Obertenghi. In seguito le terre circondanti Follo furono cedute dai nobili di Vezzano Ligure a Genova nel 1113, e la Repubblica vi insediò dei feudatari fedeli tra i quali la famiglia Malaspina nel territorio di Follo. Successivamente ripassò sotto il controllo dei vescovi di Luni e ancora ai genovesi nel febbraio del 1224. Nel 1252 il papa Innocenzo IV concesse il territorio al nipote Nicolò della nobile famiglia dei Fieschi, che nel 1276 lo rivendette alla Repubblica di Genova rendendo la zona terra di confine e caposaldo da opporre alle mire espansionistiche di Firenze e Pisa.

    Medioevo

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    Il bastione presente nella
    frazione di Follo Castello
    Nel corso dei secoli i territori e i suoi castelli passarono da Castruccio Castracani, Signore di Lucca, ai Visconti, agli Sforza, ai Francesi e infine ai Malaspina. Diventarono dominio genovese in seguito all'intervento dell'imperatore Carlo V di Francia, alleato dei Doria, che contribuì a strutturare le varie comunità, attribuendo loro un Console locale, nominato direttamente dalla Superba, che rappresentava il Podestà. Al 1578 è risalente la stesura del primo statuto della comunità di Follo (Capitula et seu Statuta civilia et criminalia loci et Communis Folli).

    Periodo ottocentesco

    Nel XVIII secolo l'impero austro-ungarico costituì un piccolo dominio, ma con la pace di Aquisgrana si pose fine alla guerra per la successione austriaca, dando tutto il territorio della val di Vara alla repubblica genovese che ne mantenne il controllo fino alla dominazione napoleonica di fine Ottocento. Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio follese rientrò nel III cantone, capoluogo Tivegna, della Giurisdizione di Golfo di Venere. Dal 1803 fu centro principale del III cantone del Golfo di Venere nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814, annesso al Primo Impero francese, inserito nel Dipartimento degli Appennini.
    Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Spezia del Circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi. Subisce infine gli ultimi aggiustamenti e assestamenti del territorio comunale nel 1929 con la cessione della frazione di Polverara al comune di Riccò del Golfo di Spezia.
    L'evoluzione urbana del territorio parte dalle colline, abitate già nel tardo medioevo per fuggire ai pericoli di razzie e di epidemie. Solo nel Novecento la piana alluvionale bagnata dal fiume Vara è stata urbanizzata con l'espansione dei due centri più significativi del comune: Piano di Follo e Piana Battolla.

    Novecento

    La seconda guerra mondiale vide il comune di Follo colpito da deportazioni, bombardamenti e da innumerevoli episodi di rappresaglia da parte delle forze Nazifasciste distaccate nel territorio follese. Dal territorio follese stesso vennero a formarsi vari gruppi partigiani che dopo l'8 settembre si mobilitarono verso i monti del calicese. Tra gli attivi reclutatori di giovani partigiani ci fu anche don Carlo Borrelli, parroco del capoluogo. Molti giovani furono protagonisti della costituzione del Battaglione Val di Vara, formazione partigiana della brigata partigiana Giustizia e Libertà.
    La popolazione fu protagonista, durante la Resistenza, suo malgrado, soprattutto a causa della costante presenza sul territorio delle forze tedesche, in particolare di un distaccamento della marina del Terzo Reich, proprio sul sito dove attualmente sorge la scuola secondaria statale "Salvo D'Acquisto". Il 15 febbraio e il 28 luglio 1944 rappresaglie fasciste e naziste causano lo sfollamento ed il rogo del vecchio centro storico del paese di Follo Castello, ritenuto covo dei partigiani. Nell'episodio morirono due persone, imprigionate nelle loro case in fiamme. Nel paese di Pian di Follo è posta una lapide che ricorda alcuni episodi di rappresaglia, come l'impiccagione di tre giovani follesi. A Sorbolo quale rappresaglia fascista venne ucciso il partigiano Guglielmo Lutti il 12 dicembre 1944.

    Nuovo millennio

    Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara e con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008, in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità Montana Val di Vara, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale nº 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011.
    Nel 2011 il comune subisce ingenti danni in seguito all'alluvione. Il fiume Vara esonda nelle campagne circostanti, ed i suoi principali affluenti (Voro e Montemezzano) esondano allagando alcune abitazioni vicine al Parco fluviale e la zona industriale prospiciente il fiume stesso.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Chiesa parrocchiale di San Leonardo abate
    • Chiesa di San Martino
    • Torre
    • Borgo di Tivegna
    • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
    • Santuario della Madonna dell'Olivo
    • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice
    • Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo a Piano di Follo
    • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire nella frazione di Sogolo
    • Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire nella frazione di Tivegna
    • Chiesa di San Pietro

    Eventi
    • Fiera di San Isidoro in maggio
    • Sagra del vino a settembre
    • Sagra della frittella di baccalà in agosto
    • Processione della Madonna della Guardia

    Persone legate a Follo
    • Giovanni Battista Paita (Bastremoli, 1829-1901), politico, ex sindaco della Spezia e deputato del Regno d'Italia.
    • Agostino Bronzi (La Spezia, 1891-1972), politico, ex sindaco della Spezia e senatore.
    • Giuseppe Fasoli (Atina, 1919 - La Spezia, 2013), avvocato e politico, ex sindaco di Follo, deputato e vice sindaco della Spezia.
    • Gianfranco Mariotti (La Spezia, 1939 - La Spezia, 1992), politico ed ex senatore.
    • Fabrizio Solari (La Spezia, 1958), sindacalista italiano.
    • Doriano Romboni (Lerici, 1968 - Latina, 2013), ex motociclista italiano.
     
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