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Lèvanto

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    Lèvanto

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    - Info -

    Lèvanto (Levanto in ligure, Lievànto nella variante locale) è un comune italiano di 5.512 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.

    Geografia fisica

    Il paese di Levanto è di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi, viti e pini ed affacciato direttamente sul mare. Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto. Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle frazioni e località di Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana per un totale di 36,81 km2. Confina a nord con i comuni di Framura, Carrodano e Borghetto di Vara, a sud è bagnato dal mar Ligure e Monterosso al Mare, ad ovest con Bonassola e il mar Ligure e ad est con Carrodano, Borghetto di Vara, Pignone e Monterosso al Mare. Parte del suo territorio rientra inoltre nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e dell'Area marina protetta Cinque Terre.

    Storia

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    Mappa del 1773 realizzata
    del cartografo Matteo Vinzoni
    per la Repubblica di Genova
    Già in epoca romana esisteva un piccolo borgo denominato Ceula, situato sulle colline corrispondenti all'attuale zona di Montale, che costituiva un nodo strategico di grande importanza in virtù della sua ubicazione lungo la Via Ligurum, quest'ultima antica pista pre-romana e che passava vicino alla costa. Nel 476, con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, anche il borgo romano di Ceula venne assoggettato all'Impero bizantino e poi ai Longobardi.
    All'inizio del IX secolo, in contemporanea con l'epoca carolingia, il campanile della pieve di Ceula, l'odierna chiesa parrocchiale di San Siro a Montale, fungeva da torre di avvistamento e di difesa contro le incursioni dei saraceni provenienti dal mare. Con diploma imperiale di Federico Barbarossa, datato al 1164, il primitivo abitato costiero di Levanto, citato per la prima volta in un documento ufficiale, è confermato quale proprietà feudale della famiglia Malaspina.
    A partire dal XIII secolo l'importanza dell'abitato collinare, denominato ora Valle e amministrato dai signori di Zolasco, iniziò a diminuire a vantaggio del nuovo insediamento di Levanto, il Borgo, che stava ampliandosi direttamente sul mare e che ebbe inizialmente una sorta di autonomia distinta rispetto alla Valle. Il dominio sul borgo marinaro di Levanto passò successivamente ai Da Passano, vassalli dei Malaspina, che incrementarono i traffici commerciali soprattutto del sale (ricavato dalle locali saline) che dal Borgo, attraverso l'omonima via, veniva esportato in val di Vara e, dal nodo viario di Varese Ligure, sin all'interno della pianura padana.
    Furono gli stessi Da Passano ad avviare i primi contatti con Genova che si trasformarono in un vero e proprio atto di fedeltà dal 1132 e ancora nel 1229 con la totale dedizione verso la Repubblica di Genova che mantenne alla famiglia i privilegi storici e le proprietà feudali del Borgo. Nel 1247 anche i possedimenti della Valle, sempre amministrati dai signori di Zolasco, furono ceduti da questi ultimi alla repubblica genovese.
    Ora riunito in un unico centro amministrato da Genova, Levanto divenne quindi un'importante scalo commerciale del levante ligure, alimentato dalle vie di comunicazione terrestri, di cui la più importante era la via Francigena, con il fiorire dei commerci dei prodotti locali quali vino e olio - prodotti principalmente nella Valle - e dell'apprezzato marmo rosso propriamente chiamato Rosso Levanto.

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    L'agglomerato urbano
    e le colline di Levanto
    Dopo il medioevo, il borgo ebbe un ulteriore e notevole sviluppo con l'edificazione del Borgo nuovo (o Stagno) nella piana del torrente Ghiararo. Tale insediamento mantiene ancora oggi il suo carattere lineare con interessanti palazzi del XVI e XVIII secolo. Anche nella Valle fiorirono nuove ville patrizie, mentre la difesa della costa e la protezione dei prodotti esportati portarono nello stesso secolo ad una ricostruzione del locale castello. Dal 1607 fu sede dell'omonimo capitaneato che seguì le sorti e le glorie della repubblica genovese fino alla dominazione napoleonica. Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, come capoluogo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Levanto rientrò nel I cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del I cantone di Levanto nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
    Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Levanto del Circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi. Un'ulteriore fase dello sviluppo urbano si pone tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo con l'apertura degli attuali corso Italia e corso Roma. A partire dal 1950 il borgo si è ulteriormente esteso raggiungendo negli anni settanta l'attuale configurazione. Intorno all'anno 2005 è iniziata una completa trasformazione del lungomare iniziando dalla zona di Vallesanta, con una passeggiata in parte a sbalzo sopra una serie di locali che dovrebbero essere adibiti a negozi a servizio dell'approdo delle barche a Vallesanta, con aiuole ben piantumate con piante della macchia mediterranea. La passeggiata porta ad una pista ciclabile corredata da marciapiedi, che seguendo il tracciato delle vecchie gallerie ferroviarie dismesse, porta in meno di mezz'ora, attraverso un itinerario ben illuminato con squarci di visione del mare, al vicino borgo di Bonassola. Il progetto del "water front" deve essere completato dalle attrezzature di un impianto di depurazione e da un proseguimento della passeggiata attrezzata sino allo stabilimento balneare del Casinò. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità montana della Riviera Spezzina, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1º gennaio 2009.
    Il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante ligure (bassa e media val di Vara, val di Magra e Cinque Terre) e la Lunigiana (provincia di Massa e Carrara) con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Levanto (già interessato nel 1981 da un analogo fenomeno alluvionale) dove le precipitazioni intense hanno provocato danni e disagi (valutati dallo stesso sindaco intorno ai 3 milioni di euro) in porzione limitata o comunque di livello minore rispetto a viciniori comuni della costa e dell'entroterra.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Castello
    • Chiesa di Sant’Andrea
    • Mostra Permanente della Cultura Materiale
    • Monastero delle Clarisse
    • Convento della SS. Annunziata
    • Oratorio di San Giacomo nel capoluogo
    • Chiesa parrocchiale-santuario di Nostra Signora della Guardia nel capoluogo
    • Chiesa di San Rocco nel capoluogo
    • Ex complesso conventuale degli agostiniani nel capoluogo
    • Cappella di Nostra Signora della Mercede, ridotta allo stato di rudere, nella località di Busco
    • Cappella di Santa Maria Maddalena nella località di Casella
    • Cappella di San Giuseppe nella località di Casella
    • Chiesa parrocchiale di San Nicolò nella frazione di Chiesanuova
    • Cappella di San Giovanni Evangelista nella località di Dosso
    • Cappella di Sant'Anna nella località di Faraggiana
    • Cappella di Sant'Antonio da Padova nella località di Fattore
    • Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nella frazione di Fontona
    • Santuario della Madonna del Soccorso nella frazione di Fontona
    • Cappella di San Matteo nella località di Ghiare, edificata nel XVI secolo
    • Cappella di Sant'Anna nella frazione di Groppo, documentata dal XVII secolo.
    • Chiesa parrocchiale di San Sebastiano nella frazione di Lavaggiorosso.
    • Cappella di Sant'Antonio da Padova nella frazione di Lerici del XVIII secolo
    • Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo nella frazione di Legnaro
    • Oratorio della Madonna delle Grazie nella frazione di Legnaro.
    • Chiesa di San Sebastiano nella frazione di Lavaggiorosso
    • Cappella di Santa Maria Assunta nella frazione di Lissa
    • Pieve parrocchiale di San Siro Vescovo nella frazione di Montale
    • Cappella di Santa Maria Assunta nella frazione di Pastine, già aperta al culto dal 1624
    • Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Ridarolo
    • Cappella di San Bernardo nella frazione di Vignana
    • Loggia comunale di Levanto del XIII secolo
    • Ex complesso monastico delle Clarisse
    • Casa Restani, posta di fronte alla loggia comunale
    • Villa Agnelli
    • Porta dell'Acqua, inserita in una torretta delle medievali mura cittadine
    • Porta di San Cristoforo con nove figure caricaturali risalenti agli inizi del XVI secolo


    Eventi
    • Rassegna Corale Levantese in maggio
    • Festa Del Mare in giugno
    • Festival Amfitheatrof in luglio
    • Festa Di S. Rocco in agosto
    • Solennita' Di N.S. Della Guardia in agosto
    • La traversata a nuoto del Golfo di Levanto
    • Stralevanto in ottobre


    Persone legate a Levanto
    • Barnaba Guano (Levanto, 1370 - Genova, 1454), doge della Repubblica di Genova.
    • Agostino di Benedetto (Groppo, XVI secolo), orafo. Operante a Genova e a Venezia, tra le sue opere è ricordata una cassa processionale del Corpus Domini - realizzata forse con la collaborazione dei due figli Giulio e Cesare - oggi conservata nel museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo in Genova.
    • Osta Morat (Levanto, 1570 - Tunisi, 1640), rinnegato, ammiraglio e dey di Tunisi.
    • Giuseppe Maria Caranza (Levanto, 1675 - Napoli, 1731), diplomatico italiano del Ducato di Parma.
    • Domenico Viviani (Legnaro, 1772 - Genova, 1840), naturalista, medico e botanico.
    • Emanuele Toso (San Bartolomeo della Ginestra, 1890 - Levanto, 1944), presbitero e partigiano, fu parroco della chiesa di San Sebastiano di Lavaggiorosso e davanti alla sua chiesa fu fucilato dalla repubblichina Divisione Alpina Monterosa per la sua non collaborazione e rifiuto nella ricerca dei locali partigiani.
    • Massimo Amfiteatrof (Parigi, 1907 - Levanto, 1990), violoncellista, dopo il trasferimento in Liguria visse prima a Cavi di Lavagna poi a Levanto fino alla sua morte. A lui è dedicato il locale Festival Massimo Amfiteatrof.
    • Morando Morandini (Milano, 1924), critico cinematografico attore, nel 2004 ha fondato a Levanto il "Laura Film Festival" in onore della moglie.
    • Pietro Zoppi (Levanto, 1926 - Levanto, 2006), politico e sindaco della città dal 1955 al 1974.
    • Alberto Cavallari (Piacenza, 1927 - Levanto, 1998), giornalista e scrittore.
    • Emiliana Santoli (Bolognano, 1941), politica, residente a Levanto dove, tra l'altro, ha contribuito alla fondazione del locale centro d'infanzia.
    • Paolo Garimberti (Levanto, 1943), giornalista ed ex presidente della RAI (2009-2012).
    • Carlo Sassarini (Levanto, 1971), ex calciatore e allenatore di calcio.
    • Maria Adele Corradi (Levanto, 1976), cantautrice.
    • Benedetta Massola (La Spezia, 1978), attrice e showgirl, ha vissuto la sua infanzia e adolescenza a Levanto.
     
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