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Moraro

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    Moraro

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    - Info -

    Moraro è un comune italiano di 771 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia.

    Descrizione e geografia

    Comune di pianura, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I moraresi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, poco esteso, presenta un profilo geometrico del tutto uniforme, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato (interessato da una forte crescita edilizia) un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.
    Si estende nella zona settentrionale della provincia, ai margini della pianura friulana, tra Gradisca d’Isonzo, Farra d’Isonzo, San Lorenzo Isontino, Capriva del Friuli, Cormons e Mariano del Friuli. A soli 5 km dal casello di Gradisca d’Isonzo, che immette sul raccordo Gorizia-Villesse dell’autostrada A4 Torino-Trieste, può essere facilmente raggiunta anche percorrendo la strada statale n. 56 di Gorizia, il cui tracciato si snoda ad appena un chilometro dall’abitato. Agevole si presenta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, lungo la linea Monfalcone-Udine, si trova infatti soltanto a 2 km. Per i voli nazionali e internazionali si utilizza l’aeroporto più vicino, posto a 15 km, ma per i voli intercontinentali senza scalo ci si serve del terminale di Milano/Malpensa, a 419 km. Il porto commerciale dista 50 km, mentre quello turistico di Monfalcone è a 16 km. La popolazione si rivolge prevalentemente a Gorizia per il commercio, i servizi e le esigenze di ordine burocratico-amministrativo che non possono essere soddisfatte sul posto.

    Storia

    I primi insediamenti nella zona risalgono probabilmente ai celti; a questi subentrarono stanziamenti di romani, la cui presenza nel territorio è testimoniata da alcuni reperti archeologici rinvenuti. Il toponimo, che compare per la prima volta soltanto in un documento del XVI secolo, corrisponde al termine friulano “morar”, ‘gelso’, derivante dal latino MORUM, ‘mora’, con l’aggiunta del suffisso. Abitata anche in epoca alto-medievale, come attestato dalla scoperta di una necropoli longobarda, nei secoli successivi entrò a far parte dei possedimenti del patriarcato di Aquileia, quale piccolo villaggio agricolo di Cormons. Seguendo le sorti delle località circostanti, nel X secolo fu invasa dagli ungari, che devastarono tutta la pianura friulana, costringendo il patriarca a ripopolare le campagne con immigrazioni forzate di slavi. Feudo del conte di Gorizia, nel 1420 fu conquistata dalla repubblica veneta e venne saccheggiata dai turchi sul finire del secolo, quando, in seguito a una permuta tra l’ultimo conte goriziano e l’imperatore Massimiliano I, passò sotto la dominazione austriaca. Coinvolta, nei primi decenni del Seicento, nella guerra di Gradisca tra la Serenissima e l’Austria, nel 1866, nel corso della terza guerra d’indipendenza, fu occupata dai cavalleggeri italiani, tornando però poco dopo nelle mani degli austriaci. Durante la prima guerra mondiale, al termine della quale fu annessa all’Italia, fu teatro di operazioni militari, essendo posta nelle immediate vicinanze del fronte. Aggregata a Capriva del Friuli nel 1927, recuperò l’autonomia amministrativa soltanto nel 1955. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la quattrocentesca parrocchiale di Sant’Andrea, ristrutturata nella prima metà del XVII secolo, e la chiesetta di Santa Maria Maddalena, risalente al Trecento.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Chiesa parrocchiale

    Eventi
    • Festa di Sant Andrea, 30 novembre
    • “Morarock”, estate
     
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0 replies since 6/12/2015, 19:21   6 views
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