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Pietrarubbia
Comune collinare di origini medievali; la sua economia, sorretta un tempo da fiorenti attività commerciali, si basa oggi essenzialmente sulle attività agricole e zootecniche nonché su un ristretto apparato industriale. Si tratta di un “comune sparso”, con sede in località Mercato Vecchio. La comunità dei pietrarubbiesi, il cui indice di vecchiaia è chiaramente superiore alla media, tende alla dispersione: oltre che nel capoluogo comunale, risiede infatti nella località di Ponte Cappuccini, in alcuni piccolissimi agglomerati urbani e in poche case sparse sui fondi. L’abitato è dominato dalla maestosa vetta del monte Carpegna, che mostra su questo versante ripide pendici, con folte faggete alternate alla nuda roccia; tutt’intorno si estende un variegato mosaico di coltivi, di boschi e, qua e là, di aguzzi speroni rocciosi dominati da antiche fortezze. Nella zona protetta del comprensorio pietrarubbiese vivono indisturbati sparvieri, falchi pellegrini, falchi pecchiaioli e moltissime specie di uccelli e mammiferi; in queste zone di natura incontaminata il sottobosco si tinge a primavera delle splendide fioriture dei gigli rossi e delle orchidee selvatiche. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello azzurro, fondato su una verde montagna e sormontato da due spighe di grano poste “in decusse”.
- Info -
Pietrarubbia è un comune italiano di 711 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Pietrarubbia è un comune sparso; la sede comunale è situata in località Mercato Vecchio.
Descrizione e geografia
Situata nel Montefeltro, alle pendici orientali del monte Carpegna e nell’alta valle del torrente Apsa, affluente di sinistra del fiume Foglia, non è particolarmente favorita sul piano dei collegamenti viari: è posta infatti a ben 19 chilometri dalla strada statale n. 258 Marecchia che, con tracciato non sempre scorrevole, collega Sansepolcro (AR), in Toscana, con Rimini, in Emilia-Romagna; lo scalo ferroviario più vicino è quello posto all’incrocio delle linee Rimini-Ravenna e Bologna-Bari, a 48 chilometri di distanza; 48 e 52 chilometri separano inoltre l’abitato dal casello di Rimini Nord, per il nord, e da quello di Pesaro-Urbino, per il sud, dell’autostrada Bologna-Taranto (A14). L’aeroscalo regionale e l’aeroporto intercontinentale di Roma/Fiumicino si trovano l’uno a 112 e l’altro a 334 chilometri dall’abitato; il porto commerciale, turistico e militare è posto a 126 chilometri. Compresa nell’ambito territoriale di competenza della Comunità montana Montefeltro e nel comprensorio del Parco naturale regionale Sasso Simone e Simoncello, fa riferimento alle strutture burocratico-amministrative di Ancona e Urbino; per i consumi si rivolge invece a Pesaro e a Rimini, in Emilia-Romagna.Storia
Sorta nel Medioevo, nel 962 fu concessa in feudo dall’imperatore Ottone I ai Carpegna, che vi esercitarono a lungo il loro dominio; il conte Guido, che osteggiò l’imperatore Federico II di Svevia e divenne podestà di Ravenna nel 1251, è menzionato nel canto XIV del “Purgatorio” dantesco. Nel Quattrocento, contesa da Sigismondo Pandolfo Malatesta e da Federico da Montefeltro, appartenne prima ai Malatesta e poi, a partire dal 1463, ai feltreschi. Tra Cinque e Seicento fu governata dai Della Rovere, che la tennero sino al 1631, anno in cui fu annessa ai territori dello Stato della Chiesa. Il toponimo è un composto delle voci latine PETRA e RUBRA, ‘pietra rossa’.
Monumenti e luoghi di interesse
• Castello e Borgo antico di Pietrarubbia
• Mastio, Torre e antica Rocca
• Chiesa di San Silvestro
• Chiesa romanica di Pietrarubbia
• Convento dei Cappuccini
• Palazzo Gentilizio
• Palazzo del Vicario
• Torre campanaria
• Complesso monumentale di Sant’Arduino
Eventi
• Festa d’là Falciatura, maggio
• Festa di Sant’Eurosia, maggio
• Festa di Sant’Antonio, giugno
• Sagra dei Prodotti tipici, agosto
• Mercatino del Vicariato, agosto.