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Tarcento

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    Tarcento

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    - Info -

    Tarcento è un comune italiano di 9.112 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.

    Descrizione e geografia

    Centro collinare, di origine antica, la cui economia si basa su attività agricole e industriali. I tarcentini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e diverse località: Bulfons, Ciseriis, Coia, Collalto, Collemuriz, Loneriacco, Sammardenchia, Sedilis e Zomeais. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che, con i ruderi del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un castello argentato, merlato alla ghibellina e munito di tre torri; dalla punta dello scudo si origina un fiume.
    Attraversata dal torrente Torre, sorge al confine dell’alta pianura friulana, nella zona centrale della provincia, ed è compresa tra Lusevera, Montenars, Magnano in Riviera, Cassacco, Tricesimo, Reana del Roiale e Nimis. A soli 12 km dal casello di Gemona, che immette sull’autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, è facilmente raggiungibile anche con le strade statali n. 646 di Uccea e n.356 di Cividale, che ne percorrono il territorio, e mediante le linee ferroviarie Venezia-Udine e Udine-Tarvisio, che hanno uno scalo sul posto. L'aeroporto di riferimento è situato a 61 km ma per i voli intercontinentali diretti si utilizza il terminale di Milano/Malpensa, che dista 436 km. Il porto commerciale si trova a 92 km, mentre quello turistico di Monfalcone (GO) è a 62 km. Inserita in circuiti commerciali e, in parte, nella Comunità montana “Valli del Torre”, gravita prevalentemente su Udine e Gemona del Friuli per i servizi e gli uffici burocratico-amministrativi non presenti sul posto.


    Storia

    Abitata già in epoca preistorica da popolazioni paleo-venete, registrò in seguito stanziamenti di celti e romani. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Tricento e Tercento, deriva dal numerale latino TRECENTA, usato nel senso di ‘trecento iugeri di terreno’. Sede di una pieve fin da tempi molto antichi, nel 1100 fu infeudata alla famiglia tedesca dei Machland-Perg, cui subentrarono i Caporiacco, durante il secolo successivo. A questo periodo si fa risalire la costruzione di due castelli, uno detto di San Lorenzo, di cui non vi è più traccia, e l’altro denominato il "Cjscjelat", di cui rimangono pochi resti. Nella seconda metà del Duecento fu inclusa tra i possedimenti dei signori di Castel Porpetto, venendo distrutta dai gemonesi agli inizi del XV secolo. Datisi propri statuti nel 1432, fu in seguito assegnata ai Frangipane di Castello. Nel 1797, con l’avvento di Napoleone, fu aggregata al distretto di Gemona, tornando a essere capoluogo comunale sotto gli austriaci, che vi istituirono un commissariato. Per la sua posizione geografica, alle spalle del fronte, nel corso della prima guerra mondiale acquistò grande rilevanza sotto il profilo militare, venendo occupata dai tedeschi dopo la rotta di Caporetto. Ingenti sono stati i danni provocati dal terremoto del 1976.


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    Monumento ai caduti

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    Villa Moretti
    Monumenti e luoghi di interesse
    • Chiesa di San Pietro
    • Palazzo Frangipane
    • Villa Moretti

    Eventi
    • Festa di San Pietro

    Persone legate a Tarcento
    • Giovanni Antonio Agostini, pittore udinese, autore della famosa Gran macchina, un altare ligneo per la chiesa della Madonna d'Aprato a Tarcento datato 1603, opera che segna il passaggio dalla pittura e scultura manierista e quella barocca.
    • Giancarlo Cruder (1947), politico;
    • Gian Giuseppe Liruti (1689-1780), erudito, studioso di scienze esatte;
    • Ella von Schultz-Adaïewsky (1846-1926), musicologa e pianista;
    • Giovanni Marinelli (1846–1900), geografo; fu quattro volte deputato al Parlamento per Gemona–Tarcento;
    • Angelo Angeli (1864–1931), chimico;
    • Arturo Malignani (1865–1939), inventore: costruì dal 1898 al 1900 la diga di Crosis, con la splendida cascata, e la Centrale di Ciseriis;
    • Olinto Marinelli (1876–1926), geografo;
    • Chino Ermacora (1894–1957), scrittore;
    • Aldo Moretti (1909–2002), presbitero e partigiano, Medaglia d'oro al valor militare;
    • Anzil Toffolo (1911–2000), pittore;
    • Vittorio Gritti, fondatore del Gruppo Folkloristico "Chino Ermacora": ideatore del Festival dei Cuori e del Premio Epifania;
    • Luciano Ceschia (1925–1991), scultore e pittore;
    • Albino Lucatello (1927–1984), pittore;
    • Bruna Sibille Sizia, giornalista e scrittrice;
    • Claudio Giorgi, (1944), attore e regista cinematografico
     
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0 replies since 11/12/2015, 19:22   8 views
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