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Canosa di Puglia

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    Canosa di Puglia

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    - Info -

    Canosa di Puglia è un comune italiano di 30.490 abitanti della provincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia.

    È collocata sul margine nord-occidentale dell'altopiano delle Murge da cui domina la valle dell'Ofanto e l'estesa pianura del Tavoliere delle Puglie, spaziando dal monte Vulture al Gargano, alla costa adriatica.Canosa è considerata uno dei principali centri archeologici della Puglia e rappresenta uno dei casi più significativi di città a lunghissima continuità di insediamento. Reperti e vasi canosini sono in tutti i principali musei (come i vasi antropomorfi permanentemente esposti al British Museum) e collezioni private del mondo ma, naturalmente, testimonianze del suo passato sono disseminate nella città attuale e nel territorio circostante.

    Geografia fisica

    Territorio

    Canosa sorge a un paio di chilometri dalla sponda destra del fiume Ofanto e a una ventina di chilometri dal Mare Adriatico, su un territorio livellato, anticamera dell'altopiano delle Murge (tra i 105 e i 140 m s.l.m.). Nb la zona denominata "167" di Canosa è alta quasi 220 metri .
    Il versante su cui è edificata la città è prevalentemente argilloso e sabbioso sulla superficie; esso va a coprire uno strato calcareo ("calcareniti di Gravina") che a sua volta costituisce il tipico tufo di colore bianco-giallastro e facilmente disgregabile.
    Questa caratteristica morfologica ha permesso la costruzione sotterranea di grotte artificiali, il riadattamento di altre preesistenti (usate nel XIX secolo come cantine), nonché la creazione degli ipogei. Il materiale calcarenitico (tufo) ricavato dalle escavazioni ha permesso, e permette tuttora, la costruzione di edifici in superficie.
    Sono intensi i fenomeni di dissesto del territorio dovuti allo spietramento dello strato superficiale per la messa a coltura di nuovi terreni. Inoltre, si riscontrano rischi di sprofondamento dovuti alla presenza di cavità e canali sotterranei tipici degli ambienti carsici. L'edificato del comune di Canosa è considerato ad alto rischio. Negli ultimi anni si sono verificati numerosi crolli e dissesti, voragini e sprofondamenti di strade ed edifici.
    Il territorio circostante si estende verso sud fino alle pendici delle Murge, verso ovest fino all'Ofanto (anche confine provinciale) ed è prevalentemente pianeggiante. I bacini del Rendina e del Locone contribuiscono alla fertilità della vasta area (150 km²).
    Canosa fa parte del Parco naturale regionale Fiume Ofanto.

    Clima

    Canosa gode di un tipico clima temperato, particolarmente mite e confortevole nei periodi primaverile ed autunnale, inverni freddi ed estati miti.
    Le temperatura medie mensili risentono fortemente dell'influenza del clima murgiano ed oscillano dai 7,7 °C del mese di gennaio, ai 24,9 °C del mese di agosto. Le precipitazioni piovose annuali si attestano sull'ordine dei 547 mm di pioggia, distribuiti prevalentemente nel periodo da settembre ad aprile.

    Origini del toponimo

    Molteplici sono le ipotesi avanzate nel spiegare l'etimologia del nome Canosa (Canusium in latino, Canusion in greco), usato per indicare il primo vero nucleo sviluppatosi nell'VIII secolo a.C. Una prima ipotesi ne vede l'origine nel culto di Afrodite in Daunia. Secondo questa ipotesi, suffragata dal commentatore latino Servio, Canusium deriverebbe da canis (in italiano "cane"), animale associato alla divinità greco-orientale Afrodite en kepois.
    Altra teoria prevede una derivazione dalla parola greca χάνεον (cesta/canestro di vimini) per la presenza numerosa di vimini spontanei lungo la riva del fiume Ofanto.
    Una terza ipotesi prevede la derivazione dalla parola ebraica Chanuth (in italiano "taverna"), divenuto poi Chanush. Entrambe sarebbero integrate dal messapico o iapigio suffisso -ion (poi -ium in latino).
    Un quarto studio sostiene l'origine esclusivamente iapigia o messapica dell'etimo Canusium e la risoluzione del problema etimologico attraverso la spiegazione della radice can-.
    Un'ulteriore ricerca intravede una diretta correlazione fra il nomen latino Canusium e il gentilizio etrusco canzna. Questa ipotesi si basa sulla presenza etrusca in Campania prima della conquista romana e del vivace commercio etrusco lungo la valle dell'Ofanto. Questa è suffragata dalla cospicua presenza di prodotti della metallotecnica etrusca e di ambre (conservate al British Museum di Londra) in cui si riscontrano motivi stilistici comuni all'artigianato etrusco.

    Storia

    Età antica

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    Antica mappa della città
    Fondata secondo la leggenda dall'eroe omerico Diomede, decantato nell'Iliade, Canusium è stato tra i più importanti centri indigeni della Daunia prima e della Apulia poi.
    I primi insediamenti autoctoni (composti dai Dauni, ramo settentrionale del popolo degli Iapigi), stabiliti su quella fascia di terra chiamata dagli archeologi Campi Diomedei, risalgono ad un'epoca di gran lunga precedente a quella diomedea, e precisamente al Neolitico (6000-3000 a.C.). Le epoche successive vedono il costituirsi dell'abitato arcaico di Toppicelli, sulla piana ofantina, caratterizzato dalla presenza di edifici e tombe aristocratiche ricchissime di corredi appartenenti al ceto di quelli definiti poi "principi dauni".
    Nel corso dei secoli, Canosa diviene un importante centro commerciale e artigianale, specie di ceramiche e terrecotte. Con lo sviluppo della Magna Grecia, il centro è influenzato dalla cultura ellenica (morfologicamente e urbanisticamente, Canosa doveva essere territorio ideale per la formazione di una polis greca). Nel 318 a.C. diventa città alleata di Roma, accogliendo i Romani anche nel 216 a.C. dopo la disfatta di Canne, piccolo villaggio nei pressi dell'Ofanto, ad opera di Annibale. Dall'88 a.C. diventa municipium e beneficia del passaggio della via Traiana (109 d.C.) e della costruzione dell'acquedotto di Erode Attico (141), di un anfiteatro, di mausolei e archi. Più tardi l'imperatore Antonino Pio eleva il centro al rango di colonia con il nome Aurelia, Augusta, Pia, Canusium. Da ricordare anche che veniva definita "la piccola Roma", poiché anch'essa sorge su sette colli.

    Età medioevale

    Verso la fine del III secolo diviene capoluogo della Regio II Apulia et Calabria, diventando nel secolo successivo anche sede di una tra le più importanti diocesi di Puglia, che raggiunse il culmine della sua importanza con il vescovo san Sabino (dal 514 al 566); la presenza della sede episcopale ha lasciato testimonianze artistiche di valore, tipiche dei luoghi di culto e l'architettura civile dimostra la centralità della città (di cui Barletta era solo un porto) rispetto al territorio pugliese (da cui l'appellativo "città dei vescovi").
    Diventata sede di gastaldato con l'invasione longobarda nel VI secolo, subisce successivamente diverse devastazioni per mano dei Saraceni (scacciati intorno all'871).
    Canosa ritrova un certo rilievo nel millennio successivo (XI - XII secolo) con i Normanni, grazie al particolare interesse mostrato dal principe Boemondo I d'Antiochia (che dal 1111 giace nel mausoleo ivi presente) e poi, sotto gli Svevi, da Federico II.

    Età contemporanea

    Dopo le guerre d'indipendenza e il disastroso terremoto del 1851, Canosa rimase un paese prevalentemente borghese: a dimostrarlo fu la costruzione di palazzi signorili in tufo locale (su tutti il Sinesi, il Fracchiolla-Minerva, il Rossi, l'Iliceto, il De Muro Fiocco e il Visconti) che cingevano il centro cittadino, a preservare i segni del tempo dell'acropoli e della cattedrale.
    Passata praticamente incolume alla prima guerra mondiale, Canosa subiva gli effetti del primo terremoto irpino del 1930 (79 anni dopo quello che costrinse alla ricostruzione di parte della cattedrale di San Sabino e numerosi edifici) e fu quindi costretta alla riparazione degli ingenti danni.
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    Corso San Sabino
    in una foto d'epoca.
    Il 6 novembre 1943, poco dopo l'armistizio (8 settembre dello stesso anno), il paese veniva bombardato. Alcuni palazzi rimasero danneggiati (comprese le adiacenti chiese di San Francesco e San Biagio e parte del Palazzo di Città), altri ancora rasi al suolo, e 57 persone persero la vita.
    Nell'aprile 2001 il comune di Canosa è stato insignito della medaglia di bronzo al valor civile in ricordo della tragedia.
    Il 17 settembre 1962, con decreto del presidente della Repubblica il comune è stato insignito del titolo di Città per le sue tradizioni storiche e per i meriti acquisiti dalla sua comunità.
    Nel 1980 Canosa fu nuovamente danneggiata dal terremoto nell'Irpinia. Come già tante volte in passato, la cittadina si ritrovò in una situazione di emergenza, con antichi edifici e alcune chiese dichiarate inagibili.
    Attualmente Canosa è un centro basato prevalentemente sull'agricoltura, ma con un vantaggio nel terziario (turismo archeologico) e nell'industria e artigianato (tessile, alimentare e manifatturiera).

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Cattedrale San Sabino
    • Castello Normanno
    • Basilica di San Leucio
    • Chiesa di Sant'Antonio di Padova (rettoria) - piazza Roma, Loconia
    • Chiesa di Santa Caterina (rettoria) - via Santa Caterina
    • Chiesa dei Santi Francesco e Biagio - piazza Martiri XXIII maggio
    • Chiesa dei Santi Lucia e Teodoro detta anche del Santissimo Purgatorio (rettoria) - piazza Antica
    • Chiesa della Santissima Madonna dell'Assunta - via Europa
    • Chiesa della Santissima Madonna di Costantinopoli (rettoria) - strada provinciale Canosa-Montegrosso
    • Chiesa di Santissima Maria Immacolata - via Corsica
    • Chiesa di Santissima Maria del Carmelo o Carmine (rettoria) - piazza Umberto I
    • Chiesa di Santissima Maria del Rosario o Rosale - via Attilio Paulicelli
    • Chiesa della Santissima Passione di Gesù Cristo (rettoria) - via Guglielmo Oberdan
    • Chiesa del Santissimo Gesù Liberatore - via Serg. Magg. Nicola Capurso
    • Chiesa dei Santi Gesù, Giuseppe e Maria - via Santa Lucia
    • Chiesa di San Giovanni Battista - via Luigi Capuana
    • Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù - via Duca d'Aosta
    • Palazzo Casieri in via Varrone
    • Palazzo Iliceto in via Trieste e Trento
    • Palazzo Scocchera via Barletta
    • Palazzo Barbarossa in via Santa Lucia
    • Palazzo Barbarossa in via Garibaldi
    • Palazzo Rossi in piazza Sinesi
    • Palazzo Rossi in corso San Sabino
    • Scuola Bovio in via Bovio
    • Palazzo Sinesi in via Kennedy
    • Palazzo De Muro Fiocco in Piazza della Repubblica
    • Palazzo Fracchiolla-Minerva in piazza Vittorio Veneto
    • Palazzo di Città in piazza Martiri XIII maggio
    • Palazzo Caporale in via Imbriani
    • Palazzo Visconti in via Kennedy
    • Palazzo sede dell'ex biblioteca in via Imbriani
    • Palazzo Forina in via De Gasperi
    • Scuola Mazzini in via Piave
    • Teatro Lembo
    • Museo Civico Archeologico
    • Museo civico archeologico
    • Palazzo Iliceto
    • Palazzo Sinesi - Fondazione Archeologica Canosina
    • Palazzo Fracchiolla-Minerva - Museo Paleocristiano della Cattedrale
    • Museo della civiltà contadina
    • Antiquarium del parco archeologico di San Leucio
    • Villa Petroni
    • Villa Costantinopoli
    • Parco Giorgio Almirante
    • Villa Papa Pio X
    • Villa Comunale

    Eventi
    • Festa di San Lorenzo agosto
    • Sagra del Vino Novello e Festa della Luce dicembre
    • Mostra del presepio artigianale "CANOSAPRESEPI" dicembre

    Persone legate a Canosa
    • Busa (?-?), matrona di Canosa.
    • San Sabino (461-566), Vescovo e patrono di Canosa.
    • Boemondo I d'Antiochia o d'Altavilla (1050 ? - 1111), Principe di Taranto, condottiero della Prima Crociata e sepolto a Canosa.
    • Domenico Forges Davanzati (1742-1810), già Vescovo di Canosa ed epigrafista.
    • Mauro Carella (1888-1979), educatore e pedagogista.
    • Francesco Rizzi (1899-1974), generale del genio aeronautico decorato della croce di guerra.
    • Enzo De Muro Lomanto (1902-1952), tenore di fama internazionale, sposato con il soprano Toti Dal Monte.
    • Francesco Minerva (1904-2004), arcivescovo cattolico.
    • Diana Torrieri (1913-2007), attrice e capocomica.
    • Vito Rosa (1921-1990), senatore della Repubblica per tre legislature
    • Giuseppe Matarrese (1926-1997), politico e studioso dei problemi dell'agricoltura.
    • Lino Banfi (1936), attore.
    • Ermanno Leo (1947), luminare della medicina in riguardo alle malattie dell'apparato digerente.
    • Nicola Rossi (1951), senatore del Partito Democratico e consigliere economico dei governi D'Alema.
    • Rosanna Banfi (1963), attrice.
    • Francesco Ventola (1971), politico, primo presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani.
    • Stefania Sansonna (1982), pallavolista.

    Edited by PatriziaTeresa - 17/1/2016, 09:18
     
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