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Agordo

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    Agordo

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    - Info -

    Àgordo è un comune italiano di 4.165 abitanti della provincia di Belluno, in Veneto.

    Descrizione e geografia

    Centro di montagna, di antiche origini, con un’economia essenzialmente industriale, con una discreta presenza di fabbriche per la produzione di strumenti ottici e fotografici. Gli agordini, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, oltre che nelle località di Brugnach, Farenzena, Giove, Pianizze, Piasent, Rif e Valcozzena. Il territorio presenta un’orografia decisamente varia e irregolare per la presenza di accentuate variazioni altimetriche, per le strette valli e i primi dolci rilievi che preludono allo splendido e imponente massiccio dolomitico. L’abitato, che mostra espansione edilizia, ha ancora alcune abitazioni rustiche costruite in pietra e in legno con il tipico “fogher”, una parte aggiunta alla cucina e adibita ad ospitare il focolare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate, in campo di cielo, due torri merlate, poste sulle sommità di due scogli, tra i quali scorre un fiume; il tutto è sovrastato da una stella d’argento a sei raggi.
    Sorge nella media Valle del Cordevole a ridosso dei primi contrafforti dolomitici, nella parte centrale della provincia, tra La Valle Agordina, Rivamonte Agordino, Voltago Agordine, Taibon Agordino e Zoldo Alto. È attraversata dalle strade statali n. 203 Agordina e n. 347 del Passo Cereda e del Passo Duran. Il più vicino casello autostradale è quello di Belluno, che dista 41 km e immette sull’autostrada A27 Mestre-Vittorio Veneto-Pian di Vedoia. La stazione ferroviaria più vicina, lungo la linea Padova-Calalzo-Pieve di Cadore, dista 28 km. L’aeroporto di riferimento si trova a 126 km di distanza ma per le linee intercontinentali dirette si fa riferimento all’aerostazione di Milano/Malpensa a 376 km. Il terminale del traffico marittimo è situato a 130 km di distanza. Fa parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e della Comunità montana “Agordina”; gravita sul capoluogo di provincia per i servizi non disponibili sul posto, ma è essa stessa polo di gravitazione per i comuni del circondario.

    Storia

    Le prime tracce di insediamenti umani, come testimoniato dagli scarsi rinvenimenti archeologici, risalgono al periodo precedente la colonizzazione romana. Successivamente fu incorporata nell’assetto difensivo creato dei romani a partire dal I secolo d.C., tanto che i vari insediamenti da essi fondati ebbero tutti carattere e funzione militare. Il periodo di maggiore sviluppo coincise con la successiva età longobarda, durante la quale l’intera area conobbe una grande espansione abitativa e una migliore organizzazione urbanistica. A partire dal XIII secolo il desiderio di autonomia degli abitanti condusse alla nascita del comune rurale decretata dalla sentenza di Gabriele III da Camino. Da quel momento il governo locale si identificò con il cosiddetto Consiglio composto dagli esponenti di due famiglie nobili, i della Valle e i da Voltago, rispettivamente di parte ghibellina e di parte guelfa, i cui rappresentanti ricevevano una carica ciascuno, secondo il sistema dei “rodoli”, un elenco dei nomi con la rispettiva attribuzione. Successivamente si alternarono governi differenti, dagli Scaligeri alla repubblica di Venezia, ai Visconti di Milano, tanto che la zona fu coinvolta in svariate guerre e battaglie che causarono saccheggi e devastazioni. Durante la dominazione austriaca si distinse nel contrastare gli invasori e nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Palazzo Crotta
    • Chiesa Arcidiaconale
    • Palazzo Municipale

    Eventi
    • “L’autunno e l’inverno col Mazarol”, 15 novembre
    • Fiera di maggio, maggio
    • Fiera di San Simeone, ottobre

    La leggenda del lago
    Si narra che in un tempo remoto, ove oggi sorge la città di Agordo, vi fosse un enorme lago navigato da piccole barche. Un giorno accadde che una famiglia, padre e madre con il piccolo figlioletto, si portò al centro del lago. Disgraziatamente il loro piccolo si sbilanciò, e fu subito risucchiato dalle profonde acque. I genitori non ebbero altro modo di salvare il bambino, e iniziarono ad evocare l'aiuto dei santi del paradiso. In particolar modo pregarono affinché San Martino venisse loro in aiuto, e così fu. Il santo, sfoderata la spada inflisse un violento colpo sulle rocce a sud che disgregandosi aprirono un varco e le acque iniziarono a scorrere verso valle liberando il bacino. In fondo al lago ecco riaffiorare sano e salvo il figlio.
    Questa, sebbene leggenda, presenta qualche verità nel fatto che anticamente esistesse l'enorme lago. Sono stati infatti rinvenuti terrazzi alluvionali a quote superiori all'attuale corso del torrente Cordevole a testimonianza che in quei punti in passato vi era acqua ferma. Le ricerche geologiche sui terreni analizzati dimostrano che il lago di Agordo esisteva fra il 3800 e il 4000 a.C., e che la sua durata fu di circa 6 o 7 secoli. Si suppone che la sua formazione sia stata causata da una frana caduta in corrispondenza della gola dei Castéi, che ostruì il normale corso del Cordevole. Nei secoli poi, il normale disgregarsi della roccia, liberò questo sbarramento e l'acqua defluendo lasciò libera la conca dove oggi sorge la città.


    Persone legate ad Agordo
    • Tito Livio Burattini (1617-1681), matematico, scienziato, cartografo, egittologo
    • Friedrich Mohs (1773-1839), mineralogista
    • Achille Beltrame (1871-1945), pittore e illustratore de "La Domenica del Corriere"
    • Luigi Manzoni (1888-1968), agronomo
    • Leonardo Del Vecchio (1935), imprenditore e cavaliere
    • Fabio Guadagnini (1964), giornalista e conduttore televisivo
    • Giovanni Endrizzi (1962), politico
     
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