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Auronzo di Cadore

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    Auronzo di Cadore

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    - Info -

    « Auronzo bella al piano stendentesi lunga tra l'acque. Sotto la fosca Ajàrnola »
    (Giosuè Carducci, Ode Cadore)

    Auronzo di Cadore è un comune italiano di 3.388 abitanti della provincia di Belluno in Veneto.

    Geografia fisica

    Il Comune di Auronzo si estende su un'area molto vasta, che comprende anche Misurina col suo lago, nonché le Tre Cime di Lavaredo.
    L'area è attraversata dal fiume Ansiei che, grazie allo sbarramento dell'antica diga, forma il lago artificiale di Santa Caterina o più conosciuto come il lago di Auronzo. Il bacino artificiale, con i suoi 3 km di lunghezza, bagna anche il centro abitato. Attraversato il lago, l'Ansiei continua il suo percorso fino alla località di Treponti presso la frazione auronzana di Cima Gogna, dove si immette nel fiume Piave.

    Auronzo è uno dei comuni delle Tre Cime di Lavaredo. Infatti, se la famosa parete settentrionale è situata nel territorio di competenza del comune di Dobbiaco, le Tre Cime di Lavaredo sono state da tempo immemorabile nel territorio di Auronzo, infatti solo dal 1752 il confine corre giusto sopra le cime, e 3/4 del massiccio sono rimaste nel Comune di Auronzo.

    Le origini del nome

    L'origine del toponimo è ancora incerta. Un'ipotesi lo ritiene vicino ad aurum "oro", richiamo alla miniera d'argento posta lungo la strada per Misurina, mentre un'altra teoria lo avvicina agli Eboruntii o Aboruntii, che sarebbero stati gli antichi abitanti del Cadore.

    Storia

    Dai Veneti ai Romani

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    Vista del lago di Auronzo.
    Le prime evidenze archeologiche in Val d'Ansiei che potessero far pensare ad un popolamento in età romana furono scoperte negli ultimi anni del XX secolo, benché uno storico, Giovanni Candido, avesse già scritto nel resoconto di un suo viaggio tra il Friuli e il Cadore avvenuto trecento anni prima, di un luogo chiamato "Auronzo, dove molte vestigia d'antichità veggonsi".
    Nei secoli erano state ritrovate soltanto poche monete di fattura romana, raffiguranti il console Manlio Aquilio (129 a.C.) e l'imperatore Gallieno (260 d.C.-268 d.C.), senza però alcun contesto né informazioni aggiuntive. Grazie anche alla benevolenza del proprietario, negli anni novanta presso la casa Molin in via Tarin si trovarono le prime strutture di età romana. Da quel momento le scoperte si susseguirono con ritmo incalzante, fino a delineare un quadro assolutamente inedito: la val d'Ansiei è abitata sicuramente fin dal II secolo a.C. Sul monte Calvario, dietro la chiesa di Santa Giustina a Villagrande, è in corso di scavo uno dei siti archeologici più importanti del Veneto; un luogo di culto attivo dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. Le iscrizioni del sito dimostrano l'uso della scrittura venetica fino almeno a tutto il I secolo d.C., molto più tardi che in pianura, diventando l'anello mancante per la nascita della scrittura runica. Il sito è già stato presentato a Roma in una manifestazione nazionale sull'archeologia. Peraltro, il rinvenimento di alcuni frammenti di terracotta, probabilmente cocci di vasi risalenti a età preromana, hanno dato un senso ai racconti popolari che parlavano del porteà (cimitero) dei pagane in frazione Malon (1300 metri s.l.m.). Qui sono visibili imponenti muri a secco, a dominare le scarpate sottostanti, mentre su un lato si presentano imponenti terrazzamenti (anche di 3 metri di altezza), chiamati dai valligiani i altare dei pagane.

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    Chiesa di Santa Caterina
    In frazione Villapiccola furono poi trovate, nei pressi della chiesa, 6 monete di bronzo che coprono tre secoli (27 a.C.-211 d.C.), indizio di un tesoretto o di un abitato. Quasi di fronte alla chiesa, dall'altra parte del lago, venne ritrovata una moneta di Augusto durante i lavori di costruzione della strada che costeggia il bacino.

    Rilevanti anche i reperti scoperti a Cima Gogna che, ancora secondo le leggende locali, ospitava anticamente un centro abitato di notevoli dimensioni. Il patrimonio ambientale è proprietà delle Magnifiche Regole di Villagrande e Villapiccola, antichissime forme di gestione dei beni di proprietà collettiva dei "regolieri" titolari di un patrimonio inalienabile, indivisibile ed inusucapibile. Tale patrimonio ereditato dai nostri progenitori deve essere salvaguardato, migliorato e trasferito alle future generazioni. Con la venuta di Napoleone, nel 1806, tale patrimonio fu, con la scomparsa delle "regole" dato in amministrazione ai nascenti comuni.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Chiesa di Santa Giustina
    • Museo della Flora, Fauna e Mineralogia
    • Chiesa delle Grazie

    Eventi
    • Fiera del Carmine, 19 luglio
    • Fiera di Santa Giustina, 17 ottobre

    Persone legate ad Auronzo
    • Renato Del Din, alpino e partigiano Medaglia d'oro al valor militare
     
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