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Danta di Cadore

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    Danta di Cadore

    eIA5MX9

    - Info -

    Danta di Cadore è un comune italiano di 489 abitanti della provincia di Belluno, in Veneto.

    Descrizione e geografia

    Comune di montagna, di antiche origini, che mostra un quadro economico essenzialmente industriale. I dantini, con un indice di vecchiaia nella media, sono quasi completamente concentrati nel capoluogo comunale, tranne alcuni nuclei familiari che risiedono nella località di Case Nuove. L’aspetto orografico del territorio presenta notevoli variazioni altimetriche con un’alternanza di impervie valli laterali, di dolci rilievi collinari e di pianori. Alle spalle di quest’area si ergono le cime maestose delle Dolomiti che dominano sull’abitato. La maggior parte della superficie territoriale è ricoperta da boschi di conifere, tipici delle zone alpine. Il nucleo urbano è interessato da una forte espansione edilizia ma conserva in maniera abbastanza integra il volto rustico e antico dell’originario borgo, composto da abitazioni piuttosto piccole e compatte. Nello stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, nella prima sezione, azzurra, un pino silvestre il cui tronco è incatenato a due torrioni di pietra, merlati alla guelfa; sullo sfondo rosso della seconda partizione campeggia un cervo aureo, posto sulla sommità di un monte a sei colli, anch’esso dorato.
    Sorge nel punto di confluenza del torrente Padola nel fiume Piave, nella parte nord-orientale della provincia, tra Comelico Superioe, Auronzo di Cadore, Santo Stefano di Cadore e San Nicolò di Comelico. A soli 4 km dall’abitato si snoda il tracciato della strada statale n. 52 Carnica, mentre il casello autostradale di Belluno dista 66 km e permette l’accesso all’autostrada A27 Mestre-Vittorio Veneto-Pian di Vedoia. La più vicina stazione ferroviaria si trova a 25 km di distanza ed è interessata dalla tratta Padova-Calalzo-Pieve di Cadore. L’aeroporto di riferimento è situato a 150 km di distanza ma è utilizzabile normalmente anche l’aeroporto di Treviso/San Giuseppe a 133 km; per le linee intercontinentali dirette si utilizza quello di Milano/Malpensa, a 445 km. Il terminale del traffico marittimo dista 159 km. Fa parte della Comunità montana “Comelico e Sappada” e del circuito turistico delle Dolomiti; gravita sul capoluogo di provincia per ogni genere di necessità.

    Storia

    Non vi sono testimonianze risalenti al periodo preromano come è accaduto per gli altri centri del Cadore e si suppone che essa sia rimasta ai margini anche dell’influenza romana. Le prime notizie riguardanti la presenza di una stabile comunità nella zona risalgono al VII-VIII secolo, quando l’intera area cadorina fu annessa alla Diocesi di Zuglio e in seguito a quella di Aquileia. Il territorio seguì le sorti del Cadore e fu sottoposto prima alle invasioni longobarde e poi alla conquista dei duchi di Carinzia. Al X secolo risale la donazione fatta dall’imperatore Enrico e dal figlio Ottone di tali possedimenti al convento di San Candido nella Pusteria. Quindi la zona entrò a far parte delle proprietà feudali del vescovo-conte di Aquileia, fino agli inizi del ‘300, quando intervenne la signoria dei Caminesi. In seguito vi fu approntata la divisione territoriale delle regole con i relativi “laudi” e fu annessa alla regola di Casada. Nel ‘400 subentrò la dominazione veneta che approfittò della ricchezza boschiva del territorio per trarvi una grande quantità di legname. In questo periodo la località fu divisa in Danta di Sopra e Danta di Sotto, con conseguenti dissidi campanilistici. Agli inizi del secolo scorso, dopo la parentesi napoleonica, appartenne alternatamente all’amministrazione comunale di Candide e di San Nicolò, prima di ottenere l’indipendenza nel 1843.

    Monumenti e luoghi di interesse
    • Chiesa di Santa Barbara
    • Museo paleontologico "Le Radici della Vita"
    • Chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Sebastiano

    Eventi
    • Festa patronale
     
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