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Sortilegio
Quando ti staccherai per ripartire
dall’Isola dei Sardi
con la memoria densa
di favolosi incontri, di paesaggi
senza tempo e di antiche creature
pazienti, allora il cuore,
fratello d’oltremare,
ti peserà come un frutto maturo.
I tuoi occhi e i pensieri stenteranno
in quel commiato a sciogliersi
dalla terra, che quanto più dirada
tremula all’orizzonte,
sommessa più nell’anima s’addentra
con il suo sortilegio. Con un filtro
che ha il profumo del timo del Limbara
e del vino di Oliena,
l’alito dei lentischi,
delle macchie di cisto,
il fiato delle umide scogliere,
il sapore del miele di Barbagia,
la dolcezza dei lidi e dei tramonti
lungo il Golfo degli Angeli,
il colore d’Alghero stemperato
con le sue torri bionde e le sue guglie
tra rive di corallo,
la forza millenaria
dei tòneri d’Ogliastra
e dei graniti azzurri di Gallura.
Questo filtro spremuto alle brughiere
e dal seno dei boschi,
dai vertici dei monti e dal respiro
degli abissi marini
ti correrà le vene in un languor
dolce ed amaro di malinconia
che forse chiamerai mal di Sardegna.
"Mal di Sardegna", Marcello Serra (1982)
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questa Saudade che coglie i sardi quando lasciano l'isola anche solo x una vacanza la conosco bene anche se la poesia è dedicata a coloro che visitano la Sardegna e devono ripartire....
Edited by Isabel - 8/6/2012, 10:48. -
silvia1979.
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Non sono mai stata in Sardegna ma ho visto nei documentari posti meravigliosi, soprattutto i luoghi non contaminati dal turismo di massa, sono rimasta affascinata dalla varietà di culture che la caratterizzano! . -
secchi mario.
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bellissima poesia , la mia Sardegna è bellissima .