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Antiquarium di Scalea

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    Antiquarium di Scalea

    Antiquarium di Torre Cimalonga

    scaleaantiquariumarcheo

    - Fonte -

    Ubicato in una delle piazzette più panoramiche del centro storico di Scalea, il museo è ospitato in un’antica Torre difensiva di epoca cinquecentesca ed offre, tramite un’attenta selezione e disposizione di reperti, la ricostruzione del territorio di Scalea dal Paleolitico alla tarda antichità. La disposizione degli oggetti esposti, situati in vetrine ricavate dalle antiche bocche di fuoco della torre, sono suddivisi cronologicamente; essi sono testimoni delle civiltà che occuparono un tempo questo tratto di costa: gli strumenti litici di Torre Talao del Paleolitico Medio; gli oggetti della comunità che ivi si insediò nel VII e VI secolo a. C. sul colle della Petrosa e che da qui fu protagonista degli scambi commerciali con il Golfo di Policastro; le presenze etniche della località Foresta/S. Angelo risalenti al IV secolo a.C. fino ai reperti di Ponticello di probabile epoca romana. Il museo è sorto nel 1987 e, dal 2004, offre l’attuale esposizione costituendo, a tutti gli effetti, un gioiello di archeologia e storia sociale del territorio di Scalea, ben connesso con gli altri musei archeologici della provincia di Cosenza. I siti cui appartengono i reperti conservati nel Museo di Scalea iniziano, da un punto di vista cronologico, con lo scoglio di Torre Talao che, con il suo sistema di grotte e cavità naturali, offre i primi dati e materiali archeologici sulla cittadina oltre che la splendida torre difensiva di epoca cinquecentesca. Il sito, grazie alle continue campagne di scavo che insigni studiosi vi effettuarono dai primi anni del Novecento, costituisce uno dei più importati contesti preistorici della costa tirrenica meridionale soprattutto per la ricchezza di reperti faunistici e litici di epoca paleolitica (rinvenuti nel 1891) e dei depositi che, collocabili tra 60000 e 40000 anni prima di Cristo, risultano i principali complessi musteriani a noi noti. Altri resti provengono poi dall’insediamento della Petrosa, situato in una posizione geografica e commerciale favorevole poiché è la parte del sistema collinare di calcare dolomitico che delimita a Nord il territorio di Scalea e controlla le due baie, importanti punti di approdo nell’età antica, del Carpino e di Scalea. Gli scavi di questa zona hanno portato in luce capanne con fondazioni in pietra, mattoni, resti di coperture realizzate con fango, argilla e altri materiali e un probabile vallo a difesa dell’insediamento (VII-VI secolo a.C.) che risulta ricco di vasellame, di recipienti decorati con motivi geometrici e reperti simili a quelli rinvenuti nella vicina necropoli di Tortora. Notevole è, relativamente a questo insediamento, l’esposizione di vasi potori di tipo greco tra cui coppe a vernice nera, frammenti di crateri, vasi usati per conservare il vino ecc. L’importanza del sito della Petrosa si ricava anche dall’epoca in cui esso fu abbandonato (510 a.C) contestualmente alla distruzione di Sibari, polis achea con cui aveva verosimilmente instaurato stabili rapporti economici, il cui crollo si ripercosse sul suo sviluppo. Esiste inoltre una verosimile ipotesi anche sul legame tra l’abbandono della Petrosa e la nascita di Laos (odierna Marcellina) da parte dei sibariti superstiti alla fine del VI secolo a.C. Altrettanto importanti sono i reperti esposti nella Torre Cimalonga e relativi all’insediamento di Foresta/Sant’Angelo, un antico terrazzo marino posto alle spalle del centro moderno: tre sepolture della seconda metà del IV secolo a.C.; relativi corredi funerari costituiti da vasellame a vernice nera e ceramiche; frammenti di vasi a figure rosse e resti di ceramica da mensa di età imperiale che indicano l’occupazione della località Foresta con villae rusticae successive alle guerre di Annibale. Moltissimi altri sono i reperti conservati nel museo (statue, materiali della località Ponticello e della località Fischia e così via) che rendono eccezionale questo piccolo scrigno di archeologia presente sul tratto tirrenico della provincia di Cosenza.


    Edited by Kelly C. - 4/9/2013, 10:32
     
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