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Tutte le chiese di Taverna

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  1. Isabel
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    Tutte le chiese di Taverna


    Chiesa di San Domenico

    facciatay

    - Fonte -

    Eretta nel 1465 e ricostruita nel Seicento, la Chiesa di San Domenico di Taverna è un bell’esempio di architettura barocca già dall’esterno. Le tinte tenui e l’omogeneità dei colori delle pareti esterne, testimonianze del recente restauro, sottolineano ulteriormente la centralità architettonica della struttura. La facciata è caratterizzata da un ampio portale ad arco a tutto sesto e incorniciato da decorazioni e fregi di chiara ispirazione barocca tra cui lesene di diverso stile e grandezza. Ma è all’interno che il rifacimento in epoca barocca appare più evidente. L’ampia navata unica è affiancata da due cappelle laterali ed ornata da ricche decorazioni in stucchi e pietre lavorate che conferiscono la tipica fastosità delle chiese secentesche. Levando lo sguardo verso l’alto è possibile ammirare un soffitto a cassettoni in legno finemente intagliato dagli artigiani del secolo XVII.Probabilmente, però, la vostra attenzione, appena entrati, sarà catturata dagli altari, maestosi e perfettamente in armonia con il resto dell’edificio, o dal gruppo marmoreo settecentesco che raffigura la Madonna col Cristo in una scena che appare una chiara citazione della Pietà michelangiolesca. Di grande rilievo il coro intagliato con figure mostruose, il pulpito sempre in legno intagliato e l’imponente organo. Alle pareti potrete ammirare i 13 quadretti ad olio raffiguranti scene della vita di San Domenico, tutti ornati da una cornice dorata e in stile napoletano settecentesco. La Chiesa e l’annesso Convento sono però celebri per ospitare alcune delle tele più belle di Mattia Preti restaurate nel 1930: “S. Francesco di Paola”, “Cristo Fulminante”, “Il Battista”, “Il Crocifisso”, “Madonna del Rosario”, “Martirio di S. Sebastiano”, “Madonna del Carmelo” e l’Autoritratto dell’artista.


    Edited by Simona s - 13/8/2013, 01:34
     
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  2. Isabel
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    Chiesa di Santa Barbara

    SantaBarbarafacciata

    - Fonte -

    La Chiesa di Santa Barbara nacque per iniziativa dei frati francescani agli inizi del XV secolo. Dell’impianto originario non resta oggi quasi nulla: oltre ai saccheggi (anche in anni recenti) e alle guerre, la struttura ha subito forti danneggiamenti nel corso dei secoli a causa dei frequenti terremoti che hanno interessato queste zone. L’opera di messa in sicurezza e di rifacimento cui è stata sottoposta nel Secondo Dopoguerra, poi, ha finito col neutralizzare ulteriormente le sue caratteristiche architettoniche esterne. Non fatevi ingannare dalla scarna apparenza esteriore e varcatene fiduciosi la soglia: la Chiesa di Santa Barbara dà il meglio di sé all’interno. A fronte di una facciata quasi spoglia, le decorazioni interne appaiono fastose e ricchissime: un contrasto che noterete sin da subito. Quindi non avrete che l’imbarazzo della scelta. Troverete due altari secenteschi in legno intagliato, quello della Purificazione e quello di S.Maria del Loreto, fregi in oro, il Crocifisso dipinto al naturale e due paramenti marmorei di fine Seicento su cui sono scolpite scene della Passione di Cristo. Il meglio, però, deve ancora arrivare ed è rappresentato dai dipinti olio su tela sempre del XVII secolo. Su tutti la pala dell’altare maggiore dipinta da Mattia Preti e raffigurante il “Patrocinio di Santa Barbara”: a parte la bellezza magnetica delle figure e l’intensa energia dei colori,vi invitiamo a notare la parte bassa del dipinto, dove compare un’elsa di spada conficcata nel terreno. Gli studiosi sostengono, infatti, che il dipinto fosse più ampio di quanto non appaia oggi e rappresentasse non solo l’ascensione della Santa al cielo dopo il suo martirio ma anche la sua decapitazione: se così fosse saremmo di fronte ad una riuscita censura! La chiesa contiene altri dipinti di gran pregio dell’artista tavernese: il “Cristo morto”, la “Presentazione di Gesù al Tempio”, la “Circoncisione di Gesù”, la “Madonna col Bambino” ed il “Battesimo di Gesù”.

    Nel 1691, ai lati della navata troviamo sei altari oltre quelli già citati e sono:
    • l'altare del Santissimo Crocifisso, fondato da Agostino Cristiano;
    • l'altare del Santissimo Salvatore;
    • l'altare di San Francesco Saverio;
    • l'altare dell'Ascensione, fondato da Don Paolo Ricca;
    • l'altare dell'Assunta, fondato da Prudenza Marzotto;
    • l'altare della Madonna dell'Arco, fondato da Giovanni Parrello.


    Edited by Simona s - 13/8/2013, 01:35
     
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