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Castelli di Catanzaro

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  1. Isabel
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    Castelli di Catanzaro


    Castello della Razzona

    Oweva

    - Fonte -

    «...Non mi è possibile dare notizie certe e ampie della edificazione del castello di Razzona. Probabilmente qualche notizia esiste negli atti del Museo Filangieri in Napoli fondato da Gaetano, figlio di Carlo [Filangieri]. Tali atti, però, non ho avuto la possibilità di consultare e, pertanto, non sono in grado di affermare se la costruzione risale all’ epoca del dominio dei Ravaschieri o a quella dei Filangieri. È certo che non è stato costruito da Carlo che ne ha avuto la cessione da Filippo il 1818. Il castello, infatti, esisteva all’epoca del terremoto del 1783, quando Carlo non era ancora nato, se nel 1784 ha subìto delle riparazioni. Infatti, su alcuni appunti manoscritti trovati in uno dei volumi della Scienza della Legislazione, reperito nel fabbricato di Razzona, si legge: "Nota dei denari pagati in conto delle fabbriche fatte e che sta facendo a Giuseppe Staglianò Mario da Chiaravalle sulla ferriera del Principe di Satriano in Razzona".Seguono nota dei materiali utilizzati per il “casino” (così viene chiamato il castello), il prezzo dei materiali e i mesi a cui si riferiscono i pagamenti, una firma indecifrabile e l’anno 1784 in numero romano. Chiaramente, si è trattato di lavori per riparare i guasti apportati dal terremoto dell’anno precedente. E questa circostanza prova sicuramente la preesistenza al 1783 del castello. ...».


    Edited by Simona s - 13/8/2013, 19:15
     
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  2. Isabel
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    Resti del Castello di Roberto il Guiscardo

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    - Fonte -

    «Ben poco rimane del poderoso fortilizio normanno, eretto come struttura difensiva da Roberto il Guiscardo – verso il 1060 – forse sui resti di una precedente rocca bizantina. Il castello era costituito da una cortina muraria difesa da torri alte e merlate. Una torre, probabilmente con funzioni di mastio, guardava la città. Simbolo del potere feudale, il castello fu parzialmente distrutto nel Quattrocento, sotto gli Aragonesi, e trasformato in cava di materiali per costruzione. I suoi materiali furono utilizzati – in particolare – per abbellire la Cattedrale e la Chiesa dell’Osservanza, e per la costruzione della Chiesa di San Giovanni.

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    Nel 1589, la Congregazione dei Bianchi di Santa Croce, che già si occupava di assistenza agli infermi, chiese di poter realizzare nell’area un padiglione da adibire a ospedale: la richiesta fu accolta nel 1596 dal viceré don Enrico Gusmann, e ancor oggi il corpo centrale del complesso coincide con l'Ospizio dei Bianchi. Nel 1663 i Padri Teresiani vi costruirono il loro convento. L'area ospitò, successivamente, l'ospedale, le carceri dell'Udienza, gli uffici del Genio militare. In tempi più recenti, fino al 1970, ha ospitato le carceri cittadine. Dell’originario complesso di età normanna, spicca la bella torre quadrata merlata che un tempo accoglieva l’orologio pubblico. In una nicchia del muraglione perimetrale prospiciente sulla Piazza Matteotti, si trova la monumentale e artistica Fontana de “Il Cavatore”, pregevole opera scultoria in bronzo e granito realizzata alla metà del Novecento dallo scultore calabrese Giuseppe Rito».


    Edited by Simona s - 13/8/2013, 19:16
     
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1 replies since 23/7/2012, 10:16   83 views
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