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Tutte le chiese di Amendolara

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    Tutte le chiese di Amendolara





    Santuario Cappella dell’Annunziata

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    - Fonte -

    La Cappella dell’Annunziata sorge ad Amendolara, un piccolo centro abitato dell’Alto Jonio Cosentino. La chiesetta chiamata anche Cappella dei Greci fu edificata in epoca bizantina nel IX e X secolo e restaurata nel XVI secolo.Costruita su un tempio pagano, presenta una pianta ed una cupola di tipo bizantino alla quale fu aggiunta l’attuale parte anteriore nel XVI secolo. Al suo interno si trovano diversi affreschi tra cui quello della Madonna in trono con Bambino e quello di un Cristo Pantocator benedicente. Nell’abside si trova un Dio Padre che regge il globo circondato da pianeti, costellazioni, venti e divinità pagane.Il 24 Marzo si festeggia la Festa dell’Annunziata in concomitanza con l’annunciazione dell’Angelo a Maria Santissima. Si tratta di una festa molto suggestiva che inizia dal crepuscolo con due fiaccolate che partono dal centro storico e dalla marina e si ricongiungono ai piedi della Cappella dell’Annunziata, dove si svolge la Santa Messa. La tradizione vuole che alla fiaccolata partecipino prevalentemente le donne nubili che recitano una litania che si tramanda da secoli “Madonna meia d’Annunziet a uann schitt che bbnit maritat”. Vicino alla cappella si accende un grande fuoco, intorno al quale si intonano canti religiosi fino a tarda notte.

    Edited by Isabel - 21/11/2014, 17:01
     
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    Parrocchia Madonna della Salute

    - Fonte -

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    La Madonna della Salute è la titolare della Parrocchia in Amendolara Marina (CS), Diocesi di Cassano allo Jonio (CS). Prima che la comunità religiosa della Marina fosse Parrocchia a sé, l’unica chiesa era in località Lista, ex latifondo dei baroni Pucci, i quali, molto plausibilmente, facevano costruire il tempio su preesistenti ruderi di un altro edificio sacro, forse pagano. La realizzazione, probabilmente, avviene nella prima metà del ’700, tant’è che la piccola e unica campana, posta sul campanile a vela della chiesetta, porta incisa l’anno 1744, ipotizzabile nella data della sua edificazione. Di questa chiesa si hanno le prime notizie nel Catasto Onciario del 1783, dov’è segnata sotto il patronato della famiglia Pucci, e un loro congiunto, l’Abate D. Giorgio, figlio di Nicolantonio e di Angela Toscano, ne è il Cappellano, gestore di una dote della chiesa, consistente in 12 tomoli (circa 4 ettari) di terreni in località Serra del Lentisco, o Pezzo di Fazio.In questa chiesetta, sulle due pareti di destra e sinistra, ci sono alcuni sarcofaghi della famiglia Pucci e di qualche loro affiliato. Della festività, in onore della Madonna della Salute, se ne hanno notizie certe già prima del 1914. In quest’anno, nell’Adunanza Consiliare del 18 Aprile, il Presidente di turno, facendosi eco dei voti e dei bisogni della cittadinanza, propone al Consiglio l’istituzione di una fiera nei giorni 28 e 29 Agosto di ciascun anno in contrada Lista: ‘’… ove in quella stessa epoca vuolsi celebrare la festività della Madonna della Salute, nella Cappella ad essa intitolata di proprietà degli eredi Pucci, che vi hanno prestato il loro assenso, e ciò perché detta fiera verrebbe a tenersi quasi alla vigilia di quella di Cassano Jonio che ha luogo nei giorni 1, 2 e 3 Settembre di ogni anno, con grande comodità dei cittadini dei mandamenti di Amendolara ed Oriolo che devono all’uopo transitare per questa marina‘’. La fiera si svolgerà, poi, nella nascente Marina, in un terreno adiacente alla fiumara Straface.

    L’icona della Madonna

    La statua votiva ancora non c’è. L’icona della Madonna della Salute è raffigurata in un quadro (datato 1855) posto sulla parete sopra l’altare della chiesetta, dove è ritratta la Madonna con sottostante tre anime del Purgatorio, che sana, guarisce l’anima dai lievi peccati, ridandole la ‘salute’; e con un infermo retto da due Angeli, e portato al cospetto della Vergine, che lo guarirà dai mali fisici.Nel 1919, su interessamento di Mariantonia Vitale, moglie di Rocco Laviola (rientrato sano e salvo dalla Grande Guerra), e con il contributo solido della cittadinanza tutta, viene acquistata l’attuale statua votiva, presso la ditta Arturo Troso di Lecce. Si racconta che all’arrivo della statua si decide di sistemarla nella chiesetta in località Lista, di proprietà, come è stato detto, della famiglia Pucci. Questa, però, non concede il permesso, per cui – in processione – si prosegue verso il Centro di Amendolara, alla volta della Chiesa Madre di Santa Margherita Vergine e Martire, titolare dell’unica Parrocchia di Amendolara. Per la conformazione urbanistica che ha il paese, la processione deve transitare obbligatoriamente sotto il Palazzo dei Pucci, i quali assistono sui balconi al passaggio della statua. Giunta sotto il Palazzo, uno dei balconi viene giù, travolgendo le persone, che, fortunatamente, non riportano alcun danno rilevante. Scampato il pericolo, i Pucci decidono immediatamente di far ritornare la statua in Marina, mettendo a disposizione la loro chiesetta, prima negata. La festività religiosa e civile, in onore della Madonna della Salute, è molto spartana nei decenni trascorsi. Il giorno di S. Rocco (festività che si celebra in Amendolara Centro) la statua della Vergine è trasportata (su mezzi di fortuna) dalla Marina in Paese, dove s’incontra con il Santo che scende in processione lungo il nuovo borgo. La Madonna è portata nella Chiesa Madre, dove vi rimane fino al mattino dell’ultimo sabato di Agosto, per essere ripresa, in questo giorno, e ricondotta in processione in Marina. Dopo la celebrazione della Messa, all’aperto (sotto il tetto della Piccola, edificio delle Ferrovie dello Stato), si percorre il corso principale, accompagnati dalla banda musicale; si va nella zona dove si svolge il mercato degli animali; si arriva poi in località dei Marinai: l’emozione dei giovani è alle stelle, raggranellando (a gara) poche lire, deposte dai fedeli nelle ceste di vimine, in onore della Madonna. Nel pomeriggio si svolge la gara del tiro a piattello. I bersagli sono di creta asciutta, fatti nella vicina fornace di laterizi, e lanciati in aria da un volonteroso che si presta a questa incombenza: in palio, per il vincitore, c’è un gallo o un coniglio.La sera c’è la riffa, ossia l’estrazione a sorte di qualche oggettino di modestissimo valore, ma carico di sentimento religioso e di attesa per sentir pronunciato il proprio nome; qualche spettacolo di ignoti cabarettisti, o la proiezione, all’aperto, di un film in bianco e nero, chiudono la serata. Quella di fare incontrare le due statue era una vecchia e sentita tradizione, che univa ancor di più le due comunità religiose. Purtroppo, con il passar degli anni è caduta.Nel 1956 si comincia a parlare della volontà di costruire una chiesa in Marina. Per molti anni, le messe domenicali, di Pasqua e Natale si celebrano nel locale adibito a Scuola Elementare, e poi in magazzini di privati; il Sacerdote è don Antonio Propati, Parroco della Parrocchia di Santa Margherita Vergine e Martire, del centro. La popolazione in Marina inizia a crescere, per cui si presenta la necessità di avere anche un’adeguata chiesa, poiché quella in località Lista è molto angusta e fuori mano. Di ciò si rende promotore, nel 1956, Antonio Munno, insieme con un gruppo di persone, che invia una richiesta scritta al Vescovo dell’allora Diocesi di Anglona-Tursi, in Basilicata. Passeranno circa venti anni per la sua realizzazione. Il 1° ottobre del 1974 è nominato il primo Parroco della nascente nuova Parrocchia Madonna della Salute, don Francesco Di Chiara, da Morano Calabro (CS). Celebra la prima messa ancora nel solito magazzino con funzione di chiesa.Nel 1975 è istituita la nuova Parrocchia Madonna della Salute, che si scorpora da quella di Santa Margherita Vergine e Martire. Il limite è la Cappella bizantina dell’Annunziata, che ricade sotto la giurisdizione della nuova Parrocchia. In quest’anno, finalmente, iniziano i lavori di costruzione della chiesa, che, una volta ultimata, ospiterà definitivamente la statua votiva della Madonna. La data della festività, dai giorni fissi del 28 e 29 Agosto, è spostata a giorno settimanale, cioè all’ultimo sabato e Domenica di Agosto. Poi è anticipata, una prima volta, negli anni ’80, dall’ultimo al penultimo sabato, con la motivazione che in quella prima data ci sono pochi turisti. Rincorrendo, ancora, questa inconcepibile motivazione dei turisti, la data è ulteriormente anticipata all’11 e 12 Agosto, da quando, nel 2006, c’è la cerimonia dell’incoronazione della Vergine e del Bambino Gesù. Con il trascorrere degli anni, i festeggiamenti civili si sono adeguati ai tempi moderni, anche con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Si auspica, comunque, un ritorno alla prima data storica delle celebrazioni religiose della Madonna della Salute.

    Edited by Isabel - 21/11/2014, 17:00
     
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