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Caccuri

Provincia di Crotone

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  1. Isabel
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    Caccuri

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    - Fonte -

    Caccuri è un comune di 1.677 abitanti in provincia di Crotone. È caratterizzato dalla torre del Castello, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il rosone della Badia di Santa Maria del Soccorso e i vari scorci paesaggistici e architettonici. L'atmosfera medievale del borgo viene ricreata, ogni anno, in agosto, nel corso della giornata medievale, manifestazione che richiama appassionati e curiosi. È noto, a livello nazionale, per il Premio Letterario Caccuri per la Saggistica, che si svolge ogni anno il 9 e il 10 agosto.

    Storia del borgo


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    Rione Croci con il complesso
    di S.Maria del Soccorso


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    La villa comunale

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    Scorcio panoramico del castello

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    L'antico convento domenicano

    Caccuri è uno dei borghi che offre ancora oggi peculiarità artistiche e ambientali del tutto insolite. Il tessuto urbano, infatti, conserva le caratteristiche del vecchio centro costituito da un intreccio di strade e vicoli che portano tutti al castello, un imponente maniero risalente al VI secolo d.C. Il paese fu feudo di Polissena Ruffo (moglie di Francesco Sforza, di cui è ancora visibile la stanza nel castello) e delle famiglie Sangiorgio, De Riso, Spinelli, Cimino, Carafa, Cavalcanti (veri mecenati artistici del borgo), Barracco. È ricoperto principalmente da uliveti che costituiscono la principale fonte del reddito agricolo del paese. Attualmente il paese è diviso in quattro rioni: Centro storico, Croci, Parte, San Nicola. Ultimamente, con l'edilizia popolare e privata, si sta sviluppando particolarmente il rione San Nicola. Arroccato su uno sperone, il borgo antico si presenta oggi all'occhio del turista un centro non ancora del tutto deturpato dal cemento armato. Gli ingressi al borgo un tempo erano tre: Porta Grande (attuale Piazza Umberto I), Porta Piccola (nei pressi del santuario di San Rocco) e Porta Nuova, così chiamata perché più recente rispetto alle prime due.

    - Fonte -

    Caccuri è un vivace centro alto-collinare della provincia di Crotone dal bel centro storico e dalle caratteristiche distese di ulivi. Il classico panorama di Caccuri è dominato dalla parte antica del borgo, arroccato su uno sperone di roccia a cui si accede attraverso i tre ingressi di un tempo, Porta Grande, Porta Piccola e Porta Nuova: tuttavia l’immagine che rimane più impressa è l’imponente torre del castello le cui origini risalgono addirittura al 500 d.C. E’ per questa ragione che Caccuri presenta un’urbanistica piuttosto rara, fatta di vicoli e stradine scavate nella roccia che si diramano dal castello: si tratta di una perfetta simbologia della centralità del potere feudale e del suo controllo sul paese. Le famiglie di feudatari che si avvicendarono a Caccuri furono molte, dai Ruffo agli Spinelli, dai Cimino ai Cavalcanti (solo per citarne alcune), ed alcune di esse si distinsero per l’attenzione prestata alla cultura ed alla crescita artistica del borgo. Oltre ad una visita al castello ed all’attiguo parco, vi segnaliamo il Complesso della Badia di Santa Maria del Soccorso, il Santuario di San Rocco (nel centro storico, presso Porta Piccola) e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

    Centro Storico
    Tra ripide salite e discese, tra viuzze e costoni rocciosi, si dipanano strade tortuose interrotte dalle cosiddette "rughe", piazzette verso le quali si rivolge l'ingresso di ogni casa: quando ancora non esisteva la televisione, infatti la voce di ognuno si univa a quella dei vicini, per passare la serata raccontando aneddoti e discutendo dei problemi comuni. Il santuario di San Rocco risale al 1908, edificato forse in occasione di un'epidemia in onore del Santo Patrono. È situato ai margini del centro abitato e in prossimità della “Porta Piccola”, via d’accesso alle campagne ed uliveti del paese. Il santuario si trova nelle vicinanze di via Murorotto, ovvero la via che costeggia l'antico tracciato delle mura che proteggevano il borgo dagli assalti, in cui si può ammirare un pregevole arco in cotto (chiamato dai caccuresi appunto arco di Murorotto). Nelle vicinanze è situata anche l'antica via Judeca, un tempo sede di una sinagoga ebraica, come possono dimostrare i bassorilievi presenti.

    Patria di Cicco Simonetta
    Patria della famiglia Simonetta, qui ebbe appunto i natali lo statista Cicco Simonetta, segretario di Francesco Sforza, duca di Milano, che dopo la sua morte divenne il reggente del ducato milanese finché Ludovico il Moro, considerandolo d'intralcio alla sua scalata al trono, lo fece assassinare a Pavia nel 1480. In via Simonetta una lapide commemorativa ricorda il noto cittadino caccurese. Di Cicco Simonetta scrisse il Machiavelli nel XVIII capitolo delle Istorie Fiorentine:"... messer Cecco, uomo per prudenza e per lunga pratica eccellentissimo..."
    Nacquero a Caccuri anche lo zio di Cicco, Angelo Simonetta, e il fratello Giovanni Simonetta, politico e umanista rinascimentale noto per la "Sforziade", opera storiografica sugli eventi del Ducato di Milano negli anni della sua esperienza politica.

    Personalità legate a Caccuri
    • Cicco Simonetta, politico.
    • Francesco Simonetta, segretario degli Sforza.
    • Giovanni Simonetta, politico.
    • Maria Francesca Allevato, scrittrice.
    • Giuseppe Pitaro Sabatino (Caccuri, 21 aprile 1883 - Catanzaro, 1977), sacerdote e dirigente politico.
    • Giuseppe Gigliotti (Caccuri, 3 novembre 1881 - Merano, 7 novembre 1973), fabbro e dirigente popolare, partecipò alla prima guerra mondiale.
    • Francesco Macrì, detto Tata (Caccuri, 24 aprile 1870 - Caccuri, 26 marzo 1959), docente.
    • Angelo Di Rosa (Caccuri, 30 maggio 1905 - ...), docente e commerciante.
    • Antonio Fazio (Caccuri, 2 novembre 1918 - Crotone, 17 agosto 1976), docente, artigiano, pittore e scultore.
    • Giovanni Chindamo (Caccuri, 25 giugno 1902 - Merano, 7 gennaio 1959), finanziere.
    • Antonio Rizzo (Caccuri, 6 agosto 1885 - Trieste, 2 febbraio 1951), militare pluridecorato.

    Tutte le chiese

    Tutti i castelli



    Edited by Isabel - 3/11/2014, 15:48
     
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