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Tutte le chiese di Isola Capo Rizzuto

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  1. Isabel
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    Tutte le chiese di Isola Capo Rizzuto


    Santuario della Madonna di Capo Colonna

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    La Madonna di Capo Colonna distende la sua protezione sulla città di Crotone e su tutto il territorio, intervenendo benefica su tutti i pericoli e le insidie che incombono. Gli innumerevoli miracoli compiuti da Maria SS.Del Capo testimoniano la continuità di tale presenza protettrice. La santissima immagine libera "dalla peste, essendone ammorbati i luoghi vicini", "quieta il terremoto insorto la notte, che pare che le case cascassero e la città si voless'abbissare", secondo quanto ci ricorda un'opera dedicata allo Splendore della Misericordia di Maria SS. Di Capo Colonna.

    Storia

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    Un dualismo emozionante e tangibile impregna l’atmosfera sacra che avvolge il promontorio di Capo Lacinio o Nao, oggi, noto come Capo Colonna. Ieri era il tempio dedicato ad Hera, la meta di devozione pagana che accoglieva pellegrini e doni provenienti da tutta la Magna Grecia; oggi la chiesa della B.V. Maria, la patrona della città conosciuta come la Madonna di Capo Colonna. La chiesa fu edificata nel 1700 con l’intento di fondare un luogo di culto da dedicare alla Madonna arrivata a Crotone dalla Grecia da San Dionigi Aereopagita, primo vescovo della città. Venne ristrutturata nella consistenza attuale nel 1897 dal Marchese Anselmo Berlingeri. Esternamente mostra una facciata semplice ed essenziale decorata con colori tenui. Internamente è a unica navata e conserva una copia dell’effigie della Madonna. La chiesetta ogni anno è meta di un pellegrinaggio religioso che si rinnova durante la terza domenica di maggio di ogni anno. Un percorso di km 11 ca. di purificazione e di stanchezza che inizia da piazza Duomo e si conclude nella chiesa di Capo Colonna durante una notte intera. Il ritorno avviene via mare su di un peschereccio che sbarca sul molo Sanità del porto vecchio nel pomeriggio successivo. All’arrivo fastosi fuochi d’artificio salutano il quadro della Madonna che ritorna nella Basilica.

    Il Miracolo del 1519

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    Una processione ogni anno, la terza domenica di maggio, ricorda il miracolo avvenuto secoli or sono. Il quadro della Madonna venne incendiato dai turchi approdati in città nel 1519. Ma non prese fuoco. I musulmani intimoriti buttarono allora il quadro in mare che arrivò dolcemente a riva e venne trovato da un pescatore. La processione si snoda per le vie cittadine e poi per la via per Capo Colonna (13 chilometri) di notte. Si parte all'1,00 e si arriva al santuario verso le 6,30. Anche se il primitivo spirito di preghiera è stato lentamente superato da un desiderio tutto giovanile di "scampagnata", numerose centinaia di fedeli seguono in preghiera la processione; molti camminano scalzi, molti altri intonano inni, canti e rosari. Un vero evento per la città, che la sera successiva attende il ritorno della Madonna via mare. Così proprio come avvenne nel 1519. Il Quadro della Madonna è senza dubbio opera di fattura bizantina. Ogni anno migliaia di persone venerano la Vergine nella ricorrenza della Festa di Capocolonna, accompagnando la Vergine in un pellegrinaggio a piedi da Crotone a Capocolonna con una fiaccolata notturna. Per l'occasione si organizza una magnifica sagra del pesce con canti e balli folcloristici. Al fulcro della giornata però, tutti gli abitanti del paese si uniscono nella processione che segue l'immagine della Vergine, dal Duomo al santuario di Capocolonna, per 12 chilometri. Il ritorno dal santuario è quanto di più spettacolare e suggestivo, poiché avviene via mare, in un corteo di barche.



    Festa della Madonna di Capocolonna

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    Madonna di Capocolonna

    La Festa della Madonna di Capocolonna è una festa cattolica compatronale (il patrono di Crotone è San Dionigi) in onore del quadro bizantino in cui è raffigurata la Vergine Maria con in braccio il bambino Gesù. La tradizione narra che fu ritrovata in mare da un pescatore, presso il promontorio di Capo Colonna, intorno al '500, dopo che venne gettato in mare dai Turchi nel corso di una delle loro scorrerie, non essendo riusciti a dargli fuoco, ma avendo con questo atto annerito l'immagine, ovvero le vesti della vergine, in effetti i volti della stessa e del bambino gesu' rimangono intatti. Dal luogo di ritrovamento la Vergine è venerata con l'appellativo di Madonna di Capo Colonna.

    Festeggiamenti
    La festa in suo onore si svolge a maggio: il 30 aprile il quadro viene deposto dall'altare particolare della cattedrale di Crotone e posto a fianco dell'altare presso la navata centrale, il giovedì della seconda settimana del mese i fedeli si ritrovano per il rito del "bacio", in cui, successivamente alla messa, l'immagine viene baciata; il sabato della seconda settimana del mese viene portato in processione nelle vie della città fino a raggiungere l'ospedale civile "San Giovanni di Dio", dove l'arcivescovo di Crotone o il parroco della cappella dell'ospedale tengono una breve preghiera di ringraziamento, e successivamente riaccompagnato in Cattedrale, che per l'occasione resta aperta fino a tarda ora. Il mercoledì della terza settimana del mese viene aperta la fiera che si snoda lungo Viale Regina Margherita, presso il castello di Carlo V, costeggiando il porto commerciale, e presso lo stadio Ezio Scida. Il terzo sabato del mese avviene il grande pellegrinaggio a Capo Colonna, promontorio distante circa 15 km dalla città, che si svolge durante tutta la notte, dopo che il quadro esce dalla basilica verso l'una di notte, salutato dai fedeli. Il dipinto arriva, in processione, prima presso il cimitero, durante la quale viene recitata un'omelia dal vescovo della diocesi, successivamente riprende il cammino ed arriva a Capo Colonna alle prime luci dell'alba, e ivi risiede per tutta la giornata di domenica. Sul far della sera questo viene imbarcato e portato via mare al porto turistico di Crotone, salutato al suo rientro da fuochi artificiali. I festeggiamenti perdurano per tutto il mese con i bambini delle scuole elementari che visitano a turno la cattedrale e con lo svolgimento del Festival dell'Aurora. La festa si chiude il 31 del mese, con la riposizione del quadro nell'altare privilegiato della basilica. Ogni sette anni la festa è maggiore, il quadro portato in processione non è la miniatura moderna, ma il quadro originale: i festeggiamenti sono prolungati e il quadro, al rientro, non viene imbarcato e portato via mare, bensì posto su un carro trainato da buoi e percorre la via inversa a quella compiuta la sera prima; i pellegrini in questo caso seguono il quadro anche al rientro. In giorni prefissati, all'alba, si tengono dei concerti presso il promontorio di Capo Colonna. Nel 2008 sono state apportate delle modifiche al quadro grande mettendo, grazie a Gerardo Sacco, 12 stelle che prima aveva la Madonna. Le stelle che aveva prima sono state rubate tempo fa.

    Curiosità

    La festa del 2000 in occasione del Giubileo di quell'anno fu eccezionalmente maggiore, a soli tre anni dalla precedente (per l'occasione, la festa successiva slittò dal 2004 al 2005) con il quadro orignale in processione. In quell'anno avvenne un episodio particolare: il quadro della Madonna fu portato in processione allo Stadio Ezio Scida per celebrare la promozione in serie B dell'FC Crotone. Nello stadio venne portato non solo da portantini, ma anche da giocatori, allenatore e dirigenti del Crotone Calcio. A partire dalla successiva festa maggiore del maggio 2005 venne istituito il Giubileo del Calcio tenuto in Piazza Duomo da mons. Giancarlo Maria Bregantini.

    Edited by Isabel - 15/10/2014, 12:50
     
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    Duomo Madonna Greca

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    - Fonte -
    di Gianluca Cortese

    Il Santuario


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    La Madonna dei Greci
    Dedicato alla Madonna Greca protettrice di Isola Capo Rizzuto, il Duomo è stato costruito recentemente in circa 6 anni da quando fu posta la prima pietra nel 1991. Il progetto è stato voluto dal parroco Don Edoardo Scordio talvolta fra l’incomprensione di molti. La realizzazione è opera dell’architetto G Astreriti e degli ingegneri F. Nicotera e A . Cavarretta. Esso nasce dall’idea di realizzare un Centro sociale polivalente che contenesse un’ ampia sala congressi da utilizzare come luogo di promozione culturale mediante conferenze e seminari; di accoglienza dei pellegrini, di incontri con la comunità, come spazio per allestire eventuali mostre, come sala di ascolto di musica e di visione multimediale, come luogo di rappresentazioni teatrali e cinematografiche. In sostanza un luogo dove il Popolo di Dio possa unitariamente riscoprire le proprie origini cristiane e culturali avendo come riferimento Colei che, approdando su queste spiagge, da sempre ha voluto vegliare su questo territorio, le sue popolazioni e le relative vicende. Un luogo in cui ritrovarsi per pregare ed onorare il Padre ma anche per realizzare mediante iniziative culturali e sociali, nell’unità, lo scopo dello stare insieme, del vivere insieme, dell’essere comunità. La superficie della Chiesa e di circa 800mq. Che si arricchisce di altri 200mq di balconate. Ha una forma a pianta centrale, senza braccia trasversali. La realizzazione di una grande navata molto spaziosa è dettata dalla esigenza di vedere l’altare senza alcun impedimento di colonneo pilastri in modo tale che il sacerdote possa a sua volta, abbracciare con lo sguardo l’intera navata ma anche perché lo spazio presbiterio-navata possa rappresentare la matrice eucaristica dove si sta tutti insieme in spirito di comunione e comunità.

    Opere d'arte

    Gli elementi di arredo e decorativi, sono stati realizzati da artigiani ed artisti del posto, così come per il materiale si è fatto ricorso a prodotti poveri del luogo come le pietre arenarie, associate alla pietra di Trani (simili per colore ma volutamente diverse) per caratterizzarne gli aspetti delle diverse tecnologie e culture umane. Numerose sono le vetrate artistiche, opera dell' artigiano Gino Amoruso di Botricello. Nelle varie vetrate sono rappresentate immagini della tradizione sacra: nella grande vetrata, che si erge in tutta la sua bellezza sulla parete absidale dietro l'altare è rappresentato il ritrovamento del quadro della Madonna Greca ad opera di un pastore. Nelle vetrate poste ai quattro angoli vengono i misteri mariani: l'Annunciazione, la visita a Santa Elisabetta, la nascita di Gesù e la discesa della Spirito Santo ed, in altre vetrate laterali, alcuni sacramenti come il matrimonio, l'ordine e la confessione o litanie come “Stella del mare” o “Regina del Rosario”.Sulla facciata principale, a concludere la salita dell'ampia scalinata, un' altra vetrata a forma circolare, come un rosone moderno, reca una splendida immagine della Madonna Greca. Una magnifica "Via Crucis" in legno, nella tecnica del bassorilievo, opera del defunto artista isolano Giuseppe Stillitano, contorna invece la balaustra centrale posta sopra l'ingresso del Santuario e sulle quattro colonne portanti altre quattro sculture lignee dello stesso artista raffigurano i quattro evangelisti. In una cappella collocata sul lato destro dell'altare fa bella mostra di sé una antica tavola lignea che raffigura la Madonna Greca, recentemente rinvenuta nella sagrestia della piccola, antica chiesetta di Capo Rizzuto: resiste al tempo ed all'incuria la figura centrale, ma si evidenziano scrostature varie e in alcune zone il colore appare sbiadito. Alla sinistra dell’altare vi è invece, la “Cappella del Santissimo Sacramento” anch’essa con vetrate artistiche: L’altare ligneo è opera dell’artista sopraccitato Giuseppe Stillitano, sopra l’altare mosaico in ceramica dipinta, anni cinquanta, sulla parete destra dipinto su vetro del crocifisso dono dell’artista Magnolia di Isola.

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    Altare

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    Cappella del Santissimo Sacramento

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    Particolare della decorazione in vetrata

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    Il rinvenimento dell'icona

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    Vetrata artistica riproducente l'icona

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    Rosone - Foto di Rosy76NA



    Edited by Isabel - 15/10/2014, 13:03
     
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