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Musei di Isola Capo Rizzuto

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  1. Isabel
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    Musei di Isola Capo Rizzuto


    Museo di Capo Colonna

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    - Fonte -

    Una nuova sede museale, costruita tra il 2001 e il 2002, accoglie i reperti più recenti trovati a Capo Colonna. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni, caratterizzate da colori differenti: verde, viola e azzurro, che corrispondono simbolicamente alla terra, al sacro e al mare. La prima sezione (verde) è dedicata alla scoperta della colonia romana che si sviluppò nell'area del santuario dal 194 a.C al I secolo d.C. L'insediamento si trasferì poi sulla rupe dell'antica acropoli di Kroton , nucleo del centro storico della medievale e viceregnale Cotrone, oggi Crotone. Le vetrine espongono i materiali provenienti dalle abitazioni, sia da quelle patrizie ricche e sontuose che da quelle plebee più modeste, offrendo attraverso le diverse classi ceramiche ed i vari oggetti, uno spaccato di vita quotidiana. Tra le ultime scoperte è da segnalare il tesoretto di monete d'oro bizantine da Punta Scifo, che ricorda le vicende della guerra greco-gotica (VI secolo d.C), ma anche le innumerevoli ricchezze transitate dal Lacinio dal periodo greco fino alla tarda antichità.

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    La seconda sezione (viola) accoglie i rinvenimenti del santuario e si apre con il cippo dedicato ad Hera Eleutheria (“che scioglie i vincoli e libera”) con l'iscrizione in alfabeto acheo. Seguono poi frammenti architettonici e parti di statue di marmo, oltre ai preziosi ex-voto in ceramica e metallo. E' stato riproposto uno spaccato della copertura marmorea del tetto del tempio A nell'ambito di un percorso che accoglie anche terrecotte architettoniche, gronde leonine, appartenenti ad altri edifici del santuario ancora solo parzialmente esplorati.

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    L'ultima sezione (blu), offre al visitatore il patrimonio di oggetti e di dati che il mare ha restituito. Importanti testimonianze delle rotte e dei traffici commerciali che interessarono la costa di Crotone. Le ricerche subacquee, iniziate già con Paolo Orsi, che nel 1915 recupera un carico di marmi nella baia di Scifo, hanno avuto grande impulso negli ultimi venti anni, permettendo il recupero di numerosi relitti, soprattutto di età romana, carichi di marmi pregiati lavorati e in blocchi (immagini), ma anche di navi del periodo greco che trasportavano vino e ceramiche di vario tipo.

    Edited by Isabel - 15/10/2014, 13:11
     
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  2. Isabel
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    Antiquarium di Torre Nao

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    - Fonte -

    Tra le zone archeologiche più ricche ed importanti della Calabria, il promontorio di Capo Colonna ospita, nel suo tratto costiero, l'omonimo Parco Archeologico. All'interno del Parco è ubicata la Torre Nao, tozza costruzione spagnola del XVI secolo, che da poco ospita un piccolo ma interessante Antiquarium destinato a raccogliere gli sporadici e fortunosi reperti di archeologia subacquea del tratto marino che dalle coste di Crotone giunge fino a Punta Le Castella, e coincide con il perimetro della Riserva Marina di Capo Rizzuto. La Torre Nao è una torre medievale edificata nel XVI secolo dagli spagnoli per volere del vicerè Don Pedro di Toledo, che agli ordini di Carlo V, volle potenziare le coste del suo regno per difenderlo dalle incursioni dei turchi. La torre a pianta quadrata, è una costruzione tozza e massiccia, ben conservata e restaurata, si trova sul lato più orientale del Parco Archeologico a 12 km di distanza dalla città di Crotone. In origine l'Antiquarium di Torre Nao, ospitava i reperti archeologici provenienti dall'area di scavo del promontorio di Capo Colonna, che si rivelò ben presto una vera e propria miniera d'oro. Straordinari reperti venivano ammassati nel piccolo antiquarium in attesa di essere smistati in musei più attrezzati, come il Museo Nazionale di Crotone, dove tra gli altri si trova il Tesoro di Hera, oppure quello di Reggio Calabria, dove si trovano molti reperti di Capo Colonna. Con l'apertura del Museo Archeologico di Capo Colonna, che si trova proprio all'inizio del Parco Archeologico, il piccolo Antiquarium di Torre Nao si è andato man mano sfoltendo dei suoi tesori. Ma oggi, completamente restaurato anche negli interni, l'antiquarium ospita molti interessanti reperti di archeologia subacquea, tra i quali spicca una bella collezione di anfore perfettamente conservate, risalenti al VI secolo a.C. e rinvenute tra il carico di una nave affondata nelle acque antistanti il promontorio. Ovviamente nell'Antiquarium di Torre Nao non mancano cippi e basi di marmo, monete e tanto altro materiale fittile, ceramiche e vasi. Sono presenti rari ma preziosi reperti risalenti al periodo precedente la colonizzazione achea, tra i quali alcune asce e utensili del XIV secolo a.C. Certamente i pezzi più pregiati dell'archeologia subacquea delle coste crotonesi sono oggi esposti presso la relativa sezione del nuovo Museo di Capo Colonna, ed in parte nel più grande Museo Archeologico di Crotone, ciò non toglie però che l'Antiquarium di Torre Nao, per importanza storica dell'edificio, per ambientazione e posizione a picco sulla costa ionica, rimane pur sempre il museo più suggestivo di tutta l'area crotoniate, e certamente tra i più belli e interessanti di tutta la regione Calabria.

    Edited by Isabel - 15/10/2014, 13:11
     
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1 replies since 27/12/2011, 12:52   40 views
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