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Torri di Cirò Marina

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  1. Regina_Villareal
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    Torri di Cirò Marina


    Torre Nuova

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    «Alla ricognizione fatta da Vittorio Faglia nel 1980 la Torre Nuova si presentava in un contesto caratterizzato da “...natura intatta alla foce del torrente Lipuda ... splendida coltivazione a vite fino in riva al mare...”. A non molti anni di distanza lo scenario non è certo lo stesso...; la foce del Lipuda è stata snaturata da invadenti costruzioni in cemento armato e la coltivazione a vite sta man mano scomparendo per lasciare posto ad altre costruzioni. La torre fu fatta costruire nel 1596, in ottemperanza alle ordinanze viceregnali, dal feudatario di Cirò, il Marchese Vespasiano Spinelli. Il Valente parla di un’incursione turchesca respinta nel 1697, di un’incursione senza resistenza nel 1707, e di un’incursione e conquista nel 1805. Come possiamo leggere nella descrizione del Faglia ed osservare dalle fotografie di qualche anno fa, la torre si presentava come un grosso rudere di 16 metri di lato, con base a scarpa collegata senza raccordo, e “...nessun segno di caditoie anche forse cancellate da evidenti restauri.” I “restauri” realizzati negli ultimi anni, attualmente sospesi, tendenti più che alla conservazione alla ricostruzione della torre stessa, hanno già in parte cancellato gli ultimi segni superstiti, come buche pontaie o tracce di feritoie. Da segnalare la presenza, nelle vicinanze della torre, di una costruzione in pietra, sventrata dal passaggio di una strada in epoca recente. Costruzioni di questo tipo si trovano in prossimità di molte altre torri (vedi anche torre Melissa); dalle ricerche storiche non è emersa una possibile relazione con le torri stesse, ma è verosimile che potessero avere la funzione di deposito delle derrate alimentari che le navi reali venivano a caricare in questi territori. La Torre Nuova corrisponde verso costa-nord con il Castello del Principe a 2 km e con Torre Vecchia a 5,5 km; verso costa-sud con Torre Melissa a 6,5 km».

    Edited by Isabel - 3/11/2014, 10:44
     
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  2. Regina_Villareal
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    Torre Vecchia

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    «Uscendo dalla statale ionica 106 al km 290 è possibile raggiungere il promontorio che domina Punta Alice caratterizzato dalla chiesa dedicata alla Madonna del Mare, il cui impianto si fa risalire all’epoca del monachesimo basiliano, e dai cosiddetti “Mercati Saraceni”, costruiti nel 1818. Poco distante dal complesso dei Mercati, restaurati nel 1987-’88, sorge la Torre Vecchia, così denominata perché costruita sui ruderi di una torre più antica, forse risalente ai tempi delle prime incursioni saracene che infestarono i mari calabresi dal secolo IX fino all’avvento dei Normanni. Scrive lo storico cirotano Giovan Francesco Pugliese: “...Dopo che Crimissa Paterno fu distrutta si pensò di edificare una torre di guardia sull’eminenza della difesa piana, ove finisce l’oliveto, ed ove dicesi torre Vecchia e Madonna di mare, sito elevato che guarda quasi tutto il nostro litorale dall’un lato e dall’altro del capo Lice. La torre attuale è nuova, ma ritiene il nome della vecchia i cui ruderi superiori a quella appena ora si scernono...” Le prime notizie certe riguardanti la torre risalgono al 1569, anno in cui è torriero Giovanni Dias; nel 1598 la torre viene assalita ed occupata da Bascià Cicala. Si conoscono poi i nomi dei torrieri nel 1601, 1661, 1668; nel 1741 la ritroviamo in un elenco di torri da riparare. Si tratta di una torre viceregnale di forma quadrata di 10 metri di lato, a leggera scarpa raccordata senza cordolo. E’ caratterizzata da due livelli coperti entrambi da volta a botte; al piano superiore si accedeva da un’apertura soprelevata, posta sulla parete a monte, alla quale si arrivava mediante una rampa fissa in muratura, forse caratterizzata da un ultimo tratto mobile, testimoniato dalla presenza di una stretta feritoia murata al di sopra dell’apertura di ingresso. Tramite una scala interna, realizzata nel vivo della muratura, si accedeva al livello del terrazzo, dove era posta l’artiglieria. Delle due pareti a mare, quella sul tratto di costa-est risulta priva di aperture; quella sul tratto di costa-nord presenta una piccola finestra. Sulla restante parete a monte, è ancora visibile una stretta feritoia murata. La torre è posta su un leggero dislivello; il piano inferiore risulta, pertanto, in parte esterno ed in parte seminterrato. Sono sicuramente successive le aperture esterne che portano ai locali di questo primo livello. La volta a botte che copre il livello seminterrato è ordita in direzione est-ovest; quella del primo livello in direzione nord-sud. La muratura è stata realizzata in materiale locale costituito da pietrame di diversa pezzatura. La Torre Vecchia di Capo Alici corrisponde verso costa-nord con la Torre di Fiumenicà a 12 km e con la Torre “feudale” di Solagi a 3 km; verso costa-sud con la Torre Nuova a 5,5 km e con il Castello del Principe a 4,5 km».

    Edited by Isabel - 3/11/2014, 10:44
     
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  3. Isabel
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    Torre di Santa Venere

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    «Nel territorio di Cirò, nella vallata solcata dal torrente Santa Venere, da cui prende nome la località stessa si trova una costruzione molto interessante, conosciuta con il nome di Torre di Santa Venere. La costruzione si trova sulla riva destra del torrente e non è in contatto visivo né con l’abitato di Ciro’, né con altre torri. La sua particolare posizione fa pensare ad una torre feudale posta, lungo un via di transito, sicuramente più sicura di quella costiera, fra territori confinanti, appartenenti a diversi feudatari. Si tratta, più che di una torre vera e propria, di una grossa costruzione fortificata, in cui si possono distinguere due parti: una parte avanzata di minori dimensioni, ed una parte contigua, arretrata, di dimensioni maggiori. La prima parte è costituita da una vera e propria torre, rettangolare, con base a scarpa raccordata senza cordolo alla parte superiore. L’accesso è costituito da un’apertura elevata, alla quale si accede a mezzo di una scala in muratura, posta sul lato maggiore del parallelepipedo a base rettangolare, verso il torrente. Sono, inoltre, presenti su questo lato, delle aperture simmetriche rispetto all’apertura d’ingresso ad arco. Su uno dei due lati minori, la parte inferiore è aperta ed è caratterizzata da una volta a botte con unghie, denunciata all’esterno da un grande arcone ribassato. Realizzato in pietrame e mattoni di varie dimensioni, il paramento murario presenta ancora interessanti segni di buche pontaie, di feritoie, di scoli. Contigua al restante lato maggiore della torre, la seconda costruzione, anch’essa a base rettangolare, costituita da tre livelli e con copertura a capanna. è interessante notare la disposizione pressoché simmetrica delle aperture, soprattutto sui lati maggiori, ed il locale al piano inferiore, al quale si accede dalla parte inferiore della torre voltata a botte, caratterizzato dalla presenza di numerose nicchie».

    Edited by Isabel - 3/11/2014, 10:45
     
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  4. Isabel
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    Torre di Solagi

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    - Fonte -

    «La Torre di Solagi è situata in posizione leggermente arretrata rispetto al tratto di costa che va da Punta Alice alla Punta Fiumenicà, nel territorio del comune di Cirò, nella località omonima. Si tratta chiaramente di una torre feudale, la cui costruzione è, probabilmente, anteriore all’epoca viceregnale.La sua tipologia è molto semplice; si tratta, infatti, di una torre quadrata con pareti verticali, più piccola rispetto alle vicine Torre Vecchia e Torre Nuova di Capo Alici. Costituita da un unico locale voltato a botte, al quale si accedeva da un’apertura posta sulla parete a monte, probabilmente elevata; la parete a mare, anche se in parte crollata, così come parte della parete a monte, doveva essere priva di aperture, che, invece, si ritrovano sui restanti lati. La muratura è costituita da pietrame di varia pezzatura, ed in alcuni tratti sono ancora visibili tracce di buche pontaie ed una feritoia o finestrella in parte murata.Il contatto visivo con l’abitato fortificato era garantito; la torre è infatti ben visibile, oltre che dal Castello, anche dalla parte più antica dell’abitato, che non aveva, invece, un contatto visivo con Punta Alice. Lo storico cirotano Giovan Francesco Pugliese, nel 1849 scrive: “...In tutta l’ampiezza del territorio non rinvengonsi che due sole fabbriche antiche come piccole fortezze, cioè la torre di Solagi e quella di Porcari; dopo si costruirono la torre di Puzzello, quella di Cerrello e quella di Favaro, altra in S. Vennera, ed altra in Curiale e tutte per l’idea di porsi al sicuro o da’ barbari o da’ banditi...”».

    Edited by Isabel - 3/11/2014, 10:45
     
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3 replies since 17/7/2012, 18:56   47 views
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