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    Brindisi

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    - Info -

    Brindisi è un comune italiano di 90.000 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Puglia.

    Importante centro del Salento nell'Italia meridionale, la città ha rivestito storicamente un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione verso Oriente e al suo porto naturale, ancora esistente, sul mar Adriatico. È stata capitale del Regno d'Italia dal 1943 al 1944.Il comune è membro dell'area vasta brindisina di cui è capofila.Con un valore aggiunto procapite pari a 25.037 euro nel 2009, Brindisi è al 5º posto tra i comuni della Puglia.


    Geografia fisica

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    La pianura salentina per zone podologiche
    Brindisi sorge su un porto naturale, un'insenatura che si incunea profondamente nella costa adriatica della Puglia. All'interno dei bracci più esterni del porto vi sono le isole Pedagne, un arcipelago minuscolo attualmente non visitabile perché utilizzato per scopi militari (Gruppo Scuole Onu, base realizzata ai tempi dell'intervento in Bosnia).
    Presentando una morfologia del territorio pianeggiante, l'intero territorio comunale rientra nella Piana di Brindisi e si caratterizza per l'elevata vocazione agricola dei suoi terreni. Si trova nella parte nord-orientale della pianura salentina, a circa 40 km dalla valle d'Itria e quindi dalle prime propaggini delle basse Murge. Poco distante dalla città si trova la Riserva Marina Naturale del WWF di Torre Guaceto. Il mar Ionio si trova invece a circa 45 km.

    Territorio

    Il territorio brindisino è caratterizzato da un'ampia area sub pianeggiante dalla quale emergono depositi calcarenitici e sabbiosi di origine marina; i quali a loro volta presentano un livello più profondo argilloso del pleistocene inferiore, e uno ancora successivo carbonatico composto da calcari mesozoici e da terreni del ciclo sedimentario della Fossa bradanica. Lo sviluppo dell'agricoltura, soprattutto intensiva, ha causato un aumento dell'utilizzo delle risorse idriche comportando però un aumento indiscriminato degli utilizzi.

    Clima

    In base alle medie di riferimento trentennale (1961-1990), la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9,6 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25 con picchi che possono raggiungere anche i +35-40 °C. Le precipitazioni medie annue, inferiori ai 600 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.

    MagGiu
    BRINDISIMesiStagioniAnno
    GenFebMarAprLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
    T. max. mediaC)12,713,215,018,022,025,828,528,625,921,617,414,113,318,327,621,620,2
    T. min. mediaC)6,36,67,910,113,717,620,420,618,214,710,57,66,810,619,514,512,9
    Precipitazioni (mm)60,263,173,435,028,719,410,325,345,671,074,268,1191,4137,155,0190,8574,3
    Giorni di pioggia988643234679261881769
    Umidità relativa media (%)78757472707170727476777776,7727175,773,8
    Eliofania assoluta (ore al giorno)3,94,45,36,78,69,910,89,88,06,24,43,64,06,910,26,26,8


    Le origini del nome

    Il toponimo latino Brundisium, attraverso il greco Brentesion, ricalca il vocabolo messapico Brention: testa di cervo.Il nome della città sembra, quindi, riferirsi alla forma del porto che richiama la forma della testa dell'animale.


    Storia

    Città antichissima, porta d'Oriente, in un crocevia di culture e genti, ha vissuto una storia altalenante, caratterizzata da periodi aurei e periodi di decadenza, sempre in stretta correlazione alla sua posizione geografica e all'importanza del suo porto.

    Origine

    Nel promontorio di Punta le Terrare, che si trova nel porto esterno, è stato individuato un villaggio dell'età del bronzo media (XVI secolo a.C.) dove un gruppo di capanne, protette da un terrapieno di pietre, ha restituito frammenti di ceramica micene. Lo stesso Erodoto aveva parlato di un'origine micenea per queste popolazioni. La necropoli di Tor Pisana (a sud dell'attuale centro storico di Brindisi) ha restituito vasi protocorinzi della prima metà del VII secolo a.C. La Brindisi messapica intrattenne certamente rapporti commerciali intensi con l'opposta sponda adriatica e con le popolazioni greche dell'Egeo: tali rapporti sono oggi documentati da numerosi reperti archeologici mentre fu in contrasto con la vicina Taranto.

    Il periodo romano

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    Il percorso della Via Appia
    Nel 267 a.C. Brindisi, come l'intero Salento, fu conquistata dai Romani e divenne un importantissimo scalo per la Grecia e l'Oriente, quindi venne elevata al rango di municipio nell'83 a.C. e ai brindisini fu riconosciuta la cittadinanza romana (240 a.C.). La città conobbe durante il periodo romano la sua età aurea e godette di importanti collegamenti stradali con Roma attraverso le consolari Appia, la Regina Viarum, e la via Traiana. Crocevia culturale, soprattutto per chi si recava in Grecia per motivi culturali, diede i natali al poeta Marco Pacuvio, il più grande tragediografo latino, nipote del leccese Quinto Ennio, che era considerato da Cicerone il "padre della letteratura latina"; Giulio Cesare ed Ottaviano si imbarcarono da Brindisi per raggiungere l'Egitto; Marco Tullio Cicerone vi sostò in quanto ospite di Lenio Flacco e qui scrisse le Lettere Brindisine; a Brindisi si trattenne Orazio Flacco, accompagnato da Mecenate; fu meta dello sbarco di Agrippina con le ceneri di Germanico; il celebre Virgilio vi morì il 21 settembre 19 a.C. proprio tornando da un viaggio in Grecia. Nel periodo di massimo splendore di Roma, Brindisi rappresentava forse il porto più importante di tutto l'impero; proprio il suo scalo sarà importante anche nel Medioevo per le crociate in Terrasanta, e nel XIX secolo per il collegamento tra Londra e le Indie Orientali (molte tombe inglesi risalenti alla seconda metà dell'Ottocento sono presenti nel principale cimitero comunale).

    Medioevo

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    Mappa di Brindisi del XVI
    ecolo opera dell'ammiraglio
    turco Piri Reis
    Sede episcopale sin dall'età apostolica, Brindisi fu un centro importante per l'evangelizzazione della zona. Esaurito il fortunato periodo sotto l'Impero romano, la città era già desolata nel VI secolo quando fu occupata dai Goti; nel 674 fu presa dai Longobardi guidati da Romualdo e assaltata dai Saraceni nell'838; ritornò quindi stabilmente sotto il controllo degli imperatori bizantini che si preoccuparono di ricostruirla, forse agli inizi dell'XI secolo, affidandone l'incarico al protospatario Lupo.
    Nel 1070 fu presa dai Normanni divenendo parte del Principato di Taranto e del Ducato di Puglia; fu prima signoria dei conti di Conversano e poi, dopo la rivolta baronale del 1132, città demaniale per volere di Ruggero II; la città pugliese recuperò in parte il fasto del passato durante il periodo delle Crociate, quando riottenne la sede episcopale, vide la costruzione della nuova cattedrale e di un nuovo castello con un importante arsenale, divenne porto privilegiato per la Terra Santa e anche sede di una delle due zecche del Regno di Sicilia.
    Fu nella Cattedrale di Brindisi che ebbero luogo le nozze del principe normanno Ruggero, figlio di re Tancredi (che nel 1192 vi lasciò a ricordo una fontana monumentale) e quelle dell'imperatore Federico II di Svevia, con l'erede alla corona di Gerusalemme, Isabella (o Jolanda) di Brienne (9 novembre 1225) e, sempre Federico II, partì proprio dal porto brindisino nel 1227 per la Sesta crociata.
    Fu fortemente colpita dalla peste del 1348 e riguadagnò, lentamente, le antiche dimensioni demografiche grazie a importanti flussi migratori di slavi, albanesi e greci che giungevano d'oltremare.

    Storia moderna

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    Vittorio Emanuele III a Brindisi
    passa in rassegna
    una formazione
    del Regio Esercito

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    Vecchio Lungomare al porto
    Dal 1496 al 1509 appartenne a Venezia per poi passare sotto il dominio spagnolo. Proprio sotto il periodo vicereale iniziò un lungo periodo di declino, di pari passo al progressivo impaludamento del porto. Con la successiva dominazione borbonica si ebbe un periodo di crescita economica: nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato il canale d'uscita del porto interno e furono risanate le paludi adiacenti alla città.

    Storia contemporanea
    L'annessione al Regno d'Italia, nel 1860, e l'apertura del canale di Suez, nel 1869, portarono a Brindisi una linfa vitale nuova, che permise di diventare il terminale preferenziale per la Valigia delle Indie e importante snodo mercantile per la grande ex colonia britannica.
    Durante la seconda guerra mondiale Brindisi divenne sede del comando alleato per il basso Mare Adriatico, acquisendo una notevole importanza strategica e pagando tale ruolo con diversi bombardamenti nella zona storica. Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, successivamente alla fuga di Vittorio Emanuele III da Roma, la città offrì rifugio all'intera dinastia.

    Monumenti e luoghi di interesse
    La città di Brindisi conserva interessanti testimonianze monumentali dall'antichità all'età moderna. Di seguito i luoghi di maggiore interesse.

    Architetture religiose

    Periodo medievale

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    Chiesa di San Giovanni
    al Sepolcro

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    Chiesa di Santa Maria
    del Casale,
    capolavoro
    romanico-gotico
    • La chiesa di San Benedetto, costruita nel 1090 circa per le monache benedettine con la intitolazione di Santa Maria Veterana. Il campanile è in puro stile romanico pugliese. Particolarmente suggestivo il chiostro romanico dell'XI secolo.
    • La chiesa di San Giovanni al Sepolcro ha una pianta circolare risalente forse agli inizi del XII secolo e tracce di affreschi lungo le pareti interne. Di particolare interesse il portale, sormontato da un protiro con decorazioni in bassorilievo.
    • La Cattedrale, eretta in stile romanico tra l'XI e il XII secolo, conserva di quel periodo solo alcuni tratti interessanti del pavimento musivo originale (XII secolo).
    • La chiesa della Santissima Trinità o di Santa Lucia, risale alla fine del XII secolo: di questo periodo conserva la cripta quasi completamente affrescata; è stata modificata nei secoli successivi.
    • La chiesa del Cristo, ultimata intorno al 1232, ha una facciata di stile romanico con un grande rosone (di restauro). All'interno presenta due sculture lignee interessanti: un Crocefisso e una Madonna col Bambino, entrambi riconducibili alla scultura gotica francese del XIII secolo.
    • La chiesa di San Paolo eremita, raro esempio di gotico pugliese, fu costruita agli inizi del XIV secolo. Notevoli gli altari barocchi conservati.
    • La chiesa di Santa Maria del Casale fuori dal centro abitato, pregevole esempio di architettura di passaggio dal romanico al gotico, fu costruita intorno al 1300. Nell'interno è possibile ammirare affreschi trecenteschi.

    Dal Rinascimento all'Unità d'Italia

    • La chiesa di Santa Maria degli Angeli, fu costruita nel 1609 per iniziativa di San Lorenzo per le clarisse di Brindisi.
    La chiesa di Santa Teresa, costruita nel 1671 nel quartiere detto "degli spagnoli", è tipico esempio di architettura barocca.
    La facciata e il campanile della Cattedrale risalgono alla seconda metà del Settecento, quando l'edificio venne ricostruito a seguito del terremoto del 1743.
    • La Chiesa Ortodossa di san Nicola, edificata nel 1891, situata in Via Indipendenza.
    Il suolo di proprietà di Salvatore Perrone, su cui doveva erigersi la Chiesa greco-ortodossa, dedicata a San Nicola, fu acquistato il 12 aprile 1891 da Malvina Omero sposa di Giuseppe Nervagna e Socrate Cocotò, vice console ellenico a nome e per conto della comunità greca di Brindisi. Poté costruirsi per volontaria sottoscrizione e grazie ad una contribuzione dello zar Alessandro III (1881-94). Ne fu primo archimandrita Nicandro: nel 1910 ricopriva l’ufficio Macario Papinikos. Era allora frequentata da alcune decine di greco-ortodossi abitualmente in Brindisi domiciliati. La chiesa fu inizialmente compresa giurisdizione ecclesiastica corfiota: successivamente come tutte le parrocchie in territorio non greco passò sotto la dipendenza del vescovo di Londra che aveva pertinenza sull’intera Europa occidentale. Costituitosi,l’esarcato d’Italia fu compreso nella metropolia d’Austria-Italia con sede in Vienna e sempre riferentesi al patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Dal 5 novembre 1991 la chiesa di San Nicola è parte della metropolia d’Italia ed esarcato dell’Europa del sud con sede in Venezia. La parrocchia brindisina è il punto di riferimento più importante per i greco-ortodossi di Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il progetto, se come quello di altre fabbriche coeve appare scandito su cadenze neoclassiche, si volge però a movenze neo-gotiche con l’inserto del campanile la cui cella si apre sui quattro lati con eleganti trifore. L’interno, ad unica navata, è stato arricchito con i restauri del 1987, ricordati dall’iscrizione sulla controfacciata e voluti dall’archimandrita padre Eftimios Kulumbis e dal preposto Giorgio Manolas, dalle rappresentazioni dei profeti sulla fascia superiore delle pareti di mezzogiorno, ponente e settentrione e del Cristo Pantocratore sul soffitto, ad opera del pittore ellenico Crità. L’inconostasi, che separa il presbiterio dalla navata, presenta un triplice ordine di icone: sul primo da sinistra verso destra, sono le immagini di Santa Marina Martire, San Michele Arcangelo, Madre di Dio con Bambino, Cristo in trono, San Gabriele Arcangelo, San Giovanni Battista. La prima e l’ultima delle immagini elencate sono state completate il 18 ottobre 1903 da un anonimo; le altre sono state dipinte dal sacerdote Crisanto di Plateo,sull’isola di Corfù.Questi è autore anche del San Spiridione, molto venerato a Corfù come anche santa Marina e del San Nicola che salvano quasi le pareti dell’aula dell’inconostasi. Il secondo ordine di icone comprende la rappresentazione dei Quattro Evangelisti, il terzo la Nascita del Cristo, il Battesimo nel Giordano, il Mistico banchetto, la Crocifissione, la Pietà. L’abside è stata con gli interventi del 1987 dipinta dal Crità: su di essa campeggia ora l’immagine della Vergine Platitera, ossia più ampia dei cieli. Più in basso sono le immagini di San Basilio, San Giovanni Crisostomo, San Gregorio Nasianzeno. Una Natività fedele ai consueti canoni agiografici di tradizione bizantina dallo stesso Crità è stata infine dipinta sul concavo della nicchia che ha funzione di preparazione delle specie e che porta il nome di prothesis. L’edificazione del San Nicola può dirsi coronasse una remota aspirazione; la colonia greca aveva avuto nel settecento come propria chiesa quella abbaziale di Sant’Antonio Abate che, acquisita dalla Casa di Ammortizzazione e del Demanio Pubblico era stata venduta a don Oronzo Catanzaro. La conseguente rendita a godere dal 1º gennaio 1821 a favore della colonia greca non risultò tuttavia mai incassata tant’è che nel 1828 la civica amministrazione ne chiese la conversione a proprio favore. Segno delle difficoltà incontrate dalla comunità ellenica, nella fase che porta all’indipendenza della Grecia, perché indiziate da simpatie liberali da parte del governo borbonico. Nel 1877 i sudditi ottomani di rito greco ortodosso, prevalentemente commerciati, chiedono di poter utilizzare San Giovanni dei Greci, demaniale per “compiervi gli uffici della lor religione, mentre essi si offrirebbero a sostenere la spesa necessaria onde ridurre in stato decente il richiesto tempio”. La richiesta non fu accolta in quanto determinò l’alienazione di San Giovanni a vantaggio del comericante greco Spiros Cocotò.

    Periodo recente

    La chiesa del Sacro Cuore, costruita in stile neoromanico nel (1934) è retta dalla Congregazione salesiana.

    Altre chiese di Brindisi
    • Ave Maria Stella
    • Cristo Salvatore
    • Cuore Immacolato di Maria
    • San Nicola
    • Santissima Addolorata
    • Santissima Annunziata
    • San Francesco d'Assisi
    • San Giustino de Jacobis
    • San Leucio
    • San Lorenzo da Brindisi
    • Spirito Santo
    • Santissima Resurrezione
    • San Vito Martire
    • Madonna della Scala
    • Madonna di Loreto
    • Sant'Antonio da Padova
    • San Michele Arcangelo (detta delle Scuole Pie)
    • San Sebastiano (detta delle Anime)
    • Santa Maria della Fontana o dei Cappuccini
    • Di Santa Maria del Romitorio
    • Santissima Addolorata (a Tuturano)
    • Madonna del Giardino (a Tuturano)

    Architetture civili

    Età antica

    • La colonna dovuto romanico
    • Le vasche limarie dell'antico acquedotto.

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    Le due colonne romane

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    Palazzo del Seminario
    in Piazza Duomo
    Le colonne romane, da sempre il simbolo della città di Brindisi, riferimento portuale per gli antichi naviganti. Furono costruite forse nel II secolo d.C. (o anche successivamente) con marmo proconnesio.

    Età medioevale
    • La fontana Tancredi, sull'antica via Appia, restaurata da Tancredi, ultimo re normanno, nel 1192, a ricordo del matrimonio tra suo figlio Ruggero e Irene Angelo.
    • Il c.d. portico dei Cavalieri Templari, loggia del più antico palazzo Vescovile realizzata nel XIII secolo, e oggi ingresso del Museo Ribezzo.
    • La loggia Balsamo è in realtà un balcone su mensole decorate appartenente alla zecca di fine del XIII secolo in stile gotico.

    Età moderna
    • Il Palazzo Granafei-Nervegna, è un esempio di architettura tardo-rinascimentale con influenze catalane.
    • Il Palazzo Montenegro, oggi sede del Prefetto; fu edificato nella seconda metà del XVII secolo da un'agiata famiglia di commercianti di origine montenegrina.
    • La Fontana De Torres, voluta nel 1619 dal governatore spagnolo Pedro Aloysio de Torres per condurre l'acqua nella piazza del Mercato, ha una bella vasca di marmo, forse un fonte battesimale di epoca medievale.
    • Il Palazzo del Seminario, realizzato nel 1720 su progetto di Mauro Manieri, ospita il Museo diocesano Giovanni Tarantini e la prestigiosa Biblioteca arcivescovile Annibale de Leo.

    Età contemporanea

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    Veduta del Monumento al Marinaio
    • Il Monumento ai Caduti (1926-1931) è una interessante scultura in marmo bianco di Carrara dell'artista brindisino Edgardo Simone.
    • Il Monumento al Marinaio disegnato da Luigi Brunati (1933-1934), ha la forma di un timone alto 53 m in pietra di càrparo che spicca sul porto della città.
    • Il Collegio navale Niccolò Tommaseo è un edificio razionalista (1934-1937) dell'architetto Gaetano Minnucci: è destinato a sede universitaria.
    • Il Palazzo di Giustizia è opera degli architetti Sergio Lenci e Carlo Aymonino.
    • Il Monumento a Virgilio nel giardinetto posto sul lungomare è una scultura di Floriano Bodini del 1988.
    • Il Teatro Verdi, realizzato su progetto dell'architetto Nespega (1970 circa), ma inaugurato solo nel 2006, è un grande edificio moderno che incombe sui resti archeologici della Brindisi romana.

    Architetture militari
    • Il Castello Svevo voluto da Federico II, risale al 1227, ma al nucleo originario fu aggiunto un antemurale con poderosi torri angolari ad opera degli Aragonesi.
    • Il Castello alfonsino (o Aragonese), più conosciuto come Forte a mare, è una fortezza realizzata sull'isola di Sant'Andrea antistante il porto di Brindisi, da Ferdinando I d'Aragona (1445) e ampliata nel XVI-XVII secolo.
    Fanno parte dell'antico muro di difesa della città: il Bastione inferno, Porta Napoli, Bastione San Giacomo, Porta Lecce, Bastione Levante.
    • Torre Testa, Torre Penna e Torre Mattarelle sono delle Torri costiere di difesa ancora visibili.

    Siti archeologici
    L'area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sotto il nuovo Teatro Verdi, in cui si riconoscono una strada lastricata di età romana e le abitazioni, le botteghe e le terme che vi si affacciano.

    Aree naturali

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    Primavera nell'Oasi del Cillarese
    Nell'ambito territoriale del comune di Brindisi sono dislocate alcune aree ambientali protette, alcune di recente istituzione:

    Aree ambientali protette
    • Il Parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa: zona umida, ampia 214 ettari, che si sviluppa tra Capo di Torre Cavallo e Punta della Contessa;
    • L'Oasi di protezione faunistica del Cillarese: invaso artificiale a nord-ovest di Brindisi di circa 170 ettari;
    • La Riserva naturale regionale orientata Bosco di Cerano: un'area naturale protetta che ricade nel territorio di Brindisi e San Pietro Vernotico;
    • La Riserva naturale regionale orientata Bosco di Santa Teresa e dei Lucci: è un'area naturale protetta composta dai due boschi di cui porta il nome. Con la Direttiva dell'Unione europea 92/43 CEE, è stata inserita nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC);
    • La Riserva naturale statale Torre Guaceto e la Riserva naturale marina Torre Guaceto: ricadenti in massima parte nel territorio del comune di Carovigno, sono gestite da un Consorzio di cui fanno parte i Comuni di Brindisi, Carovigno e il WWF.

    Parchi Comunali
    • Parco Cesare Braico.
    • Parco comunale di Brindisi Tonino Di Giulio (Parco Palmarini - Patri).
    • Parco comunale di Brindisi 19 maggio 2012 (Parco urbano del Cillarese).
    • Parco comunale di Brindisi Sbitri.
    • Parco naturale comunale di Brindisi Punta Penne Punta del Serrone.

    Musei
    • Il Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo si trova in piazza Duomo e dispone di numerosi e ampi locali, offrendo ai visitatori sei sezioni: epigrafica, statuaria, lantiquarium, preistorica, numismatica, medioevale, moderna e i bronzi di punta del Serrone.
    • Il Museo diocesano Giovanni Tarantini è di recente istituzione e ha sede nel Palazzo del Seminario. Conserva dipinti, statue, suppellettili e paramenti sacri provenienti dalle chiese della diocesi. Particolarmente importante l'Arca d'argento sbalzato che conservava i resti di San Teodoro e una idria del VII secolo, nella quale la tradizione riconoscere una di quelle dell'episodio delle Nozze di Cana.
    • Il Museo etnico della civiltà salentina offre al turista la possibilità di osservare molte statue in legno e in pietra riguardanti l'agricoltura e presenta inoltre interessanti attrezzi di lavoro della cultura contadina.

    Eventi
    • Il Cavallo parato si svolge nel giorno del Corpus Domini.
    • La Processione a mare di San Teodoro e San Lorenzo, nel primo sabato di settembre.
    • La Festa di San Teodoro: festa patronale con luminarie, stand gastronomici, musica, fuochi artificiali, nella prima settimana di settembre.

    Persone legate a Brindisi
    • Marco Pacuvio: (Brindisi, 29 aprile 220 a.C. – Taranto, 7 febbraio 132 a.C.) è stato un drammaturgo e poeta latino. Nipote di Quinto Ennio, si trasferì giovane a Roma, dove intraprese l'attività di pittore e di poeta, frequentando il Circolo degli Scipioni.
    • Lucio Ramnio: (Brindisi II secolo a.C. - ?) fu un cavaliere romano che dimostrò la sua fedeltà al Senato.
    • Lenio Flacco: (lat.: Marcus Laenius Flaccus; Brindisi I secolo a.C.) fu un mecenate che aveva trasformato la sua casa in un cenacolo di cultura: ospitava artisti, letterati, scienziati e poeti, tra cui Orazio e soprattutto Cicerone, in occasione del suo esilio del 58 a.C.
    • Margarito da Brindisi o Margaritone: (Brindisi, c. 1145 – Roma, 1200), fu Grande Ammiraglio della flotta degli ultimi re normanni di Sicilia.
    • Bartolomeo Pignatelli: (Brindisi, circa 1200 – Messina, circa 1272) è stato un vescovo cattolico italiano. Dall'imperatore Federico II di Svevia venne nominato docente di Decretali all'Università di Napoli dal 1239.
    • Ruggero Flores (in tedesco Rutger von Blum; Brindisi, 1266 - Adrianopoli, 1305) fu un cavaliere templare e poi comandante degli Almogàver.
    • Lucio Scarano: (Brindisi, 1540 – Venezia, circa 1610) è stato un filosofo e letterato italiano. Molto apprezzato dai contemporanei, fu tra i fondatori dell'Accademia Veneziana (1593).
    • Giovanni Maria Moricino: (Brindisi, 1558 – Brindisi, 1628) è stato uno scrittore italiano di scienze e letteratura, guadagnandosi la stima e l'ammirazione dei letterati del suo tempo.
    • San Lorenzo da Brindisi: (al secolo Giulio Cesare Russo; Brindisi, 22 luglio 1559 – Belém, 22 luglio 1619) è stato un presbitero italiano dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Proclamato santo da papa Leone XIII nel 1881, nel 1959 venne annoverato tra i Dottori della Chiesa.
    • Bartolomeo Passante: (Brindisi, 1618 - Napoli, 1648) è stato un pittore barocco allievo di Giuseppe de Ribera.
    • Benedetto Marzolla: (Brindisi, 14 marzo 1801 – Napoli, 10 maggio 1858) è stato un cartografo del XIX secolo, che ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica.
    • Teodoro Monticelli (Brindisi, 5 ottobre 1759 - Pozzuoli, 5 ottobre 1845) è stato un presbitero e naturalista italiano. Personalità di spicco nell'ambiente scientifico napoletano del suo tempo, fu imprigionato per sei anni a causa del suo ardore rivoluzionario dimostrato nella Rivoluzione del 1799. I suoi principali interessi erano volti alla vulcanologia e allo studio della mineralogia del Vesuvio e dei Campi Flegrei
    • Cesare Braico: (Brindisi, 24 ottobre 1816 – Roma, 25 luglio 1887) è stato un patriota, medico e politico italiano che ha partecipato all'impresa garibaldina dei Mille ed è stato eletto Deputato di Brindisi.
    • Edgardo Simone: (Brindisi, 1890 – Hollywood, 1948) è stato uno scultore e scenografo italiano. Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, realizzò numerosi monumenti in diverse città italiane. Alla fine degli anni venti emigrò negli Stati Uniti.
    • Vincenzo Gigante: (Brindisi, 5 febbraio 1901 – Risiera di San Sabba, 1944) è stato un antifascista e partigiano, comandante partigiano, medaglia d'oro al valor militare.
    • Giustino Durano: (Brindisi, 5 maggio 1923 – Bologna, 18 febbraio 2002) è stato un attore di teatro poliedrico, dotato di una mimica e di una duttilità vocale non comuni, ha recitato una parte importante nel film di Roberto Benigni "La vita è bella", vincitore di due premi Oscar.
    • Eugenio Barba (Brindisi, 1936), regista teatrale
    • Antonella Restelli (Brindisi, 1959), regista
    • Leonardo Sgura (Brindisi, 27 agosto 1961) è un giornalista.
    • Mino Taveri (Brindisi, 21 settembre 1961) è un giornalista e conduttore televisivo.
    • Monica Setta (Brindisi, 5 agosto 1964) è una giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice.
    • Stefano Miceli (Brindisi, 14 aprile 1975) è un pianista e direttore d'orchestra italiano
    • Federico Rizzo (Brindisi, 25 novembre 1975) è un regista e sceneggiatore italiano
    • Pierpaolo Zizzi (Brindisi, 28 giugno 1981), è un attore di cinema e teatro
    • Marco Di Bello (Brindisi, 12 luglio 1981), arbitro di calcio

    Edited by PatriziaTeresa - 6/6/2015, 13:35
  2. .
    Se capita che lo replicano guardalo se hai piacere, e' davvero carino e divertente.... :) :bacino:
  3. .

    Robinson Bignè
    [Robinson Sucroe]

    robinsonbigne

    Info - Scheda Wikipedia

    Robinson Bignè è una serie animata francese.Questa serie animata è una versione ironica del classico libro omonimo Robinson Crusoe di Daniel Defoe creata nel 1994 da Claude Robinson. Di produzione francese, hanno collaborato alla realizzazione Izard C., France Animation, CINAR, Ravensburger Films, France 2, BBC e Canal+.Andata in onda per la prima volta in Francia nel 1994 arriva in Italia tre anni più tardi (1997 dopo la fine del 1996 lo stesso) all'interno del programma per ragazzi Bim bum bam. Replicata pochissime volte dalle reti Mediaset la serie è passata quasi del tutto inosservata in Italia. Praticamente introvabile sul mercato e sulla rete se non nella versione originale Francese.La sigla, inclusa in Fivelandia 16, è cantata da Cristina D'Avena.

    Trama

    New York, 1787. L'editore del "New York Herald" asseconda il suo giornalista Robinson Bignè che sostiene sarebbe stupendo vivere su di un'isola deserta. Indi per cui lo incarica di trasferirsi su "L'isola del granchio eremita". Bignè dovrà scrivere le sue avventure sull'isola e consegnarle ad una barca che il New York Herald invierà ogni settimana all'isola. Ma Robinson ben presto scoprirà che l'isola non è poi così deserta e pericolosa come sembra! Infatti vi abitano già un popolo dall'indole pacificha, i "Tuttigiorni" e due equipaggi dei pirati. Robinson fa amicizia con la tribù, ed uno di loro, Mercoledì, accetta di scrivere storie di fantasia, al fine di scoraggiare l'isola ai turisti. Ma un reporter geloso, Uglyston, conosce la verità e cerca di dimostrarla smascherando Robinson.

    sigla
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    Mi ha ispirato perche' oltre al mare c'e' anche un castello.... :D
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    Deve essere un bel posto sia turistico che per poterci abitare.... :)
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    Ho letto moltissime volte questo libro, ed ora mi rimetto a rileggerlo, anche se lo so a memoria non mi stanco mai di leggere la vita di S. Pio.( e' una persona da prendere come esempio x cio' che a fatto quando era qui e x quello che ha fatto anche dopo la sua morte). 368959bc81nd29tx
  7. .
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    Padre Pio, un santo tra noi

    Autore: Renzo Allegri
    Genere: Religione e spiritualita'
    Editore: Mondadori
    Data di pubblicazione: Novembre 2009
    Pagine: 480

    Trama
    Una avvincente biografia che esplora la vicenda terrena e la clamorosa fenomenologia mistica del "frate di Pietrelcina": stigmate, guarigioni, profezie, oggi ritenute autentiche e accettate dalla Chiesa, di quello che viene ormai considerato il grande santo del 2000.
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    Bellissimo libro... :wub:

    Edited by Isabel - 2/10/2013, 13:58
  8. .
    Li ho tagliati Simo!! li ho corti ! :)
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    Ne ho sentito parlare molto bene,quasi quasi lo provo.... :siiiii?:
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    Baciamo le mani - Palermo - New York 1958

    Baciamo-le-mani

    - Info -

    Trama

    Baciamo le mani è la storia di Ida (Sabrina Ferilli), in fuga dalla Sicilia e dal boss don Cesare Romeo, che ha ucciso suo marito e medita di uccidere anche lei perchè teme possa testimoniare contro di lui. La donna decide di scappare per mettere in salvo se stessa e suo figlio, il piccolo Salvatore. Il suo destino si incrocerà presto con quello di Agnese (Virna Lisi), vedova con quattro figli, residente negli Stati Uniti e anche lei alle prese con un boss di mafia, Gillo Draghi, che intende appropriarsi della sua macelleria a Little Italy: Ida sposerà Pasquale, il figlio di Agnese, e dopo le prime difficoltà le due donne instaureranno un rapporto complesso e profondo. Entrambe saranno impegnate nella lotta alla mafia e si batteranno per proteggere la loro famiglia.

    Insomma, la trama della fiction lascia pensare alle tante serie e miniserie già viste su Canale5 anche di recente, come la criticatissima Pupetta, il coraggio e la passione, accusata da diverse associazioni di fare apologia di un mondo criminale senza scrupoli, ma comunque vincente sul piano degli ascolti. D'altronde anche Baciamo le mani è prodotta dalla Ares di Eros Puglielli, che tante fiction ha realizzato sul genere melò-noir, con soggetti e sceneggiature incentrati sul tema della criminalità organizzata, spesso criticate anche per la credibilità discutibile dei protagonisti in quanto a recitazione.

    Il soggetto di Baciamo le mani è a cura di Teodosio Losito. Nel cast della fiction ci sono anche Massimiliano Morra, Francesco Testi, Martina Pinto e Nathalie Rapti Gomez. L'appuntamento con la prima delle otto puntate è per venerdì 6 settembre alle 21.10 su Canale 5.


    Cast
    SABRINA FERILLI (Ida Di Giulio)
    VIRNA LISI (Agnese Vitaliano)
    FRANCESCO TESTI (Ruggero Vitaliano)
    MARTINA PINTO (Felicita Vitaliano)
    DAVID COCO (commissario Bellomo)
    MASSIMO BELLINZONI nel ruolo di Pasquale Vitaliano
    VALERIO MORIGI (Giuliano Draghi)
    FEDERICO GALANTE (Nicolino Vitaliano)
    NATHALIE RAPTI GOMEZ (Louise)
    LUIGI MARIA BURRUANO (Don Cesare Romeo)
    MASSIMILIANO MORRA (Vito Calabrese)
    SERGIO ARCURI (Chiarella)
    NINETTO DAVOLI (Peppino Abarre)
    BURT YOUNG nel ruolo di Don Gillo Draghi
    SALVATORE LAZZARO (Antonio Di Giulio)
    SANTO PENNISI (maresciallo Cangemi)
    ANTONIO MERONE (Padre Saro)
    BETTI PEDRAZZI (Teresa Puccinelli)
    GIULIA WEBER (Bice Puccinelli)
    GIORGIO CAPUTO (avvocato Torrisi)
    LUCIA GRAVANTE (Rosalia)
    DOMENICO BALSAMO (Raffaele Draghi)
    DANIELA MARRA (Mariarosa Draghi)
    ENZO CURCURU' (Tano, autista Don Cesare)
    ANTONIO CANTAFORA (Charles Lettieri)
    DANIELA PIPERNO (Madam)
    IGOR MATTEI (Mario Imposimato)
    FRANCESCO BARBERO (Linotipista)
    ORAZIO STRACUZZI (Don Fabrizio)


    Edited by Isabel - 22/10/2013, 09:20
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    Belle!
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    Sono incantata da questi splendidi luoghi....la calabria e' una delle regioni d'italia piu' belle .... :wub:
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    Bello! :)
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    CITAZIONE (cristi90 @ 14/9/2013, 10:28) 
    Bentornata Patrizia

    Grazie Cristi, mi fa piacere essere nuovamente qui... :piacere:

    CITAZIONE (alixia 44 @ 14/9/2013, 14:50) 
    bentornata patty tra noi .......mi fa piacere che le difficoltà si siano appianate e che tu sia di nuovo qui

    Ciao Daniela, mi fa piacere che tutte voi mi abbiate riaccolta, :piacere: e nonostante tutto sia ancora qui, forse ci vorra' qualche giorno x abituarmi all' idea.... :davvero?:

    CITAZIONE (Maddalena* @ 14/9/2013, 15:56) 
    Bentornata :)

    Grazie Maddalena di cuore x il bentornata.... :piacere:


    CITAZIONE (mamu_84 @ 14/9/2013, 16:03) 
    ben tornata patty :)

    Grazie anche a te manu per il bentornata.... :perte:


    CITAZIONE (pifa953 @ 14/9/2013, 16:18) 
    ben tornata Patty

    Ciao Giusy cara, un grazie anche a te per il bentornata.... :piacere: :perte:
14 replies since 10/6/2010
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