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Palmi

Provincia di Reggio Calabria

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  1. Isabel
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    Monumenti e luoghi d'interesse

    - Fonte -


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    Colonne romane

    • Fontana della Palma - Collocata al centro della Piazza Giovanni Amendola (già piazza Benito Mussolini e piazza De Nava) ed a fianco del moderno tribunale, nel luogo dove sorgeva la vecchia Chiesa di San Nicola, l'opera fu realizzata dell'artista Jommi, il quale riprese l'idea della vecchia fontana progettata dallo scultore Giuseppe Sutera e chiamata "della Palma" o "del mercato" (inaugurata nel 1669 e demolita nel 1886). L'attuale fontana, realizzata in stile barocco del tipo berniniano moderno, fu costruita nel 1923 dall'impresa Giuseppe Repaci fu Girolamo di Palmi ed inaugurata nel 1925 da S.E. Michele Bianchi. Costituita da una vasca circolare, alla base della stessa vi sono collocati quattro delfini, mentre alla sommità vi è una palma in pietra che sovrasta il tutto. Nel 1977 fu emesso un francobollo che riproduceva la fontana nella serie Fontane d'Italia.
    • Fonte di San Rocco - Fontana collocata in piazza San Rocco e dedicata all'omonimo santo, fu realizzata nel 2010 dall'artista palmese Maurizio Carnevali su progetto dell'architetto Bagalà.
    • Mausoleo di Francesco Cilea - Opera realizzata dall'artista Michele Guerrisi e dall'architetto Nino Bagalà, fu inaugurata nel 1962 quando fu traslata la salma dell'artista da Varazze (dove morì nel 1950) a Palmi, sua città natale. Ubicato in Piazza Francesco Pentimalli, il mausoleo è costituito da una parete in muratura a forma di anfiteatro sul quale sono disposti dei bassorilievi con raffigurazioni di scene del mito di Orfeo ed Euridice, il tutto attorno ad una scultura bronzea che rappresenta una musa. Il mausoleo contiene una cripta decorata da mosaici contenente le spoglie dell'artista e della sua compagna. Durante i lavori, per ottenere lo spazio necessario per l'opera, venne demolito un altro antico monumento cittadino, cioè la "Torre dell'Orologio", e fu sbancata parte della collina sottostante il borgo medioevale denominato Spirito Santo.
    • Monumento ai Caduti - Realizzato nel 1932 in Piazza Matteotti ad opera di Michele Guerrisi, il monumento è un gruppo scultoreo in marmo e bronzo formato da due statue di guerrieri e da una donna che rappresenta la pace, il tutto posto tra due colonne con capitello sulla quale base vi è inciso il nome di tutti i cittadini di Palmi caduti durante la Grande Guerra.
    • Monumento a San Francesco d'Assisi - La scultura bronzea, ubicata in Via Bruno Buozzi in un luogo panoramico da cui si ammira il centro cittadino e il Mar Tirreno, rappresenta il santo con le braccia aperte in segno di protezione verso la città.
    • Obelisco alla Madonna del Carmine - Alta stele di granito, ubicata in piazza del Carmine, sulla cui cima vi è collocata una statua in bronzo della Madonna del Carmine, realizzata dalla ditta Attilio De Luca di Napoli ed inaugurata l'8 maggio 1983 in concomitanza con il bicentenario del terremoto del 1783. La stele fu squadrata da maestri d'arte locali guidati da Antonio Romeo. Inoltre in piazza del Carmine ed in piazza Matteotti sono collocate due colonne di marmo, reperti storici provenienti dai ruderi dell'antica Tauriana.

    Architetture religiose


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    Concattedrale di San Nicola

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    Chiesa di Maria SS del Soccorso

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    Chiesa di Maria SS del Rosario

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    Chiesa della Santa Famiglia

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    Chiesa di Maria SS Immacolata
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    Santuario di Maria SS
    del Carmelo

    • Concattedrale di San Nicola - La chiesa Madre di San Nicola è il duomo della città, nonché concattedrale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. L'edificio, realizzato nel 1932 antistante l'omonima piazza Duomo, è in stile romanico ed al suo interno conserva un quadro del XVIII secolo della Madonna della Sacra Lettera, nonché la reliquia del Sacro Capello. Il complesso parrocchiale è costituito inoltre dalla Torre civica, dall'auditorium "Salone Pio X", dal centro socio-riabilitativo e casa protetta "Emmaus" nonché dagli uffici della curia vescovile.
    • Chiesa di Maria Santissima del Soccorso - Chiesa parrocchiale, ricostruita in stile barocco nel 1788 e rimaneggiata nel XX secolo, sorge antistante l'omonima piazzetta. Al suo interno è collocata, nell'edicola dell'altare maggiore, l'omonima statua della Madonna del Soccorso databile al XVIII secolo.
    • Chiesa di Maria Santissima del Rosario - Chiesa parrocchiale realizzata nel 1937 ed ubicata in via Galluppi, nella parte alta del centro cittadino. L'edificio è collegato ad un complesso parrocchiale costituito da un convento dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali ed ai locali della Charitas. Al suo interno è costodita la venerata statua di Sant'Antonio.
    • Chiesa Santa Famiglia - Moderna chiesa parrocchiale realizzata nel 2005, nella periferia cittadina, lungo la Strada statale 18 Tirrena Inferiore. Il complesso parrocchiale è stato progettato dagli architetti Flavio Bruna, Aimaro Isola e Saverio Isola ed è un esempio di architettura moderna. A lato della chiesa sorge il quandrangolare campanile e nei locali sottostanti vi sono l'auditorium "Rocco Iaria" e l'oratorio "Don Bosco".
    • Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco - Chiesa moderna realizzata nel 1952 con campanile e cupola quadrangolare, sorge antistante la piazza San Rocco nel luogo ove anticamente sorgevano le due chiese distinte dell'Immacolata e del santo di Montpellier. Al suo interno sono collocate le statue, molto venerate dalla popolazione, di San Rocco e dell'Immacolata Concezione.
    • Santuario di Maria Santissima del Carmelo - Chiesa catalogata tra i beni vincolati della Regione Calabria (Decreto Ministeriale 363 del 12 novembre 2009) per le bellezze artistiche che conserva al suo interno. L'edificio, ricostruito a seguito del terremoto del 1908, al suo interno custodisce la miracolosa statua della Madonna del Carmine databile al XVIII secolo. Annesso al santuario vi è un convento dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.
    • Chiesa del Santissimo Crocifisso - Luogo di culto più antico del centro storico ed ubicato nella piazzetta dell'Annunziata del rione Cittdella, risulta vincolato quale "bene di interesse storico artistico" dal Decreto Ministeriale n. 1012 del 30 novembre 2011 del Ministero dei Beni Culturali. Al suo interno vi è collocato un pregevole Crocifisso ligneo del XVII secolo, realizzato probabilmente da fra' Umile da Petralia e segnalato nell'"Inventario degli Oggetti d'Arte d'Italia".
    • Chiesa di San Fantino - Moderna chiesa parrocchiale di Taureana di Palmi realizzata nel 1953 in via del Mare, al suo interno conserva l'immagine della Madonna dell'Alto Mare ed una icona di San Fantino.
    • Chiesa dell’Adorazione - La chiesa dell'Adorazione, nota anche come "Oratorio" e realizzata nel 1966 nel luogo ove era ubicato l'antico luogo di culto, sorge nel centro cittadino in via Antonio Gramsci e conserva al suo interno un dipinto della Madonna del Rosario.
    • Chiesa del Sacro Cuore di Maria - Chiesa della frazione di Pietrenere, consacrata il 28 luglio 1977, che al suo interno custodisce una statua del XVII secolo del Cuore Immacolato di Maria.
    • Chiesa di Sant'Elia - Chiesa che sorge sulla sommità dell'omonimo monte dal 1958, nell'area dove fin dall'anno 884 vi sono stati vari luoghi di culto con conventi annessi, tra i quali una chiesa costruita da Sant'Elia lo Juniore.
    • Chiesetta di San Marco - Luoghi di culto minori, attualmente chiusi al culto, sono la Chiesa di San Domenico nel rione Trodio e la Chiesa di San Giuseppe nella frazione Palmi Scalo, mentre nel passato vi furono altri luoghi di culto a Palmi che, a seguito di terremoti, incendi o scorrerie di pirati saraceni, furono demoliti e mai più ricostruiti.

    Architetture militari

    • Torre Saracena - Torre di avvistamento costiera risalente al XVI secolo. Fu costruita, nel 1565, dal duca Carlo Spinelli nell'ambito della riedificazione di Palmi a seguito della distruzione del 1549 dai pirati saraceni. Era chiamata anticamente "Torre di Pietrenere" per distinguerla dall'altra torre saracena detta di "San Francesco". La torre è tutelata tramite notifica del 16 agosto 1913.
    • Fortino di Pietrenere - Il fortino di Pietrenere fu progettato dai francesi durante il periodo di Gioacchino Murat, ad inizio del XIX secolo. Nel progetto doveva essere collegato ad una batteria di cannoni collocati vicino ad una torre. La struttura non venne completata in quanto i borboni ripresero il comando del Regno di Napoli.
    • Torre quadrangolare - La torre quandrangolare sorge in corrispondenza dell'antico borgo della Cittadella ed è una torre facente parte della cinta muraria cittadina, del XVI secolo, andata distrutta. Attualmente è in attesa di decreto di vincolo di tutela.

    Ville e Palazzi

    • Palazzo Ambesi Impiombato - Edificio in stile nazionalista su due livelli. Progettato dall'architetto Marcello Piacentini, fu realizzato all'inizio del XX secolo.
    • Palazzo Bovi - Imponente palazzo a due piani, con mura rosse e aperture in marmo bianco. Vi nacque il musicista palmese Nicola Antonio Manfroce.
    • Palazzo degli Uffici - L'immobile sorge in piazza Amendola ed ospita l'Agenzia delle Entrate. L'edificio risulta essere un complesso architettonico di particolare interesse storico eseguito agli inizi del XX secolo da maestranze provinciali molto qualificate. Il palazzo, avente pianta rettangolare, propone una costruzione massiccia ed equilibrata che evidenzia la sua funzione pubblica di marcata derivazione classica. È catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali.
    • Palazzo della Caserma dei Carabinieri - Ubicato in via Stefano Condello, l'edificio è particolarmente importante in quanto costituisce una significativa testimonianza di architettura d'impianto neoclassico, nonché modello di tipologia edilizia tipica degli edifici pubblici realizzati nella Provincia di Reggio Calabria. Contrassegnato da elementi decorativi frutto della manualità di maestranze provinciali qualificate, l'immobile risulta tra i beni vincolati della Regione Calabria a seguito di Decreto Ministeriale n. 15 del 20 febbraio 2004 ed è catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali.
    • Palazzo Mezzatesta - Palazzo ubicato all'inizio del corso Giuseppe Garibaldi ed uscito malconcio dai numerosi terremoti che hanno colpito la città tra l'inizio dell'ottocento e l'inizio del novecento, presenta sulla facciata principale un'edicola con una riproduzione della Madonna del Carmelo, a ricordo dell'evento del terremoto del 16 novembre 1894.
    • Palazzo Rossi - Antico edificio su due livelli in stile liberty. Lo scrittore palmese Leonida Repaci ambientò nel palazzo un suo romanzo.
    • Palazzo San Nicola - Il palazzo, sede attuale del municipio di Palmi, sorge di fronte l'omonima Concattedrale con ingresso dall'antistante piazza Municipio. L'edificio, progettato nel 1915 dall'arch. Vittorio Alberto Storchi ed avente pianta regolare con forma ad "U", è costituito da due piani fuori terra e da un resede tergale usato tra l'altro per alcune manifestazioni legate alla festa della Varia di Palmi.
    • Villa Pietrosa - Chiamata anche "Villa Repaci", in quanto appartenuta all'omonimo scrittore, la villa fu ristrutturata nel 2008 dal Comune di Palmi (attuale proprietario) tramite concorso finalizzato al recupero, valorizzazione e riqualificazione dell'immobile. Dal 2010 ospita l'Osservatorio regionale per il paesaggio della Regione Calabria.

    Parchi e giardini

    • Villa comunale Giuseppe Mazzini - Parco pubblico che sorge nel centro storico cittadino, tra la via Roma e la via Toselli, e rientra nell'elenco dei Monumenti nazionali. Nel 1927 fu stato emanato un decreto di vincolo per "scene panoramiche che da quel luogo si godono".
    • Parco della Civiltà Contadina - Parco pubblico realizzato ad inizio anni novanta in via Felice Battaglia (rione San Giorgio) ed attualmente non aperto al pubblico in attesa di finanziamenti che portino all'ultimazione di alcuni lavori.

    Luoghi di Interesse


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    Spiaggia della Tonnara,
    Scoglio dell'Ulivo


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    Vista delle "tre croci"
    sulla cima Monte Sant'Elia


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    Torre di avvistamento
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    Mausoleo di Francesco Cilea

    • Scoglio dell'Ulivo - Lo Scoglio dell'Ulivo (in dialetto palmese chiamato "A Luvareddhra") è uno scoglio posto in località Tonnara di Palmi a pochi metri dalla costa, ma non legato ad essa, sulla cui sommità è cresciuto nei secoli passati un olivo.
    • Lungomare Costa Viola - Principale via della Tonnara di Palmi, su cui affacciano alcuni lidi e stabilimenti balneari. Il Lungomare Costa Viola collega lo Scoglio dell'Ulivo con il Lungomare Donna Canfora della frazione Pietrenere, costeggiando il Porto di Palmi.
    • Spiaggia della Marinella - Spiaggia di ghiaia bianca, collocata nell'omonimo borgo marinaro, che risulta sovrastata dal bastione montuoso del Monte Sant'Elia. La strada di accesso è formata da svariati tornanti posti ad eliminare il dislivello tra la spiaggia della frazione e il terrazzo su cui sorge il centro cittadino di Palmi.
    • Belvedere Managò - Sorge sulla sommità del Monte Sant'Elia, di fronte alla Chiesa dedicata all'omonimo santo. Da qui è possibile ammirare tutta la costa tirrenica da Capo Vaticano allo Stretto di Messina, il Mar Tirreno, le Isole Eolie ed il vulcano Etna. Nell'affaccio dal quale è visibile la sottostante città di Palmi, sono collocate tre croci bianche a ricordo del monte calvario, sul quale Gesù fu crocifisso.

    Archeologia
    • Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo" - Inaugurato il 17 settembre 2011 e costituito con fondi Apq dei beni Culturali della Regione Calabria destinati alla Soprintendenza e alla Provincia di Reggio di Calabria, per gli scavi archeologici iniziati nel 1995 nella zona in cui sorgeva l'antica Taureanum. Intitolato allo storico locale Antonio De Salvo, all'interno del parco, oltre alla Torre Saracena, sono evidenziabili:
    - un edificio per spettacoli (anfiteatro), avente all'epoca una capacità per oltre 3.000 spettatori;
    - una strada romana, che conduceva alla via Popilia;
    - un santuario romano, conosciuto da tutti come la casa di Donna Canfora;
    - la Casa del mosaico, all'interno degli scavi della Tauriana definita "brettia" (I secolo a.C.);
    - un quartiere abitativo, nel quale ai lati della strada, è possibile leggere la sovrapposizione delle strutture romane su quelle brettie;
    - il villaggio protostorico, con capanne risalenti all'età del bronzo, attive per circa mille anni, a partire da 4.000 anni fa.
    • Tempio di San Fantino - Complesso monastico del 1857, che sorge in località Taureana di Palmi nel largo Conte Pietro Antonio Spinelli e costituito dall'antica chiesa, da monasteri annessi risalenti al 1552, da alcune tombe e dalla cripta contenente le spoglie di San Fantino (santo più antico della Calabria) databili alla chiesa paleocristiana dell'antica Tauriana. La funzioni religiose sono officiate solamente in determinate ricorrenze.
    • Grotte di Pignarelle (o di Tarditi) - Insediamento rupestre di origine monastica bizantina. Sorge vicino il rione Macello-Pignarelle ed il complesso è formato da alcune grotte, delle quali la maggiore risulta avere una forma di basilica a tre navate (con corridoi laterali che formano un incrocio a forma di croce greca), con alcuni cunicoli. Il complesso monastico, conservato dal punto di vista architettonico nonostante alcuni crolli, è senza dubbio unico nel suo genere in tutta Italia.
    • Grotta di Trachina - Denominata anche grotta della Petrosa, è una cavità (avente due ingressi distinti) formata da un unico grande ambiente ipogeo nel quale vi è stata una frequentazione umana dall'età del Bronzo fino al VI secolo a.C., come dimostrato dalle ceramiche rinvenute nelle ricerche effettuate. Risulta raggiungibile da un sottostante sterrato carreggiabile, che segue più o meno parallelamente il tracciato della vicina Ferrovia Tirrenica Meridionale.

    Piazze

    • Piazza I° Maggio. (già Piazza Vittorio Emanuele e Piazza San Ferdinando). Piazza di forma quadrangolare, sorge all'incrocio tra il Corso Giuseppe Garibaldi e il Corso Ten. Aldo Barbaro, le cui strade intersecano perpendicolarmente tra loro la piazza. È il luogo principale della vita sociale, politica e religiosa della città. E' oggetto di "vasche" da parte dei cittadini nelle serate festive, le maggiori manifestazioni canore, concerti ecc. vengono svolti su un palco montato all'occorrenza in un angolo della piazza e nella stessa avvengono tutti i comizi e le manifestazioni politico-elettorali. Inoltre è il principale centro anche della vita religiosa cittadina in quanto tutti i cortei di carattere religioso, prima di far rientro nelle rispettive chiese, passano e sostano nella piazza 1° maggio e la festa della Varia di Palmi ha nella stessa il suo epilogo.
    • Piazza Giovanni Amendola. (Già Piazza Maria Cristina). Piazza di forma rettangolare sorge tra la Via Roma e la Via Nicola Pizi. Su di essa è ubicata la "Fontana della Palma" ed affacciano il moderno Palazzo di Giustizia e il Palazzo sede dell'Agenzia delle Entrate. In passato vi era collocata la vecchia Chiesa Madre, distrutta nel terremoto del 1908 e ricostruita in altro luogo.

    Musei

    • Il complesso museale della Casa della Cultura "Leonida Repaci", sorge in via Felice Battaglia nel quartiere San Giorgio. La sua costruzione iniziò nel 1968 per volontà dell'amm.ne comunale del tempo e sotto gli auspici dell'on. Giacomo Mancini, allora ministro dei Lavori Pubblici. La Casa della Cultura venne inaugurata il 17 gennaio 1982 ed intitolata allo scrittore palmese Leonida Repaci nel novembre del 1984.
    • La struttura ha una superficie di oltre 2.000 m² ed al suo interno è presente un moderno Auditorium nel quale vengono svolti convegni e riunioni. La sua costruzione fu finanziata dall'Assessorato ai LL.PP. della Regione Calabria, progettata da tecnici del Provveditorato delle Opere Pubbliche di Catanzaro e realizzata da maestranze reggine. Nella Casa della Cultura "Leonida Repaci" hanno sede:
    • Biblioteca comunale "Domenico Topa" - Biblioteca fondata nel 1890, divisa in 9 sezioni ed avente oltre 120.000 volumi, è specializzata in storia e letteratura della Calabria con particolare riferimento al XVI secolo, XVII secolo e XVIII secolo.
    • Museo Etnografico "Raffaele Corso" - Museo di storia con un'ampia collezione di maschere apotropaiche e di conocchie manufatte. E' stato riconosciuto di importanza internazionale dall'UNESCO.
    • Antiquarium "Nicola De Rosa" - Antiquarium contenente materiale proveniente dall'antica Tauriana ed oggetti ritrovati sui fondali del mare lungo la costa viola tra i quali capitelli ionici e corinzi, urne cinerarie, lucerne, iscrizioni funerarie, ancore, monete, statuette in marmo, e anfore.
    • Museo Musicale "Francesco Cilea e Nicola Manfroce" - Museo che raccoglie numerosi documenti dei due grandi artisti di Palmi, tra cui spartiti, manoscritti, schizzi e bozzetti per la scena, epistolari con circa cinquemila lettere.
    • Gipsoteca "Michele Guerrisi" - Gipsoteca che accoglie i calchi in gesso delle opere dello scultore Michele Guerrisi, i cui bronzi sono in tutto il mondo, e diversi acquerelli dello stesso offerti dalla moglie Marta Rempte. Inoltre vi si possono osservare le sculture di Francesco Jerace e Alessandro Monteleone.
    • Pinacoteca "Leonida ed Albertina Repaci" - Pinacoteca con decine di opere di grandi maestri della pittura tra cui Édouard Manet, Tintoretto, Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso ecc. donate dallo scrittore Leonida Repaci e dalla moglie Albertina alla città. La preziosa collezione donata dallo scrittore al comune è, ad oggi, una delle più importanti pinacoteche d'arte moderna e contemporanea dell'Italia meridionale

    Teatri


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    Vista dell'Anfiteatro
    in località Motta

    • Palmi Anfiteatro - Struttura stata inaugurata nel 2000, sorge in località Motta su di un terrazzo dal quale è ammirabile lo stretto ed i centri di Scilla e Bagnara Calabra. Negli ultimi anni svolge un ruolo primario nella gamma di eventi dell'estate palmese con spettacoli e serate con personaggi (attori, ballerini, comici ecc.) dello spettacolo italiano e internazionale all'interno del "Magna Grecia Teatro Festival", rassegna teatrale itinerante.
    • Cinema Teatro Sciarrone - Struttura ubicata in via Rocco Pugliese, attualmente è chiusa in attesa di essere ristrutturata da parte dell'Amministrazione Comunale tramite i finanziamenti della Regione Calabria per i "progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici".

    Nel passato a Palmi furono presenti alcuni cinema e teatri di notevole importanza a livello provinciale per l'architettura degli edifici. i più importanti erano:
    • Teatro "Nicola Antonio Manfroce", era ubicato in fregio all'attuale via Cesare Battisti e fu demolito nel 1938 dopo essere stato danneggiato dal terremoto del 1908. Fu inaugurato il 26 aprile 1893 con un'opera diretta da Francesco Cilea.
    • Cinema Teatro Francesco Cilea, sorgeva in via Roma e fu chiuso al pubblico nel 1979.
    • Inoltre, a Palmi, aveva sede l'Accademia d'Arte Drammatica della Calabria, chiusa nel 2009 per mancanza di fondi da parte dell'amministrazione regionale.

    Turismo

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    Il porto turistico di Palmi, in fase di ultimazione dei lavori


    Palmi è una delle principali mete turistiche della Provincia di Reggio Calabria per il mare. Nel 2010 Legambiente ha assegnato due "Vele Blu" per qualità delle spiagge ponendo Palmi al secondo posto, dopo Bagnara Calabra e a pari merito con Scilla, in tutta la costa tirrenica nel tratto compreso tra Tropea e lo Stretto. Inoltre è meta turistica per la moltitudine di eventi estivi che ogni anno l'Amministrazione Comunale programma soprattutto nel mese di agosto. Nel centro cittadino sorgono alcuni alberghi mentre sulle frazioni di mare (più precisamente Taureana, Tonnara di Palmi, Pietrenere e Scinà) sono ubicati vari lidi, ristoranti, alberghi e campeggi.

    Gastronomia

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    Cuddhureddi pasquali

    La gastronomia di Palmi affonda le sue radici nella tradizione mediterranea, ma offre anche note speziate e agrodolci tipiche della cucina spagnola.

    Tra i piatti tipici della cucina palmese vi sono:
    • Come primo piatto vi è la Struncatura alla parmisana, piatto formato da "struncatura" (pasta costituita da grano duro e farine integrali riconosciuta tra i Prodotti agroalimentari tradizionali calabresi) cucinata in padella con aglio, alici, peperoncino piccante, pangrattato ed olio extravergine d'oliva.
    • Tra i secondi piatti vi è il Pesce spada alla ghiotta, pesce spada farcito con mollica, capperi, olive e pepe nero talvolta condito anche con uvetta e pinoli e poi cotto a vapore o condito con le salse più diverse e saporite a base di pomodori e capperi, o di aglio e peperoncino ed il Pesce spada in salmoriglio, pesce spada grigliato e condito con "salmoriglio" (salsetta di origine spagnola a base di olio, limone, aglio, sale, pepe nero, prezzemolo e origano) ed infarinato in tegame.
    • Infine come dolci vi è lo 'Nzuddu, biscotto preparato con latte, miele e mandorle e venduto nelle bancarelle presenti nelle vie del centro cittadino durante la fiera di San Rocco ed i Cuddhureddi, dolce tipico di Pasqua formato da farina di grano e zucchero con la caratteristica unica di questo dolce di avere inserite all'interno delle uova sode (in numero dispari) quale segno della rinascita. La preparazione di questi ultimi avviene intrecciando, a forma di cerchio, due cilindri di pasta.

    Economia

    L'economia palmese è attiva soprattutto nel settore terziario, prevalentemente per la presenza di numerosi uffici pubblici.

    Agricoltura

    Le aree agricole interessano gran parte del territorio comunale. Le principali colture agrarie sono rappresentate da oliveti, seminativi, sistemi colturali complessi, vigneti e qualche agrumeto.

    Gli oliveti


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    Oliveti tipici della zona

    L'olivo è coltivato con metodi tradizionali e con impianti di recente realizzazione, secondo metodi intensivi. La varietà di olivo più rappresentate sono l'ottobratica e la sinopolese. Gli impianti di tipo tradizionale sono costituiti da sesti molto ampi, della misura di 10 x 10 m, e da piante secolari senza impianto di irrigazione. A Palmi, come in tutto il resto della piana di Gioia Tauro-Palmi, l'olivicoltura rappresenta una sorta di "monumento ambientale" che molto contribuisce alla caratterizzazione e alla valorizzazione del territorio agrario circostante. Per la notevole importanza economica e sociale, la coltura dell'olivo è costantemente al centro dell'attenzione da parte degli olivicoltori, di politici, economisti e studiosi di scienze agronomiche, ambientali, sociali, antropologiche e geografiche, con la constatazione univoca che si è creato, nel corso dei secoli, in questo territorio un sistema olivicolo che, per le caratteristiche morfologiche e ambientali non comuni, è unico al mondo. Tale carattere di unicità è conferito dalla eccezionale età delle piante e, insieme, dalla fittezza della copertura vegetale; l'associazione di questi due fattori dà luogo a veri e propri "boschi di ulivi", nei quali si riscontrano alberi con altezze imponenti (15-20 metri) e sezioni al tronco di notevole superficie (estesa fino a 13 m2).
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    Esempio di Olivo secolare
    Lo scrittore Maxime Du Camp nelle memorie di un suo viaggio in Calabria del 1860, riportò: "prima di arrivare a Palmi entriamo in una foresta di olivi, quali non ho mai visto. L'olivo non è più olivo, è un albero fronzuto che spinge verso le nuvole i suoi rami vigorosi e sparge all'intorno un'ombra". Anche il Ministro dei Lavori Pubblici nel neonato Regno d’Italia, Stefano Jacini, descrisse nel dettaglio, in una relazione, la situazione del tempo in merito a tutti gli aspetti dell’olivicoltura, dalla coltivazione all'estrazione. Nella relazione è riportato che: "Gli oliveti sono la principale coltura della provincia. Questa pianta forma la coltivazione speciale del Circondario di Palmi, tanto da imprimergli un aspetto caratteristico ed interessante. Sono coltivate tre specie d'olivo: il selvatico, a frutto biennale piccolo e noccioluto, l’ottobratico a frutto annuale più grosso e di caduta precoce, e quello domestico che dà frutta mangerecce molto grosse, ma l’albero è piccolo e poco forte". Il cuore della produzione dell’olio era il trappeto (trapetum): una grossa pila di pietra sulla quale giravano una o più macine rotonde, fissate ad un asse verticale. La pasta di olive che si ricavava dallo schiacciamento veniva sottoposta a pressione liberando la parte liquida, ossia il miscuglio di olio ed acqua di vegetazione racchiuso nell’oliva. Lasciando riposare il liquido per qualche ora, l’olio, essendo più leggero dell’acqua saliva in superficie. Così era più facile raccoglierlo con attrezzi speciali. Al centro del frantoio era posta la vera e propria macina, dove vi si svuotavano le olive per essere schiacciate e formare una pasta oleosa. Tra una pietra e l’altra, vi erano delle palettine che servivano a raccogliere e rimestare le olive dalla parte esterna della conca, e riversarle verso le pietre circolari. Oltre alle macine in pietra, la tecnica di molitura ha visto evolvere anche modalità di pressatura della pasta, passando dal torchio alla calabrese a quello alla genovese. Il primo era costituito da una grossa trave orizzontale (pancone) attraversata da due viti filettate verticali incassate su plini, spesso in pietra. Le viti venivano avvitate da due "trappitari", si esercitava una pressione sui giunchi imbevuti che faceva fuoriuscire l’olio. Domenico Grimaldi, agronomo di fama internazionale, introdusse il trappeto alla genovese nel regno di Napoli e s'impegnò a modernizzare la coltura e la lavorazione dell’olio in tutto il territorio del Circondario di Palmi. Appunto il torchio alla genovese era incastrato tra due grossi pilastri, spesso in pietra, si componeva di una madrevite fissa posta in alto il cui centro è trapassato da una vite mobile alla quale è incorporato uno zoccolo di forma troncoconica nel quale, a sua volta, erano praticati dei fori circolari che servivano ad infilare una stanga per stringere il torchio.Sotto lo zoccolo era posto un robusto asse di legno (pancone) che esercitava una pressione sui fiscoli incolonnati e ripieni di pasta di olive macinate.

    Le altre colture

    I seminativi interessano piccole superfici. Sono presenti alle quote più elevate, a circa 500 m, dove sono ubicati i piani "della Corona" e di "Sant'Elia". Si tratta di aree pianeggianti, dove oggi come nel passato si coltivano prevalentemente cereali, ortaggi, patate, fagioli ecc., tutti prodotti strettamente legati all’autoconsumo. Non sono infatti presenti aziende che praticano moduli intensivi, dato che le superfici interessate sono modeste. Questa categoria di uso del suolo assume grande significato, non tanto in termini di superficie quanto piuttosto dal punto di vista culturale e storico. In epoca passata le terre, sottratte al bosco, furono modellate attraverso la costruzione di muri a secco per poter essere più facilmente coltivate. I Sistemi colturali complessi sono prevalentemente colture frutticole e orticole praticate alle quote più basse, in prossimità del mare. I vigneti rivestono ad oggi un'importanza molto limitata. Ma tali appezzamenti rappresentano sicuramente la testimonianza di una coltura che un tempo era molto più diffusa. Le coltivazioni sono soprattutto nelle zone di mare, più precisamente al Lido di Palmi in contrada Scinà. In passato, infatti, era noto il vino che veniva imbottigliato a Palmi.


    Tutte le chiese

    Tutti i palazzi

    Tutte le torri

    Tutte le aree archeologiche

    Tutte le piazze e i monumenti

    Fontane monumentali

    Tutte le spiagge



    Edited by Isabel - 22/10/2014, 12:06
     
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3 replies since 24/10/2009, 14:35   4414 views
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