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Krotone

Capoluogo di provincia

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  1. Isabel
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    Krotone

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    - Fonte -

    « In tutto il mondo viene celebrata l'antica città di Krotone »
    (Erodoto)

    « Quando Roma era un villaggio di pastori, a Krotone insegnava Pitagora »
    (Giovan Battista Vico)

    Crotone, Croto in latino, Κρότων in greco antico, Κρότωνας in greco moderno, Cutrone in dialetto crotonese (IPA: [kro'toːne]) è un comune italiano di 58 584 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Calabria. È il quinto comune della regione per popolazione e per superficie. La città di Crotone fu fondata da greci, provenienti dalla regione dell'Acaia (quindi Achei) nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C., nel luogo di un preesistente insediamento indigeno e rappresentò uno dei centri più importanti della Magna Graecia. La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino al duomo e alla centrale piazza Pitagora, punto di contatto tra città vecchia e nuova.

    Territorio

    La città è situata sul versante est della Calabria, si affaccia sul mar Ionio presso la foce del fiume Esaro, e il territorio comunale fa parte dell'Autorità del bacino interregionale del fiume Esaro. Il comune ha una superficie di 179,83 km² e si trova a 8 m s.l.m.. Il territorio meridionale è immerso interamente nell'Area Marina Protetta 'Capo Rizzuto' e inoltre, a fare un ulteriore supplemento a questo magnifico scenario, è presente il promontorio di Capo Colonna dove è rimasta l'unica colonna del Tempio di Hera Lacinia, anticamente detto Lakinion Akron, che chiude la città in una grande conca che la divide dal golfo di Squillace.

    Clima

    Il clima si presenta temperato. L'inverno è generalmente mite, anche se sono possibili temporanee ma repentine diminuzioni di temperatura con occasionali nevicate (1965, 1991, 1998, 2001, 2006, 2008), in caso di afflusso di aria polare. L'estate è calda ma discretamente ventilata dalla brezza di mare; solo in presenza di ondate di calore con venti di scirocco o libeccio, le temperature massime possono attestarsi attorno ai 40 °C ma con bassi tassi di umidità relativa (punta max 48 °C, 1998). Le precipitazioni si concentrano principalmente in autunno, con massimo secondario invernale; tra la primavera e l'estate può accentuarsi notevolmente la siccità.

    Storia - Antichità

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    Moneta incusa di Crotone del 480-460 a.C.

    « Attraversate il vasto mare e accanto all'Esaro fonderete Kroton »
    (Discorso dell'Oracolo di Delfi ai coloni achei nel VII secolo a.C.)

    Il promontorio di Kroton era abitato da popolazioni indigene, forse enotri e japigi, già nell'età del bronzo e nella prima età del ferro. La fondazione greca di Crotone risale al 718 a.C., come citato da Eusebio di Cesarea nel suo Chronicon, sebbene altre fonti la rimandino al 710 a.C., o al tempo del re Polidoro, nel 743 a.C. La città venne fondata dagli Achei. La leggenda narra che il nome Crotone derivi da "Kroton", figlio di Eaco, che morì ucciso per errore dal suo amico Eracle. Questi, per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrente Esaro e poi vicino alla tomba fece sorgere la città a cui diede il suo nome. Secondo una leggenda, l'oracolo di Apollo a Delfi ordinò a Miscello di Ripe di fondare una nuova città nel territorio compreso fra Capo Lacinio e Punta Alice. Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio fermarsi a Sybaris, già florida e accogliente anziché affrontare i pericoli e le difficoltà nella fondazione di una nuova città. Il dio adirato gli ordinò di rispettare il responso dell'oracolo. Secondo Ovidio sarebbe stato invece Eracle ad ordinare a Myskellos di recarsi sulle rive del fiume Esaro. Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroe Kroton, fratello di Alcinoo re dei Feaci. Infine, una possibile spiegazione del nome, lo lega al verso (crocidio) emesso dalle gru e dagli aironi che popolavano le paludi costiere. In effetti una gru o airone compare accanto al tripode su alcune tra le più antiche monete argentee incuse di Kroton. Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra le città magnogreche, verso la metà del VI secolo a.C. iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo scontro tra Atene e Sparta. Nel 560 a.C. Kroton e Locri iniziarono una guerra decennale, che si concluse con la battaglia della Sagra, vinta dai Locresi, sostenuti da Sparta. La città era famosa per il suo clima salubre, per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il pluri-olimpionico Milone, tanto che superò ogni altra città greca nel numero di vincitori nei Giochi olimpici: un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati, primo dei Greci". Una leggenda narra che Milone partì dalla polis ionica portando un vitello e giunse ad Olimpia con un toro sulle spalle, destando meraviglia e clamore, e vincendo quindi numerose gare. La costa presentava un profilo molto diverso da quello attuale, al largo del tratto di mare tra l'antica Krimisa (l'odierna Cirò, patria del nettare degli Dei, il vino che veniva dato in premio ai vincitori dei giochi olimpici ateniesi), e l'attuale Le Castella. A poche miglia dalla riva, imponenti per la loro bellezza, spuntavano dalle acque dello Ionio delle isole, ora inghiottite dal mare, le isole erano visibili dalla costa: Meloessa, Tyris, Eranusa, situate davanti l'attuale Le Castella, dove si trovano resti archeologici sommersi. Kroton fu anche celebre per i suoi medici tra cui ricordiamo Democède (amico di Pitagora) ed Alcmeone, il quale introdusse la sperimentazione trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza. Pitagora, nato a Samo nel 572 a.C. si trasferì a Kroton presso l'amico Democède, creando una scuola di sapere di scienza, matematica, musica. Dopo l'arrivo di Pitagora, Kroton mosse contro Sibari, fino ad allora sua alleata. Nel 512 a.C., tre nobili crotoniati, vennero sgozzati e i loro corpi furono dati in pasto ai lupi che affollavano le paludi intorno Sibaris, perché uno di loro si era innamorato di una bellissima vestale dagli occhi azzurri, che aveva tentato di rapire. Questo fatto, aggiunto alla rivalità centenaria fra le due città dovuta a motivi commerciali, politici e di diversa appartenenza religiosa, convinsero i crotoniati a scendere in guerra contro Sibaris. Nel 510 a.C. si svolse una battaglia nei pressi del fiume Nika (Cariati), da dove i crotoniati inseguirono e annientarono le forze sibarite in una battaglia finale al guado del fiume Trionto (nei pressi di Mirto Crosia). Secondo la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben 100.000 crotoniati, guidati dall'atleta olimpico Milone, contro i sibariti che li superavano per tre volte. La vittoria arrise a Kroton nonostante l'inferiorità numerica poiché i sibariti usarono, per la battaglia, cavalli ammaestrati a eseguire passi di danza negli spettacoli al suono dei flauti. I crotoniati, nella battaglia di Nika, iniziarono a suonare i flauti, eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli erano stati ammaestrati per danzare, col risultato che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate immediatamente. E dopo settanta giorni di saccheggi venne deviato, sembra su idea di Pitagora, il corso del fiume Crati i cui flutti fecero sparire Sibari per sempre. Pitagora con i suoi discepoli conquistò il potere politico della città: in pochi anni si consolidarono governi pitagorici in molte poleis della Magna Grecia costituendo una sorta di confederazione fra città-stato con capitale Kroton, come risulta da numerose monete coniate fra il 480 e il 460 a.C. Giunta al massimo della sua egemonia politica e culturale, Kroton fu travolta da una serie di conflitti sociali che sfociarono nella sanguinosa rivolta guidata dall'oligarca Cilone durante la quale molti pitagorici furono trucidati e lo stesso Pitagora dovette fuggire da Kroton e riparò a Metaponto. Parallelamente caddero anche gli altri governi consimili e vi furono stragi e persecuzioni di pitagorici in tutte le poleis italiote. Caduto il governo pitagorico, Kroton visse un periodo di decadenza. Costituì, con Metaponto e Caulonia, la Lega Italiota per difendersi dagli attacchi delle popolazioni lucane. Nel 383 a.C. la federazione fu sconfitta da Dionigi I di Siracusa in una sanguinosa battaglia. I Romani conquistarono Kroton nel 277 a.C., guidati dal console Cornelio Rufino. Durante la seconda guerra punica, Annibale vi tenne i suoi accampamenti invernali per tre anni e di qui si imbarcò per l'Africa nel 203 a.C. Nel 194 a.C. vi fu dedotta una colonia romana. Gli scavi del 2009-2010 della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - Ufficio territoriale di Crotone hanno individuato un grande edificio del I-II secolo d.C. con impianto termale, collocato sul versante nord-orientale dell'attuale centro storico (discesa Fosso-Largo Palazzo Giunti).

    Medioevo

    Seppur decaduta durante l'impero romano, la città risorse nuovamente in epoca bizantina, quando fu sede di un presidio. Le ricerche archeologiche (2009-2010) a piazza Villaroja, nel settore sud-occidentale del centro storico, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria hanno messo in luce una chiesa paleocristiana (intitolata forse a San Giorgio) fondata direttamente sui resti della città d'età romana imperiale. Nel 1284 fu concessa dagli Aragonesi ai Ruffo di Catanzaro. Alla morte nel 1434 di don Niccolò, figlio di Antonello e ultimo marchese di Crotone, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Indi le successe la sorella Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile spagnolo Don Antonio Centelles, conte di Collesano e principe di Santa Severina, senza eredi. Indagini condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2011) nel cosiddetto Orto Candela, ai piedi della "cortina de lo critazzo" posta tra i Bastioni di San Giacomo e Santa Caterina, hanno riscoperto i resti della Torre di Santa Maria, pertinente al più antico castello medievale.

    Età moderna

    Il re di Spagna Carlo V le concesse ampi privilegi, e ne fece potenziare il porto. Nel 1541, il viceré Don Pedro di Toledo fece restaurare e fortificare il castello preesistente, oggi noto come "Castello di Carlo V", con intervento ad opera di Gian Giacomo dell'Acaya. Nel XVI secolo la città venne chiamata "Cotrone". Le ricerche sviluppate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2011), sotto la direzione dell'archeologo Domenico Marino, stanno mettendo in luce notevoli resti di edifici pertinenti ad età borbonica nel cosiddetto Orto Candela, ai piedi del castello.

    Storia contemporanea

    Nel 1928 la città cambiò nome da Cotrone a "Crotone". Il suo porto, che strategicamente colma le distanze fra i vicini porti di Taranto e Messina, favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e le attività industriali. L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza con la centrale idroelettrica di Calusia, presso Cotronei. La popolazione crotonese raddoppia durante gli anni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni. Alla fine degli anni ottanta le industrie principali, Pertusola Sud e Montedison, soffrono una profonda crisi, della quale risente l'intera città. Al 6 settembre 1993 risale la cosiddetta "notte dei fuochi": durante una rabbiosa protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade usando il fosforo prodotto nello stabilimento chimico già Montedison. Migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e questo accentuerà l'inevitabile emigrazione di massa verso lidi più prosperi. Tante promesse, tanti progetti, tanti nuovi enti e consorzi per lo sviluppo ma pochi, pochissimi risultati e, in attesa del rilancio turistico, Crotone divenne provincia nel 1992. Un'altra battuta di arresto per la città è data dall'alluvione del 1996, che danneggia gran parte delle abitazioni a ridosso del fiume Esaro e stronca sei vite umane ed il morale della città.

    Battaglia di Crotone

    La battaglia di Crotone fu stata combattuta nel 204 a.C. fra l'esercito cartaginese di Annibale e l'armata romana condotta da Publio Sempronio Tuditano. La scontro, avvenuto a Crotone, si concluse in parità.

    Monumenti e luoghi d'interesse


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    Basilica Cattedrale di
    Santa Maria Assunta


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    Chiesa Madre di Cutro

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    Santuario della Madonna
    di Capo Colonna


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    Battistero di Santa Severina

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    Chiesa di Santa Filomena

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    Le Castella

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    Torre di Scifo

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    Torre di Capo Nao

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    Area archeologica
    di Capo Colonna


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    Mercati Saraceni

    Architetture religiose
    • Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
    • Chiesa di Santa Chiara
    • Chiesa dell'Immacolata
    • Chiesa del Santissimo Rosario
    • Chiesa dei SS. Cosma e Damiano
    • Chiesa di San Pietro
    • Chiesa di San Paolo
    • Chiesa di San Domenico
    • Chiesa del SS. Salvatore
    • Chiesa del Sacro Cuore
    • Chiesa della Beata Vergine del Carmine
    • Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa
    • Chiesa di Santa Maria Prothospataris
    • Chiesa di Santa Rita
    • Chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
    • Chiesa di San Giuseppe
    • Chiesa di Santa Veneranda
    • Santuario della Madonna di Capocolonna
    • Chiesa Cristiana Evangelica "Assemblee di Dio"
    • Sala del Regno dei Testimoni di Geova

    Architetture civili
    • Castello di Carlo V
    • Palazzo Albani
    • Palazzo Antinori
    • Palazzo Aragona
    • Palazzo Astorelli
    • Palazzo Baricellis
    • Palazzo Barracco
    • Palazzo Berlingieri
    • Palazzo Cariati
    • Palazzo Castiglia
    • Palazzo Galassi
    • Palazzo Galluccio
    • Palazzo Gerace
    • Palazzo Giannuzzi-Savelli
    • Palazzo Giunti
    • Palazzo Iuliano
    • Palazzo Labrutis
    • Palazzo Lucifero
    • Palazzo Magliari
    • Palazzo Messina-Duarte
    • Palazzo Messina-Lucifero
    • Palazzo Montalcini
    • Palazzo Montalcini-Sculco-Ducarne
    • Palazzo Morelli
    • Palazzo Pagano
    • Palazzo Suriano
    • Palazzo Suriano-Giudecca
    • Palazzo Susanna-Pristerà-Oliverio
    • Palazzo Zurlo
    • Torre di Nao

    Altro
    • Lungomare Gramsci
    • Piazza Duomo
    • Piazza della Resistenza
    • Piazza Pitagora
    • Piazza 'A Niva Vecchia
    • Piazza Pescheria
    • Piazza Castello
    • Piazza Villaroja
    • Discesa Fosso
    • Discesa Castello
    • Via Vittorio Veneto
    • Via Risorgimento
    • Via Media Pescheria
    • Via Suriano
    • Via Falcone Lucifero

    Siti archeologici
    • Parco archeologico statale del quartiere settentrionale dell'antica Kroton
    • Area archeologica statale di Capo Colonna
    • Area archeologica statale di Vigna Nova
    • Area archeologica di San Francesco - sponde fiume Esaro
    • Area archeologica di Via XXV Aprile
    • Area archeologica B.P.M. di via Napoli
    • Area archeologica Sede I.N.P.S.
    • Area archeologica Gravina-Pignera
    • Area archeologica Acquabona
    • Area archeologica Pignera - Parco Museo Pitagora
    • Area archeologica Padiglione Microcitemia Ospedale Civile
    • Area archeologica di Via B. Telesio
    • Area archeologica statale di Santa Lucia
    • Area di interesse paleontologico ed archeologico di Vrica e Stuni

    Aree naturali
    • Area marina protetta Capo Rizzuto
    • Parco Nazionale della Sila
    • Area geo-paleontologica di Vrica e Stuni

    Musei
    • Museo archeologico nazionale di Crotone
    • Museo archeologico di Capocolonna
    • Museo civico di Crotone
    • Museo d'arte contemporanea di Crotone
    • Galleria d'arte presso Crotone vecchia "Bastione Toledo"
    • Libreria Cerrelli, fondata alla fine dell'800. È tra le più antiche della regione.

    Ricchezze in terra Pitagorica
    Crotone, insieme a Sibari la più importante colonia della Magna Grecia, custodisce un patrimonio storico-culturale tra i più interessanti del Sud Italia, fatto di storia, arte, cultura e bellezze naturali. Inevitabilmente le testimonianze storiche si incentrano sul glorioso passato magnogreco, quando in città viveva ed operava Pitagora di Samo, tra i matematici e filosofi più conosciuti del mondo antico che qui ricoprì anche importanti incarichi politici. Di grande importanza in tal senso è il Parco Archeologico di Capo Colonna, all’interno del quale potrete trovare i resti del celebre Tempio di Hera Lacinia, la cui imponenza di un tempo è ancora intuibile dalla colonna dorica che compare su tutti i depliant turistici della città. La passeggiata nel parco è molto piacevole ed offre la possibilità di fare un bel viaggio nel tempo sino alle radici della nostra civiltà, guardando i ruderi, leggendo i pannelli esplicativi ed osservando le ricostruzioni all’interno del Parco. Questo nostro itinerario prevede poi una tappa presso le grotte di Rocca di Neto, caverne abitate da popolazioni preistoriche che hanno lasciato graffiti e decorazioni rupestri di grande valore archeologico. Crotone è però anche arte sacra: vi consigliamo la moderna chiesa di San Cataldo a Cirò Marina, il Santuario di San Nicola dell’Alto, il Duomo di Crotone e la Chiesa di Santa Chiara poco distante. Completano la nostra proposta il castello detto di Carlo V e la splendido tratto di costa jonica di Isola Capo Rizzuto, parte integrante dell’omonima riserva marina protetta, culminante con la fortificazione di Le Castella.


    Frazioni
    • Apriglianello • Bucchi • Cannoniere • Carpentieri • Cipolla • Farina • Gabella Grande • Iannello • Maiorano • Margherita • Papanice • Salica

    Manifestazioni musicali
    • Festival dell'Aurora
    • Kroton Jazz Festival (saltuario)
    • Sedie Blues Festival (ogni 4 anni)

    Economia

    Crotone deve la sua espansione demografica agli investimenti che portarono qui gli insediamenti dei colossi della chimica come Montedison, poi Enichem, tanto da diventare il polo industriale calabrese. Tuttavia alla fine degli anni ottanta la crisi del settore portò alla chiusura degli stabilimenti, e anche se l'area industriale venne riconvertita, tuttora non si raggiungono i livelli dell'epoca. In seguito all'alluvione del 1996 venne creata la Datel su iniziativa del governo Prodi e dell'imprenditore Paolo Abramo che adesso, a distanza di alcuni anni, conta circa 2.000 impiegati. Molti crotonesi sono tuttavia disoccupati.

    Eventi

    Per due volte Crotone è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1985, l'ultima nel 1996.

    • Nel 1997 il culturista Antonio Mirante ha vinto il titolo mondiale nella categoria W.A.B.B.A. (World Amateur Body Building Association).
    • Nel 2004 la campionessa di judo Giuseppina Macrì ha partecipato ai Giochi olimpici di Atene 2004.
    • Il 18 ottobre 2009 il culturista Stefano Scordino ha vinto il titolo Mr. World IBFA nella categoria H/P -173cm + 0 kg.

    Film girati a Crotone
    • Il brigante Musolino, regia di Mario Camerini (1950)
    • Il brigante, regia di Renato Castellani (1961)
    • Il Vangelo secondo Matteo, regia di Pier Paolo Pasolini (1964)
    • L'armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli (1966)
    • Nessuno deve sapere, regia di Mario Landi - Miniserie TV (1971)
    • Teresa la ladra, regia di Carlo Di Palma (1973)
    • Padre Speranza, regia di Ruggero Deodato (2001)


    Tutte le chiese

    Tutti i musei

    Tutti i palazzi

    Tutti i teatri

    Aree marine protette

    Tutti i laghi

    Tutti i fiumi

    Tutte le montagne

    Aree archeologiche



    Edited by Isabel - 4/11/2014, 19:34
     
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4 replies since 30/10/2009, 14:19   1502 views
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